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venerdì 16 novembre 2018

Cavolfiore bianco al pepe rosa

Preparare il cavolfiore bianco al pepe rosa è molto semplice, oltre a giocare coi nomi dei colori si gioca anche con gli aromi aggiunti a questa preparazione leggera ma gustosa.
Potete consumarlo come piatto unico o usarlo come contorno o condimento per un primo.

Cavolfiore bianco al pepe rosa


ingredienti
  • 600gr di cavolfiore bianco
  • 2 cucchiai di pangrattato
  • un pizzico di curcuma, macis, zenzero, noce moscata, in polvere
  • qualche bacca di pepe rosa
  • 1 spicchio d'aglio
  • olio d'oliva q.b. 
  • sale

preparazione

Cuocere il cavolfiore al microonde con appena un filo d'acqua e sale, per 15 minuti a 1000w.

Scaldare sul fondo di un tegame qualche cucchiaio d'olio e far rosolare uno spicchio d'aglio in camicia insieme alle bacche di pepe rosa intere.

Unire le cimette del broccolo ben scolate, rosolarle insieme alle spezie in polvere, mescolare.

In una padella antiaderente ben calda rosolare a fiamma viva il pangrattato per qualche minuto, e toglierlo dal fuoco non appena diventa dorato.

Cospargere il broccolo col pangrattato e, volendo, con del formaggio grattugiato.

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© Melazenzero. Immagini e contenuti sono protetti da copyright. Si prega di non utilizzare le immagini senza previa autorizzazione. Se si vuole ripubblicare questa ricetta o i concetti espressi nella descrizione, si prega di ri-scrivere la ricetta con parole proprie, e porre sempre e comunque un link a questo post per la ricetta.

sabato 22 aprile 2017

Minestra in bianco: una "non ricetta" semplicissima!

Verdure spontanee e ortaggi stufati. Questa è una non-ricetta: potete modificarla a vostro piacimento, non ha dosi prestabilite, ma soprattutto è semplicissima da realizzare!


zuppa bianca

È tornato l'inverno sul cocuzzolo (anche se per pochi giorni) e noi ci difendiamo con un pranzo da#vitaSuiMonti!
Vi racconto come noi solitamente rimediamo un pranzo in pochi minuti, raccogliendo due o tre ingredienti proprio davanti casa. A noi piace moltissimo: è energetico e molto saporito.

ingredienti

Per questa preparazione vi serviranno delle verdure non trattate e appena raccolte.
Io ho usato delle lattughine dolci e del ravanello selvatico che compensa col suo sapore più "piccante" e amaro.
A questo ho aggiunto 4 o 5 patate, una grossa cipolla e del sale.
Infine olio e.v. d'oliva (spremuto a freddo) e uno spicchio d'aglio intero.

preparazione

Ho l'abitudine di tagliare le foglie prima di cuocerle.
Ho fatto bollire tutto in pentola con poca acqua, fino a raggiungere la consistenza desiderata (a me piacciono le foglie ancora consistenti).
Ho fatto rosolare uno spicchio d'aglio intero in 3 cucchiai di olio e con questo ho condito le verdure appena scolate.
Questo piatto si può anche frullare per una vellutata dal sapore deciso.
Potete usare le verdure per condire la pasta, o mangiarle così (le patate lo rendono un piatto unico).

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mercoledì 10 febbraio 2016

Broccoli in tegame alla siciliana (vrocculi arriminàti cà muddica atturràta)

I vrocculi arriminàti prendono il nome dalla tecnica di cottura, che prevede che si mescolino continuamente fino a renderli spezzettati e morbidi. Vengono cosparsi di muddica atturràta, ovvero abbrustolita, che completa il piatto con gusto e croccantezza.

pasta chi vrocculi arriminati

A Palermo il broccolo è il nome del cavolfiore. È di stagione proprio adesso, e se ne vedono in giro di bellissimi. Il broccolo arriminato è solitamente il condimento per la pasta chi vroccula, ma in casa nostra si mangia anche così.

Ogni provincia ha le sue varianti, e questa, abbastanza semplice, è la nostra. Dai fornelli al blog, in diretta dalla nostra tavola. Talvolta aggiungiamo dadini di caciocavallo stagionato o una spolverata dello stesso formaggio, sopra.

Uva passa (passulìna) e pinoli (pinòla) creano quel contrasto di gusto e consistenza che gli arabi ci hanno insegnato.

Le dosi sono orientative e si basano sul gusto personale. Si termina il piatto con del pangrattato tostato fino a doratura, che anticamente sostituiva il formaggio in molti piatti della cucina siciliana, e veniva spolverato sulla pasta soprattutto tra le famiglie meno abbienti che il formaggio non potevano permetterselo.


ingredienti

  • un piccolo broccolo (io ho usato quello bianco)
  • due cucchiai di olio d'oliva
  • 3 acciughe sottolio
  • una manciata di uvetta e pinoli
  • zafferano
  • pangrattato
  • sale e pepe
preparazione

Pulite il broccolo, dividetelo in cimette e cuocetelo a vapore o lesso.

Mettete a bagno passolina (uvetta) e pinoli in acqua calda.

Scaldate i due cucchiai d'olio in un tegame e scioglietevi le acciughe.

Versate le cime del broccolo già cotte nel tegame, unite uvetta e pinoli scolati, zafferano, sale e pepe.

Mescolate frequentemente (da qui il nome "arriminati") fino a che il broccolo non  quasi disfatto (a me non piace che sia ridotto in crema).

Prendete una padella antiaderente e fate tostare del pangrattato (muddica atturrata). Usatelo per cospargere il broccolo prima di servire.

Con il broccolo arriminato si usa condire la pasta (bucatini o margherite), che viene cotta nella stessa acqua in cui si è lessato il broccolo, ma è ottimo anche come piatto unico.

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lunedì 3 febbraio 2014

Pizza integrale al latticello di bufala con semi di lino e di girasole

Una pizza preparata con farine integrali, a cui ho unito dei semi di lino e di girasole: una pizza tutta-salute! Il sapore è davvero intenso, e le sue proprietà nutritive parecchio elevate. In più, è impastata con un trucchetto suggerito dalla mitica Alessandra: l'acqua di conservazione della mozzarella di bufala!

polpette in crosta

Eccola qui, un esperimento della scorsa settimana, prima che l'influenza ci beccasse tutti in pieno.
Avete presente com'è quando un'intera famiglia si mette a letto con la febbre a 39? Una gara a chi "non ce la fa" più dell'altro. Le cose si accumulano, i pasti si saltano, la casa soccombe, il giorno e la notte sono uguali e interminabili. Un disastro. Niente di grave, ma riconoscerete che demoralizzarsi è facile.

pizza integrale ai semi

Torniamo alla pizza.
Avevo molti dubbi che riuscisse: mi chiedevo come fosse far lievitare farine integrali, e per di più coi semi dentro, ma ho voluto osare.
Vi risparmio il lungo elenco di aspetti che rendono davvero sana questa pizza: troverete in rete le notevoli proprietà nutritive sia dei semi che delle farine.
Vi dico invece che la pizza è buonissima, e non pensavo riuscisse talmente bene! Molto molto soffice, e dal sapore intenso perché le farine integrali sono davvero più gustose. Noi siamo ormai abituati a consumarle e le troviamo decisamente più buone, tanto che a volte la farina "bianca" sembra senza sapore.
I semini sono la marcia in più: la nota croccante nella pizza morbida.

pizza integrale ai semi

Non sono affatto brava nel preparare pizza e pane, ma stavolta sono davvero soddisfatta: anche il giorno dopo era ancora sofficissima, per niente gommosa e davvero digeribile.

Il condimento è, ovviamente, a vostro gusto e nella quantità che desiderate. Noi da un po' usiamo condirla con ricotta fresca mescolata alla mozzarella di bufala strizzata e "strappata", una spolverata di ricotta salata grattugiata, e, una volta sul piatto, qualche fetta di prosciutto crudo. Per finire, un giro di origano siciliano.
Quella qui sotto, invece, su richiesta della nostra Bry, è solo con prosciutto di tacchino e parmigiano grattugiato (è pure leggera in grassi!).

Chi ci prova? Fatemi sapere se anche voi la apprezzate come me!

pizza integrale ai semi

ingredienti

Per due persone (pizza sottile, al piatto): 
  • 360gr di farina integrale di grano tenero
  • 20gr di farina integrale d'avena
  • 20gr di farina integrale di segale
  • 1 cucchiaio di semi di girasole
  • 1 cucchiaio di semi di lino
  • 16gr di lievito naturale secco (o 8gr di lievito di birra fresco)
  • 240gr di latticello di bufala (il liquido contenuto in una confezione di mozzarella)
  • 1 cucchiaino di malto
  • 10gr di olio
  • 8gr di sale
Per condire:
  • 1 mozzarella di bufala
  • ricotta fresca qb
  • ricotta salata grattugiata qb
  • parmigiano grattugiato qb
  • passata di pomodoro 60-70gr
  • sale, olio e origano 
preparazione

Versate in una capiente ciotola (anche quella dell'impastatrice) le farine e il lievito, mescolando tra loro con le dita.
Unite l'acqua della mozzarella, appena intiepidita a filo (se usate il lievito di birra fresco scioglietelo prima in un po' di quest'acqua), e cominciate a impastare con la forchetta.
Unite quindi il malto, l'olio a filo ed infine il sale.
Se invece usate l'impastatrice, utilizzate il gancio K detto foglia (kenwood) e incordate  prima di inserire l'olio, e poi ancora a olio inserito.

Usate una spatola o un tarocco facendo il movimento del ribaltamento in ciotola (in alto a sinistra, dal fondo verso destra, quindi verso la superficie e di nuovo in alto a sinistra).

Arrotondate appena, spolverate con un velo di farina e mettete a lievitare, in ciotola unta di olio e coperta con pellicola trasparente, in un luogo privo di correnti fino al raddoppio.
Al raddoppio,
Spolverate il piano di lavoro con della semola, quindi ribaltatevi l'impasto e allargate a rettangolo senza schiacciare: cercate di spostare l'impasto infilandovi le quattro dita di ogni mano sotto e allargandolo delicatamente verso i lati e dal centro verso l'esterno.

Ottenuto il rettangolo, distribuite i semini, date due giri di pieghe a portafoglio, ovvero piegando a tre. Arrotondate, aiutandovi con una spatola, formando una palla. Coprite a campana per mezzora.

Trascorso questo tempo, oliatevi le mani e stendete l'impasto in teglia abbondantemente infarinata con della semola (infarinate anche se usate della cartaforno perché l'impasto deve scivolare con facilità) con la tecnica spiegata sopra, ovvero cercando di coprire la superficie della teglia senza premere dall'alto con le dita per non sgonfiare l'impasto.
In alternativa dividere nelle pezzature desiderate e stendere sottilmente.
Lasciate lievitare fino al suo raddoppio in altezza.
Accendete il forno alla massima temperatura (io 250°), quindi condite con passata di pomodoro aromatizzata con sale, olio e origano, e infornate senza altro condimento per 10-12 minuti.

Trascorso questo tempo unite la mozzarella precedentemente ben strizzata e altro condimento a vostra scelta, e lasciate cuocere per altri 2 minuti circa, o finché il cornicione della pizza non sarà ben dorato.

Fate raffreddare 10 minuti prima di servirla.

Io, in inverno, ho impastato verso le 13 e ho impiattato verso le 20.

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venerdì 24 gennaio 2014

Polpette di carne in guscio di panbrioche (ai semi di girasole), con lievito madre secco: ricetta facile

Un guscio di pan brioche ai semi di girasole, che racchiude una morbida polpetta alla ricotta. Un fingerfood sfizioso, un antipasto, un piatto da buffet, per noi semplicemente una cena.

polpette in guscio di panbrioche

Mi sono accorta che nel tempo cominciano a ripetersi delle cose che caratterizzano i miei periodi dell'anno: gennaio è il momento in cui, inspiegabilmente, riprendo in mano i miei vecchissimi ricettari.

Oggi vi parlerò della mia agenda. Ogni tanto lo faccio, i lettori storici ormai conosceranno l'argomento: si tratta di un'agenda che conosce ormai parecchi decenni, e che racchiude le ricette provate, conservate, regalate, quelle di famiglia, ma anche quelle da provare. La so quasi a memoria.

Ho sempre avuto il pallino di provare tutte le ricette dell'agenda come Julie fa con il libro di Julia Child: sarebbe un'impresa titanica, ma quando riesco ad aggiungerne al blog qualcuna mi sento davvero felice (che volete farci!). Le ricette cambiano con noi, soprattutto se si tratta di lievitati: l'agenda mi fa ricordare di quanta roba sfornavo parecchi anni fa, da sposina, e di come sia cambiato (in meglio) il mio modo di preparare alcuni piatti.

polpette in guscio di panbrioche

Questi paninetti sono uno schianto: a me sono piaciuti moltissimo.
Si tratta di un guscio sottilissimo che racchiude la piccola polpetta (non devono essere troppo grandi, perché il sapore prevalente dev'essere quello della carne, e non quello del pane). Se non li stenderete abbastanza sottilmente avrete un effetto "panino farcito" che non è esattamente quello che si vuole ottenere. Per intenderci, ho messo in foto la polpetta più grande, le altre sono tutte minuscole, appena un boccone.

Un motivo in più per NON fare delle "polpettone" è che in questo modo avrete una cottura rapida ed omogenea, senza rischi di bruciare il pane all'esterno e non cuocere adeguatamente la carne all'interno.

I semi di girasole sono indispensabili, perché danno una croccantezza davvero particolare a questo boccone molto soffice. Vi invito a provarli, sono molto golosi per i piccoli e davvero sfiziosi per i grandi!

polpette in guscio di panbrioche


ingredienti

Per il panbrioche:
  • 240g di farina (metà integrale e metà 0 bio)
  • 10gr di lievito madre secco (dose invernale)
    oppure 5 gr di lievito di birra fresco
  • 50gr di latte di soia
  • 50gr di acqua tiepida
  • 1 uovo intero
  • 1/2 cucchiaino di zucchero semolato
  • 50gr di burro bavarese
  • 10 gr di semi di girasole
  • sale (circa 3 grammi)
Per il ripieno (ispirato a questa ricetta):
  • 300gr di tritato di maiale
  • qualche cucchiaio di ricotta fresca di pecora
  • noce moscata
  • ricotta salata (formaggio grattugiato)
    oppure formaggio sapido stagionato tipo pecorino o parmigiano
  • pangrattato
  • prezzemolo
preparazione

Leggete i suggerimenti che ho inserito nel post.

Preparate il panbrioche.

Versate nella planetaria le farine setacciate (le fibre dell'integrale vanno poi capovolte nella ciotola), il lievito madre secco, il latte di soia e l'acqua appena intiepiditi. Fate andare con la "foglia" a velocità minima, in modo da mescolare.

Sbattete appena l'uovo.
Appena l'impasto comincia ad aggrapparsi alla foglia, inserite l'uovo in planetaria insieme allo zucchero e il sale, ed aumentate la velocità poco sopra il numero 1 (kenwood).
Fate incordare.
Quando le pareti e il fondo della ciotola saranno pulite, cominciate ad inserire il burro a piccoli "fogli" trasparenti, lasciando assorbire prima di continuare l'inserimento. Tenete a velocità tra 1 e 2.

Quando avrete finito col burro e l'impasto non sarà attaccato al fondo (sarà incordato), diminuite la velocità, unite i semi di girasole e fate andare per quache giro in modo da far distribuire nell'impasto.

Trasferite sul piano di lavoro, finite di impastare a mano brevemente arrotondando a palla.
Ponete in un contenitore verticale appena unto d'olio, e lasciate in luogo tiepido (circa 30 gradi) riparato da correnti (il forno con luce accesa andrà benissimo).
Fate un segno con un pennarello o con un elastico, in modo da visualizzare il livello di partenza, quindi lasciate fino al raddoppio del volume.

Nel frettempo preparate le polpette.

Impastate tutti gli ingredienti in modo da ottenere una consistenza non troppo molle, e arrotondateli tra le mani in palline non troppo grandi, anzi, piuttosto piccole (più o meno grandi come un cucchiaino da caffè). Tenete in frigo.

Formate i paninetti.

Trascorso il tempo di lievitazione, trasferite l'impasto sul piano di lavoro appena  infarinato.
Ricavate dall'impasto, strozzandolo, delle palline che andranno stese col mattarello. Devono essere dischi piuttosto sottili.

polpette in crosta

Ponete al centro di ogni dischetto una polpettina, riavvolgete con cura sigillando la pasta, e arrotondate tra le mani come a fare di nuovo la polpetta, per distribuire bene l'impasto.

Ponete le palline in teglia con cartaforno e lasciate in luogo tiepido a lievitare coperte da pellicola trasparente non a contatto.
Quando vedrete che sono cresciute leggermente, accendete il forno a 200/220°.
Infornate in forno già caldo per 10/15 minuti (dipende dal vostro forno), finché non sono dorate.

Suggerimento:
se desiderate usare dei bocconcini di carne al posto delle polpette (ad esempio carni bianche o agnello, più tenere) rosolatele appena prima di formare le palline, poi scolate e asciugate e inseritele precotte.

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giovedì 17 ottobre 2013

I burger buns, panini da hamburger, e la ricetta per un cheese-burger perfetto

Oggi vi presentiamo due ricette: a quattro mani e in due tempi.
Io e Zenzero abbiamo preparato gli hamburgers interamente home made (la carne non è macinata in casa), cotto alla griglia, condito con la cura ossessiva che segue una sola regola: semplicità.

Cheeseburger

Panini preparati da Mela, hamburgers cotti e assemblati da Zenzero.
Oggi si parla di cheeseburger: cibo che tutti ormai conosciamo ma di cui, come ogni ricetta famosa, abbiamo dimenticato i dettagli più significativi e importanti. Se vi va di farvi un po' di cultura su questo semplice piatto, leggete la sua storia breve ma affascinante.

Due ricette interamente replicabili: non avete scuse. A casa, o all'aperto, con un kettle o con una normale piastra in ghisa, fate voi. Come scrive Gianfranco Lo Cascio, ci vuole davvero poco a fare un hamburger perfetto.

Burger Buns

Il fatto è che ormai siamo troppo abituati a pagare cifre considerevoli per piatti davvero scadenti: ci danno i gadget, ci stordiscono con le mode, e il nostro gusto si anestetizza fino a non capire che quel che mangiamo davvero non fa per noi né per la nostra salute.

Avete dei bambini? Pensate che colori e bandierine possano contare molto per loro? Spenderete pochi euro per avere un pacco da almeno 100 decorazioni da mettere sul vostro hamburger genuino. E se il piacere è quello di andare fuori, scegliete un altro posto dove mangiare altro. Sarà più sano.

Io e Zenzero siamo sempre stati amanti del buon gusto, e la dieta (con il suo percorso di riscoperta dei sapori più autentici e di consapevolezza alimentare) ha sicuramente contribuito a cambiare le nostre abitudini ai fornelli.

Quando abbiamo pubblicato le foto di questi hanburgers su Facebook, appena pochi giorni fa, molti commenti sono stati "chissà quante calorie". Ci siamo astenuti dal commentare, perché lì non avremmo avuto spazio sufficiente per dimostrare il contrario, ma oggi possiamo raccontarvi che non è proprio vero: ingredienti di prima qualità vi permettono di avere pochi grassi. E' possibile mangiare questo panino pensando al McDonalds, ma questo rimarrà un labile ricordo non appena addenterete. Sì, perché sia il gusto che la genuinità di questo piatto non temeranno rivali. Ve ne accorgerete.

panini da hamburger

Ma ora vi lasciamo alle due ricette: siete pronti a replicarle?

Enjoy the Real Hamburgher,
da Mela & Zenzero!

ingredienti

Per 10 panini soffici da hamburger (Burger Buns)
ricetta di Alessandra Scollo

  • 500 gr di farina 0 (possibilmente macinata a pietra)
  • 120 gr di latte di soia (non sostituibile con latte normale, vedi nota sotto)
  • 130 gr di acqua
  • 16g di lievito naturale secco (lei suggerisce 20 gr di lievito di birra, ma prolungando i tempi se ne possono tranquillamente usare 10gr)
  • 2 tuorlo
  • 50 g di zucchero
  • 8 g di sale
  • 30 g di burro morbido a pezzetti
  • semi di sesamo integrale

per spennellare
  • 1 tuorlo
  • 2 cucchiai di latte
  • 1 pizzico di sale
BurgerBuns Collage

Per i 10 cheeseburger
ricetta di Gianfranco Lo Cascio
  • 1,3 kg -circa- di carne tritata a vostra scelta: manzo, maiale, salsiccia...
  • 10 fette di pancetta
  • 10 fette sottilissime di formaggio a pasta cotta (noi provolone piccante, ma anche emmenthal, toma, scamorza, provola, cheddar, etc.)
  • 10 foglie di lattuga
  • pomodori rossi e sodi
  • salsa worchester
  • maionese (noi allo yogurt per nostro gusto, ma anche salsa barbecue se vi piace, o ketchup)
  • consigliato: anelli di cipolla caramellata
 
preparazione

Preparate i panini soffici.
La consistenza e la forma di questi panini sono particolarmente indicate per "il morso perfetto": per addentare bene un hamburger, infatti, devono essere soffici e tondi, permettervi di tenerlo in mano con facilità e non scomporsi in vari strati.

(Io li ho preparati il giorno prima, si mantengono soffici per almeno due giorni, possono essere surgelati dopo il raffreddamento e scongelati a temperatura ambiente).

Mettete nella ciotola dell'impastatrice (o anche in una ciotola bassa e larga se impastate a mano) tutti gli ingredienti tranne il burro. Io in quest'ordine: farina setacciata, lievito, latte di soia e acqua; subito dopo zucchero e tuorli in sequenza e per ultimo il sale a pioggia. Azionate l'impastatrice, con il gancio K, a bassa velocità fino ad ottenere un composto omogeneo.

Nota sul latte di soia: procuratevelo. Sostituendolo con latte normale il risultato sarà buono ma non sarà lo stesso, poiché il latte di soia è un emulsionante naturale che dona ai lievitati una consistenza ed una fragranza particolare. In questo caso agisce sulla sofficità, sull'alveolatura e sul colore della crosta.

Aumentate gradualmente fino alla velocità 1, e cominciate ad aggiungere il burro a piccolissimi pezzi. Non aggiungetene fino a che il pezzetto precedente non è stato assorbito.

Impastate fino a che l’impasto si sarà staccato dalle pareti della ciotola.
Formate una palla e mettete in un contenitore stretto e lungo, coperto con pellicola trasparente, in luogo tiepido fino al raddoppio dell’impasto.

Quando l’impasto avrà raddoppiato, ricavate pezzetti di pasta da circa 90g (io ho pesato tutto l'impasto e l'ho diviso in dieci parti).

Dovrete ora creare delle palline: ogni pezzetto verrà arrotolato sui vostri pollici, dall'alto verso il basso, come mostrato nella foto qui sotto, o come indicato in fondo a questo post.

stringere coi pollici

Arrotondatele appena e disponetele su una leccarda con carta forno. Coprite con un pellicola e mettete nel forno con luce accesa fino al raddoppio. Saranno pronti quando imprimendo una fossetta in un punto nascosto, l'impasto tornerà indietro lentamente.

Quando i panini saranno cresciuti e pronti, tirateli fuori dal forno e accendetelo a 170-180°.

Nel frattempo togliete la pellicola e spennellate i panini con il composto di tuorlo e latte, ricoprite con i semi di sesamo, quindi infornate fino a completa doratura (15-20 minuti circa), controllando che siano dorati e non pesanti quando li prendete i mano.

Sfornate e appoggiate su una grata a raffreddare completamente.

Cheeseburger

Preparate i medaglioni di carne.

Procuratevi della carne tritata, nelle proporzioni che più vi piacciono, o se preferite acquistate il tocco intero e tritatelo al tritacarne o con un robot da cucina.

Mescolate almeno due tipi di carne, ad esempio tritato di vitello di prima scelta e tritato di maiale o salsiccia. Condite la carne secondo il vostro gusto, usando aromi, un po' di sale, qualche goccia di worcester. Consigliati i semi di finocchio.

Date alla carne la forma tipica degli hamburger. Siccome in cottura tenderanno a gonfiare, con un cucchiaino schiacciate una fossetta al centro.

Piastrateli secondo il metodo da voi preferito (sul grill a carbone su una piastra, etc) rigirandoli spesso in modo da avere entrambe le superfici perfettamente dorate e "cauterizzate".

Piastrate anche le fette di pancetta fino a renderle dorate e croccanti. 

Un attimo prima di farcire il panino disponete su ogni hamburger la fetta di formaggio in modo che il calore la sciolga appena, velando l'hamburgher come un vestito.


Assemblate il vostro hamburger.

Tagliate il panino a metà e piastrate appena entrambe le parti poggiandole dal lato interno.

Disponete gli ingredienti in quest'ordine:
  • sulla parte inferiore una fetta di lattuga, 
  • un cucchiaino di maionese o di salsa a vostra scelta, 
  • la carne con sopra il formaggio, 
  • il pomodoro appena salato, 
  • la fetta di pancetta croccante, 
  • la parte superiore del panino.

Buon appetito!


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mercoledì 21 agosto 2013

Club sandwich grigliato: sandwich di pollo, ricetta al barbecue

Un sandwich tostato, a più strati, preparato con petto di pollo alla griglia e pancetta croccante, colorato con lattuga e pomodoro.

Club sandwich grigliato al barbecue

Oggi vi parlo di gusto, semplicità: una grigliata "all'italiana" al servizio di un piatto che non mancherà di procurare soddisfazioni.

sandwich di pollo grigliato al barbecue

A volte si pensa che certe cotture alla griglia siano superflue, dal momento che lo stesso risultato si può ottenere in molti modi. Ho cominciato a raccontarvi della mia passione per il barbecue (qui e qui). Le passioni, si sa, a volte sono estreme, e all'occhio disincantato di chi non le condivide e le guarda dall'esterno appaiono un pò bizzarre.

Prendete il pane, ad esempio: potete tostarlo con un'infinità di fonti di calore, e ottenere la superficie croccante poggiandolo su una griglia alimentata a carbone potrebbe sembrare un'inutile spreco di tempo e di risorse, non è così?

Ma vi assicuro (e, beninteso, non si tratta solamente della mia opinione ma di chimica della cottura) che non esiste niente che dia al cibo quel sentore che è tipico dei cibi grigliati a carbone, e l'aroma non sarà lo stesso se lo metterete sulla griglia, su una padella rovente o su un tostapane.

Sandwich di pollo al barbecue

Il segreto della cucina è la pazienza unita alla perseveranza: forse ci vorrà più tempo, ma saper attendere è l'ingrediente segreto dei gusti più ricercati. Con la pazienza si ottiene molto.

E quando persino la suocera ammette che hai preparato un'ottima cena… Beh, ho detto tutto!

Riguardo all'uso del barbecue... provate, e fatemi sapere se avete riscontrato differenze.
Enjoy,
Zenzero.
ingredienti

Per 4 persone:
  • 12 fette di pane in cassetta o pancarrè 
  • quattro petti di pollo ben battuti
  • 100 gr di pancetta affettata
  • 8 foglie di lattuga romana
  • quattro pomodori
  • maionese
  • qualche goccia di tabasco
  • un pò di burro
per la marinata
  • olio evo
  • succo di limone
  • rosmarino fresco

preparazione

Mettete i petti di pollo a marinare in frigo per almeno quattro ore in olio, limone e rosmarino fresco.

Lavate e asciugate qualche foglia di lattuga e il pomodoro tagliato a fette sottili.  Miscelate la maionese (circa due cucchiaini per sandwich) con poche gocce di salsa tabasco.

Preparate il kettle per una grigliata diretta a fuoco vivace; nel frattempo tirate fuori dal frigo i petti di pollo e scolateli ben bene dalla marinata. Appena le braci sono pronte, cuocete nell'ordine: i petti di pollo, le fette di pane preventivamente "trattate" con un velo di burro da entrambi i lati, ed in ultimo le fette di pancetta fino a farle diventare croccanti.

Ed ora la parte divertente: montare il club sandwich. Tre strati di pane tostato intervallati da una foglia di lattuga, uno strato di pomodoro a fette, un cucchiaino di maionese, il petto di pollo e la pancetta croccante.

Mordete il vostro "grattacielo", se ce la fate :-)


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mercoledì 24 aprile 2013

Calzoni al forno: i panzerotti con pasta madre (ricetta facile, risultato sofficissimo)

Questi calzoni al forno  sono dei panini briosciati sofficissimi, con un ripieno semplice di prosciutto e formaggio, che possono però essere farciti con qualsiasi cosa vogliate. Sono molto buoni, facili da impastare, e si conservano (pur perdendo un pò di sofficità ma restando gradevoli) fino a due settimane: garantito.

calzoni al forno con lievito madre

Non credo ci possa essere per me niente di più desiderabile che passare il tempo ad impastare. Non è solo un'esperienza sensoriale, è anche un nuovo modo di vedere la vita.
Da quando impasto, ci sono cose che non mi piace più comprare: non hanno il sapore di prima, non ci trovo gusto, non sono buone come me le ricordavo.
E' un'esperienza che appartiene un pò a tutto il fai-da-te cui ultimamente mi sto dedicando, ed avere una cucina su misura, perfettamente corrispondente al mio gusto, senza che io mi debba adattare a quel che è fatto da altri, è una gran cosa.
E in più, so cosa ci metto: sono io che scelgo gli ingredienti, non per risparmiare certo, ma quantomeno per evitare a me e alla mia famiglia una dose, se pur piccola, di conservanti e additivi.

calzoni al forno con lievito madre

Si vede quanto sono soffici? Su questa tovaglia a quadretti rossi ci abbiamo fatto un picnic in campagna, portandoceli dietro nonostante fossero stati sfornati da più di un giorno. E' sufficiente conservarli bene avvolti in carta d'alluminio, e poi in un contenitore ermetico.

calzoni al forno con lievito madre

L'impasto si gestisce con molta facilità : pur essendo gustoso e saporito, non presenta difficoltà e la macchina lo lavora in breve tempo. I grandi lo divoreranno, i piccoli lo adoreranno per questa sua sofficità. 
Come prima volta l'ho preparato molto semplicemente, ma può essere arricchito con semi di sesamo in superficie, e con altri condimenti nella farcia.
L'ho adorato così tanto che ho pensato di farne qualsiasi cosa: dalla focaccia alle olive alla pizza bianca. E perché no, anche delle piccole brioche salate.
Insomma, me ne sono innamorata da subito. E credetemi, lo amerete anche voi.

calzoni al forno con lievito madre
ingredienti

Dose per circa 10 pezzi
Per l’impasto (ricetta di Fables de Sucre)
  • 500 gr di farina di forza (manitoba)
  • 150 gr di lievito naturale (rinfrescato due giorni prima)
  • 275 gr di acqua
  • 60 gr di uova (uno medio)
  • 25 gr di zucchero semolato
  • 25 gr di formaggio stagionato grattugiato
  • 75 gr di burro
  • 10 gr di sale
  • un pizzico di bicarbonato
Per chi desidera usare il lievito di birra:
  • 9 gr di lievito di birra fresco o 4gr di lievito di birra secco
  • 600 gr di farina
  • 330g di acqua
Il resto come da ricetta.
preparazione

Preparare tutti gli ingredienti in anticipo.

Impastare nella planetaria con gancio a spierale la farina insieme con l’acqua, il lievito, l'uovo intero leggermente sbattuto, lo zucchero e il formaggio grattugiato, fino a quando non si avrà un impasto omogeneo e ben incordato, che resta aggrappato al gancio.
Aggiungere quindi il sale e il burro a pomata ( 25°C ). Il burro tedesco può essere tirato fuori poco prima e spatolato un pò prima di essere aggiunto, quello italiano no.

Aggiungere il burro a piccolissimi pezzi senza aggiungere il successivo prima che l'impasto non abbia assorbito il precedente, e continuare fino a quando l’impasto non sarà liscio ed elastico. 
Io ho incordato in circa 15 minuti (poco meno dalla fine dell'inserimento del burro).
Riporlo in una ciotola leggermente oliata, coprirlo con pellicola, e dopo averlo lasciato a lievitare un'oretta a temperatura ambiente, conservarlo in frigorifero per almeno 12 ore (alla fine dovrà essere raddoppiato di volume).

Al mattino prendete l’impasto dal frigo e prima di formare i panzerotti, lasciatelo a temperatura ambiente per un paio d’ore. Nel frattempo preparate il ripieno: scegliete ingredienti asciutti che non inzuppino l'impasto, ed eventualmente formaggi o verdure ben strizzati.

Passate le due ore a temperatura ambiente, spolverate  il piano di lavoro con della farina e stendete l’impasto ad uno spessore di 1 cm circa. Tagliate dei dischi di pasta della misura che preferite. Io ho usato una ciotola  da latte. 

Poggiate su mezzo lato del cerchio il vostro ripieno e richiudete a mezza luna. Con i rebbi di una forchetta o con le dita sigillate bene.

Man mano che li confezionate, disponete i panzerotti su una leccarda o su una teglia bassa ricoperta con carta da forno (io ho usato anche una teglia da biscotti), ben distanziati fra loro perché lieviteranno ancora.

Lasciate lievitare in forno spento con lampadina accesa. Ci vorrà un tempo che dipende dalla temperatura ambiente, io ho atteso 5 ore.

Uscite le teglie dal forno e portate la temperatura a 175°, nel frattempo spennellate con dell’olio extra vergine i calzoni avendo cura di passare il pennello su tutta la superficie. Quando il forno avrà raggiunto la temperatura desiderata infornate per 20/25 minuti circa, fino a doratuta. Servite caldi.


© Melazenzero. Immagini e contenuti sono protetti da copyright. Si prega di non utilizzare le immagini senza previa autorizzazione. Se si vuole ripubblicare questa ricetta o i concetti espressi nella descrizione, si prega di ri-scrivere la ricetta con parole proprie, e porre sempre e comunque un link a questo post per la ricetta.

lunedì 8 aprile 2013

Pizza senza impasto, con lievito di birra: no knead pizza lievitazione di 8 ore (ricetta facilissima)

La pizza senza impasto è una ricetta molto semplice che consente di avere un grande risultato con la minima fatica. E' sorella del pane senza impasto e si prepara in meno di un minuto. Occorrono alcune ore per la sua lievitazione, quindi è pronta per essere condita e infornata. La pizza che viene fuori è soffice, leggermente croccantina, con una buona consistenza (non gommosa) e un sapore gustoso.

Pizza senza impasto con lievito di birra

Io non ho mai preparato la pizza a casa.
Sì, tanti anni fa sì, ma in tutta onestà devo dirvi che non veniva fuori niente di che. Per stomaci affamati e palati poco consapevoli era tutto buono: veniva divorata, con buona pace della teglia vuotata.

Eppure la pizza la faceva chiunque: le famiglie si riunivano per impastare la pizza del sabato sera, gli amici si riempivano gli stipetti di farine e professavano con assoluta certezza di fare un'ottima pizza. Io ero di certo più ignorante, ma desiderosa di capire lo sono sempre stata. Resta il fatto che non avendo gli strumenti per imparare, molti anni fa, rinunciai. Se proprio dovevo mangiare una pizza discreta (e considerato il fatto che ho una folgorante intolleranza al lievito di birra), tanto valeva comprarla.

Questo blog, invece, è diventato nel tempo un'occasione di incontro, di studio, di crescita. Da quando il tarlo dei lievitati si è insinuato in me, dopo tutte le letture, dopo il corso di panificazione, le cose sono per me in una luce nuova.  La ricetta l'avevo vista sul blog di Viviana (bravissima, bellissima, dolcissima, non perché è dovuto dirlo ma perché è davvero una persona speciale) ma non mi ero cimentata prima sia per i motivi detti sopra (io? la pizza? un lievitato?) sia perché ci pensavo ogni volta troppo tardi per mettere in tavola la pizza per cena.

Pizza senza impasto con lievito di birra

Quindi, anche se questo è un impastino da fare su due piedi, ora era arrivato il momento di provarlo. Certo: a pensarci in tempo! Finalmente ieri i pianeti si sono allineati, e alle 11 del mattino ho deciso che la sera (senza dirlo al lievito madre che altrimenti si sarebbe risentito!) avremmo messo in tavola questa pizza con lievito di birra (tanto io sono a dieta e non la mangio).
Facciamo pratica, ché poi mi preparerò quella con lievito madre!

Se c'è una cosa che ho imparato nel mondo della cucina, infatti, è che bisogna sempre cominciare dalle basi: la gradualità è il sergreto del successo, unita alla consapevolezza di quel che si sta facendo. Quindi partire da una ricetta facile è una buona idea, considerato che anche nel mondo delle pizze senza impasto ne esistono un'infinità, ed io ho scelto la più semplice di tutti, oltre che la più rapida.

La rapidità è data anche dalla quantità di lievito: insieme alla temperatura ambiente sarà questa che determinerà la vostra lievitazione. Potete usare ridottissime quantità di lievito di birra allungando i tempi di lievitazione (più o meno).
In questa ricetta trovate un compromesso. In altre troverete qualche grammo in più o in meno di lievito con conseguente variazione sui tempi di lievitazione.
Sul risultato, inutile dirlo, influirà anche il tipo di farina che usate, ecco perché solitamente indico sempre la marca di quella che scelgo. Non perché io scelga sempre la migliore, ma perché se devo fare la cronaca di un tentativo, vi dico almeno come l'ho fatto. Queste di oggi sono farine comuni.

Pizza senza impasto con lievito di birra

ingredienti
  • 250 semola rimacinata
  • 250 farina 00 bio coop (w280 circa)
  • 5 g di lievito di birra fresco (oppure 1,5gr di lievito di birra disidratato)
  • 370 g di acqua
  • 40 g di olio
  • 15 g di sale
  • 1 cucchiaino da caffè di malto d'orzo zucchero (no miele)
preparazione

Versate l'acqua in un boccale misurato e sbriciolatevi dentro il lievito e il miele lo zucchero (o il malto).

Pesate gli altri ingredienti, mescolando le due farine in una capiente ciotola (dove poi lascerete a lievitare). Unite il sale.

Unite l'olio all'acqua e lievito e girate con una forchetta o con una frusta. Versate quindi il liquido nella farina e mescolate con una forchetta finché il liquido non ha assorbito tutta la farina (pochi istanti).

Avvolgete la ciotola in un sacchetto di plastica e chiudetelo per bene, quindi ponete a lievitare in luogo riparato da correnti, a temperatura non troppo bassa (perfetto il forno spento con lampadina accesa).

Lasciate a lievitare per 6-8 ore, tempo in cui triplicherà di volume.

Ungete una leccarda del forno 30 x 40, copritela di cartaforno, ribaltate piano l'impasto sulla teglia e stendetelo delicatamente con le dita unte d'olio.
[Come mi insegna Alessandra, non bisogna sgonfiare troppo l'impasto: tendetelo poco, e se non arriva al bordo della teglia, lasciatelo fin dove arriva, aspettate un pò che l'impasto si rilassi, poi provate ancora a stendere].

Lasciatelo a lievitare ancora un'ora.

Accendete il forno al massimo della temperatura e spennellate l'impasto con passata di pomodoro, sale e origano.

Cuocete nella parte bassa del forno per 20 minuti, quindi tirate fuori, unite la mozzarella tagliata e strizzata ed il condimento che più preferite, quindi proseguite la cottura per 10 minuti nella parte centrale del forno.

Buon appetito.




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© Melazenzero. Immagini e contenuti sono protetti da copyright. Si prega di non utilizzare le immagini senza previa autorizzazione. Se si vuole ripubblicare questa ricetta o i concetti espressi nella descrizione, si prega di ri-scrivere la ricetta con parole proprie, e porre sempre e comunque un link a questo post per la ricetta.

venerdì 1 marzo 2013

Sformatini di broccoli siciliani con cuore di mozzarella

Questi sformatini di broccoli con cuore filante di mozzarella sono una cena golosissima per i più piccoli: li ho preparati molto rapidamente, il sapore è davvero gustoso, e sarà più facile per i bimbi mangiare le verdure. Facilissimi da masticare, anche per dentini ancora in crescita. E per i grandi? Ovviamente sono una cena sana ed equilibrata, che se desiderate potete accompagnare con qualche affettato.

Sformatini di broccoletti e mozzarella

C'è sempre un'età della crescita in cui le verdure diventano il nemico. Persino per noi che avevamo sempre goduto di un bonus di buona speranza, nel senso che sin dallo svezzamento non avevamo conosciuto cibi proibitischifati, è arrivato questo momento.

La fiera del bianco è sempre aperta: tutto ciò che non è di questo colore, inclusa la salsa di pomodoro, è guardato con orrore. Lo so, sono fasi, poi passano. Ma intanto diventa difficile mantenere una certa rotazione tra le pietanze e un certo equilibrio tra i nutrienti.


sformatini di broccoli con cuore di mozzarella

Le foto sono davvero bruttine, ma avevo voglia di raccontarvi di questa cena un pò improvvisata, e che ha riscosso un pò di successo. L'idea della monoporzione è molto simpatica, perché crea l'effetto cuore-filante. Nulla esclude che possiate prepararlo anche in teglia, ma a me piace molto così.


ingredienti

Per tre stampini
  • un cucchiaio abbondante di ricotta di pecora
  • tre cucchiai di broccoletti
  • un cucchiaio di parmigiano grattugiato
  • tre cucchiaini da te (colmi) di farina 00
  • latte q.b.
  • sale
  • tre ciliegine di mozzarella
  • burro e pangrattato per lo stampo
preparazione 

[Vi ho indicato le misure a cucchiai, perché con tre stampini così piccoli viene più o meno una porzione, per una cena.]

Lessate o cuocete a vapore i broccoletti, salateli, metteteli quindi nel bicchiere del mixer insieme a ricotta, farina, parmigiano e un pò di latte.
Frullate fino ad ottenere un composto omogeneo.

Imburrate gli stampini, cospargeteli di pangrattato.

Versare un cucchiaio di composto in ogni stampino, battete un pò sul piano di lavoro per eliminare l'aria quindi mettete al centro di ognuno una ciliegina di mozzarella.

Coprite con un altro cucchiaio di composto, e battete ancora per compattare.

Infornate a 200° per 15 minuti o poco più (devono essere compatti ma non duri).
Servite caldi.

lunedì 11 febbraio 2013

Finta lasagna: ricetta low-carb, senza grassi

La finta lasagna è un tortino preparato al modo delle lasagne al ragù, ma abolendo i carboidrati e i grassi. Pur non essendo una lasagna vera e propria ha un sapore molto gustoso.

finta lasagna

Ci credereste? E' carina vero? Ha tutto della lasagna, tranne la lasagna.
Con questa affermazione mi giocherò buona parte del mio pubblico, che mi abbandonerà con sincera convinzione pensando che io sia fuori di testa. Che devo dire? Sì, no, forse. :-)

Avevo una gran voglia di lasagne, ma come sapete momentaneamente non posso assumere carboidrati. Sarà pure una cosa terribile, che a molti sembrerà estrema, ma intanto, in quasi un mese di dieta, ho ottenuto dei benefici notevoli per la mia salute. Solo pochi giorni dopo capodanno ero buttata in un letto disperata e malconcia, e adesso invece no.

E quindi, come togliersi uno sfizio domenicale? Idea strana: pensa che ti ripensa ho trovato qualcosa che avesse lo spessore di una lasagna ma che non lo fosse. Surrogato se volete, anzi, direi proprio alluncinazione, dato che la lasagna non c'è! Però, il sapore del condimento c'era tutto, ed era molto meglio di una triste fettina ai ferri!

Non manco di dire, come ogni volta, che se voi potete aggiungere qualche ingrediente, fatelo pure: non può che giovarne il gusto. Le ricette che al momento trovate indicate sono tarate sulla mia dieta.
Grazie a voi che mi seguite in queste follie: spero siano utili a qualcuno. Enjoy (good health)!

finta lasagna

ingredienti

Per una piccola teglia:
  • prosciutto di pollo max 3% di grassi, 200g circa
  • tritato di manzo, 200g circa
  • cipolla, sedano, carota, q.b.
  • triplo concentrato di pomodoro, circa 4 cucchiani
  • bechamel preparata con: 1 cucchiaio di maizena, latte cremato q.b., sale, noce moscata
  • prezzemolo, noce moscata 
preparazione

Rivestite una piccola pirofila con cartaforno e disponete degli strati di prosciutto di pollo come fossero lasagne.

Preparate un ragù come indicato in questo post:
scaldate una padella antiaderente e versatevi il macinato di carne quando è rovente. Non aggiungete altro, e lasciate dorare la carne fino a che non è "caramellata" (reazione di Maillard).

A parte cuocete il trito di odori con un pò d'acqua, finché non si è ammorbidito. Aggiungete l'acqua poco per volta in modo da non avere un brodino, ma mantenendo sempre il tutto umido.

Ottenuto la consistenza di un soffritto, unite gli odori alla carne, che nel frattempo avrà una bella crosticina croccante. Unite anche il concentrato di pomodoro e diluite con un pò d'acqua tiepida o con quella in cui avete stufato la cipolla.

Preparato questo ragù rapido, disponetelo sulle fette di prosciutto, mettete i formaggio spalmabileprecedentemente amalgamato con sale e noce moscata, quindi altre fette di prosciutto e ancora ragù.

Scaldate qualche cucchiaio di latte scremato, quindi unite la maizena, il sale, la noce moscata e montate con una frusta per ottenere una simil-bechamel.

Versatela in cima agli strati, guarnite con prezzemolo e noce moscata, ed infornate per 10-15 minuti a forno caldo (200°).
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