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sabato 22 febbraio 2025

Brownies ai fagioli cannellini: un dolce morbidissimo e intenso, anche senza glutine

I fagioli cannellini, protagonisti silenziosi di questa ricetta, regalano una texture cremosa senza lasciare traccia nel sapore. Il cacao amaro li avvolge e la pasta di nocciole li esalta. Il risultato? Un dolce morbido e fondente, ideale per la colazione o una merenda golosa.




Non ho mai creduto nelle ricette “alternative” solo per il gusto di stupire. Se un dolce mi convince, è perché ha il sapore che cerco, la consistenza che desidero e magari quell’equilibrio tra goloso e sano che lo rende perfetto. Questi brownies nascono così: senza farina, con un ingrediente insolito che però funziona alla perfezione. Sono la prova che si può ottenere un dolce irresistibile anche senza burro e farine tradizionali. Provare per credere!

  ingredienti 
  • 1 scatola di fagioli cannellini (scolati sommariamente)
  • 3 cucchiai di zucchero (o dolcificante a vostra scelta)

  • 60gr di olio di semi 

  • 45 g di farina di riso (o amido/fecola/farina di avena a vostra scelta)

  • 1 uovo

  • 60 g di cacao amaro

  • 2 cucchiai di pasta di nocciole

  • un pizzico di vaniglia in polvere

  • 5gr di lievito per dolci


preparazione

Preriscalda il forno a 170°C.
Frulla i fagioli fino a ottenere una crema liscia, poi unisci lo zucchero, l’uovo e la vaniglia.
Aggiungi la farina di riso, il cacao e la pasta di nocciole, mescolando fino a ottenere un impasto omogeneo.
Versa il composto in una teglia foderata di carta forno e livellalo con una spatola.
Cuoci per circa 20-25 minuti, fino a quando la superficie sarà leggermente compatta ma il cuore ancora morbido.
Lascialo raffreddare prima di tagliarlo a quadrotti.





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domenica 21 luglio 2024

Polpette di spinaci e patate

Le polpette di spianci e patate sono una cena o un contorno, ma noi le abbiamo riscoperte per gli aperitivi estivi. Sono facili da cucinare, si preparano in anticipo e sono finger food.
Possono essere personalizzate con altri ingredienti, come dadini di pancetta o di formaggio, ma noi le abbiamo lasciate semplici, in versione vegetariana. Hanno spopolato ogni volta!

ingredienti

  • Patate, 400gr
  • Spinaci a vapore, 250gr
  • Parmigiano grattugiato, 100gr
  • 1 uovo medio
  • sale
  • noce moscata grattugiata
  • pangrattato per la panatura
  • un filo d'olio

Per la versione di "emergenza": sostituire le patate con 75gr (1 busta) di purè in fiocchi, preparato con 250gr di latte e sale). Si deve ottenere una consistenza soda e un po' appiccicosa che consenta di fare le polpette.

preparazione

Lessare e fare raffreddare le patate.
Sbucciarle e ridurle in purè.
Unire il latte, in piccole dosi, mescolando.

Cuocere gli spinaci, strizzarli, tritarli al coltello.

Sbattere leggermente l'uovo.

Unire al purè di patate gli spinaci, l'uovo, il parmigiano, la noce moscata. Regolare di sale.

Formare delle piccole crocchette con l'aiuto di due cucchiai, quindi passare in una ciotola riempita col pangrattato e panare da entrabi i lati.

Disporre su una teglia da forno e cuocere a 180° per 10-15 minuti fino a doratura.
Ovviamente è possibile friggerle.

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mercoledì 1 aprile 2020

Pizza senza impasto, re-edit: ricetta facile e rapida

La pizza senza impasto è una ricetta molto semplice che consente di avere un grande risultato con la minima fatica. E' sorella del pane senza impasto e si prepara in meno di un minuto. Occorrono alcune ore per la sua lievitazione, quindi è pronta per essere condita e infornata. La pizza che viene fuori è soffice, leggermente croccantina, con una buona consistenza (non gommosa) e un sapore gustoso.

Pizza senza impasto con lievito di birra 

 
ingredienti
  • 250 semola rimacinata
  • 250 farina 00 bio coop (w280 circa)
  • 5 g di lievito di birra fresco (oppure 1,5gr di lievito di birra disidratato)
  • 370 g di acqua
  • 40 g di olio
  • 15 g di sale
  • 1 cucchiaino da caffè di malto d'orzo zucchero (no miele)
preparazione

Versate l'acqua in un boccale misurato e sbriciolatevi dentro il lievito e il miele lo zucchero (o il malto).

Pesate gli altri ingredienti, mescolando le due farine in una capiente ciotola (dove poi lascerete a lievitare). Unite il sale.

Unite l'olio all'acqua e lievito e girate con una forchetta o con una frusta. Versate quindi il liquido nella farina e mescolate con una forchetta finché il liquido non ha assorbito tutta la farina (pochi istanti).

Avvolgete la ciotola in un sacchetto di plastica e chiudetelo per bene, quindi ponete a lievitare in luogo riparato da correnti, a temperatura non troppo bassa (perfetto il forno spento con lampadina accesa).

Lasciate a lievitare per 6-8 ore, tempo in cui triplicherà di volume.

Ungete una leccarda del forno 30 x 40, copritela di cartaforno, ribaltate piano l'impasto sulla teglia e stendetelo delicatamente con le dita unte d'olio.
[Come mi insegna Alessandra, non bisogna sgonfiare troppo l'impasto: tendetelo poco, e se non arriva al bordo della teglia, lasciatelo fin dove arriva, aspettate un pò che l'impasto si rilassi, poi provate ancora a stendere].

Lasciatelo a lievitare ancora un'ora.

Accendete il forno al massimo della temperatura e spennellate l'impasto con passata di pomodoro, sale e origano.

Cuocete nella parte bassa del forno per 20 minuti, quindi tirate fuori, unite la mozzarella tagliata e strizzata ed il condimento che più preferite, quindi proseguite la cottura per 10 minuti nella parte centrale del forno.

Buon appetito.

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giovedì 31 ottobre 2019

Quenelle di nasello e zucca: ricetta facile

Polpette di pesce e zucca in Ember Roasting, con un sentore di affumicato e un gusto spiccatamente aromatico dato da noce moscata e ginepro.
Rinominate da mia figlia “pumpking’s fish”.
Tutto quello che vi servirà è un robot da cucina e due cucchiaini per dare la forma alle quenelle, saranno pronte in pochi minuti!


Suggerimenti: io le ho cotte al forno ma fritte sono buonissime.
La dimensione finger food le rende perfette per un buffet.


ingredienti

Per tre persone:

  • 250 gr di nasello pulito e deliscato
  • 100 gr di polpa di zucca cotta in Ember Roasting
  • 1 uovo piccolo
  • noce moscata, la punta di un cucchiaino
  • bacche di ginepro, 4 o 5 
  • aglio in polvere, un pizzico
  • pangrattato q.b.
  • sale, olio
Per la salsa:
  • Maionese
  • Pasta al rafano

preparazione

In un robot da cucina con le lame unire tutti gli ingredienti: polpa di zucca, nasello, noce moscata in polvere, sale, poco olio, uovo e azionare per pochi secondi.

Fermare il robot e aggiungere tanto pangrattato quanto basta a dare la giusta consistenza (circa due cucchiai).

Formare le quenelle col classico movimento tra due cucchiaini. Le polpette così piccole sono perfette come fingerfood per un aperitivo o cena a buffet.

Cuocere in forno su piastra oliata o leccarda, per circa 8/10 minuti.

Una volta cotte, servirle accompagnate da una salsa fatta con maionese e pasta al rafano in proporzione di 2:1.



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mercoledì 14 novembre 2018

La finta pasta sfoglia (ricetta base, rapida)

Questa "finta sfoglia" è una versione facilitata per la preparazione della pasta sfoglia. La vidi per la prima volta sul blog di Araba Felice, da allora non l'ho più lasciata.


L'ho più volte riproposto nelle mie ricete, qui sul blog, ma non le ho mai dedicato un post ad hoc.

La semplificazione consiste nel preparare una ricetta che non richieda la sfogliatura dell'impasto con tanti giri di pieghe ed altrettante spennellature di burro, risultando così più leggera e più rapida da preparare.



  ingredienti
  • 250gr di formaggio spalmabile tipo Philadelphia 
  • 250gr di farina
  • 160gr di burro tirato fuori dal frigo mezz'ora prima di impastare
  • 2 cucchiai rasi di zucchero (da omettere per preparazioni salate) 
  • un pizzico di sale
preparazione

Mescolare sommariamente impastando con le dita il burro e il formaggio spalmabile: dovrete ottenere un composto non del tutto omogeneo.

Unite quindi farina e zucchero, sempre sommariamente, ottenendo un composto a grosse briciole.
Senza impastarlo, ponetelo in frigo per tutta la notte, o per alcune ore.

Trascorso il tempo, tiratelo fuori dal frigo, stendetelo in un rettangolo e fate un giro di pieghe a tre.
Stendete col mattarello ed è pronto all'uso che volete. 

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venerdì 14 settembre 2018

Nascondini: biscotti con cuore di cacao

Per preparare questi biscotti Nascondini vi serviranno due o tre ciotole, un paio di forchette una bilancia e una manciata di minuti. Così pochi che vi consiglio di iniziare accendendo il forno a 180 gradi.

Biscotti nascondini
 
ingredienti


  • 1 uovo
  • 90gr di zucchero
  • 60 gr di olio di semi
  • 20 gr di latte
  • 8 gr di cacao amaro in polvere
  • 50 gr di fecola di mais
  • 220gr di farina bio 00
  • 20 gr di muesli
  • 3/4 gr di lievito per dolci
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia 


preparazione

Prendete un uovo grande, sgusciatelo, sbattetelo leggermente e prendetene metà (per me circa 30gr). Aggiungete nella stessa ciotola  65 g zucchero, 40 g di olio di semi, 20 g di latte, tre o 4 g di lievito per dolci, un cucchiaino  di estratto di vaniglia, 50 g di fecola di mais.
Cominciate a mescolare tutti gli ingredienti aggiungendo, un cucchiaio alla volta, 170 g di farina Bío 00.
Mescolate fino ad ottenere la consistenza di una frolla.
Tenete da parte.

In una seconda ciotola versate la metà dell’uovo precedentemente sbattuto, 25 g di zucchero, 20 g di olio, 8 g di cacao amaro in polvere, 20 g di muesli, 50 g di farina.

Stendete la frolla  in un rettangolo, versate al centro la crema al cacao, arrotolate su se stessa e tagliate in parti.

Infornate a 180° per 15-20 minuti.

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venerdì 19 gennaio 2018

Olio aromatico molto piccante, biologico, homemade

Per la preparazione di questo olio aromatico piccante ho usato esclusivamente ingredienti biologici ed auto-prodotti. Una delle mie tante ricette semplicissime e senza cottura, più che altro un suggerimento: la preparazione di un olio aromatico da utilizzare per spaghettate, per spadellare verdure, semplicemente per preparare dei crostini,  o per tutto quello che vi suggerisce la fantasia.
Un prodotto che fa molto comodo tenere in dispensa e utilizzare per ricette rapide e non.

Attenzione  a maneggiare il  peperoncino Habanero:  può causare gravi danni alle mucose!
Suggerito l’utilizzo di guanti da cucina.

Olio aromatico bio con habanero


Cucinare, o meglio, dedicare molto tempo alla cucina, non è più nelle mie abitudini. Però spesso mi prendo del tempo per preparare le conserve, intese sia come roba in barattolo che come piatti semi-pronti da tirar fuori all'occasione, quando il tempo è tiranno (cioè sempre). Ecco che allora le mie diventano delle full-immersion in cucina rare ma copiose.
Tra le tante preparazioni, ultimamente ci dedichiamo ai condimenti: anche quelli sono un elemento indispensabile, ed averli già pronti fa risparmiare un sacco di tempo. Quando poi sono fatti da ingredienti auto-prodotti, allora è proprio il massimo.

ingredienti

250ml olio e.v.o.
2 spicchi d’aglio
1 peperoncino habanero red 

preparazione

 Sbucciare l’aglio, privare il peperoncino dei semi (facendo molta attenzione perché il contatto con la pelle, con gli occhi, con le mucose nasali, è molto irritante) e versarli in un barattolo precedentemente sterilizzato riempito con l’olio.

 Tenere in infusione a tempo indeterminato.
L'ideale è conservarlo in un posto buio, ad una temperatura di circa 20°.
L’olio aromatico è pronto a partire dai primi due giorni. Più riposerà e più sarà intenso il suo aroma. Potete togliere il peperoncino dopo qualche giorno, se preferite che sia meno piccante.

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sabato 22 aprile 2017

Minestra in bianco: una "non ricetta" semplicissima!

Verdure spontanee e ortaggi stufati. Questa è una non-ricetta: potete modificarla a vostro piacimento, non ha dosi prestabilite, ma soprattutto è semplicissima da realizzare!


zuppa bianca

È tornato l'inverno sul cocuzzolo (anche se per pochi giorni) e noi ci difendiamo con un pranzo da#vitaSuiMonti!
Vi racconto come noi solitamente rimediamo un pranzo in pochi minuti, raccogliendo due o tre ingredienti proprio davanti casa. A noi piace moltissimo: è energetico e molto saporito.

ingredienti

Per questa preparazione vi serviranno delle verdure non trattate e appena raccolte.
Io ho usato delle lattughine dolci e del ravanello selvatico che compensa col suo sapore più "piccante" e amaro.
A questo ho aggiunto 4 o 5 patate, una grossa cipolla e del sale.
Infine olio e.v. d'oliva (spremuto a freddo) e uno spicchio d'aglio intero.

preparazione

Ho l'abitudine di tagliare le foglie prima di cuocerle.
Ho fatto bollire tutto in pentola con poca acqua, fino a raggiungere la consistenza desiderata (a me piacciono le foglie ancora consistenti).
Ho fatto rosolare uno spicchio d'aglio intero in 3 cucchiai di olio e con questo ho condito le verdure appena scolate.
Questo piatto si può anche frullare per una vellutata dal sapore deciso.
Potete usare le verdure per condire la pasta, o mangiarle così (le patate lo rendono un piatto unico).

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martedì 4 aprile 2017

Torta al cocco (coccosissima!)

Di torte al cocco il mio elenco non era certo vuoto, ma certe volte capita che la necessità di una ricetta parta proprio dalla presenza/assenza di alcuni ingredienti in casa.
Una torta che avesse tanto cocco (almeno 200gr) e un solo uovo: vi capita mai di ragionare così? A me sì! E così mi sono messa a cercare a partire proprio dalla lista degli ingredienti, e sono approdata a questa ricetta.

torta cocco e ricotta

Amo il cocco. Assaggiandola abbiamo detto "è coccosissima!"
È una torta bassa, compatta, morbida al cuore.
Ho diminuito leggermente lo zucchero e, dovendola rifare, aggiungerei qualche cucchiaio di ricotta nell'impasto.
Ma se la provate così non ne resterete delusi!

ingredienti

Da ChezBabs:
  • 180gr di farina
  • 150gr di zucchero
  • 200gr di cocco rapè (disidratato, in scaglie)
  • 1 busta di lievito per dolci
  • 60gr di burro sciolto
  • 150ml di latte tiepido
  • 1 uovo grande
  • scorza di limone
preparazione

Mescolate gli ingredienti secchi in una ciotola, setacciando lievito e farina.

Mescolate gli ingredienti umidi in un'altra, quindi uniteli.

Unite la scorza di limone.

Versate in una teglia 24cm di diametro imburrata e infarinata e infornate in forno statico preriscaldato, 170°, per 30-40 minuti (vale la prova stecchino, e non deve cuocere troppo).

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mercoledì 22 febbraio 2017

Ravanello selvatico (raphanus raphanistrum): una verdura "a tutto pasto"

Il ravanello selvatico (raphanus raphanistrum, sub. Landra) è una pianta selvatica che appartiene alla famiglia delle brassicacee.
Gli isocinati, contenuti in questa ed in altre specie, sono oggetto di studio dei ricercatori come potenziali agenti di protezione contro il cancro, in quanto inibiscono gli effetti cancerogeni di molte sostanze.

raphanus raphanistrum
Il mio ravanello, raccolto davanti casa: non è semplicemente stupendo?!?


L'altezza della pianta è di 20–80 cm., ma nel mio appezzamento di terreno raggiunge e supera il metro di altezza. La radice è di tipo a fittone, molto profonda e resistente. Il fusto può diventare legnoso, pur essendo una pianta annuale.

Da wikipedia:
Le foglie sono peloso-ispide. La forma delle foglie è pennato-lirate con 5 o più segmenti e sono picciolate. Il segmento terminale è lanceolato. Quelli laterali hanno dimensioni minori. I margini sono tutti dentati. Le foglie cauline sono progressivamente ridotte e sub-sessili con margine intero ma dentato.
L'infiorescenza è formata da un racemo terminale e aperto composto da diversi fiori (nessuno dei quali in posizione apicale) con brevi pedicelli.
L'antesi è da marzo a giugno, la raccolta può avvenire dall'autunno alla primavera inoltrata, a seconda dell'altitudine.

Questa pianta contiene minerali come il sodio, potassio, ferro, calcio, fosforo,vitamine A, C, E, niacina, proteine, lipidi, tannini, riboflavina, tiamina.
Nella medicina popolare si usava la parte aerea della pianta come stimolante gastrico e per facilitare la diuresi. Vengono consumate le foglie cotte o in insalata, aggiunte ad altre verdure. Il sapore è forte e piccante. I boccioli vengono consumati come i broccoli. È preferibile non consumarne i semi.

Consigli per la "coltivazione":
essendo una pianta spontanea, non necessita di alcuna cura. Nella mia proprietà cresce in diverse zone ed è piuttosto invasivo, così delimitiamo alcune aree in cui vogliamo mantenerne la crescita per la raccolta e la propagazione annuale. 
Se lasciato incolto diventa difficile da estirpare, e crea in alcuni punti zone impenetrabili. Per questa ragione ci preoccupiamo in questa stagione di potarlo spesso, anche in altezza, per impedire che raggiunga una crescita sconsiderata.

preparazione

Le foglie, dal sapore molto deciso che ricorda il cavolo, possono essere lesse o aggiunte crude all'insalata.

Personalmente, raccolgo le foglie più tenere o la parte apicale di quelle più grandi direttamente su campo. Al momento della bollitura non è così necessario pulirle ulteriormente.
Utilizzando un terreno a coltura biologica, ovvero del tutto privo di qualsiasi trattamento chimico, posso permettermi di dare al raccolto un semplice risciacquo in acqua corrente, ma si raccomanda di pulire bene le verdure, così come di non raccogliere erbe in zone di cui non si conosce il trattamento, o a bordo strada, o in zone inquinate.

Prima di raccogliere delle erbe spontanee accertatevi che non siano una specie protetta e che sia commestibile.
Non è previsto alcun piano di protezione per questa specie.

Le foglie appena sbollentate perdono del tutto il loro odore e sapore amaro, pur mantenendone una nota gradevole che, come detto, ricorda il sapore del cavolo.
Possono essere consumate così come sono (lesse), oppure ripassate in padella con uno spicchio d'aglio, oppure usate in preparazioni come primi piatti, polpette di ricotta o con uovo e pangrattato, frittelle.
Accompagnano molto bene dei secondi di carne come arrosti e bolliti.

Anche la radice è commestibile: ha un sapore deciso e piccante, e può essere grattugiata sui piatti.
Dalle radici fresche, affettate e lasciate sotto sale per qualche ora perché rilascino il succo, si ottiene una maschera per il viso che serve a schiarire le efelidi.

Misticanza in padella  

Il mio piatto preferito sono le foglie ripassate in padella con aglio e condite con un po' di ricotta fresca di pecora: questo è spesso il mio pranzo, come piatto unico!





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domenica 14 febbraio 2016

San Valentino per ritardatari: 10 dolci veloci da realizzare

Buona mattina di San Valentino e ben svegliati! Non hai ancora pensato al dolce? Che tu sia un lui o una lei, in questo articolo troverai 10 ricette che puoi subito, adesso, e che saranno un dono perfetto per la persona che ami. Pronto in mezzora (poi però dovrete lavare le stoviglie!).

È stato davvero difficile selezionare solo 10 dolci rapidi per San Valentino: nel blog ci sono tantissime ricette che si preparano in velocemente e vi faranno fare bella figura.  Vi suggerisco quindi di non fermarvi a questa selezione, e di saltare di pagina in pagina usando i link presenti già in ciascuna ricetta. È impossibile non trovare quella che incontrerà il vostro gusto!

È morbida, umida, non ha bisogno di essere bagnata, e riesce SEMPRE. L'ho appena fatta e anche tagliata tiepida è una coccola per il palato. Potete sostituire la crema con "nutella" al pistacchio o semplice zucchero a velo in superficie, la torta è già buona così com'è. 
Pistacchiosa: torta al pistacchio con crema al pistacchio
Vale quanto appena detto: la torta con farina di mandorle non ha bisogno di grandi decorazioni, perché al primo morso vi avvolgerà. Solo qualche goccia di cioccolato e sarà amore!

torta morbida alle mandorle

La crema potete prepararla mentre si cuoce la torta, che è davvero rapida da relizzare. L'impasto però è perfetto per stampini monoporzione che possono essere guarniti o meno.

torta cuore al cacao con crema al pistacchio  
Io ne ho fatto una devil, ma questa base non tradisce mai. Potete farne monoporzione o una torta cuore. Sofficissima, non richiede bagna ed ha un sapore meraviglioso.

devil interno

Risultato sofficissimo per delle tortine deliziose, senza lattosio e con pochi grassi!

tortine al limone con soli albumi e senza lattosio

Quando non c'è tempo di far rassodare una crema, la glassatura può esserne valido sostituto. La torta sarà un po' più bassa, e la glassa darà cremosità e gusto.

cuore glassato, con cocco e gocce

Un pan di spagna si prepara in poco tempo, e se non avete avuto tempo di preparare altro, la crema di ricotta non richiede tempo per rassodare. È sufficiente, per la sua riuscita, che la ricotta sia asciutta e ben scolata. Gli. amaretti sbriciolati danno un tocco sofisticato e croccante

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Frolla: è sconvolgente quanto sia rapida da fare, e da cuocere. Con questa ganache farcirla è un attimo. E il cioccolato va d'accordo con l'amore!

crostata "cioccolattosa"
Non volete cuocere? Un'intera sezione dedicata ai dolci senza cottura! Ma per san Valentino vi suggerisco un dolce veloce e ricostituente: l'amore ha bisogno di energie!

Cuore di zabaione

Fanno sempre molto "effetto": tortini che preparerete in anticipo, mettere in freezer, e poi vi dedicherete a "fare altro"! Al momento di servirli riscalderete il forno e in pochi minuti... voilà!


Tortini di cioccolato dal cuore morbido



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lunedì 1 febbraio 2016

Palline fritte dolci allo yogurt: come fare frittelle asciutte in 5 minuti

Piccole palline dolci di pasta fritta che si preparano in 5 minuti di orologio. Sono facili, buone, con lo yogurt nell'impasto. E sono così asciutte che faticherete a cospagerle di zucchero!

palline fritte dolci allo yogurt

Le frittelle piacciono a tutti, si sa... Ma spesso non si ha voglia di mettersi a impastare e aspettare la lievitazione.

Queste però sono davvero veloci da preparare, e non richiedono lunghe attese. In 5 minuti sono pronte per la frittura!
Perché il vostro fritto sia perfetto non dimenticate le regole d'oro, che trovate in questo post ;)

In più, vi garantisco che per realizzare queste palline non sporcherete assolutamente il vostro piano cottura. E alla fine avrete da lavare solo la ciotola, due cucchiaini, una frusta e il tegame dove avete fritto. Mica male, no?

palline fritte dolci allo yogurt
ingredienti

Per una quarantina di palline, circa:
  • 200gr di farina 00 integrale bio
  • 50gr di amido di grano
  • 150gr di yogurt compatto greco
  • 100gr di zucchero di canna
  • 8gr di lievito per dolci
  • 2 uova piccole oppure 1 grande
  • liquore a scelta (io limoncello)
  • un pizzico di sale
  • scorza di mezzo limone piccolo, finemente grattugiata
  • olio di semi di girasole per friggere (circa mezzo litro)
  • zucchero semolato per decorare (se volete anche di canna)
preparazione

In un contenitore a bordi alti setacciate le farine e versate al centro le uova leggermente sbattute.

Unite lo yogurt, mescolate, leggermente, unite quindi lo zucchero, il liquore, la scorzetta di limone (senza la parte bianca)  e per ultimo il lievito.

Mescolate per un minuto con le fruste elettriche, fino ad ottenere una pastella soda che potrete maneggiare tra due cucchiaini.

Intanto portate a temperatura l'olio in un tegame a bordi alti.
Sarà pronto quando raggiungerà la temperatura di 180° (se non avete il termometro usate uno sbuffo di farina, che dovrà sfrigolare quando la versate sull'olio.

Prendete una piccola quantità di impasto con un cucchiaino (quando sarà nell'olio gonfierà parecchio, quindi non abbondate) e lisciatelo passandolo tra un cucchiaino e un altro. Versatelo quindi nell'olio: vedrete che le palline si girano praticamente da sole! Non mettete troppe palline per volta per non abbassare la temperatura dell'olio.

Assicuratevi che abbiano un colore uniforme su tutti i lati quindi sollevatele con una schiumarola. Passatele su un piatto coperto con un tovagliolo, anche se praticamente ne uscirà ASCIUTTO!

Ci tengo a sottolinearvi che se procederete correttamente QUESTE FRITTELLE NON SCHIZZANO, e la vostra cucina rimarrà intatta come appena pulita. Vi do la mia parola.

Terminata la frittura, cospargete con zucchero semolato e servite.

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sabato 16 gennaio 2016

Cavolo rosso speziato in agrodolce con cipolla e mele

Il cavolo rosso con cipolla e mele è secondo, un contorno, un piatto veg... fate voi. Accompagna bene le carni elaborate, ma anche le insalate di cous cous. Ed è una ricetta è TROPPO facile per non replicarla!

© Guido Frilli, fotocommunity.it

Si prepara in pochi passaggi, solo quelli sufficienti ad affettare gli ingredienti, e poi si "dimentica" in cottura per qualche ora. È possibile prepararla in anticipo e poi riscaldarla, ma una volta cotta potete anche surgelarla. Che state aspettando?

ingredienti

Per 8 persone
  • un cavolo rosso da circa un chilo
  • 4 mele renette piccole 
  • 500gr di cipolla bianca
  • 1 spicchio di aglio (facoltativo)
  • 1/4 di noce moscata
  • un pizzico di cannella
  • un pizzico di chiodi di garofano in polvere (oppure interi da togliere per un gusto meno marcato)
  • 3 cucchiai di zucchero di canna
  • 3 cucchiai di aceto
  • fiocchetti di burro
  • olio
  • sale
  • pepe appena macinato
preparazione

Fare un mix con le spezie in polvere, grattugiando quelle intere. 

Sbucciare il cavolo dalle foglie più esterne, lavarlo, asciugarlo, togliere il gambo e le parti più dure, quindi affettarlo in strisce regolari.
Affettare anche le mele e le cipolle.

Disporre a trati in una teglia precedentemente unta, oppure in un tegame che possa reggere le lunghe cotture.
Alternare strati di cavolo rosso, di cipolla e di mele: ad ogni strato aggiungere sale, pepe, il mix di spezie e una lieve spolverata di zucchero.
Continuare alternando gli strati fino a terminare gli ingredienti.

Versare infine l'aceto, irrorare con olio e qualche fiocchetto di burro, chiudere con un coperchio a tenuta ermetica e mettere in forno (150°) o su fornello per circa due ore. Rimescolate solo se necessario, un paio di volte.
L'effetto finale dovrà essere quello di un piatto brasato.

Potete tenerlo in caldo fino al momento di servire, va bene tiepido ma anche a temperatura ambiente. 

Questa ricetta puoi provarla anche con (ma attenzione ai tempi di cottura!)
  • cavolo cappuccio e patate con fiocchetti di formaggio
  • sedano rapa

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© Melazenzero. Immagini e contenuti sono protetti da copyright. Si prega di non utilizzare le immagini senza previa autorizzazione. Se si vuole ripubblicare questa ricetta o i concetti espressi nella descrizione, si prega di ri-scrivere la ricetta con parole proprie, e porre sempre e comunque un link a questo post per la ricetta.

venerdì 10 luglio 2015

Gelato ai gelsi neri facilissimo con brioche siciliana: tutto homemade

Una granita sempre morbida come un gelato in appena un minuto. Il gusto dei gelsi di sicilia e l'immancabile brioche. Ed è subito estate.

Gelato ai gelsi neri

Non riesco a crederci che sia così facile.
Sapete quanti gelsi produce un albero? Tantissimi, tanti da non riuscire a consumarli. E quando sono così buoni, sani, genuini e privi di qualsiasi inquinante, è un crimine buttarli via.
Ma sono anche così deperibili!

E così, qualche giorno fa, ho lanciato una domanda su facebook per trovare idee... tra le tante quella di Alessandra mi è sembrata geniale, ma soprattutto la più semplice: congelarli!

Appena 24 ore e il gelato è fatto, tre soli ingredienti e un buon frullatore.
E da allora non faccio che frullare: se è così semplice, perché non farlo con tutta la frutta del mondo??

Ve ne sarete accorti che per ora sono presa da altro che non dalla cucina... se il caldo distrugge anche voi ma non riuscite a resistere alla tentazione dell'homemade, dovete provarlo, è troppo facile, troppo buono!

P.S. Irresistibile se accompagnato con una pallina di gelato al limone!

ingredienti

Per una vaschetta di gelato dimensioni 500ml:
  • 450gr di gelsi neri
  • 2 cucchiai di zucchero di canna integrale + 1 cucchiaio raso di amido precedentemente frullati fino ad ottenere la consistenza velo
oppure
  • 2 cucchiai colmi di zucchero a velo 
Per le brioche vedi questa ricetta.


preparazione

Lavare la frutta e privarla del picciolo.
Metterla in un contenitore e lasciare in freezer per una notte o 24 ore.

Mettere i frutti nel vaso del frullatore insieme allo zucchero precedentemente frullato con l'amido fino ad ottenere la consistenza dello zucchero a velo.

Azionare alla massima potenza, rigirando di tanto in tanto per ottenere una consistenza omogenea.

Si conserva morbido senza ghiacciare.

Servire con una brioche homemade, la cui ricetta è qui (quella in foto è impastata con metà farina 0 biologica e metà farina tumminia).

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