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mercoledì 29 ottobre 2014

Coscia di maiale alla salvia con zucca e mele: l'autunno.

Un secondo piatto autunnale molto elegante e saporito, ma anche ricco di buoni nutrienti. Zucca, mele e profumi dell'orto.

Maiale alla salvia con zucca e mele

Solitamente tengo le cose troppo personali lontano dal blog, e così farò anche questa volta. Ma è difficile non raccontare che questo autunno sarà un po' triste per noi.
La nostra famiglia (allargata) è diventata un po' più piccola. Sono cose della vita, e il tempo lenirà la tristezza, ma nel presente cerchiamo di curare il dispiacere per ciò che non c'è più.

Penso sempre all'autunno come alla stagione che ci insegna che le cose finiscono. Abbiamo bisogno di questa lezione per andare avanti e comprendere il senso del cerchio della vita.
Provo a riportare questo nella mia vita di ogni giorno, nel mio modo di mangiare, nel mio modo di pensare alla felicità. Abbiamo bisogno di finire, e poi ricominciare. E di avere fiducia nel tempo.

Maiale alla salvia con zucca e mele

ingredienti

Per tre persone
  • 500 g di coscia di maiale a fettine 
  • una cipolla grande 
  •  un mazzetto di salvia 
  • 2 mele non troppo dolci 
  • 200 g di polpa di zucca sbucciata 
  • olio e.v. d'oliva 
  • sale, pepe 
  • aceto balsamico
preparazione

Sbucciate la cipolla e tritatela molto sottilmente.

Scaldate un po' d'olio in una padella grande e alta, uite la cipolla e cominciate a farla ammorbidire.

Sbucciate le mele e tagliatele a tocchetti regolari; riducete la zucca a dadi di uguale misura.

Unite alla cipolla i dadi di zucca, le foglie di salvia e le mele; salate, coprite la padella con un coperchio (se rilascia troppo liquido potete togliere il coperchio), abbassate la fiamma al minimo e proseguite la cottura.

Quando la zucca  sarà a media cottura, prendete un'altra padella, asciugate le fette di carne con un tovagliolo e rosolatele velocemente senza alcun condimento.

Quindi, unite la carne al tegame di verdure, irrorate con l'aceto balsamico e lasciatelo evaporare leggermente.

Togliete la preparazione dal fuoco e insaporitela con una macinata abbondante di pepe.


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© Melazenzero. Immagini e contenuti sono protetti da copyright. Si prega di non utilizzare le immagini senza previa autorizzazione. Se si vuole ripubblicare questa ricetta o i concetti espressi nella descrizione, si prega di ri-scrivere la ricetta con parole proprie, e porre sempre e comunque un link a questo post per la ricetta.

giovedì 17 luglio 2014

Involtini di melanzana ai tre pepi: ricetta siciliana

La melanzana è un meraviglioso frutto di stagione molto versatile: oggi ve lo propongo in versione "secondo piatto" (ma anche "aperitivo rinforzato" o "piatto unico"), degli involtini al forno dal sapore ricco e gustoso!


Confesso il mio spiccato amore per la melanzana: la mangerei tutti i giorni, anzi, la mangio quasi tutti i giorni. Si può cucinare in mille modi diversi ed ha un sapore sempre nuovo.
Le mie preferite sono le melanzane tunisine, una varietà palermitana della melanzana violetta. Sono dolci e non necessitano di essere spurgate.

Questa ricetta si ispira alle "bistecche" di tritato ai tre pepi, e anche se il titolo promette che sia molto "hot", se non esagerate nella dose riuscite ad ottenere l'aroma del pepe senza un eccessivo gusto piccante (scegliete il peperoncino fresco, mi raccomando).

involtini di melanzane ai tre pepi

Curiosità:

Il piccante viene solitamente da olii essenziali che sono antiossidanti naturali. La loro capacità di contrastare il decadimento dei radicali liberi spiega il perché le spezie fossero (nella cucina araba e siciliana in particolare) utilizzate per contrastare la decomposizione dei cibo prima che fosse inventata la refrigerazione.  Alcune sostanze naturali cotenute nel pepe sono infatti ritenute antibatteriche.

Le diverse varietà di pepe, che si differenziano nel colore, appartengono alla stessa famiglia ma a specie diverse. Come i nostri nonni sapevano bene, ciascun colore è associato con proprietà fitochimiche diverse, i cui benefici per l'organismo vanno dal benessere per gli occhi a quello per i neurotrasmettitori (pare che incidano positivamente sul rischio di altzheimer!). 
Il pepe contiene molte vitamine, beta-carotene, e influisce positivamente sul metabolismo e sul senso di fame.

ingredienti


  • tritato di manzo, 300g
  • peperoncino rosso Super Shepherd
  • peperoncino verde Kenyan
  • pepe nero 
  • pane raffermo, q.b.
  • latte, q.b.
  • sale e olio
  • 1 melanzana grande
  • formaggio grana grattugiato
  • prezzemolo 
  • pangrattato
  • preparazione

    Ammollate la mollica del pane raffermo in un po' di latte per ammorbidirla.

    Condite il tritato con i vari tipi di pepe, sale, formaggio grattugiato e impastatelo con il pane ammollato. Fatene delle polpette allungate.

    Tagliate la melanzana a fette molto sottili e regolari (se necessario tenete in acqua e sale per spurgare l'acqua di vegetazione che le rende amarostiche), e avvolgetevi dentro le polpette.

    Rosolate questi involtini prima in olio e poi in un mix di pangrattato e formaggio grattugiato.

    Disponete in teglia unta, chiudendo ciascuno con uno stuzzicadenti, e infornate con grill, a 200° per circa 15 minuti (fino a doratura e finché non saranno morbidi).

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    mercoledì 26 febbraio 2014

    Kebab di tacchino fatto in casa, con salsa allo yogurt: ricetta dietetica

    Per gli amanti del kebab proponiamo una versione da fare a casa, che forse non eguaglia la versione allo spiedo, ma accontenterà di certo il vostro gusto!

    Kebab di tacchino con salsa allo yogurt

    Ha poche calorie questo secondo di carne, e prendo due piccioni con una fava: faccio contenta mia moglie, e mi godo il piatto anche io. Questo è un tipico esempio di come una ricetta leggera possa essere preparata con (buon) gusto e accuratezza. Non ne convenite anche voi?
    Provate, e fatemi sapere.

    Enjoy, Zenzero.

    Kebab di tacchino con salsa allo yogurt

    ingredienti

    Per due-tre persone:



    Per la salsa allo yogurt:

    • 125 ml di yogurt compatto greco
    • tre o quattro cetriolini sottaceto sgocciolati e sciacquati
    • sei foglioline di menta fresca
    • un pizzico di aglio in polvere
    • sale
    • qualche goccia di tabasco


    preparazione

    Cuocete la coscia di tacchino, o al forno o in pentola a pressione (l'ideale sarebbe al barbecue, ma questa è una ricetta... casalinga).

    Disossatela, privatela della pelle, e sfilacciate la sua carne.

    In una padella antiaderente molto calda, versate il cumino o il ras el hanout in modo da farne uscire gli olii essenziali e renderli più aromatici.

    Versate quindi gli sfilacci di carne, su fuoco vivace, fino a renderla un po' croccante e dorata.

    Nel frattempo (ancora meglio se riposa qualche ora) preparate la salsa allo yogurt:
    tritate i cetrioli e la menta, mescolando poi tutti gli ingredienti e mettendo in frigo.

    Servite la carne con la salsa di accompagnamento e delle verdure fresche, come pomodoro, insalata verde, carote.


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    venerdì 24 gennaio 2014

    Polpette di carne in guscio di panbrioche (ai semi di girasole), con lievito madre secco: ricetta facile

    Un guscio di pan brioche ai semi di girasole, che racchiude una morbida polpetta alla ricotta. Un fingerfood sfizioso, un antipasto, un piatto da buffet, per noi semplicemente una cena.

    polpette in guscio di panbrioche

    Mi sono accorta che nel tempo cominciano a ripetersi delle cose che caratterizzano i miei periodi dell'anno: gennaio è il momento in cui, inspiegabilmente, riprendo in mano i miei vecchissimi ricettari.

    Oggi vi parlerò della mia agenda. Ogni tanto lo faccio, i lettori storici ormai conosceranno l'argomento: si tratta di un'agenda che conosce ormai parecchi decenni, e che racchiude le ricette provate, conservate, regalate, quelle di famiglia, ma anche quelle da provare. La so quasi a memoria.

    Ho sempre avuto il pallino di provare tutte le ricette dell'agenda come Julie fa con il libro di Julia Child: sarebbe un'impresa titanica, ma quando riesco ad aggiungerne al blog qualcuna mi sento davvero felice (che volete farci!). Le ricette cambiano con noi, soprattutto se si tratta di lievitati: l'agenda mi fa ricordare di quanta roba sfornavo parecchi anni fa, da sposina, e di come sia cambiato (in meglio) il mio modo di preparare alcuni piatti.

    polpette in guscio di panbrioche

    Questi paninetti sono uno schianto: a me sono piaciuti moltissimo.
    Si tratta di un guscio sottilissimo che racchiude la piccola polpetta (non devono essere troppo grandi, perché il sapore prevalente dev'essere quello della carne, e non quello del pane). Se non li stenderete abbastanza sottilmente avrete un effetto "panino farcito" che non è esattamente quello che si vuole ottenere. Per intenderci, ho messo in foto la polpetta più grande, le altre sono tutte minuscole, appena un boccone.

    Un motivo in più per NON fare delle "polpettone" è che in questo modo avrete una cottura rapida ed omogenea, senza rischi di bruciare il pane all'esterno e non cuocere adeguatamente la carne all'interno.

    I semi di girasole sono indispensabili, perché danno una croccantezza davvero particolare a questo boccone molto soffice. Vi invito a provarli, sono molto golosi per i piccoli e davvero sfiziosi per i grandi!

    polpette in guscio di panbrioche


    ingredienti

    Per il panbrioche:
    • 240g di farina (metà integrale e metà 0 bio)
    • 10gr di lievito madre secco (dose invernale)
      oppure 5 gr di lievito di birra fresco
    • 50gr di latte di soia
    • 50gr di acqua tiepida
    • 1 uovo intero
    • 1/2 cucchiaino di zucchero semolato
    • 50gr di burro bavarese
    • 10 gr di semi di girasole
    • sale (circa 3 grammi)
    Per il ripieno (ispirato a questa ricetta):
    • 300gr di tritato di maiale
    • qualche cucchiaio di ricotta fresca di pecora
    • noce moscata
    • ricotta salata (formaggio grattugiato)
      oppure formaggio sapido stagionato tipo pecorino o parmigiano
    • pangrattato
    • prezzemolo
    preparazione

    Leggete i suggerimenti che ho inserito nel post.

    Preparate il panbrioche.

    Versate nella planetaria le farine setacciate (le fibre dell'integrale vanno poi capovolte nella ciotola), il lievito madre secco, il latte di soia e l'acqua appena intiepiditi. Fate andare con la "foglia" a velocità minima, in modo da mescolare.

    Sbattete appena l'uovo.
    Appena l'impasto comincia ad aggrapparsi alla foglia, inserite l'uovo in planetaria insieme allo zucchero e il sale, ed aumentate la velocità poco sopra il numero 1 (kenwood).
    Fate incordare.
    Quando le pareti e il fondo della ciotola saranno pulite, cominciate ad inserire il burro a piccoli "fogli" trasparenti, lasciando assorbire prima di continuare l'inserimento. Tenete a velocità tra 1 e 2.

    Quando avrete finito col burro e l'impasto non sarà attaccato al fondo (sarà incordato), diminuite la velocità, unite i semi di girasole e fate andare per quache giro in modo da far distribuire nell'impasto.

    Trasferite sul piano di lavoro, finite di impastare a mano brevemente arrotondando a palla.
    Ponete in un contenitore verticale appena unto d'olio, e lasciate in luogo tiepido (circa 30 gradi) riparato da correnti (il forno con luce accesa andrà benissimo).
    Fate un segno con un pennarello o con un elastico, in modo da visualizzare il livello di partenza, quindi lasciate fino al raddoppio del volume.

    Nel frettempo preparate le polpette.

    Impastate tutti gli ingredienti in modo da ottenere una consistenza non troppo molle, e arrotondateli tra le mani in palline non troppo grandi, anzi, piuttosto piccole (più o meno grandi come un cucchiaino da caffè). Tenete in frigo.

    Formate i paninetti.

    Trascorso il tempo di lievitazione, trasferite l'impasto sul piano di lavoro appena  infarinato.
    Ricavate dall'impasto, strozzandolo, delle palline che andranno stese col mattarello. Devono essere dischi piuttosto sottili.

    polpette in crosta

    Ponete al centro di ogni dischetto una polpettina, riavvolgete con cura sigillando la pasta, e arrotondate tra le mani come a fare di nuovo la polpetta, per distribuire bene l'impasto.

    Ponete le palline in teglia con cartaforno e lasciate in luogo tiepido a lievitare coperte da pellicola trasparente non a contatto.
    Quando vedrete che sono cresciute leggermente, accendete il forno a 200/220°.
    Infornate in forno già caldo per 10/15 minuti (dipende dal vostro forno), finché non sono dorate.

    Suggerimento:
    se desiderate usare dei bocconcini di carne al posto delle polpette (ad esempio carni bianche o agnello, più tenere) rosolatele appena prima di formare le palline, poi scolate e asciugate e inseritele precotte.

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    lunedì 30 dicembre 2013

    Arista di maiale in salsa al latte, in pentola a pressione: ricetta facilissima

    Un arrosto aromatico con salsa al latte, da cuocere in pentola a pressione. Richiede una preparazione minima, ed il successo è garantito. Non è estremamente elaborata negli ingredienti, cosa che la rende un piatto leggero e povero di grassi, soprattutto se paragonato alle pietanze più elaborate dei giorni di festa.

    arista

    Ultimi giorni di questo anno che se ne va. Il cibo mi da la nausea, e di cucinare non ne posso davvero più. Oltre ai giorni di festa, passati in famiglia, ci sono i giorni in mezzo alle feste, passate con gli amici più cari, quelli che non puoi fare a meno di vedere e per i quali rinunci al sonno, al riposo, alla dieta. E così il tour de force va avanti, fra carrellate di piatti buonissimi e di ore di sonno perse.

    Sono stanchissima, ma in qualche modo felice: quest'anno avevo deciso di non avere aspettative sul Natale, sulle riunioni in famiglia, fermamente convinta che in tutto c'è qualcosa di positivo e che io avrei trovato il mio bilancio favorevole. Ci sono riuscita.
    Mi sono sforzata -e tanto- di guardare oltre, di alzare lo sguardo dai particolari per cercare il senso generale delle cose, il senso che unisce come un filo le tradizioni che ogni anno si ripetono, e quelle piccole novità date dal tempo che passa.
    Quest'anno mi sono allenata in strada tutti i giorni, compresa la mattina di Natale. Non ho dimenticato, nel tran tran massacrante, di dedicare un po' di tempo a me stessa e alla mia salute, e per quanto sia stressante aggiungere l'esercizio fisico alla stanchezza del periodo, è anche molto rigenerante.
    In strada tutto è pulito, si prendono le distanze da certi pensieri, si torna in contatto con se stessi, senza contare che camminare, anche lentamente, per me è massaggiare il mio stomaco "cullato" dall'interno, cosa che mi rimette sempre a posto ogni dolore legato all'eccesso di cibo.

    Non sono troppo fiera di me: nonostante tutto la bilancia sale (di poco ma sale). Ma è Natale, e avevo anche voglia di questi eccessi, di essere sopra le righe, di vivere questi pranzi in modo diverso. So che a Gennaio, come molti, tornerò a dieta. Questo è quello che vorrei fare, questo è quello di cui avrei bisogno.
    Nel frattempo, guardandomi allo specchio, trovando il tempo della pausa che le feste ti concedono, mi riscopro ad apprezzarmi tanto, e riscoprirmi soddisfatta di me. Quest'anno, per il 31, butterò via (davvero o simbolicamente non so) qualcosa che appartiene alla vecchia me, probabilmente un vecchio indumento largo, sperando che, a prescindere dalle mangiate di queste feste, io abbia chiuso definitivamente con quello stile di vita.
     
    ingredienti
    • arista di maiale legata, 1 kg (potete sostituire con dell'arrosto, anche di vitello)
    • chiodi di garofano, 5 o 6
    • alloro, 2 foglie
    • salvia, 1 foglia
    • rosmarino, qualche ago
    • cipolla bianca, una media
    • carote, 2 piccole
    • sedano, un pezzetto
    • scorza di arancia, un pezzetto piccolo
    • sale, q.b.
    • olio, 3 cucchiai
    • latte p.s., 350ml
    • brandy (facoltativo, io non l'ho messo)
    preparazione

    Preparate un trito di cipolla, sedano, carota e scorza di arancia, e versatelo insieme all'olio sul fondo della pentola a pressione.
    Ponete sul fuoco e rosolate.

    Inserite quindi il tocco di carne in cui avrete inserito i chiodi di garofano, ambo i lati, equamente distribuiti. Sigillate la carne da tutte le parti.
    Se scegliete di usarlo (io no) inserite qui qualche cucchiaio di brandy e fate sfumare.

    Inserite i restanti aromi, il sale, e per ultimo il latte.
    Chiudete il coperchio a pressione, e dalla fuoriuscita del vapore fate cuocere 40-45 minuti.
    Spegnete e lasciate in pentola. Sentirete che profumo!

    Una volta fredda, aprite la pentola a pressione e scolate l'arista.
    Tagliate la rete o lo spago con delle forbici e tagliate a fette molto sottili.
    Con un frullatore ad immersione frullate il fondo di cottura, che io ho servito così com'è. Volendo potete addensarlo con un po' di farina (senza glutine per i celiaci) e farne una salsa più densa, che sarà indispensabile per l'accompagnamento del piatto.

    Disponete le fette a strati in un conenitore dai bordi alti, irrorandole con la salsa strato per strato.
    Chiudete col coperchio e lasciate a insaporire per qualche ora.
    Quindi disponete in un piatto a servire, scaldate al microonde, e servite con la rimanente salsa a parte.


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    lunedì 4 novembre 2013

    Polpette con zucca e cumino: ricetta rapidissima e dietetica

    Come pranzare in modo gustoso in meno di trenta minuti? Con le polpette alla zucca e cumino, dal sapore intenso e genuino, e decisamente di stagione.

    polpette con zucca e cumino

    La foto non rende loro certamente onore, ma queste polpette sono stata preparate al volo, in una condizione davvero particolare. E ve la racconto per dimostrarvi che per mangiare bene ci vuole davvero poco.

    Sono ispirate ad una ricetta di CosebuonediAle e io le ho trovate buonissime: le pensavo da giorni, quindi non mi sono fatta scappare l'occasione di impiattarle.

    Da quasi un anno la famiglia Mela&Zenzero non andava in vacanza. Esclusa l'estate al mare, dove abbiamo casa (che per noi non è mai del tutto relax), non partivamo alla volta di una struttura alberghiera e di una vacanza on the road da un po' di mesi. Coincidenze, fatalità, insomma è successo. Ed ultimamente eravamo un po' stanchi e stressati dalla quotidianità.

    Per questo weekend, dunque, ci siamo fatti un regalo: partire alla volta delle Madonie, per visitari i nostri magnifici boschi siculi.
    Quando ero andata, altre volte, non ero stata in condizione di apprezzare davvero questi territori: troppo giovane, troppo incinta, troppo neo mammma, troppo distratta da altro.
    Solo stavolta, dopo tanti anni, sono riuscita a fare un vero percorso montano e ad addentrarmi nella magia di un posto che è davvero un patrimonio dell'umanità.

    La nostra piccola Brioscina, eroicamente allenata ad occasioni come questa, ci ha seguiti in un percorso di due ore e trenta, senza nemmeno lamentarsi: che brava la mia bambina!
    Ci siamo addentrati nel bosco degli Agrifogli Giganti, sul sentiero degli Alberi Secolari, e sembrava di stare dentro ad una pagina del Signore Degli Anelli...
    (Sono rimasta nella posizione della foto per almeno 15 minuti, in contemplazione mistica delle emozioni provate)

    io e nonno Faggio

    Non mi sono mai sentita così piccola e "insignificante" davanti all'eternità.
    Io ero lì, davanti a Lui, e Lui era Vivo.
    Potrà sentire che sono qui?
    Se potesse parlarmi, cosa mi raccontaerebbe?
    Ho passato 15 minuti in silenzio, facendomi tenere in braccio da lui.
    L'ho respirato, Sentito, annusato, ho cercato di compenetrarmi nella sua energia.
    E ho parlato con molti suoi fratelli e cugini, durante questa escursione...

    I miei occhi ed il mio cuore traboccavano di intensità. 

    Sto divagando? Ah, sì. Ovviamente devo parlarvi della ricetta: dovevamo raggiungere la nostra struttura per pranzo, ma, ovviamente presi da mille cose, abbiamo fatto troppo tardi e ce ne siamo resi conto solo dopo esserci seduti in macchina, pronti a partire.

    "Non arriveremo mai in tempo per pranzo"
    "Ok, torna indietro, si pranza a casa".
    Cose alla Mela & Zenzero, và.
    Così sono nate queste polpette!
    ingredienti
    • 500g di macinato di manzo (o misto)
    • 200g di zucca pulita e tagliata a piccolissimi cubetti
    • 1 piccola cipolla fresca o 1/2 cucch.no di cipolla in polvere
    • 1 cucchiaino da caffè di cumino
    • sale, q.b.
    preparazione

    Prendete i cubetti di zucca (da me sempre tagliati, sbucciati e congelati per averli sempre a disposizione) e cuoceteli con coperchio in microonde al massimo della potenza per circa 5 minuti.
    Se usate la cipolla fresca, cuocetela con la zucca.

    Nel frattempo mescolate gli altri ingredienti.
    Pronta la zucca, date una passata col mixer in modo da amalgamare i pezzetti con il macinato di carne condito.

    Date la forma di piccole polpette, quindi cuocete in padella antiaderente rovente, per pochi minuti per lato.



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    giovedì 17 ottobre 2013

    I burger buns, panini da hamburger, e la ricetta per un cheese-burger perfetto

    Oggi vi presentiamo due ricette: a quattro mani e in due tempi.
    Io e Zenzero abbiamo preparato gli hamburgers interamente home made (la carne non è macinata in casa), cotto alla griglia, condito con la cura ossessiva che segue una sola regola: semplicità.

    Cheeseburger

    Panini preparati da Mela, hamburgers cotti e assemblati da Zenzero.
    Oggi si parla di cheeseburger: cibo che tutti ormai conosciamo ma di cui, come ogni ricetta famosa, abbiamo dimenticato i dettagli più significativi e importanti. Se vi va di farvi un po' di cultura su questo semplice piatto, leggete la sua storia breve ma affascinante.

    Due ricette interamente replicabili: non avete scuse. A casa, o all'aperto, con un kettle o con una normale piastra in ghisa, fate voi. Come scrive Gianfranco Lo Cascio, ci vuole davvero poco a fare un hamburger perfetto.

    Burger Buns

    Il fatto è che ormai siamo troppo abituati a pagare cifre considerevoli per piatti davvero scadenti: ci danno i gadget, ci stordiscono con le mode, e il nostro gusto si anestetizza fino a non capire che quel che mangiamo davvero non fa per noi né per la nostra salute.

    Avete dei bambini? Pensate che colori e bandierine possano contare molto per loro? Spenderete pochi euro per avere un pacco da almeno 100 decorazioni da mettere sul vostro hamburger genuino. E se il piacere è quello di andare fuori, scegliete un altro posto dove mangiare altro. Sarà più sano.

    Io e Zenzero siamo sempre stati amanti del buon gusto, e la dieta (con il suo percorso di riscoperta dei sapori più autentici e di consapevolezza alimentare) ha sicuramente contribuito a cambiare le nostre abitudini ai fornelli.

    Quando abbiamo pubblicato le foto di questi hanburgers su Facebook, appena pochi giorni fa, molti commenti sono stati "chissà quante calorie". Ci siamo astenuti dal commentare, perché lì non avremmo avuto spazio sufficiente per dimostrare il contrario, ma oggi possiamo raccontarvi che non è proprio vero: ingredienti di prima qualità vi permettono di avere pochi grassi. E' possibile mangiare questo panino pensando al McDonalds, ma questo rimarrà un labile ricordo non appena addenterete. Sì, perché sia il gusto che la genuinità di questo piatto non temeranno rivali. Ve ne accorgerete.

    panini da hamburger

    Ma ora vi lasciamo alle due ricette: siete pronti a replicarle?

    Enjoy the Real Hamburgher,
    da Mela & Zenzero!

    ingredienti

    Per 10 panini soffici da hamburger (Burger Buns)
    ricetta di Alessandra Scollo

    • 500 gr di farina 0 (possibilmente macinata a pietra)
    • 120 gr di latte di soia (non sostituibile con latte normale, vedi nota sotto)
    • 130 gr di acqua
    • 16g di lievito naturale secco (lei suggerisce 20 gr di lievito di birra, ma prolungando i tempi se ne possono tranquillamente usare 10gr)
    • 2 tuorlo
    • 50 g di zucchero
    • 8 g di sale
    • 30 g di burro morbido a pezzetti
    • semi di sesamo integrale

    per spennellare
    • 1 tuorlo
    • 2 cucchiai di latte
    • 1 pizzico di sale
    BurgerBuns Collage

    Per i 10 cheeseburger
    ricetta di Gianfranco Lo Cascio
    • 1,3 kg -circa- di carne tritata a vostra scelta: manzo, maiale, salsiccia...
    • 10 fette di pancetta
    • 10 fette sottilissime di formaggio a pasta cotta (noi provolone piccante, ma anche emmenthal, toma, scamorza, provola, cheddar, etc.)
    • 10 foglie di lattuga
    • pomodori rossi e sodi
    • salsa worchester
    • maionese (noi allo yogurt per nostro gusto, ma anche salsa barbecue se vi piace, o ketchup)
    • consigliato: anelli di cipolla caramellata
     
    preparazione

    Preparate i panini soffici.
    La consistenza e la forma di questi panini sono particolarmente indicate per "il morso perfetto": per addentare bene un hamburger, infatti, devono essere soffici e tondi, permettervi di tenerlo in mano con facilità e non scomporsi in vari strati.

    (Io li ho preparati il giorno prima, si mantengono soffici per almeno due giorni, possono essere surgelati dopo il raffreddamento e scongelati a temperatura ambiente).

    Mettete nella ciotola dell'impastatrice (o anche in una ciotola bassa e larga se impastate a mano) tutti gli ingredienti tranne il burro. Io in quest'ordine: farina setacciata, lievito, latte di soia e acqua; subito dopo zucchero e tuorli in sequenza e per ultimo il sale a pioggia. Azionate l'impastatrice, con il gancio K, a bassa velocità fino ad ottenere un composto omogeneo.

    Nota sul latte di soia: procuratevelo. Sostituendolo con latte normale il risultato sarà buono ma non sarà lo stesso, poiché il latte di soia è un emulsionante naturale che dona ai lievitati una consistenza ed una fragranza particolare. In questo caso agisce sulla sofficità, sull'alveolatura e sul colore della crosta.

    Aumentate gradualmente fino alla velocità 1, e cominciate ad aggiungere il burro a piccolissimi pezzi. Non aggiungetene fino a che il pezzetto precedente non è stato assorbito.

    Impastate fino a che l’impasto si sarà staccato dalle pareti della ciotola.
    Formate una palla e mettete in un contenitore stretto e lungo, coperto con pellicola trasparente, in luogo tiepido fino al raddoppio dell’impasto.

    Quando l’impasto avrà raddoppiato, ricavate pezzetti di pasta da circa 90g (io ho pesato tutto l'impasto e l'ho diviso in dieci parti).

    Dovrete ora creare delle palline: ogni pezzetto verrà arrotolato sui vostri pollici, dall'alto verso il basso, come mostrato nella foto qui sotto, o come indicato in fondo a questo post.

    stringere coi pollici

    Arrotondatele appena e disponetele su una leccarda con carta forno. Coprite con un pellicola e mettete nel forno con luce accesa fino al raddoppio. Saranno pronti quando imprimendo una fossetta in un punto nascosto, l'impasto tornerà indietro lentamente.

    Quando i panini saranno cresciuti e pronti, tirateli fuori dal forno e accendetelo a 170-180°.

    Nel frattempo togliete la pellicola e spennellate i panini con il composto di tuorlo e latte, ricoprite con i semi di sesamo, quindi infornate fino a completa doratura (15-20 minuti circa), controllando che siano dorati e non pesanti quando li prendete i mano.

    Sfornate e appoggiate su una grata a raffreddare completamente.

    Cheeseburger

    Preparate i medaglioni di carne.

    Procuratevi della carne tritata, nelle proporzioni che più vi piacciono, o se preferite acquistate il tocco intero e tritatelo al tritacarne o con un robot da cucina.

    Mescolate almeno due tipi di carne, ad esempio tritato di vitello di prima scelta e tritato di maiale o salsiccia. Condite la carne secondo il vostro gusto, usando aromi, un po' di sale, qualche goccia di worcester. Consigliati i semi di finocchio.

    Date alla carne la forma tipica degli hamburger. Siccome in cottura tenderanno a gonfiare, con un cucchiaino schiacciate una fossetta al centro.

    Piastrateli secondo il metodo da voi preferito (sul grill a carbone su una piastra, etc) rigirandoli spesso in modo da avere entrambe le superfici perfettamente dorate e "cauterizzate".

    Piastrate anche le fette di pancetta fino a renderle dorate e croccanti. 

    Un attimo prima di farcire il panino disponete su ogni hamburger la fetta di formaggio in modo che il calore la sciolga appena, velando l'hamburgher come un vestito.


    Assemblate il vostro hamburger.

    Tagliate il panino a metà e piastrate appena entrambe le parti poggiandole dal lato interno.

    Disponete gli ingredienti in quest'ordine:
    • sulla parte inferiore una fetta di lattuga, 
    • un cucchiaino di maionese o di salsa a vostra scelta, 
    • la carne con sopra il formaggio, 
    • il pomodoro appena salato, 
    • la fetta di pancetta croccante, 
    • la parte superiore del panino.

    Buon appetito!


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    © Melazenzero. Immagini e contenuti sono protetti da copyright. Si prega di non utilizzare le immagini senza previa autorizzazione. Se si vuole ripubblicare questa ricetta o i concetti espressi nella descrizione, si prega di ri-scrivere la ricetta con parole proprie, e porre sempre e comunque un link a questo post per la ricetta.

    mercoledì 28 agosto 2013

    Cosce di pollo grigliate, bruschette e salsa Dip ai peperoni

    Saporiti tocchi di pollo accompagnati da pane tostato sulla griglia da intingere in una gustosa salsetta al peperone dal retrogusto affumicato.

    Pollo al barbecue con salsa Dip ai peperoni

    "Semplice come arrostire un pollo". Non avete mai sentito questo modo di dire? Infatti arrostire un pollo non è affatto semplice. Ho passato anni a carbonizzare succulenti volatili, ad ingegnarmi per inventare fantasiosi metodi di cottura per evitare che ciò avvenisse, con risultati tuttavia sempre abbastanza lontani da quello che si può definire "un buon pollo arrosto".

    Pollo al barbecue con salsa Dip ai peperoni

    Finché non ho appreso che il pollo, intero o a pezzi con le ossa (tipo le cosce di questa ricetta) non va cucinato su fuoco diretto. Ma adesso che ho imparato cosa fare, vi assicuro che per me la fatidica richiesta "stasera fai il pollo?" mi procura immediato sollievo, e in questo post proverò a dimostrarvi che nulla è semplice come "arrostire un pollo".

    Parola di Zenzero.

    ingredienti

    per quattro persone:
    • quattro cosce di pollo (coscia e sovracoscia) 
    • rosmarino fresco 
    • olio evo 
    • sale e pepe 
    per la salsa dip (ricetta di Gianfranco Lo Cascio)
    • quattro pomodori 
    • due peperoni 
    • un cipollotto 
    • una punta di cucchiaino di aglio tritato 
    • prezzemolo 
    • un pizzico di paprika in polvere 
    • qualche goccia di tabasco 
    • olio evo 
    • sale e pepe

    preparazione

    La preparazione della carne, innanzitutto. 
    Separate la coscia dalla sovracoscia, se non lo ha già fatto il vostro macellaio di fiducia, e asciugate con cura la carne. Poi staccate la pelle dalla carne passando un dito tra le due parti, ma non separatela completamente. Spennellate la pelle con un velo di olio evo, ed infine condite con sale, pepe e rosmarino fresco (o con quello che la fantasia o il vostro orticello personale vi suggerisce).

    Preparate il kettle disponendo le braci al centro del dispositivo e lasciando libero un anello esterno, stabilizzate la temperatura sui 180°, disponete il pollo in cottura indiretta lungo il perimetro del barbecue e chiudete il coperchio. Quando la parte più interna della coscia avrà raggiunto i 70° (utilissimo un bel termometro a sonda, ce ne sono di molto economici e funzionali) spostate i pezzi di pollo direttamente sopra le braci dal lato della pelle per farla rosolare ben benino. Basteranno pochi minuti, e potrete tirar via dal fuoco il pollo riponendolo in un vassoio. Cinque minuti di riposo (la carne all'interno continuerà a cuocere) e poi tutti a tavola!

    La salsa dip al peperone è ancora più semplice da preparare, ma va fatta in anticipo perché ha bisogno di maturare almeno un paio d'ore in frigorifero, e va servita fredda. 

    Mettete a cuocere direttamente sopra i carboni ardenti il peperone e i pomodori e chiudete il coperchio. 

    Nel frattempo tritate finemente il cipollotto, l'aglio e il prezzemolo, e quando le verdure sono cotte (10-15 minuti al massimo) tiratele fuori dal fuoco, eliminate la parte carbonizzata, tagliatele rusticamente ed unitele al trito di cipollotto aggiungendo abbondante olio evo, un pizzico di paprika e qualche goccia di tabasco. 

    Regolate di sale e pepe e riponete il tutto in frigo in una ciotola coperta con la pellicola per alimenti per non meno di due ore. 

    Pane tostato, grissini, crackers, qualsiasi farinaceo croccante (meglio se caldo) andrà bene da intingere in questa salsetta saporitissima, da servire rigorosamente fredda, ottima da alternare ai bocconi di pollo per dare varietà al vostro pranzo.

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    © Melazenzero. Immagini e contenuti sono protetti da copyright. Si prega di non utilizzare le immagini senza previa autorizzazione. Se si vuole ripubblicare questa ricetta o i concetti espressi nella descrizione, si prega di ri-scrivere la ricetta con parole proprie, e porre sempre e comunque un link a questo post per la ricetta.

    mercoledì 21 agosto 2013

    Club sandwich grigliato: sandwich di pollo, ricetta al barbecue

    Un sandwich tostato, a più strati, preparato con petto di pollo alla griglia e pancetta croccante, colorato con lattuga e pomodoro.

    Club sandwich grigliato al barbecue

    Oggi vi parlo di gusto, semplicità: una grigliata "all'italiana" al servizio di un piatto che non mancherà di procurare soddisfazioni.

    sandwich di pollo grigliato al barbecue

    A volte si pensa che certe cotture alla griglia siano superflue, dal momento che lo stesso risultato si può ottenere in molti modi. Ho cominciato a raccontarvi della mia passione per il barbecue (qui e qui). Le passioni, si sa, a volte sono estreme, e all'occhio disincantato di chi non le condivide e le guarda dall'esterno appaiono un pò bizzarre.

    Prendete il pane, ad esempio: potete tostarlo con un'infinità di fonti di calore, e ottenere la superficie croccante poggiandolo su una griglia alimentata a carbone potrebbe sembrare un'inutile spreco di tempo e di risorse, non è così?

    Ma vi assicuro (e, beninteso, non si tratta solamente della mia opinione ma di chimica della cottura) che non esiste niente che dia al cibo quel sentore che è tipico dei cibi grigliati a carbone, e l'aroma non sarà lo stesso se lo metterete sulla griglia, su una padella rovente o su un tostapane.

    Sandwich di pollo al barbecue

    Il segreto della cucina è la pazienza unita alla perseveranza: forse ci vorrà più tempo, ma saper attendere è l'ingrediente segreto dei gusti più ricercati. Con la pazienza si ottiene molto.

    E quando persino la suocera ammette che hai preparato un'ottima cena… Beh, ho detto tutto!

    Riguardo all'uso del barbecue... provate, e fatemi sapere se avete riscontrato differenze.
    Enjoy,
    Zenzero.
    ingredienti

    Per 4 persone:
    • 12 fette di pane in cassetta o pancarrè 
    • quattro petti di pollo ben battuti
    • 100 gr di pancetta affettata
    • 8 foglie di lattuga romana
    • quattro pomodori
    • maionese
    • qualche goccia di tabasco
    • un pò di burro
    per la marinata
    • olio evo
    • succo di limone
    • rosmarino fresco

    preparazione

    Mettete i petti di pollo a marinare in frigo per almeno quattro ore in olio, limone e rosmarino fresco.

    Lavate e asciugate qualche foglia di lattuga e il pomodoro tagliato a fette sottili.  Miscelate la maionese (circa due cucchiaini per sandwich) con poche gocce di salsa tabasco.

    Preparate il kettle per una grigliata diretta a fuoco vivace; nel frattempo tirate fuori dal frigo i petti di pollo e scolateli ben bene dalla marinata. Appena le braci sono pronte, cuocete nell'ordine: i petti di pollo, le fette di pane preventivamente "trattate" con un velo di burro da entrambi i lati, ed in ultimo le fette di pancetta fino a farle diventare croccanti.

    Ed ora la parte divertente: montare il club sandwich. Tre strati di pane tostato intervallati da una foglia di lattuga, uno strato di pomodoro a fette, un cucchiaino di maionese, il petto di pollo e la pancetta croccante.

    Mordete il vostro "grattacielo", se ce la fate :-)


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    lunedì 29 luglio 2013

    Costine di maiale (ribs) "Kansas City Style": ricetta al barbecue

    Un tocco di maiale tenero e succoso, in crosta di spezie e glassato in salsa agrodolce. Una ricetta molto tecnica e laboriosa ma che appassionerà gli amanti del Barbecue.

    Costine di maiale Kansas City Style

    Zenzero ha la passione per il barbecue. Che originale! Siamo in estate, e il 99% degli italiani (stima approssimativa al ribasso) griglia alimenti di vario genere sul fuoco dichiarandosi appassionato e competente. Ma non è davvero così.

    Mi tocca precisare: a Zenzero piace IL Barbecue. E nemmeno lui sapeva che cucinare al barbecue non significa piazzare la carne sui carboni ardenti e ritirarla quando ha acquisito un bel color catrame scuro ed omogeneo. Solo da poco ha appreso che cucinare al Barbecue significa "grigliare a 110°, col calore somministrato per convezione, e affumicando la carne con fumo di legna aromatica, per lungo tempo". Gli americani, maestri del Barbecue, lo chiamano Low&Slow.

    Costine di maiale Kansas City Style

    Ecco, a Zenzero piace il Low&Slow. Così tanto che, essendo sprovvisto dell'attrezzatura con cui realizzare questo tipo di cottura, si è fatto regalare dalla sottoscritta un bel kettle a carbone (vedi qui). Ve lo mostro:

    Costine di maiale Kansas City Style

    A Zenzero piace così tanto il Barbecue che è disposto a stare un pomeriggio intero davanti al kettle per cucinare (non ditegli, però, che se fosse un po' più padrone delle tecniche di cottura, potrebbe anche dedicarsi ad altro mentre la carne lentamente cuoce!).

    Ma Zenzero si è talmente appassionato di Low&Slow che è disposto a torturare per giorni e giorni il macellaio dell'isoletta, pur di ottenere il pezzo di carne esattamente come gli serve per la sua ricetta (ma non è così, ogni volta che ci si appassiona davvero a qualcosa?). E quando finalmente torna a casa vittorioso, con dentro la borsa della spesa il suo prezioso trofeo, che ci fa?

    Mettetevi comodi: Zenzero vi racconterà un storia lunga, ma dal finale davvero gratificante per il palato!
     
    ingredienti

    Per 3 persone
    (ricette di Gianfranco Lo Cascio)
    • un' ala di costine di maiale da circa 1,5 kg (vedi foto, più in basso)
    • aceto di mele
    • senape di Digione

    per il RUB* (dosi per due ali di costine)
    • 120 g paprika dolce
    • 50 g sale
    • 20 g aglio in polvere
    • 15 g cipolla in polvere
    • 5 g pepe bianco
    • 5 g pepe nero
    • 5 g origano
    • 6 g semi di finocchio
    • 20 g zucchero grezzo di canna

    per la salsa barbecue (dosi per 8 tranci di costine)
    • 250 g ketchup
    • 95 g miele millefiori
    • 25 g senape di digione
    • 6 g salsa Tabasco
    • 30 g salsa worchester
    • 20 g paprika dolce
    • 100 g succo di limone
    • 40 g aceto di mele
    • 20 g zucchero di canna grezzo
    • 1 cucchiaino di aglio in polvere
    • 1 cucchiaino di cipolla in polvere
    • 1 cucchiaino di semi di sedano
    • 1 cucchiaino di pepe nero
    • sale q.b.

    per affumicare
    • 400g di tocchetti (chips) di noce americano (hickory)
     
    preparazione

    Primo step.
    La carne non va messa in cottura così com'è: ci sono alcuni accorgimenti a cui sottoporre il tocco di maiale acquistato, che possono essere fatti anche molto tempo prima della cottura (io lo faccio non appena acquisto la carne, e comunque preferibilmente il giorno prima di cuocerla).

    Bisogna innanzitutto rimuovere la membrana che ricopre le ossa delle costine: questa operazione si fa inserendo uno coltellino liscio tra un osso e l'altro, proprio sotto la membrana (è ben visibile e facilmente individuabile), fino a sollevarne dalla carne quanto basta per poterla afferrare saldamente con la mano e tirarla via, con forza ma senza strapparla. Diversamente rimuovere i residui risulterà molto più arduo.
    Questa operazione è importantissima perché la membrana non è permeabile al fumo, e non dimenticatevi che quel che noi vogliamo è AFFUMICARE.
    Dalla carne vanno inoltre eliminati totalmente gli eccessi di grasso superficiale, fino a portare alla luce la parte magra del taglio di carne.

    Costine di maiale Kansas City Style

    Ci sono altre due cose che è possibile fare il giorno prima della cottura: preparare il RUB e la salsa barbecue.

    *Il RUB è una miscela di spezie che si strofina sulla carne (to rub = strofinare) e ha la funzione di insaporirla e di creare in cottura una gustosa crosticina, che gli americani chiamano "bark". La preparazione del rub per questa ricetta è semplice: è sufficiente ridurre in polvere tutti gli ingredienti e miscelarli insieme sciogliendo con le mani eventuali grumi. Il rub si conserva in un contenitore ermetico, anche per diversi mesi.
    Altrettanto semplice la preparazione della SALSA BARBECUE. E' sufficiente mescolare tutti gli ingredienti in un pentolino, portare a bollore e lasciare ridurre a fuoco lento per 15 minuti, rimescolando di tanto in tanto. La salsa così ottenuta si conserva in un contenitore di vetro ermetico precedentemente sterilizzato tramite bollitura.

    Il giorno della cottura, preparare il barbecue come segue.
    Dividere il braciere del kettle in due zone: 1/3 lo utilizzerete per il combustibile, nel caso specifico bricchetti di carbone compresso, e 2/3 li lascerete liberi. Accendete, con l'ausilio di un cesto accenditore, una dozzina di bricchetti e metteteli nella zona del braciere adibita al combustibile, utilizzando lo schema del "metodo minion".

    Costine di maiale Kansas City Style

    Mentre il kettle si stabilizza sulla temperatura di 110°, stendete con un pennello uno strato di senape su un lato delle costine di maiale.

    Costine di maiale Kansas City Style

    Poi spargete generosamente e uniformemente il rub su tutta la superficie. Girate la carne e ripetete l'operazione dall'altro lato.

    Costine di maiale Kansas City Style

    A questo punto le costine sono pronte per essere messe in cottura nel barbecue.

    Una volta portato il kettle alla temperatura di 110° al livello della griglia, mettete una manciata di tocchetti di noce americano sulle braci; non appena cominciano ad emettere fumo piazzate la carne sulla griglia di cottura.
    La carne va posta fuori dal fuoco, in corrispondenza della zona libera del braciere, e sotto posizionerete una teglia di alluminio vuota per raccogliere eventuali liquidi che colano.

    Le fasi di cottura sono tre: l'affumicatura, la cottura e la finitura.

    L'affumicatura va protratta per tre ore, alimentando il braciere con i pezzetti di legna bagnata quando il barbecue smette di emettere fumo.

    Terminata la fase di affumicatura, si continua a cuocere (indicativamente per due ore), spruzzando sulle costine l'aceto di mele ogni ora su entrambi i lati.

    Il tempo di cottura è relativo, dipende da una molteplicità tale di fattori che è impossibile dirlo con esattezza. Un metodo pratico ed efficace per sapere se la carne è cotta è il cosiddetto "bend test": si prendono le costine da entrambe i lati e si esercita una torsione. Se la carne tende a fessurarsi, allora è pronta. Altro fattore indicativo della cottura è il fatto che la carne si ritira, lasciando scoperto qualche centimetro di ossa.

    A questo punto si passa alla terza e ultima fase, quella di finitura: si cosparge l'ala di costine con la salsa barbecue e si finisce la cottura a 190° per il tempo che serve alla salsa di caramellarsi in superficie.

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