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mercoledì 31 ottobre 2012

Crostata con marmellata di fichi e spezie: ricetta semplice

La crostata con marmellata di fichi è molto semplice da fare, ed ha un gusto davvero particolare. Con poca fatica potrete servire un piatto davvero ricercato: le spezie le danno un profumo insolito, mentre la marmellata di fichi e limone (preparata con ingredienti biologici) ha un gusto ricco e pieno.

crostata con marmellata di fichi e spezie

Questa è una non-ricetta di un sabato mattina. Quando i raggi di sole danno alla cucina una luce dorata e rotonda, e l'aria e calda e dolce. Dolce, sì, ci vorrebbe un dolce. Ma fa troppo caldo per cucinare... e allora una crostatata è perfetta per la colazione (ma anche per il caffè, per la merenda...): basta scongelare la pasta frolla che tengo di scorta, ed in pochi minuti è pronta.
Suggerisco, però, di farla raffreddare completamente prima di mangiarla, sia per sformarla meglio che per apprezzarne il sapore.

crostata con marmellata di fichi e spezie

ingredienti

per una crostata da 27 cm ⌀
preparazione 

Stendete la pasta frolla dandole uno spessore di mezzo centimetro scarso.
Mescolate alla marmellata una grattugiata di pepe, cannella a vostro gusto ed un pizzico di zenzero in polvere, quindi stendetela sulla frolla.
Infornate a 180°, forno statico, per circa 30 minuti.
Fate raffreddare prima di sformare e servire fredda.

lunedì 29 ottobre 2012

Polpette di petto di pollo: ricetta dietetica e leggera

Le polpette di petto di pollo sono un piatto interamente home-made molto leggero, stuzzicante e digeribile. Se non amate il sapore dei "preparati gastronomici", tritate la carne da voi usando un robot da cucina, in modo da avere il condimento che preferite, adatto anche ai più piccoli

polpette di pollo

Mi sono stufata di tutte quelle preparazioni che hanno un sapore vagamente acidulo e dal sapore sempre uguale. Eppure non ho davvero il tempo di stare dietro a tutto. Ho provato a risolvere dedicando alcuni momenti della settimana ad una mini full-immersion in cucina.

Stavolta ho scelto di comprare un petto di pollo intero (per altro a costo bassissimo), dal sapore neutro e amichevole. Ne ho comprato in abbondanza, l'ho passato al mixer insieme ai condimenti che più mi piacevano, e ne ho preparato diversi piatti, surgelandoli poi per le sere a venire e per i momenti di tristezza.

Ne sono venute fuori queste polpette, ma anche hamburgers e un polpettone. Bastano poche varianti, e due o tre cene sono assicurate. Rispetto ai preparati tradizionali, fatti col tritato, sono ricette un pò più leggere perché il petto di pollo è un taglio privo di grassi. Il tritato che trovate al banco andrà benissimo, anzi sarà più gustoso, ma io non sempre lo trovo e per stavolta avevo intenzione di usare ingredienti "trasparenti".

Le polpette diventano più morbide se aggiungete al condimento una patata lessa schiacciata. Potete arricchirle con delle verdure, sia per contorno che nell'impasto.

polpette di pollo

ingredienti
  • 750g di petto di pollo intero
  • 4-5 cucchiai di formaggio grattugiato
  • prezzemolo
  • una presa di sale
  • semi di finocchio
  • 1/2 cucchiaino da tè di senape in polvere
  • pangrattato q.b. 
preparazione

Mettere il petto di pollo disossato e tagliato in pezzi nel mixer.
Unire gli altri ingredienti ed un pò di pangrattato, aggiungendolo poco alla volta, fino a dare la giusta consistenza. Se dovesse essere necessario aggiungere qualche goccia di latte.

Dare la forma desiderata (polpette, hamburger, polpettone) e cuocere in forno, o in tegame, o in padella antiaderente con un pò di cipolla.

Ottime sia calde che fredde.

giovedì 25 ottobre 2012

Muffin dolci con gocce di cioccolato, ricetta base

Esistono innumerevoli varianti di muffin, le tortine britanniche grandi più o meno come un palmo della mano e con la tipica forma a fungo. Questa è una ricetta base dal sapore sempre gradevole, che si presta però all'aggiunta di altri ingredienti per variarne il sapore.

Muffin dolci con gocce di cioccolato

Devo ammettere di non essermi mai interessata troppo ai muffin. Per noi gente di una certa età si chiamerebbero tortine: quando eravamo piccoli le produceva l'industria, e le chiamavano così.

Io impazzisco per i pirottini: mi piace comprarne sempre di nuovi, ed anche se provo una noia incredibile a riempirli uno per uno, alla fine adoro la monoporzione.

Brioscina me li chiedeva da quest'estate: "Mamma, muffin! Voglio i muffin! Facciamo i muffin, quelli con le gocce di cioccolato!"
Ora, ammetto che dopo l'episodio del forno esploso fossi un pò reticente a mettermi in cucina, ma non per questo volevo arrendermi. Così ho comprato tutti i muffin possibili ed immaginabili esistenti sull'ìsoletta. Risultato: un morso, un "buono, buono", e basta. Lasciato lì. Tristemente.

Ho ingerito tantissime inutili calorie di muffin industriali che non sapevano di altro che di un vago retrogusto alcolico e fermentato che davvero non era gradevole (mica è scema, lei). Finché, l'altro pomeriggio, mi sono decisa. Ok, facciamo i muffin.

Ho preso questa ricetta, molto semplice, e ho pesato tutti gli ingredienti mente lei faceva il riposino del pomeriggio. Solo due scodelle. Perché i muffin può farli anche un bimbo di tre anni: polveri da un lato, liquidi dall'altro, ed una mescolata sommaria: la ricetta perfetta per farla cucinare da sola. Sotto la supervisione di un adulto, ovviamente.

Ragazzi, devo dirvelo: tra i muffin fatti in casa e quelli comprati non c'è paragone. Non mi importa se il burro è pieno di grassi saturi (ed in questa ricetta non ce n'è poi tanto, infatti non sono sofficissimi. Proverei a migliorarli con più burro o con uno yogurt, o un pò di ricotta), se devo mangiare un dolcetto deve valerne la pena. Con quelli comprati... mi dispiace, no. Meglio niente.

Muffin dolci con gocce di cioccolato

ingredienti

Per 18 muffin circa
  • 240 gr di farina
  • 175 gr di zucchero
  • 2 uova
  • 125 gr di burro
  • 1/2 bicchiere di latte
  • 1 bustina di lievito
  • vanillina
preparazione

Versate in una terrina farina, zucchero, vanillina e lievito setacciati.

Aggiungete le uova sbattute, il burro sciolto e cominciate a mescolare con la frusta.

Versate il latte e continuate a impastare.

Versate in stampini imburrati o rivestiti di cartaforno, e cuocete a 180° per 25 minuti.

martedì 23 ottobre 2012

Torta al caffè, noci e frutta secca: ricetta per la colazione

Questa torta al caffè e noci è un dolce perfetto per l'inzuppo: ricco e aromatico, è ottimo a colazione o per la merenda. Ho aggiunto una manciata di cereali misti a frutta secca, per impreziosirne la "texture".

Tronchetto al caffè e frutta secca

Ve lo dico subito: tra le tante ricette che ci sono (che a riguardarle mi sebrano tutte migliori della mia), ho scelto proprio quella che mi ha dato poche soddisfazioni. Pazienza.

Non è stato facile trovare delle ricette di una torta al caffè che non siano semplici basi farcite di crema (al caffè): molte sono al cioccolato, o con la ricotta, ed io ne cercavo una semplice, con il caffè nell'impasto, senza tutte queste "aggiunte"; una che fosse davvero buona, aromatica, dal sapore intenso, ma nello stesso tempo umida e soffice. Esiste?

Per di più, ho dimenticato di aggiungere un ingrediente fondamentale, ed è venuto fuori un dolce compatto e sodo. Ma ho subito capito l'errore: non dovevo dimenticare lo yogurt (che, tra l'altro, mi è rimasto tristemente in frigo).

Come potete vedere dalle foto, non è che sia immangiabile: basterebbe una bagna ed una crema. Copio lo stesso la ricetta, dato che sono convinta che sia possibile replicarla incontrando il gusto di qualcuno. Dal mio punto di vista è un dolce troppo compatto, anche se dal sapore buonissimo.
Proverò a replicare la torta al caffè con una diversa ricetta.

 
ingredienti
  • 100 g di burro   
  • 200 g di farina 00   
  • 1 cucchiaino da tè di lievito per dolci (aumenterei fino al doppio)
  • un pizzico di sale  
  • 120 g di zucchero  
  • 2 uova piccole  
  • 2 cucchiaini di caffè solubile (anche 3) + una tazzina di caffè espresso  
  • 1 yogurt bianco o al caffè
  • cannella, zenzero in polvere, chiodi di garofano, q.b.
  • frutta candita (facoltativa)
  • mandorle a lamelle o una manciata di grancereale
preparazione

Riscaldate il forno a 180°.
In una ciotola, mischiate la farina (setacciata), il lievito e il sale.

Mettete in una planetaria il burro a piccoli pezzi, metà dello zucchero e i semi di vaniglia. Cominciate con un cucchiaio di legno (è questo il segreto per montare bene il burro!), mescolate finché il burro non è a crema, quindi inserite la frusta e montate a spuma


In un’altra terrina montate il burro, precedentemente ammorbidito a temperatura ambiente, con lo zucchero.
Preparate una tazzina di caffè espresso caldo e scioglietevi il caffè solubile.
Incorporate quindi le uova intere, uno alla volta, i tuorli, lo yogurt ed il caffé.

Aggiungete la farina e mescolate rapidamente.

In uno stampo da 16 cm di diametro, imburrato e infarinato (io ho usato stampo rettangolare da pulm cake, misura 18x 9cm) versate e livellate il composto.

Cuocete a 175° per circa 30-40 minuti (io, per 45 min, l'ho cotta un pò troppo).

Versione postuma, riveduta e corretta, per una torta più soffice

Riscaldate il forno a 175°.

Mettete in una planetaria il burro a piccoli pezzi e metà dello zucchero. Cominciate con un cucchiaio di legno (è questo il segreto per montare bene il burro!), mescolate finché il burro non è a crema, quindi inserite una frusta a tanti fili e montate a spuma.

Preparate una tazzina di caffè espresso caldo e scioglietevi il caffè solubile.

Incorporate quindi i tuorli in questo modo:
aggiungeteli uno alla volta, avendo cura di amalgamare bene ogni tuorlo prima di aggiungerne un altro; procedete così fino ad ottenere un composto chiaro, cremoso e senza grumi.

In un altro recipiente dai bordi alti, montate a neve gli albumi con un pizzico di sale, quindi, sempre sbattendo, aggiungete l’altra metà dello zucchero avanzato.

Setacciate farina, lievito in polvere, il sale,  e aggiungeteli poco alla volta al composto di burro e uova.

Unite lo yogurt ed il caffè.

Incorporate molto delicatamente gli albumi al composto di burro, tuorli e farina, mescolando con un mestolo dal basso verso l’alto per incamerare aria, e stando attenti a non smontare gli albumi.

In uno stampo da 16 cm di diametro, imburrato e infarinato (io ho usato stampo rettangolare da pulm cake, misura 18x 9cm) versate e livellate il composto, cospargete poi con i cereali scelti (facoltativi).

Cuocete a 175° per circa 30-40 minuti (io, per 45 min in forno statico, l'ho cotta un pò troppo).
Prima di sfornare la torta fate la prova cottura con uno stuzzicadenti da spiedini: se lo estrarrete completamente asciutto la torta sarà cotta.
Quando la torta si sarà raffreddata, sformatela, disponetela su un piatto da portata e cospargetela di abbondante zucchero a velo vanigliato.

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© Melazenzero. Immagini e contenuti sono protetti da copyright. Si prega di non utilizzare le immagini senza previa autorizzazione. Se si vuole ripubblicare questa ricetta o i concetti espressi nella descrizione, si prega di ri-scrivere la ricetta con parole proprie, e porre sempre e comunque un link a questo post per la ricetta.

domenica 21 ottobre 2012

Torta di mandorle e cioccolato fondente 70%: torta dal cuore morbido

Questa torta al cioccolato fondente e mandorle ha il cuore umido e morbido: non contiene lievito e la sua consistenza è data quasi esclusivamente dalle mandorle. Somiglia alla torta caprese, ed è una torta così ricca che non ha bisogno di essere farcita.

 
La mia amica Flavia ha ispirato il nome "lava cake", perché questa torta è nera come il nostro vulcano ed è decorata con l'oro verde di sicilia.

Io non sono molto brava a decorare le torte, di solito preparo torte molto basic che poi guarnisco in modo abbastanza minimalista. Il cake design, per intenderci, non credo faccia per me.

Torta mandorle e cioccolato fondente dal cuore morbidoMi piace molto il contrasto del color pistacchio sulle torte al cioccolato: trovo che nero e verde sia un abbinamento molto elegante. Ho aggiunto però le mandorle per richiamare il sapore prevalente all'interno.

Quando vado da Marco e Paola so bene su che tipo di torta orientarmi: Paola ama il cioccolato, e tutto quello che lo riguarda è sempre accolto con grande festa. In realtà basta poco per accontentarla, dato che questa torta è molto semplice da realizzare.

E' ispirata alla cioccolattosa di Ale (la torta al cioccolato senza farina che io ho realizzato qui), ma è ancora più ricca per l'aggiunta delle mandorle, che tritate in maniera irregolare vengono un pò sfarinate ed un pò in minuscola granella (così devono essere). Otterrete l'effetto semplicemente tritandole al mixer, o pesando una parte di farina di mandorle ed una parte di granella.

Il cioccolato è estremamente dark: una tavoletta al 70% di cacao Arriba (provenienza Equador) che dà un sapore molto intenso e amarostico al dolce. Se non vi piace questo tipo di cioccolato cambiate ricetta, dato che questa è la sua caratteristica, e la percentuale di burro di cacao dà la consistenza a questo tipo di torta.

Torta mandorle e cioccolato fondente dal cuore morbido

 ingredienti
  • gr. 250 cioccolato fondente 70% Arriba
  • gr. 150 burro 
  • 6 uova
  • gr. 200 zucchero semolato 
  • gr. 200 mandorle tritate spellate (un pò in pezzi ed un pò sfarinate)
  • 1 cucchiaio di fecola di patate
  • 1 bustina di vanillina 
  • 1 pizzico di sale 
  • 2 cucchiai di liquore amaretto

Per guarnire:
  • crema di pistacchio spalmabile 
  • mandorle a lamelle
  • pistacchi tritati
preparazione

Portate a temperatura ambiente le uova e il burro.

Fate sciogliere il burro e il cioccolato fondente a bagnomaria, unite il liquore e lasciate raffreddare.

Montate nel robot da cucina con gancio a frusta i tuorli delle uova e lo zucchero cn un pizzico di sale.

Aggiungete all’impasto la farina di mandorle, la fecola, la vanillina e il composto di cioccolato.

Montante gli albumi a neve fermissima e aggiungeteli in tre volte mescolando dal basso verso l'alto per non farli smontare.

Versate in stampo imburrato da 26cm ⌀ e cuocete a 160° per 35 minuti.
Lasciate raffreddare completamente prima di capovolgere.

Per guarnire:
Cospargete la superficie della torta con crema di pistacchio spalmabile e decorate con mandorle a lamelle e pistacchi tritati.




giovedì 18 ottobre 2012

Pasta con pesto e pancetta: ricetta rapida

Le idee per una cucina rapida non sono mai abbastanza. Le penne pesto e pancetta rappresentano, infatti, un primo molto saporito ma anche veloce da preparare, sia per un pranzo settimanale che per i vostri ospiti.

penne pesto e pancetta 

In questo periodo mi capita il paradosso di mangiare piatti rapidi proprio nel fine settimana: troppo presa dal fare altro e dalla voglia di relax, detesto passare tempo in cucina. Le giornate sono ancora lunghe ed il tempo è splendido, ed è meglio godersi lunghe passeggiate che spentolare.

E' anche il momento, nel weekend, in cui siamo tutti a casa a pranzo: bello, direte. Certamente. Ma anche critico: che si mangia? I classici "pranzi della domenica" per ora non abitano qui. Nello stesso tempo, però, se non c'è un minimo di allegria nel piatto non è festa. E allora ci inventiamo queste cose, un pò da self-service ma che abitualmente non mangiamo.

Per chi come noi durante la settimana si dedica alla cucina super-semplice (tipo insalata, "fettina panata", e roba che a prepararla ci metti meno di un minuto), preparare un primo piatto rappresenta un'alternativa quasi festiva.

Penne pesto e pancetta


Qui però avete due possibilità: preparare il pesto in casa da brave donnine (scherzo!), che in fondo, ad avere il basilico sul balcone, non ci vuole niente, oppure, come faccio io, scegliere una delle valide alternative che oggi offre il mercato tra i pesti in barattolo. Costa di più, sarà meno genuino, ma semplifica la vita.

In sicilia usiamo condire numerosi primi piatti con il pangrattato (muddica atturrata): classici esempi ne sono la pasta cu l'anciova e la muddica, o la pasta con le sarde e il finocchietto, e così via. Un tempo era il modo "povero" di condire la pasta, o di aggiungere croccantezza, o di sostituire il formaggio grattugiato nei piatti a base di pesce. Io lo trovo buonissimo: si prepara facendolo tostare fino a doratura in una padella perfettamente antiaderente.

Penne pesto e pancetta

ingredienti

Per 4 persone:
  • 350g di pasta formato penne
  • 1 barattolo di pesto fresco al basilico e mandorle
  • 125g di pancetta affumicata a cubetti
  • pangrattato q.b.
  • sale
preparazione 

Cuocete la pasta al dente.

Nel frattempo saltate la pancetta in un padellino e portatela a diventare leggermente croccante.

A parte, in una padella perfettamente antiaderente, mettete alcuni cucchiai di pangrattato (un paio a commensale): la padella dovrà essere larga in modo da consentire la distribuzione di uno strato sottile di pangrattato su tutta la superficie, così da tostarlo rapidamente alla perfezione e senza bruciature.

Scolate la pasta, conditela velocemente con il pesto freddo di frigo (sarà più denso e cremoso) e la pancetta, porzionatela nei piatti, quindi cospargetene la superficie con la muddica atturrata.

lunedì 15 ottobre 2012

Crostata semplice di ricotta, con frolla rapida

La crostata di ricotta è un classico della cucina siciliana, o del sud in generale. La nostra ricotta è buona e sempre disponibile, ma anche con la ricotta di produzione industriale si riesce a preparare degli ottimi dolci (la ritengo più compatta e igienicamente controllata).
Questa è stata preparata con una pasta frolla rapida, con metodo semplificato per accorciare i tempi di preparazione, e mi ha permesso di smaltire un bel pò di ricotta avanzata da un pic nic (lo zucchero la conserva meglio).

crostata di ricotta con frolla rapida

Dopo tante lezioni sulla pasta frolla, negli ultimi tempi mi sono data alla frolla rapida: quella che si impasta velocemente e non richiede tempi di riposo. Anzi, ad aggravare il tutto (puristi non leggete!), si aggiunge alla preparazione anche un pò di lievito.

Lo so, la maggior parte di voi la prepara così. E' comodo. Io che ci ho perso tempo posso dirvi che la frolla fatta come-si-deve (non questa) ha tutt'altro sapore, ma richiede pazienza. E dato che questo non è un periodo di calma, lentezza, o voglia di cucinare, lascio emergere la parte di me che ha bisogno delle scorciatoie, che non ha voglia di stare in cucina, che non ha il tempo di fare la spesa.

Cosa pensavate, che qui non capitassero queste cose?
Io credo che faccia parte della vita: alterno (come tutte le persone sane) momenti di passione estrema (ok, chiamiamola fissazione) verso le tecniche culinarie, a momenti di disinteresse puro. In questo periodo, ad esempio, sono molto presa dal lavoro, da mia figlia, o anche semplicemente dalla stanchezza. Cerco il minimo sforzo con la massima resa.

Sono sicura che in questo discorso catturo l'attenzione di una fetta di lettori: vogliamo davvero, sempre, mettere cura è dedizione in ogni piatto che prepariamo? O forse, talvolta, non ci serve quella ricetta che ci dà soddisfazione anche se non abbiamo molto tempo (o molte energie) da dedicarle?


Guardate (nella pessima foto, evvabbè) lo spessore di questa fetta e il consistente strato di ricotta: ho scelto di farla così  perché volevo che fosse semplice (non ho aggiunto altri ingredienti alla crema di ricotta) ma ... importante. Ho usato una teglia molto grande, per fare una torta piuttosto alta. Un morso riempie la bocca di un sapore pieno e rotondo. Nulla vi vieta di stenderla in uno spessore più sottile, usare il resto per fare le strisce sopra, e surgelare gli avanzi per la prossima crostata!


ingredienti

Per una torta da 28-30 cm di diametro

Frolla rapida:
  • 500g di farina
  • 200g di burro
  • 2 uova medie
  • 200g di zucchero
  • 2 cucchiaini da tè di lievito per dolci
  • la scorza di un limone 
Crema di ricotta:
  • un chilo di ricotta di pecora (ben sgocciolata e compatta)
  • 4 uova piccole
  • 450g di zucchero
  • un pizzico di cannella
preparazione

Per la frolla.

Mettete nell'impastatrice la farina, il burro ammorbidito a pezzetti, le uova uno alla volta, la scorza di limone.
Impastate, quindi aggiungete zucchero e lievito.
Impastate ancora, mettete in frigo a riposare.

Per la crema.
Impastate tutti gli ingredienti fino ad ottenere una consistenza setosa.

Assemblaggio.

Stendente la frolla in una teglia da 28cm, ricavandone un bordo alto un paio di centimetri.
Versate dentro la crema di ricotta ed infornate a 180° per 50 minuti circa.

giovedì 11 ottobre 2012

Plum cake ricotta e yogurt, senza olio né burro: Melazenzero in trasferta all'Open-day sulla merenda italiana

Smaltire la ricotta è per me un problema costante che si ripresenta, dal momento che ne compriamo tanta. Spesso ho voglia di metterla in nuove ricette, ma finisco sempre col farne una classica torta di quelle che si preparano ad occhi chiusi, senza nemmeno pesare gli ingredienti. Questo plum cake ricotta e yogurt nasce così.

Plum cake ricotta e yogurt senza burro né olio

Lo scorso weekend sono stata invitata a Roma, ad un open-day  che aveva come tema  la merenda italiana.
I partner dell'evento sono stati Thetalkingvillage ed alcuni rappresentanti del sito Merendine Italiane (n.b.: in questo post sono presenti link non retribuiti), il quale -ci tengo a specificarlo- non rappresenta un sito sponsorizzato che si riferisce ad un unico brand, ma si riferisce  a tutti i prodotti "grandi marche" presenti sul nostro mercato.
L'invito è stato esteso alle mamme blogger coinvolte in una ricerca sulle abitudini e sulla "consapevolezza" che le mamme hanno riguardo ai prodotti da forno altrimenti noti come Merendine.

La giornata si è svolta sotto un caldo da far invidia all'estate, sotto un'organizzazione perfetta, in una location spettacolare: mentre le mamme disquisivano in un dibattito serratissimo sulle abitudini di consumo e sulla veridicità di alcune informazioni di pubblico dominio, papà e bambini se la spassavano all'interno del Museo Explora (questo link lo metto per farvi rosicare d'invidia perché la location era davvero spettacolare!).

In nostri interlocutori erano alcuni esperti, e come detto anche rappresentanti del sito Merendine Italiane. Abbiamo parlato dell'importanza della merenda come pasto della giornata, dell'impegno oggi raggiunto dalle aziende italiane riguardo alla genuinità delle materie prime e dell'equilibrio nutrizionale delle merendine di oggi, ma anche di scelte consapevoli e di quanto possa essere importante l'informazione corretta e non di parte per noi mamme di oggi. Il sito auspicherebbe ad essere un valido interlocutore per tutte le questioni relative all'informazione sul prodotto.

E' stato più volte sottolineato quanto sia importante un'alimentazione varia e ricca di alimenti freschi (stagionali, a chilometro zero, e così via), ma è stato anche introdotto il concetto che una merendina rappresenta oggi una valida alternativa per la merenda dei ragazzi (perché igienicamente sicura, controllata nel dosaggio degli ingredienti, misurata nel peso e nella quantità), soprattutto per quelle mamme che per ragioni di tempo, di voglia, o di stanchezzapurché si tenga presente che:
  • il movimento e l'attività fisica sono fondamentali nella vita dei nostri figli, e che la dieta non si può sostituire ad una vita attiva (i bambini non dimagriscono digiunando o eliminando determinati alimenti, ma incrementando il loro consumo energetico);
  • il prodotto da forno è un'alternativa da considerare in un bilancio settimanale, e anche mensile, e non può diventare una scelta d'abitudine
Ma riusciamo tutte, sempre, a preparare la merenda in casa, certe che sia la scelta migliore?
Per quelle mamme che non hanno voglia, tempo, energie per cucinare (e capita a tutte, oh se capita!), la merendina non rappresenta quel motivo di preoccupazione e senso di colpa per non essere riuscite a preparare il classico ciambellone della nonna, simbolo universale dell'amore di mamma.

Queste informazioni sembrano andare contro quella corrente di informazioni che demonizza tutti i prodotti industriali, a volte senza che si accompagni ad un'informazione chiara, trasperente, imparziale e attendibile. Insomma, le merendine non sono il male: basta saper scegliere gli ingredienti e la frequenza con cui si consumano.

Questo il concetto che mi porto dietro: a volte fermarsi a riflettere è più difficile di quanto sembri, e le "mode" (strumentalizzate o meno) sono sempre in agguato. La varietà nelle scelte che facciamo a tavola, per noi e per i nostri bambini, resta il principio vincente, e le abitudini -mi permetto di aggiungere- si costruiscono lentamente sin dall'infanzia.

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Cosa ho fatto, tornata a casa? Dopo il lungo dibattito sui grassi (aninali, vegetali, saturi, insaturi, di palma e non... "ma quanto si impegnano le aziende a comunicare in maniera trasparente e ad usare prodotti a chilometro zero?!?"), ho sfornato una torta senza olio né burro: una ricotta magra li sostituisce entrambi, e uno yogurt bianco conferisce la sofficità che avvolge il palato, ma che non guasta la linea.
Fare dolci è bello, ed anche importante dal punto di vista del fare insieme, ma ogni tanto un occhio alla salute non guasta.

Lo stampo è nuovo, è stiamo cercando di fare amicizia: è in silicone, 18cm x 9cm, ed io lo uso mettendolo dentro uno stampo in teflon per fargli mantenere la forma, dato che in cottura, lievitando, i fianchi del dolce potrebbero "allargarsi".

Plum cake ricotta e yogurt senza burro né olio

Per concludere: noi le merendine non le compriamo semplicemente perché non ci piacciono, perché Brioscina è ancora piccola (la merenda va proporzionata all'età), non fa attività sportiva (la merenda va proporzionata al consumo energetico) di conseguenza non sempre mangia tra un pasto e l'altro, e perché cucinare è divertente. Non mi ero mai posta il problema della loro genuinità, ma sono contenta di far parte di questo dibattito, e di farmi portavoce tra voi di una nuova possibilità di dialogo con le aziende.

E voi, cosa ne pensate delle merendineCosa chiedereste ai produttori?
Vi invito a visitare il sito per saperne di più sulla ricerca.
Il mio impegno, nel riferire i vostri commenti.

ingredienti

Per uno stampo da plumcake 25x10cm 
  • 2 uova
  • 140g di zucchero
  • 150g di ricotta
  • 1 yogurt a vostra scelta (meglio bianco)
  • 200g di farina 00
  • 1 busta di lievito per dolci
  • 1 bicchierino colmo di amaretto o liquore a vostra scelta 
Dosi ricalcolate per una tortiera rotonda diametro 26cm:
  • farina, 416gr 
  • ricotta, 312 gr 
  • zucchero, 292 gr
  • uova, 4 (70gr di tuorlo e 142gr di albume)
  • yogurt bianco, 260gr 
  • lievito, 2 buste 
  • amaretto, 2 tappi circa
Per uno stampo a ciambella di diamtro 26cm 
provare a raddoppiare le dosi originarie del plumcake.
 
preparazione

Nell'impastatrice con la frusta montare le uova intere con lo zucchero finché non sono bianche e spumose. Unire quindi lo yogurt e la ricotta e montare ancora.

Aggiungere quindi la farina precedentemente setacciata con il lievito, l'amaretto, e altri ingredienti a vostra scelta (gocce di cioccolato, ad esempio, che io non ho messo).

Cuocere in stampo da plum cake per 45 minuti circa a 175°. Vale la prova stecchino.

www.mammole.it Ticker
E' per questo che ogni tanto latitiamo...