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domenica 14 febbraio 2016

San Valentino per ritardatari: 10 dolci veloci da realizzare

Buona mattina di San Valentino e ben svegliati! Non hai ancora pensato al dolce? Che tu sia un lui o una lei, in questo articolo troverai 10 ricette che puoi subito, adesso, e che saranno un dono perfetto per la persona che ami. Pronto in mezzora (poi però dovrete lavare le stoviglie!).

È stato davvero difficile selezionare solo 10 dolci rapidi per San Valentino: nel blog ci sono tantissime ricette che si preparano in velocemente e vi faranno fare bella figura.  Vi suggerisco quindi di non fermarvi a questa selezione, e di saltare di pagina in pagina usando i link presenti già in ciascuna ricetta. È impossibile non trovare quella che incontrerà il vostro gusto!

È morbida, umida, non ha bisogno di essere bagnata, e riesce SEMPRE. L'ho appena fatta e anche tagliata tiepida è una coccola per il palato. Potete sostituire la crema con "nutella" al pistacchio o semplice zucchero a velo in superficie, la torta è già buona così com'è. 
Pistacchiosa: torta al pistacchio con crema al pistacchio
Vale quanto appena detto: la torta con farina di mandorle non ha bisogno di grandi decorazioni, perché al primo morso vi avvolgerà. Solo qualche goccia di cioccolato e sarà amore!

torta morbida alle mandorle

La crema potete prepararla mentre si cuoce la torta, che è davvero rapida da relizzare. L'impasto però è perfetto per stampini monoporzione che possono essere guarniti o meno.

torta cuore al cacao con crema al pistacchio  
Io ne ho fatto una devil, ma questa base non tradisce mai. Potete farne monoporzione o una torta cuore. Sofficissima, non richiede bagna ed ha un sapore meraviglioso.

devil interno

Risultato sofficissimo per delle tortine deliziose, senza lattosio e con pochi grassi!

tortine al limone con soli albumi e senza lattosio

Quando non c'è tempo di far rassodare una crema, la glassatura può esserne valido sostituto. La torta sarà un po' più bassa, e la glassa darà cremosità e gusto.

cuore glassato, con cocco e gocce

Un pan di spagna si prepara in poco tempo, e se non avete avuto tempo di preparare altro, la crema di ricotta non richiede tempo per rassodare. È sufficiente, per la sua riuscita, che la ricotta sia asciutta e ben scolata. Gli. amaretti sbriciolati danno un tocco sofisticato e croccante

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Frolla: è sconvolgente quanto sia rapida da fare, e da cuocere. Con questa ganache farcirla è un attimo. E il cioccolato va d'accordo con l'amore!

crostata "cioccolattosa"
Non volete cuocere? Un'intera sezione dedicata ai dolci senza cottura! Ma per san Valentino vi suggerisco un dolce veloce e ricostituente: l'amore ha bisogno di energie!

Cuore di zabaione

Fanno sempre molto "effetto": tortini che preparerete in anticipo, mettere in freezer, e poi vi dedicherete a "fare altro"! Al momento di servirli riscalderete il forno e in pochi minuti... voilà!


Tortini di cioccolato dal cuore morbido



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© Melazenzero. Immagini e contenuti sono protetti da copyright. Si prega di non utilizzare le immagini senza previa autorizzazione. Se si vuole ripubblicare questa ricetta o i concetti espressi nella descrizione, si prega di ri-scrivere la ricetta con parole proprie, e porre sempre e comunque un link a questo post per la ricetta.

sabato 16 gennaio 2016

Cavolo rosso speziato in agrodolce con cipolla e mele

Il cavolo rosso con cipolla e mele è secondo, un contorno, un piatto veg... fate voi. Accompagna bene le carni elaborate, ma anche le insalate di cous cous. Ed è una ricetta è TROPPO facile per non replicarla!

© Guido Frilli, fotocommunity.it

Si prepara in pochi passaggi, solo quelli sufficienti ad affettare gli ingredienti, e poi si "dimentica" in cottura per qualche ora. È possibile prepararla in anticipo e poi riscaldarla, ma una volta cotta potete anche surgelarla. Che state aspettando?

ingredienti

Per 8 persone
  • un cavolo rosso da circa un chilo
  • 4 mele renette piccole 
  • 500gr di cipolla bianca
  • 1 spicchio di aglio (facoltativo)
  • 1/4 di noce moscata
  • un pizzico di cannella
  • un pizzico di chiodi di garofano in polvere (oppure interi da togliere per un gusto meno marcato)
  • 3 cucchiai di zucchero di canna
  • 3 cucchiai di aceto
  • fiocchetti di burro
  • olio
  • sale
  • pepe appena macinato
preparazione

Fare un mix con le spezie in polvere, grattugiando quelle intere. 

Sbucciare il cavolo dalle foglie più esterne, lavarlo, asciugarlo, togliere il gambo e le parti più dure, quindi affettarlo in strisce regolari.
Affettare anche le mele e le cipolle.

Disporre a trati in una teglia precedentemente unta, oppure in un tegame che possa reggere le lunghe cotture.
Alternare strati di cavolo rosso, di cipolla e di mele: ad ogni strato aggiungere sale, pepe, il mix di spezie e una lieve spolverata di zucchero.
Continuare alternando gli strati fino a terminare gli ingredienti.

Versare infine l'aceto, irrorare con olio e qualche fiocchetto di burro, chiudere con un coperchio a tenuta ermetica e mettere in forno (150°) o su fornello per circa due ore. Rimescolate solo se necessario, un paio di volte.
L'effetto finale dovrà essere quello di un piatto brasato.

Potete tenerlo in caldo fino al momento di servire, va bene tiepido ma anche a temperatura ambiente. 

Questa ricetta puoi provarla anche con (ma attenzione ai tempi di cottura!)
  • cavolo cappuccio e patate con fiocchetti di formaggio
  • sedano rapa

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sabato 5 dicembre 2015

Frittelle al grano saraceno con salmone e panna acida: antipasto delle feste

Vi propongo un antipasto per le feste natalizie, o per le cene più importanti, che può essere preparato in versione rapida, come semplici frittatine, oppure aggiungendo il lievito e creando queste soffici frittelle

Facili da preparare, richiedono pochissimi passaggi e possono essere preparate in anticipo: nel tempo di riposo ci si può dedicare alla preparazione di altre portate.
Sono golose, e anche economiche.
La ricetta è di Delia Smith, tratta dal libro Delia Smith's Winter Collection.

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ingredienti

Per 6 persone:
  • 40 gr di farina di grano saraceno
  • 125gr di farina bianca (anche tutto grano saraceno può andar bene)
  • 3/4 di cucchiaino di sale
  • 2/3gr di lievito di birra fresco
  • 150ml di panna acida + qualche cucchiaio per servire
  • 175ml di latte intero
  • 2 uova medie
  • 25gr di burro
  • aneto fresco o prezzemolo per decorare
preparazione

Tempo di preparazione: pochi minuti per la pastella, 2 ore per la lievitazione, più il tempo di cottura.

Iniziare setacciando in una ciotola ampia le farine col sale.

Versare la panna acida il lievito di birra e il latte in un pentolino e riscaldarlo delicatamente - deve essere solo leggermente caldo, altrimenti il calore ucciderà i lieviti.

Procedere aggiungendo i tuorli al latte, mescolarle con una frusta e poi versare il tutto nella miscela di farina.

Frullare con un mixer o meglio una frusta elettrica  fino ad ottenere una pastella densa, quindi coprire la ciotola con un canovaccio pulito e lasciarla in un luogo caldo per circa 1 ora. (Può essere di aiuto mettere la ciotola in un'altra ciotola più grande riempita con acqua calda).

Dopo 1 ora sbattere i bianchi d'uovo a neve e inserirli nella pastella. Coprire con il panno di nuovo e lasciare come prima per un'altra ora.

Quando si è pronti a fare le frittelle, iniziare sciogliendo il burro in una padella pesante dal fondo spesso, spalmare di una punta di burro e cuocere come per le crepes, versando un po' di pastella per volta. Per fare questo, tenere il tegame a fuoco medio e aggiungete 1 cucchiaio e mezzo di pastella - (1 cucchiaio va prima, poi un altro ½ cucchiaio sopra) - se non spalmate abbondantemente, la parte inferiore si attaccherà appena tocca la pentola.

Tale quantità dovrebbe darvi ogni frittella di circa 10 cm di diametro. Non preoccupatevi se in questa fase vi sembrano troppo spesse, non lo sono, è solo gas. Dopo 40 secondi, non più, capovolgere le frittelle e dare solo 30 secondi sul lato opposto.

Trasferirle a raffreddare e ripetere, cospargendo la padella con il burro di volta in volta.
Questa dose dovrebbe dare 18-20 frittelle.

Quando tutte le frittelle sono fatte e si sono raffreddate, avvolgerle in pacchi di carta di alluminio con 6 frittelle per ciascuno.
Per servire, preriscaldare il forno a 140 ° C e posizionare i pacchi di alluminio in alto per 10 minuti.

Servite su piatti caldi.
Ponete sopra le fette di salmone affumicato, circa 50 g per persona, aggiungete un cucchiaio di panna acida molto fredda sul lato del piatto e guarnite con rametti di aneto fresco.

Puoi servire queste frittelle anche:
  • con salmone affumicato e caviale
  • con gamberetti e zucchine
  • con robiola e noci 


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lunedì 16 febbraio 2015

Tortine al limone con soli albumi e senza lattosio: facilissime e leggere

Un dolce molto profumato ma leggero, preparato con soli albumi, sensa lattosio e con pochi grassi. Risultato sofficissimo per delle tortine deliziose, sia per gli allergici che per chi vuole rimanere in forma!

tortine al limone con soli albumi e senza lattosio

Sono partita da una base quattro quarti a cui ho fatto delle sostituizioni: l'olio sostituisce il burro (con le dovute proporzioni) e ho usato solo gli albumi. Non c'è latte, ma acqua e limoncello. Insomma, pochi ingredienti ed il gioco è fatto!

 tortine di soli albumi (senza lattosio)

ingredienti

  • 150gr di albumi (circa 3)
  • 100gr di acqua + 50 gr di limoncello
  • 150gr di farina debole (00 per dolci)
  • 150gr di zucchero semolato
  • 100gr di olio di semi di girasole
  • 8gr di lievito per dolci
  • scorza di 1 limone piccolo
preparazione

Ho montato gli albumi a neve fermissima e messo da parte (se siete in un ambiente caldo mettete in frigo).

Ho mescolato lo zucchero con l'olio, l'acqua e il limoncello.

Ho setacciato la farina con il lievito e l'ho aggiunta al composto precedente.

Intanto ho preriscaldato il forno a 175°.

Ho incorporato gli albumi al composto con una spatola, con movimenti dall'alto verso il basso, senza smontarli.

Ho versato in 18 stampini in silicone monoporzione e ho cotto per circa 15 minuti (dipende dal vostro forno) facendo la prova stecchino.

Per mantenere la loro sofficità non devono cuocere troppo a lungo ma rimanere un po' umidi; una cottura troppo prolungata li renderà gommosi, ed il perché è presto detto: sono gli albumi che, quando sottoposti ad una temperatura troppo elevata, formano un reticolo proteico più fitto e perdono acqua.

Lo stecchino dovrà comunque uscire perfettamente asciutto, quindi la cottura andrà controllata a vista negli ultimi minuti. Il colore associato alla consistenza perfetta è quello che vedete in foto.

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venerdì 30 maggio 2014

Torta nocciola con crema nocciola e granella di amaretti : ricetta senza glutine

Una torta senza glutine con farina di nocciole farcita con una crema alla nocciola e decorata con granella di amaretti e fragole. Un dolce dal sapore goloso ed intenso.
Vi ricordo che se preparate questo dolce per un celiaco, dovete aver cura di scegliere prodotti contrassegnati dalla spiga sbarrata e sostituire la granella di amaretti con granella di nocciole.

torta nocciola con crema e fragole

Come accennavo in altri articoli, in questo periodo ho poco tempo per scrivere e per dedicarmi alle foto, ma spero che questo scatto fatto col cellulare possa darvi l'idea di una torta che è finita troppo presto per essere fotografata intera.

Personalmente considero la nocciola un gusto invernale, o autunnale, ma ogni volta che preparo questa crema tutti sgranano gli occhi e cala il silenzio. Siamo abituati, a mio parere, ad associare la nocciola alla famosa crema in barattolo, o al gelato classico che da queste parti spopola, e qualcuno, assaggiandola, pensa persino che in questa torta ci sia cioccolato, quando -come potete vedere- non compare in nessuna delle preparazioni. Psicologia! :)

Di certo è una torta che conquista (al di là della foto!). Basterà prepararla con un giorno di anticipo, e con queste dimensioni ridotte è davvero rapida da realizzare. Spero vi soddisfi... fatemi sapere!

Enjoy,
Mela.

Questa ricetta partecipa al
 I Love Gluten Free (FRI)DAY – Gluten Free Travel & Living
ingredienti

Per la torta con farina di nocciole senza glutine
(tortiera diametro 22):
  • farina di nocciole, 126gr
  • maizena, 36gr
  • lievito per dolci, 7gr
  • zucchero semolato, 90gr
  • uova, 4 medie
  • olio di semi, 90gr
  • cannella, un pizzico
  • rum, 1 cucchiaio
Per la crema pasticciera alla nocciola senza glutine
(versione soda per torte farcite, dose per queste dimensioni)
  • latte, 500ml
  • zucchero, 60gr
  • maizena, 70gr
  • tuorli, 60gr
  • i semi di mezza bacca di vaniglia
  • pasta nocciola*, 100gr
*la pasta nocciola si prepara mixando le nocciole appena tostate in forno insieme ad un cucchiaio di zucchero con un frullatore molto potetente, ad intervalli intermittenti, in modo che diventi una pasta della consistenza di una crema, oleosa e senza grumi. Si trova già pronta nei negozi di pasticceria.

preparazione

Con questa torta servite 6-8 persone.
Dovete prepararla con un giorno di anticipo.
 
Preparate la base alla nocciola.

Montare gli albumi a neve fermissima con  un pizzico di sale e tenere da parte in frigo.

Setacciare in una ciotola l'amido di mais, il lievito, il pizzico di cannella, la farina di nocciola (potete ottenerla anche frullando le nocciole in farina).

Montare i tuorli con lo zucchero per almeno 10 minuti, finché non sono bianchi e "scrivono" (sollevando la frusta lasciano una riga visibile come se poteste scrivere).

Aggiungere poco per volta le farine e l'olio a filo, alternandoli.
Continuare a montare fino ad esaurire gli ingredienti.

A questo punto togliete la ciotola dalla vostra planetaria, usate una spatola, e con un movimento dall'alto in basso e ruotando la ciotola su se stessa incorporare gli albumi, in 3 riprese, senza smontarli.

Imburrate uno stampo. Il mio era uno stampo da 18 cm di diametro, apribile, con altezza 10cm, e l'impasto lo ha preso tutto, che equivale ad uno stampo basso da 22 cm. La torta non cresce moltissimo, quindi se userete uno stampo più grande la torta sarà più bassa (e più difficile da tagliare in due strati).

Infornate in forno già caldo a 160°, cuocete per un ora o più a seconda del forno. Fate la prova stecchino.

Trascorsa l'ora, lasciate raffreddare prima di sformare, rovesciate su una granella per dolci e tenete da parte finché non è completamente fredda.

Nel frattempo preparate la crema per la farcia.

Mettete in un tegame antiaderente il latte e i semi di vaniglia.
Ponete su fuoco dolce.

Montate a parte i tuorli con lo zucchero finché non sono gonfi e spumosi.
Mescolateli delicatamente all'amido finché non sono uniformi.

Al primo tremore del latte unite la crema di tuorli, attendete che si addensi se necessario mescolando con una frusta.

Togliete dal fuoco un attimo prima che sia troppo soda perché raffreddando rassoderà ancora.
Fate raffreddare brevemente, quindi unite la pasta nocciola e mescolate.
Fate raffreddare completamente.

Montaggio del dolce.

Ottenete dalla torta due dischi di uguale spessore.

Bagnateli secondo il vostro gusto, cercando di non caratterizzare troppo la bagna che poi si potrebbe sentire troppo: va bene del latte, oppure acqua, zucchero ed un po' di rum.

Mettete il primo strato di torta sul piatto, bagnatelo.

Versatevi uno strato di crema, lasciando un po' di spazio sui bordi, livellate.

Sovrapponete il secondo strato di torta e schiacciate dal centro verso i bordi per distribuire la crema.

Giunti all'ultimo strato, vi sarà rimasto un piccolo quantitativo di crema.
Con delicatezza livellate quello che sarà lo strato più esterno della torta.

Servite il giorno dopo, con riposo in frigo.
Decorate a vostro piacere ma poche ore prima di servire.
Io ho usato granella di amaretti e fette di fragola (che si sposano alla perfezione con il sapore della nocciola... lo credereste?) ma se lo preferite potete usare granella di frutta secca.

Se ne avete la possibilità, unite delle fragoline alla crema che farcisce la torta!

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domenica 25 maggio 2014

Pan di spagna con crema alla mandorla ricoperta da glassa lucida al cioccolato bianco e granella di pistacchi

Una base di pan di spagna montato a freddo, farcita con crema al latte di mandorle e ricoperta da una glassa lucida al cioccolato bianco. Soffice e dal gusto delicato.

pan di spagna con cioccolato bianco

Non è che abbia proprio voglia di scrivere, ve lo confesso, e lo avevate capito dall'assenza dei post. E' un mese pieno di cose da fare e da pensare. Se sono qui oggi è solo per non sparire dalla vostra (e di google) memoria, e movimentare un po' il mio povero diario culinario.

E' il mese delle esercitazioni: una torta al giorno, per date da festeggiare. Essendo torte piccole, fatte nel cuore della settimana, manca il tempo di dedicare loro un set fotografico degno di nota: per questo motivo non trovate foto degne di essere chiamate tali.

Ma le idee sono buone, anche se siamo alla ricerca della ricetta "perfetta" (soprattutto nel gusto), e quindi vale la pena di condividerne qualcuna con voi.

Quella di oggi è la mia vecchia e fidata ricetta del biscuit adattata ad una teglia e farcita con una crema pasticciera preparata sostituendo il latte di mandorla (la bevanda, non quello preparato in casa) con il latte vaccino. E' questo il motivo per cui non troverete zucchero negli ingredienti, perché la bevanda è già zuccherata.

Spero l'abbinamento vi piaccia.
Rende meglio preparato almeno 24 ore prima.

ingredienti

Per la base biscuit
(diametro 23 cm da tagliare in due strati):
  • 100gr di farina 00
  • 100gr di tuorli
  • 150gr di albumi
  • 150gr di zucchero semolato
  • 10gr di miele
  • scorza di limone
Per la crema al latte di mandorla:
  • 500ml di latte di mandorla
  • 30gr di amido di riso
  • 3 tuorli
  • semi di mezza bacca di vaniglia
Per la glassa al cioccolato bianco:
  • 250gr di cioccolato bianco
  • 200gr di panna
  • 2fogli (4gr) di colla di pesce 

preparazione

Per la base (preparata in anticipo, uno o due giorni prima).

Montate gli albumi a neve con 40 gr di zucchero e tenete da parte possibilmente in frigo.

Rapidamente, montate i tuorli con lo zucchero rimanente e la scorza di limone per non meno di 10-15 minuti (sollevando la frusta il composto è pronto quando "scrive", ovvero lascia un filo per qualche istante prima di ricadere nell'impasto).

Nel frattempo setacciate la farina e preriscaldate il forno a 180°.

Riprendete gli albumi e mescolate, alternandoli, i due composti d'uova e la farina a cucchiaiate: eseguite movimenti delicati ma decisi dall'alto verso il basso per non smontare il composto.

Imburrate una teglia diametro 23 cm (io preferisco usare la carta forno che mi agevola la sformatura) e infornate rapidamente per non smontare l'impasto (che non avendo lievito deve mantenere tutta la sua aria).

Il tempo di cottura è piuttosto rapido, 10-15 minuti o finché la superficie non è dorata e uno spiedo infilato al centro non ne uscirà asciutto (fate una prova solo quando necessario perché l'apertura del forno compromette la crescita del dolce).

Sfornate il biscuit, attendete pochi minuti e capovolgete su un panno umido. Asportate quindi delicatamente la cartaforno togliendo via l'eventuale parte più cotta e ottenendo così un biscuit già "pulito". Fate appena raffreddare quindi avvolgete in pellicola trasparende perché mantenga l'umidità, per uno o due giorni.

Per la crema al latte di mandorla.

Portate il latte di mandorla a lieve bollore su fuoco molto dolce insieme ai semi di vaniglia. 

Unitevi i tuorli mescolati all'amido e mescolate fino ad ottenere una crema liscia e senza grumi.

Lasciate raffreddare prima dell'utilizzo.

Per montare il dolce.

Dividete la base biscuit in due metà orizzontali utilizzando un coltello lungo da pane (seghettato). A me non è  necessario bagnarla percé è molto umida (soprattutto se conservata come indicato) ma è possibile spennellarla con latte, o acqua e zucchero, o una bagna all'amaretto.

Usate una parte della crema per farne uno strato, che coprirete con la seconda base biscuit.

Coprite la base superiore con uno strato più sottole di crema e lasciate riposare.

Preparate la glassa lucida al cioccolato bianco.

[Questa glassa rimane morbida al taglio, ha un effetto puramente decorativo, ha la consistenza di un budino non troppo sodo. Se versata direttamente su un pa di spagna viene assorbita, è quindi necessario versarla su uno strato di crema].

In un pentolino scaldate la panna con il cioccolato bianco a piccoli pezzi.

Ammollate la gelatina in acqua fredda per circa 10 minuti.

Spegnete il fuoco quando il cioccolato è sciolto, quindi sciogliete la gelatina nel composto caldo e mescolate bene senza creare grumi.

Lasciate intiepidire tanto quando basta a non smontare la crema della torta, ma utilizzatela prima che diventi troppo fredda perché altrimenti solidificherà.

Poggiate la vostra torta su una gratella per dolci, e lasciate colare la glassa sulla superficie e sui bordi.
Una volta raffreddata la glassa diventerà soda e non sarà possibile riutilizzarla (conservate gli avanzi in una ciotola, potrete mangiarla con cucchiaino).

Decorate con granella di pistacchi e servite il giorno dopo.

E' possibile rassodare la torta in frigo, ma non necessita di essere servita fredda.



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lunedì 3 marzo 2014

Una torta cuore al cioccolato (torta Muffin senza uova) con crema al pistacchio: San Valentino 2014

Una torta che unisce cacao amaro e pistacchio con le note agrumate dell'arancia. Una torta che ha rapito tutti i suoi assaggiatori.
[No, non ho tanti Valentini! La torta è dedicata a Un Solo Amore, ma per smaltirla l'abbiamo divisa in tanti].

Torta cuore al cacao con crema al pistacchio

L'ho fatta e ve la mostro, anche se questa torta non mi ha convinto fino in fondo. E' eccellente, e va provata, sia chiaro: il sapore del cioccolato con l'arancia è qualcosa che colpisce i sensi e li conquista in un nanosecondo. Per non parlare della crema al pistacchio: sublime.

Il fatto è che insieme le ho trovate poco equilibrate: il sapore del cioccolato prevale troppo sulla crema, molto delicata, sovrastandone la bontà. La consistenza di una base senza uova, inoltre, pur eccellendo nel sapore, la rende meno adatta alla farcitura rispetto ad un pandispagna o una torta più resistente al taglio (mi riferisco al singolo boccone).

torta cuore al cacao con crema al pistacchio


Se questa torta sta qui, tuttavia, è perché vale la pena provarla (anzi, mi scuso se non ho una foto dell'interno, è stata divorata prima che potessi provvedere). Ma avendo già provato a separare le due ricette, posso dirvi con certezza che la crema al pistacchio trova "la morte sua" con una base più delicata, e questa fantastica base al cacao crea degli eccellenti muffin (la chiamo "torta muffin" perché il suo procedimento è uguale a quello della preparazione dei muffin, polveri + liquidi).

Alla fine, però, son sempre gusti personali... Provate voi, e fatemi sapere!

Enjoy, Mela.

Torta cuore al cioccolato con crema pistacchio

ingredienti

Da ricette di Cristina, Rossella, e Mammarum

Per la base "Torta Muffin" senza uova e burro
(tortiera Guardini a forma di cuore)
  • farina 00 bio, gr 218
  • cacao amaro di primissima qualità, 98gr
  • zucchero semolato integrale, 262 gr
  • olio di semi, 45 gr
  • latte p.s., 262gr
  • un pizzico di cannella in polvere
  • lievito per dolci vanigliato, 1 busta 
  • la scorza di una piccola arancia non trattata
Per la crema pasticciera al pistacchio:
  • 500ml di latte
  • 3 cucchiai di zucchero
  • 50 g di amido
  • 3 tuorli
  • semi di mezza bacca di vaniglia
  • 100 gr di pasta pistacchio

preparazione

Preparate la torta.

In una ciotola setacciare la farina ed il lievito.
Unire lo zucchero, il cacao, la cannella.

Mescolare a parte il latte e l'olio.
Versate a filo sulle polveri e mescolate piano stando attenti a non formare grumi.

Versare nello stampo imburrato e infornare a 160°-170° per 30-35 minuti (vale la prova stecchino).

Lasciar raffreddare nello stampo per 10 minuti poi sfornare su una gratella e lasciar raffreddare completamente.

Preparate la crema.

Portare il latte a bollore con i semi di vaniglia.

Mentre si scalda mescolare tuorli, zucchero e amido.

Appena il latte comincia a fremere, versare la crema nel latte e mescolare finché la crema non si addensa.


Lasciate raffreddare un po', unite quindi la pasta pistacchio.

Assemblate il dolce. 

Tagliate la torta a metà orizzontalmente (pareggiate la superficie se necessario) e bagnate la  base con un liquore a vostra scelta, oppure con del latte.

Versate uno strato di crema sulla base, quindi sovrapponete il secondo "disco" di torta, fate pressione con le dita per livellare la crema sottostante, e bagnate anche questo strato.

Versate dell'altra crema, lasciandone colare una parte sui lati del dolce.

Decorate adesso la parte laterale e la superficie a vostro piacere: io ho usato dei "biscotti zebrini" e della granella di pistacchio.

Note

  • Pare che la torta non vada cotta in stampi in silicone. Io, come indicato, ne ho usato uno antiaderente.
  • Per preparare la base è necessario seguire il corretto inserimento degli ingredienti.
  • Non guasta ricordare che per la riuscita di una ricetta è necessario rispettare dosi, procedimento e dimensioni dello stampo. Se non riuscite a ricalcolare le dosi per il vostro stampo, provate a contattarmi in privato.


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lunedì 24 febbraio 2014

Torta Devil (a modo mio): base soffice al cioccolato con ganache cioccofondente

"She, Devil". Era un film, ma si accompagna bene a questa torta di quattro strati, che alterna una base cacao sofficissima a una ganache al cioccolato fondente. Lei è la mia Torta Devil.

Torta Devil

Avevo i migliori propositi di prepararla come nell'originale, ma non ce l'ho fatta: la base della Devil ha troppo burro. Avevo, dal canto mio, un'ottima base per torte da farcire, la famosa torta all'olio e acqua che utilizzo spessissimo perché molto facile, versatile e priva di lattosio.

Torta Devil

E' bastato unire un paio di cucchiai di cacao amaro eccellente (lo so, lo sto scrivendo ovunque ma è davvero molto importante perché è quel che dà il sapore dalla torta) e ho ottenuto il risultato che volevo.

devil interno

E' la seconda torta che ho preparato per il compleano di mia madre, insieme alla Pistacchiosa (ve la ricordate?). Come vi avevo raccontato, la povera Devil è stata adombrata dalla bellezza e dalla bontà del pistacchio, ma vi assicuro (e le foto lo raccontano) che il giorno dopo è stata più che apprezzata!

devil Collage

Se amate il cioccolato non potete non provare la Devil: è facile ed è davvero golosa.

Enjoy, Mela.

ingredienti

Per la base al cacao sofficissima "olio&acqua"
(tre tortiere da 22cm)
  • 200 grammi di zucchero
  • 250 grammi di farina 00
  • 130 grammi di acqua (se si mette il latte al posto dell'acqua il risultato non è lo stesso)  
  • 130 grammi di olio di semi (col burro non è altrettanto soffice)
  • 3 uova medie
  • una bustina di lievito
  • rum 
  • scorza di mezza arancia non trattata 
  • 2 cucchiai di cacao amaro di primissima qualità
Per la ganache al cioccolato:
  • 500gr di cioccolato fondente (55%min.)
  • 500gr di panna fresca
Per la bagna:
  • liquore a vostra scelta
  • acqua
    in alternativa: 
  • latte
preparazione

Preparate la torta un giorno prima e cominciate dalla crema che avrà bisogno di qualche ora per rassodare.

Preparate la ganache di copertura 
(almeno mezza giornata prima).

In un pentolino portate a bollore la panna con il cioccolato a piccoli pezzi.
Mescolate continuamente per favorire lo scioglimento del cioccolato.

Togliete dal fuoco e mettete in luogo fresco finché non si raffredda, mescolando ogni 10 minuti.
Una volta freddo, se non ancora rassodato ponete in frigo.
Dovete ottenere una consistenza cremosa e morbida.

Preparate la base al cioccolato.

Mettete in una planetaria con gancio a frusta lo zucchero e le uova, e montate fino a farle diventare spumose.

Unite -con fruste accese a bassa velocità- l'olio a filo , l'acqua, il rum (o altro liquore a vostra scelta), la farina poco alla volta, il lievito setacciato ed infine il cacao amaro.

Il composto risulterà piuttosto liquido: è questo il segreto della sua morbidezza.

Ungete tre stampi da 22 cm e versatevi il composto dividendolo in parti uguali.

Cuocete in forno caldo (180°) per circa 45 minuti. Vale la prova stecchino.
Lasciate nello stampo finché la torta non è fredda.

Assemblate il dolce.

Se è necessario, ripulite i tre dischi da parti sollevate o sporgenti, livellandoli.

Mettete il primo dei tre dischi su un piatto e bagnatelo con del liquore diluito in acqua o con del latte.

Versate una parte di crema ganache al centro e livellate un po', senza arrivare fino ai bordi.

Poggiate il secondo disco e fate una leggera pressione dal centro verso i bordi per livellare la crema.

Bagnate anche il secondo disco e fate lo stesso con la crema.

Ricoprite con il terzo disco, bagnetelo, ed utilizzate tutta la crema rimasta per ricoprire l'intera torta, compresa la superficie laterale (sarà utile un piatto rotante ed una spatola liscia e stretta).

Potete livellare la superficie del dolce, oppure, come me, lasciarla increspata per ottenere l'effetto "onda".



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© Melazenzero. Immagini e contenuti sono protetti da copyright. Si prega di non utilizzare le immagini senza previa autorizzazione. Se si vuole ripubblicare questa ricetta o i concetti espressi nella descrizione, si prega di ri-scrivere la ricetta con parole proprie, e porre sempre e comunque un link a questo post per la ricetta.

martedì 18 febbraio 2014

Torta al pistacchio farcita con crema di pistacchio: un' "apoteosi pistacchiosa" (ricetta senza glutine)

La descrizione di questa torta è molto semplice: tre strati di base al pistacchio sofficissime alternate a tre strati di crema pasticciera al pistacchio, e decorata con crema pistacchio e granella. Il sapore, invece, è davvero indescrivibile, e la sua eleganza davvero notevole. Chiamarla solo "torta al pistacchio" non basterebbe: è pistacchiosissima.

Pistacchiosa: torta al pistacchio con crema al pistacchio

Per il compleanno di mia madre, un anno fa, avevo giurato che non avrei più fatto torte. Ho una famiglia molto "critica", di quelle che "te lo dico per migliorare, non ti offendi vero?". Avete capito.
Ho giurato per un anno, ma alla fine non ce l'ho fatta. E ne ho fatte non una ma due.

Perché due? Mia figlia (lo dico quasi con vergogna) non mangia il pistacchio. Scandalo.
In una famiglia in cui anche gli stipiti delle torte farebbero a botte per averlo, lei non lo gradisce.
Coraggio, mi dico, è piccola e cambierà idea. Ma intanto ci voleva un'alternativa...

Se avessi dovuto farlo solo per lei avrei dovuto scegliere una torta con crema e frutta. Invece ho ascoltato i consigli della festeggiata, nonché mia madre, che mi aveva imposto "niente frutta, a me non piace la frutta sui dolci!". E qualche giorno prima mi aveva anche chiesto un dolce al cioccolato... E così ho scelto una Devil.

Pistacchiosa: torta al pistacchio con crema al pistacchio

Inutile dirlo, la pistacchiosa superava la Devil 5 a 0. La povera Devil era superlativa, ma non poteva reggere il confronto con uno dei nostri ingredienti preferiti.

La ricetta della base è di Ginestra: il nome apoteosi al pistacchio è suo. Non ci sono parole per commentarla, è per-fe-tta. Soffice, delicata, mantiene la struttura, e sa tantissimo di pistacchio.

La crema è ispirata ad un ricetta di eCucinando: è una pasticciera soda (metodo Montersino) a cui ho aggiunto della pasta di pistacchio naturale (quella che si ottiene frullando i pistacchi finché non hanno una consistenza cremosa); questa pasta pistacchio (che non è la "nutella") si trova anche in commercio, purché non scegliate quella con altri ingredienti aggiunti (tipo olio o zuccheri: deve avere solo pistacchi). Leggete l'etichetta.

Pistacchiosa: torta al pistacchio con crema al pistacchio

La scelta tutta-pistacchio non è lasciata al caso: ho provato vari abbinamenti per questa torta (base cioccolato, o crema al cioccolato bianco) ma nessuna esalta il sapore del pistacchio come questo. Il pistacchio ha un sapore intenso ma nello stesso tempo delicato, soprattutto se come me non usate aromi artificiali, e basta poco a coprirlo rendendo la base completamente "anonima". Una crema diversa cambierà il sapore del vostro dolce. Se volete un dolce al pistacchio, considerate questa torta come tante sfumature dello stesso sapore. Godetevela.

ingredienti

Per la base al pistacchio senza glutine
(tortiera da 18 cm alta o 22 cm bassa)
  • farina di pistacchi, 126gr
  • maizena, 36gr
  • lievito per dolci, 7gr
  • zucchero semolato, 90gr
  • uova, 4 medie
  • olio di semi, 90gr
  • cannella, un pizzico
  • rum, 1 cucchiaio
Per la crema pasticciera al pistacchio senza glutine
(versione soda per torte farcite)
(dose per questa torta: per una più grande vanno ricalcolate le dosi)
  • latte, 500ml
  • zucchero, 60gr
  • maizena, 70gr
  • tuorli, 60gr
  • i semi di mezza bacca di vaniglia
  • pasta pistacchio, 100gr
Per decorare:
  • crema pistacchio tipo nutella, due cucchiai colmi
  • granella di pistacchi
  • rum o latte per la bagna


preparazione

Con questa torta servite 6-8 persone.
Dovete prepararla con un giorno di anticipo.
 
Preparate la base al pistacchio.

Montare gli albumi a neve fermissima con  un pizzico di sale e tenere da parte in frigo.

Setacciare in una ciotola l'amido di mais, il lievito, il pizzico di cannella, la farina di pistacchi.

Montare i tuorli con lo zucchero per almeno 10 minuti, finché non sono bianchi e "scrivono" (sollevando la frusta lasciano una riga visibile come se poteste scrivere).

Aggiungere poco per volta le farine e l'olio a filo, alternandoli.
Continuare a montare fino ad esaurire gli ingredienti.

A questo punto togliete la ciotola dalla vostra planetaria, usate una spatola, e con un movimento dall'alto in basso e ruotando la ciotola su se stessa incorporare gli albumi, in 3 riprese, senza smontarli.

Imburrate uno stampo. Il mio era uno stampo da 18 cm di diametro, apribile, con altezza 10cm, e l'impasto lo ha preso tutto. La torta non cresce moltissimo, quindi se userete uno stampo più grande la torta sarà più bassa.

Le dosi per uno stampo da 24cm di diametro sono:
farina di pistacchi 224gr
maizena, 64gr
olio di semi, 160gr
zucchero, 160gr
uova medie, 6
lievito, 8gr
cannella
rum

Infornate in forno già caldo a 160°, cuocete per un ora o più a seconda del forno. Fate la prova stecchino.

Trascorsa l'ora, lasciate raffreddare prima di sformare, rovesciate su una granella per dolci e tenete da parte finché non è completamente fredda.

Nel frattempo preparate la crema per la farcia.

Mettete in un tegame antiaderente il latte e i semi di vaniglia.
Ponete su fuoco dolce.

Montate a parte i tuorli con lo zucchero finché non sono gonfi e spumosi.
Mescolateli delicatamente all'amido finché non sono uniformi.

Al primo tremore del latte unite la crema di tuorli, attendete che si addensi se necessario mescolando con una frusta.

Togliete dal fuoco un attimo prima che sia troppo soda perché raffreddando rassoderà ancora.
Fate raffreddare brevemente, quindi unite la pasta pistacchi e mescolate.
Fate raffreddare completamente.

Montaggio del dolce.

Ottenete dalla torta tre dischi di uguale spessore.

Bagnateli secondo il vostro gusto, cercando di non caratterizzare troppo la bagna che poi si sentirà troppo: va bene del latte, oppure acqua, zucchero ed un po' di rum.

Mettete il primo strato di torta sul piatto, bagnatelo.

Versatevi uno strato di crema, lasciando un po' di psazio sui bordi, livellate.

Sovrapponete il secondo strato di crema e schiacciate dal centro verso i bordi per distribuire la crema.

Fate lo stesso col secondo strato di torta.

Giunti all'ultimo strato, vi sarà rimasto un piccolo quantitativo di crema.
Mescolatela alla "nutella" al pistacchio (se non vi è rimasta crema potete fare l'ultimo strato solo con questa "nutella") e con delicatezza livellate quello che sarà lo strato più esterno della torta.

Servite il giorno dopo, con riposo in frigo.
Decorate a vostro piacere ma poche ore prima per non fare ossidare la granella di pistacchi.


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lunedì 30 dicembre 2013

Arista di maiale in salsa al latte, in pentola a pressione: ricetta facilissima

Un arrosto aromatico con salsa al latte, da cuocere in pentola a pressione. Richiede una preparazione minima, ed il successo è garantito. Non è estremamente elaborata negli ingredienti, cosa che la rende un piatto leggero e povero di grassi, soprattutto se paragonato alle pietanze più elaborate dei giorni di festa.

arista

Ultimi giorni di questo anno che se ne va. Il cibo mi da la nausea, e di cucinare non ne posso davvero più. Oltre ai giorni di festa, passati in famiglia, ci sono i giorni in mezzo alle feste, passate con gli amici più cari, quelli che non puoi fare a meno di vedere e per i quali rinunci al sonno, al riposo, alla dieta. E così il tour de force va avanti, fra carrellate di piatti buonissimi e di ore di sonno perse.

Sono stanchissima, ma in qualche modo felice: quest'anno avevo deciso di non avere aspettative sul Natale, sulle riunioni in famiglia, fermamente convinta che in tutto c'è qualcosa di positivo e che io avrei trovato il mio bilancio favorevole. Ci sono riuscita.
Mi sono sforzata -e tanto- di guardare oltre, di alzare lo sguardo dai particolari per cercare il senso generale delle cose, il senso che unisce come un filo le tradizioni che ogni anno si ripetono, e quelle piccole novità date dal tempo che passa.
Quest'anno mi sono allenata in strada tutti i giorni, compresa la mattina di Natale. Non ho dimenticato, nel tran tran massacrante, di dedicare un po' di tempo a me stessa e alla mia salute, e per quanto sia stressante aggiungere l'esercizio fisico alla stanchezza del periodo, è anche molto rigenerante.
In strada tutto è pulito, si prendono le distanze da certi pensieri, si torna in contatto con se stessi, senza contare che camminare, anche lentamente, per me è massaggiare il mio stomaco "cullato" dall'interno, cosa che mi rimette sempre a posto ogni dolore legato all'eccesso di cibo.

Non sono troppo fiera di me: nonostante tutto la bilancia sale (di poco ma sale). Ma è Natale, e avevo anche voglia di questi eccessi, di essere sopra le righe, di vivere questi pranzi in modo diverso. So che a Gennaio, come molti, tornerò a dieta. Questo è quello che vorrei fare, questo è quello di cui avrei bisogno.
Nel frattempo, guardandomi allo specchio, trovando il tempo della pausa che le feste ti concedono, mi riscopro ad apprezzarmi tanto, e riscoprirmi soddisfatta di me. Quest'anno, per il 31, butterò via (davvero o simbolicamente non so) qualcosa che appartiene alla vecchia me, probabilmente un vecchio indumento largo, sperando che, a prescindere dalle mangiate di queste feste, io abbia chiuso definitivamente con quello stile di vita.
 
ingredienti
  • arista di maiale legata, 1 kg (potete sostituire con dell'arrosto, anche di vitello)
  • chiodi di garofano, 5 o 6
  • alloro, 2 foglie
  • salvia, 1 foglia
  • rosmarino, qualche ago
  • cipolla bianca, una media
  • carote, 2 piccole
  • sedano, un pezzetto
  • scorza di arancia, un pezzetto piccolo
  • sale, q.b.
  • olio, 3 cucchiai
  • latte p.s., 350ml
  • brandy (facoltativo, io non l'ho messo)
preparazione

Preparate un trito di cipolla, sedano, carota e scorza di arancia, e versatelo insieme all'olio sul fondo della pentola a pressione.
Ponete sul fuoco e rosolate.

Inserite quindi il tocco di carne in cui avrete inserito i chiodi di garofano, ambo i lati, equamente distribuiti. Sigillate la carne da tutte le parti.
Se scegliete di usarlo (io no) inserite qui qualche cucchiaio di brandy e fate sfumare.

Inserite i restanti aromi, il sale, e per ultimo il latte.
Chiudete il coperchio a pressione, e dalla fuoriuscita del vapore fate cuocere 40-45 minuti.
Spegnete e lasciate in pentola. Sentirete che profumo!

Una volta fredda, aprite la pentola a pressione e scolate l'arista.
Tagliate la rete o lo spago con delle forbici e tagliate a fette molto sottili.
Con un frullatore ad immersione frullate il fondo di cottura, che io ho servito così com'è. Volendo potete addensarlo con un po' di farina (senza glutine per i celiaci) e farne una salsa più densa, che sarà indispensabile per l'accompagnamento del piatto.

Disponete le fette a strati in un conenitore dai bordi alti, irrorandole con la salsa strato per strato.
Chiudete col coperchio e lasciate a insaporire per qualche ora.
Quindi disponete in un piatto a servire, scaldate al microonde, e servite con la rimanente salsa a parte.


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mercoledì 29 maggio 2013

Torta Paradiso (guarnita con panna)

La torta paradiso non è altro che un pandispagna montato a burro, dall'irresistibile sofficità. Fu inventata da un pasticcere di Pavia, Enrico Vigoni, nel 1878. Ottima base da guarnire, ma buona anche nella versione classica, cosparsa di zucchero a velo.

torta paradiso con panna

Ah, la bella stagione! Fa rifiorire le sane abitudini, gesti antichi e nuovi, e fa tornare la voglia di fare. Da molti punti di vista sembra che questa sia per me una nuova Primavera: di giorno in giorno mi sento rifiorire, diventare più forte, riprendere in mano la mia vita.

Niente è come prima, eppure molte cose sembrano esserlo. Ma io, dentro di me, so. So che il tempo non passa senza lasciare traccia, e che l'esperienza ha sempre un'orma sulla nostra pelle. Un'orma di cui io faccio tesoro, e che vado a sistemare tra una cosa e l'altra.

torta paradiso con panna

Questa torta è per la mia bimba, che mi invita a torteggiare come un tempo: la mia voglia di stare ai fornelli non è al top in questo periodo, ma per lei posso sempre fare un'eccezione.

La torta Paradiso da tanto volevo rifarla, e lei me l'ha chiesta ricoperta di panna (lei l'adora): eccola servita in due versioni, una con goccine di cioccolato e ciliegie disidratate, l'altra con le fragole fresche e la granella di pistacchi.

E' fatta con pari peso di burro, zucchero e farina (qui divisa in una parte di fecola per alleggerire il composto), e circa un uovo e un tuorlo ogni 100g di questi ingredienti. Questa versione ha una dose di uova un pò più alta.

ingredienti

Ricetta tratta da GialloZafferano (per una tortiera diametro 18cm)
  • farina 00, 62g
  • fecola di patate, 62g
  • burro, 124g
  • zucchero, 124g
  • uova (medio-piccole), 3 tuorli + 2 albumi (2 uova e 1 tuorlo)
  • lievito per dolci, 1/3 di busta
  • limoni, scorza grattuggiata di 1/3 di limone
  • vaniglia, semi di 1/3 di bacca

preparazione

Accendete il forno a 180°.
Separate i tuorli dagli albumi.

Mettete in una planetaria il burro a piccoli pezzi, metà dello zucchero e i semi di vaniglia. Cominciate con un cucchiaio di legno (è questo il segreto per montare bene il burro!), mescolate finché il burro non è a crema, quindi inserite la frusta e montate a spuma.

Aggiungete i tuorli, uno alla volta, avendo cura di amalgamare bene ogni tuorlo prima di aggiungerne un altro; procedete così fino ad ottenere un composto chiaro, cremoso e senza grumi.

Unite la scorza grattugiata del limone.

In un altro recipiente dai bordi alti, montate a neve gli albumi con un pizzico di sale, quindi, sempre sbattendo, aggiungete l’altra metà dello zucchero avanzato.

Setacciate farina, fecola di patate e lievito in polvere, mescolateli e aggiungeteli poco alla volta al composto di burro e uova.

Incorporate molto delicatamente gli albumi al composto di burro, tuorli e farina, mescolando con un mestolo dal basso verso l’alto per incamerare aria, e stando attenti a non smontare gli albumi.

Imburrate ed infarinate una tortiera (meglio se uno stampo a cerchio apribile) del diametro di 17-18 cm e versatevi l’impasto ottenuto; ponetela nel forno già caldo per circa 50 minuti (nel mio forno statico ne sono stati sufficienti 40).

Prima di sfornare la torta paradiso fate la prova cottura con uno stuzzicadenti da spiedini: se lo estrarrete completamente asciutto la torta sarà cotta.

Quando la torta si sarà raffreddata, disponetela su un piatto da portata e cospargetela di abbondante zucchero al velo vanigliato. Io l'ho decorata con panna montata e frutta fresca e secca.

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E' per questo che ogni tanto latitiamo...