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mercoledì 22 febbraio 2017

Ravanello selvatico (raphanus raphanistrum): una verdura "a tutto pasto"

Il ravanello selvatico (raphanus raphanistrum, sub. Landra) è una pianta selvatica che appartiene alla famiglia delle brassicacee.
Gli isocinati, contenuti in questa ed in altre specie, sono oggetto di studio dei ricercatori come potenziali agenti di protezione contro il cancro, in quanto inibiscono gli effetti cancerogeni di molte sostanze.

raphanus raphanistrum
Il mio ravanello, raccolto davanti casa: non è semplicemente stupendo?!?


L'altezza della pianta è di 20–80 cm., ma nel mio appezzamento di terreno raggiunge e supera il metro di altezza. La radice è di tipo a fittone, molto profonda e resistente. Il fusto può diventare legnoso, pur essendo una pianta annuale.

Da wikipedia:
Le foglie sono peloso-ispide. La forma delle foglie è pennato-lirate con 5 o più segmenti e sono picciolate. Il segmento terminale è lanceolato. Quelli laterali hanno dimensioni minori. I margini sono tutti dentati. Le foglie cauline sono progressivamente ridotte e sub-sessili con margine intero ma dentato.
L'infiorescenza è formata da un racemo terminale e aperto composto da diversi fiori (nessuno dei quali in posizione apicale) con brevi pedicelli.
L'antesi è da marzo a giugno, la raccolta può avvenire dall'autunno alla primavera inoltrata, a seconda dell'altitudine.

Questa pianta contiene minerali come il sodio, potassio, ferro, calcio, fosforo,vitamine A, C, E, niacina, proteine, lipidi, tannini, riboflavina, tiamina.
Nella medicina popolare si usava la parte aerea della pianta come stimolante gastrico e per facilitare la diuresi. Vengono consumate le foglie cotte o in insalata, aggiunte ad altre verdure. Il sapore è forte e piccante. I boccioli vengono consumati come i broccoli. È preferibile non consumarne i semi.

Consigli per la "coltivazione":
essendo una pianta spontanea, non necessita di alcuna cura. Nella mia proprietà cresce in diverse zone ed è piuttosto invasivo, così delimitiamo alcune aree in cui vogliamo mantenerne la crescita per la raccolta e la propagazione annuale. 
Se lasciato incolto diventa difficile da estirpare, e crea in alcuni punti zone impenetrabili. Per questa ragione ci preoccupiamo in questa stagione di potarlo spesso, anche in altezza, per impedire che raggiunga una crescita sconsiderata.

preparazione

Le foglie, dal sapore molto deciso che ricorda il cavolo, possono essere lesse o aggiunte crude all'insalata.

Personalmente, raccolgo le foglie più tenere o la parte apicale di quelle più grandi direttamente su campo. Al momento della bollitura non è così necessario pulirle ulteriormente.
Utilizzando un terreno a coltura biologica, ovvero del tutto privo di qualsiasi trattamento chimico, posso permettermi di dare al raccolto un semplice risciacquo in acqua corrente, ma si raccomanda di pulire bene le verdure, così come di non raccogliere erbe in zone di cui non si conosce il trattamento, o a bordo strada, o in zone inquinate.

Prima di raccogliere delle erbe spontanee accertatevi che non siano una specie protetta e che sia commestibile.
Non è previsto alcun piano di protezione per questa specie.

Le foglie appena sbollentate perdono del tutto il loro odore e sapore amaro, pur mantenendone una nota gradevole che, come detto, ricorda il sapore del cavolo.
Possono essere consumate così come sono (lesse), oppure ripassate in padella con uno spicchio d'aglio, oppure usate in preparazioni come primi piatti, polpette di ricotta o con uovo e pangrattato, frittelle.
Accompagnano molto bene dei secondi di carne come arrosti e bolliti.

Anche la radice è commestibile: ha un sapore deciso e piccante, e può essere grattugiata sui piatti.
Dalle radici fresche, affettate e lasciate sotto sale per qualche ora perché rilascino il succo, si ottiene una maschera per il viso che serve a schiarire le efelidi.

Misticanza in padella  

Il mio piatto preferito sono le foglie ripassate in padella con aglio e condite con un po' di ricotta fresca di pecora: questo è spesso il mio pranzo, come piatto unico!





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venerdì 11 marzo 2016

Parmigiana di zucca al forno

Solo pochi minuti per preparare la zucca alla parmigiana: un piatto semplice e buono, fatto di pochissimi ingredienti!

zucca alla parmigiana

Le proprietà della zucca sono tantissime, e non possiamo farcele sfuggire, soprattutto se abbiamo ancora qualche scorta della produzione del nostro orto!

Se vi avessi proposto questa parmigiana ad ottobre sarei stata banale. Ma ve la propongo a marzo, perché l'estate è ancora lontana, e la parmigiana classica, quella di melanzane, è un piatto che ci manca.
Provate anche voi: la preparazione è semplice e anche leggera, e questo piatto piace anche ai bimbi e a chi è attento alla linea e alla cucina sana.

zucca alla parmigiana


ingredienti
  • Zucca 500 gr (al netto degli scarti)
  • Parmigiano reggiano 30 gr
  • Olio extravergine d’oliva q.b.
  • Cipolla qb
preparazione

Fate dorare la cipolla tritata finemente nell’olio riscaldato a fuoco basso in una padella.
Sbucciate la zucca e tagliatela a fette (o se preferite a fiammiferi).
Mettetele in padella facendo attenzione a non far cuocere troppo disfacendo le fette.

È possibile anche cuocere in forno, come ho preferito io, ungendo una teglia e disponendo la zucca a fette, con la cipolla a velo. 200° fino a che non è un poco asciutta.

Disponete in un piatto a strati, alternando "il verso" delle fete strato dopo strato, in modo da formare una "scacchiera", e ultimate aggiungendo il parmigiano grattugiato.


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giovedì 11 febbraio 2016

Cacao: quando è il corpo che te lo chiede

Donne e cioccolato: binomio arcinoto, soprattutto in alcuni giorni del mese. Sapete perché?

immagine: food.detik.com tramite google immagini

In questi giorni ho l'umore in fase decisamente calante. Non è un problema per me, in questa fase della vita in cui ho imparato ad apprezzare ogni momento come necessario al naturale ritmo delle cose. Non ho particolari motivi da addurre, se non i miei ormoni e le giornate un po' grigie.
Entrambi i fattori (tenendo in considerazione la luce solare) sono infatti determinanti sul tono dell'umore.

Di questo mi va di chiacchierare:
     di serotonina, triptofano e cacao.

Molto, in verità, è racchiuso in questa immagine:


Ciascuno di noi ha degli ormoni direttamente connessi all’esperienza di piacere. Le endorfine sono naturali soppressori del dolore nel cervello, insieme a serotonina, ossitocina e dopamina.
Queste molecole specializzate traducono pensieri ed emozioni in forma chimica, permettendogli di comunicare - attraverso una complessa rete di interazioni- al resto del corpo.

Se siamo abitualmente sintonizzati con i bisogni reali e concreti del nostro corpo, sentire all'improvviso il bisogno di mangiare noci e cacao (non ho detto cioccolato, ho detto cacao!) non è sicuramente un pensiero da mettere a tacere dietro un muro di rimproveri e sensi di colpa.
Ci hanno insegnato a pensare al cibo in termini cognitivi, invece che esperienziali, e così diventa più difficile seguire un reale bisogno dettato dalla consapevolezza corporea.


Nell'arco del mese il livello di serotonina in una donna può variare notevolmente.

Il nostro corpo produce serotonina a partire dal triptofano, una sostanza contenuta in molti degli alimenti della figura sopra.
Quando andiamo in deficit rispetto ad alcuni nutrienti, il nostro corpo reclama. Quello che purtroppo succede è che la nostra mente, educata principalmente ad un regime punitivo conta-calorie, non ci porta in modo naturale verso gli alimenti riconosciuti "buoni" in questi giorni.
Ovviamente tutto questo discorso per dirvi che esistono quantità e tipologie di cibo che non solo non intaccano la linea (anche se la vostra amica continuerà a urlarvi "sei pazza??!) ma vi aiuteranno persino a sentirvi meglio.

Cacao: ne esitono moltissimi in commercio definiti "magri" (per definizione è magro un cacao in polvere che contiene meno del 20% di burro di cacao). Io ne ho trovato uno che mi soddisfa tantissimo, e che è a meno dell'1% di grassi. Non è vero che non ha sapore (ma non continene zuccheri) ed è una preziosa aggiunta a molti piatti, tanto che ormai lo uso persino nelle comuni preparazioni di famiglia. Il suo sapore è più intenso del cacao commerciale. Il suo potere nutritivo (ma non ingrassante!) è elevatissimo: magnesio, calcio, ferro, polifenoli.
Sceglietene uno magro, e concedetevelo senza sensi di colpa.

"In quei giorni", mangiate in modo regolare, prediligendo il pesce e i cibi ricchi di Omega3, preventivi per i dolori addominali.

So che è dura, ma cercate di camminare molto: il movimento stimola il buon umore, e l'esposizione alla luce migliora il lievello ormonale.

Usate cereali integrali e zuccheri non raffinati: non è solo una moda quella di credere che influiscono beneficamente sulla nostra salute, soprattutto in casi come quelli di cui abbiamo parlato oggi.


   Il mio rimedio lampo quando mi sento giù:

Io aggiungo un paio di cucchiaini di cacao amaro allo yogurt che preferisco, unendo poi due o tre noci spezzettate (o mandorle), e questo già basta. Se necessario, ripeto la dose nel pomeriggio.

Vi lascio però un dolce suggerimento -light- adatto alla questione.

PER ALTRE RICETTE AL CACAO CLICCA QUI.

torta cacao e nocciole

ingredienti

Per la tortina (diametro 20 stampo alto)
  • farina integrale bio, gr 218
  • cacao amaro di primissima qualità, 98gr
  • zucchero semolato integrale, 262 gr
  • olio di semi, 45 gr
  • latte di soia alla vaniglia, 262gr
  • un pizzico di cannella in polvere
  • lievito per dolci vanigliato, 1 busta 
  • la scorza di una piccola arancia non trattata
preparazione

In una ciotola setacciare la farina ed il lievito.
Unire lo zucchero, il cacao, la cannella.
Mescolare a parte il latte di soia e l'olio.
Versate a filo sulle polveri e mescolate piano stando attenti a non formare grumi.
Versare nello stampo imburrato e infornare a 160°-170° per 30-35 minuti (vale la prova stecchino).
Lasciar raffreddare nello stampo per 10 minuti poi sfornare su una gratella e lasciar raffreddare completamente.
Cospargete con crema spalmabile e granella, oppure mangiatela così. Ottima anche in stampini monoporzione.


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venerdì 6 marzo 2015

Undici ricette di dolci leggeri e dietetici

Cosa si fa quando non si riesce a resistere alla voglia di dolce? Si cede! Alcune delle mie ricette a basso contenuto di calorie, con pochi grassi, da consumare con parsimonia ma da preferire quando vorremmo fiondarci su qualcosa di... peggio!

Cosa accomuna la carrellata di ricette che segue? Ognuno ha il suo concetto di "light" e non riuscirò ad accontentare tutti nemmeno se ne pubblico 11 volte 11 ricette... ma c'è un "ma": queste ricette prevedono ingredienti molto leggeri e alcune sostituzioni.

Ad esempio, in quelle più "estreme" troverete il dolcificante (io ho usato lo stevia) ma potete utilizzare dello zucchero integrale di canna o del miele, che a parità di dosi ha meno calorie e un migliore processo di assimilazione.

Molte di queste ricette tagliano il burro in favore dell'olio o della ricotta e dello yogurt: stesso risultato ma molti meno grassi!

Il latte utilizzato è scremato o parzialmente scremato: meno calorie, stesso risultato! Lo sapevate? In alcune ricette è possibile persino sostituirlo con l'acqua.

La frutta, le spezie e il cacao magrissimo: preziosi alleati per dare sapore senza rinunciare alla linea.

Ed ecco le mie proposte:
  • Una crema di ricotta, pera e rum si può preparare in anticipo e tenere in frigo. È un abbinamento classico ma servito in coppa e senza... base. Si tagliano così delle calorie ma si mantiene il gusto. Ottimo il contrasto morbido/croccante. Scegliete un cioccolato a basso contenuto di grassi e zuccheri.
crema di ricotta pera e rum
  • Il plumcake di ricotta e yogurt è sofficissimo e non fa sentire per niente la mancanza del burro e di altri grassi, perché è la ricotta a donargli quella consistenza unica ed un profumo... tra le torte è davvero delicata e versatile.

Plum cake ricotta e yogurt senza burro né olio

  • Fare lo yogurt compatto e dolce in casa non è mai stato così semplice: seguite ingredienti e preparazione alla lettera e avrete tra le mani un dolce buonissimo e con molte meno calorie di una torta alla crema: nessuno mi ha mai smentito! Genuino, economico, buono: che altro?

yogurt al bacio

  • La torta integrale cocco e vaniglia è un dolce rustico di cui vado molto fiera, perché incontra i miei gusti ed anche la mia voglia di buono&sano. Non contiene latte o burro, e nemmeno farine raffinate.
torta integrale alla vaniglia

  • Il clafoutis si prepara con tutti i tipi di frutta che volete, scegliete quella di stagione ed avrete nel piatto una coccola davvero povera di grassi e molto golosa.
Clafoutis all'uva

  • E saliamo nella top-ten delle mie preferite: la torta carote e pistacchio, ricca di fibre e povera di grassi, è una vera goduria. La frutta secca, da molti erroneamente bandita, è molto importante in una dieta equilibrata, ed ha un buon apporto nutritivo migliore di altri ingredienti come ad esempio le farine raffinate. Ne approfitto per mostrarvela in una foto non inserita nel post originale!
torta di carote e pistacchi

  • Siete a dieta rigorossissima o il medico vi ha proibito momentaneamente alcuni ingredienti? Questi diet muffin sono stati preparati in un periodo in cui seguivo un regime per il controllo della glicemia e del colesterolo, e pur essendo tar quelli che ho definito "dolci senza niente", mi hanno regalato un momento di dolcezza.
muffin dietetici  
  • Se vi piace mangiare veggie, questo è il dolce che fa per voi: un budino di tofu. Non ho bisogno di aggiungere altro, è leggerissimo e dolcemente speziato.  
budini dolci speziati di tofu   

  • Con soli albumi e senza lattosio: ecco la ricetta per queste tortine al limone, sofficissime e davvero irresistibili!
tortine al limone con soli albumi e senza lattosio

  • La cheesecake può essere un dolce davvero magro, soprattutto se preparato senza la base di biscotti: ai tempi il correttore automatico mi ha regalato una serie di refusi su tutte le ricette "low carb" che sono diventate... slow carb! :D
new york cheesecake light al cacao

  • Potrei andare avanti, ma concludo la carrellata con i dolcetti di avena e miele, che io adoro: hanno pochissimi ingredienti ma un risultato da comfort food, soprattutto se amate le mele!
Dolcetti di avena e mele




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sabato 17 gennaio 2015

Dolcetti di avena e mele (senza uova, senza lattosio): ricetta dietetica

Dolcetti dietetici, senza glutine* e senza lattosio. Solo la genuinutà di pochi semplici ingredienti come l'avena e i mirtilli.
* L'avena è ben tollerata dalla maggior parte dei soggetti celiaci. Tuttavia ho corretto la dicitura "senza glutine" nel titolo di questo post dopo aver letto di più sull'argomento. L’AIC, in base al principio di precauzione, è in attesa di una più accurata definizione delle specifiche caratteristiche delle tipologie di avena maggiormente adatte alla dieta senza glutine, per poterne consigliare il consumo ai celiaci. Si consiglia quindi di assumerla con attenzione e solo dietro rassicurazione del proprio medico di fiducia. Per maggiori approfondimenti leggere qui.

Dolcetti di avena e mele

Dietetico non significa insipido e senza gusto: questi dolci sono buoni anche se non contengono saccarosio, o farina, o uova. Perfetti per chi vuole stare attento alle calorie, per chi vuole mangiare sano o per chi soffre di allergie alimentari. Direi che per questo periodo post-feste sono il dolcetto che ci vuole!

Sono di una semplicità sorprendente, li preparano anche i bambini: basta mescolare tutto e infornare. Il gusto è quello di un dolce light, quindi poco dolce e col sapore prevalente dell'avena. La consistenza è data dal contrasto tra i cereali e la mela. In ogni caso, non aspettatevi un muffin perché non lo è. Li ho preparati in mini-porzioni, in modo da essere ancora più... dietetici, un morso e via.

ingredienti
  • 150gr di farina d'avena
  • 2 cucchiai di fiocchi d'avena
  • 5 gr di lievito per dolci
  • 50gr di mirtilli e uvetta sultanina
  • 20gr di olio di semi
  • 60gr di miele artigianale
  • 1 mela
preparazione

Preriscaldare il forno a 200°.

Mescolare tutti gli ingredienti in una ciotola, unendo per ultima la mela sbucciata e a piccolissimi pezzetti.

Versare in stampini monoporzione del tipo usa e getta che si usa per i muffin (ma in dimensione più piccola).

Cuocere per 20-25 minuti finché l'esterno non diventa dorato ed il cuore del dolcetto rimane morbido.

Lasciare raffreddare prima di servire.

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martedì 11 novembre 2014

Polpette di tonno e zucca in semi di sesamo

Un abbinamento perfetto, quello del tonno col sesamo, ma perché non provare anche con la zucca?

Polpette di tonno e zucca in semi di sesamo

Come avevo già raccontato, io amo le polpette e mi ritrovo a impiattarle spesso. Scherzando dico che io "impolpetto" tutte cose!
Ho preparato tante volte le polpette di tonno e sesamo, ma il problema è che spesso risultano un po' asciutte.
Allora, memore di come ammorbidisco le tante polpette di carne servite per la felicità di bimbi che non sanno masticare, mi è venuta in mente la zucca cotta: è dolce, morbida, e toglie all'impasto quel pizzico di stopposità data dalla carne del tonno.

Polpette di tonno e zucca in semi di sesamo

Non vi resta che provare: sono saporite, aromatiche e fresche. Zenzero e limone sono indispensabili per un sapore unico, e il sesamo rilascia i suoi olii essenziali regalando alle polpette non solo croccantezza, ma anche sapore.
Vanno servite con una salsa di accompagnamento che può essere la semplice maionese allo yogurt (più delicata), o una salsa al rafano (più piccante) oppure una salsa a base di soia (più salata). A voi la scelta!

ingredienti

  • 800g di trancio di tonno surgelato
  • 2 cucchiai di zucca già cotta (in forno) e scolata
  • 1/2 cm di radice di zenzero fresco
  • prezzemolo tritato
  • 1 uovo medio
  • 1 cucchiaio di capperi sotto sale
  • zeste di mezzo limone
  • semi di sesamo
preparazione

Scongelate il pesce se surgelato, altrimenti usate dei tranci freschi.
In entrambi i casi dovranno essere ben scolati e asciutti.
Tagliateli in pezzi.

Passate al cutter i capperi, l'uovo, il prezzemolo, le zeste del limone, lo zenzero.
Unite il pesce a pezzi, e la zucca ben scolata.
Se necessario regolate di sale.

Fate delle polpette leggermente schiacciate che panerete con i semi di sesamo, e cuocete il teglia antiaderente, a 200° per pochi minuti (circa 10).

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martedì 4 novembre 2014

Zucca speziata: un piatto per riequilibrare il corpo

Il cambio di orario in autunno può scalzare le nostre sane abitudini, lasciandoci stanchi e un po' giù di umore. La zucca speziata è uno di quei pasti che restituisce allegria, aiutando il corpo a depurarsi.

zucca speziata con semi vari

Un vero e proprio autunno, quest'anno, oltre la metafora.
Molte cose finiscono, lasciando il passo ad un inverno pesante, anche se non ancora imminente.
Ho perso un po' il ritmo, e con esso l'equilibrio, ma per la prima volta nella mia vita questo non genera in me nessun auto-giudizio.

Nella vita le cose brutte capitano, e non sempre ce le andiamo a cercare.
A volte si susseguono così rapidamente da non aver il tempo di cicatrizzare un dolore prima che se ne apra un altro. E così, negli ultimi due mesi, ho cercato di restare in piedi nella tempesta, facendo il meglio che ho potuto.

Devo dire, però, che adesso non mi sento per niente in forma, da tutti i punti di vista. Mi sforzo di tornare alle buone abitudini, ma quando sei convalescente non puoi tornare "in pista" in una sola volta. Mi circondo allora di piccole cose, e anche se in alcune fallisco, in altre riesco.
Pian piano i vecchi equilibri torneranno a farmi stare bene.

zucca speziata con semi vari

Oggi comincio dal pranzo (se preferite, la vostra cena): un piatto disintossicante, sano, di stagione ma pieno di gusto e sapore.
Un tempo avrei pensato che non si può pranzare con un piatto di verdura, eppure vi assicuro che è buono e anche saziante. I carboidrati non sono "banditi", ma sotto forma di semi, simbolo della terra, di un ritorno al radicamento che ci serve per crescere e ricominciare.
Vitamine tante, gusto ancora di più. Se non volete inserirlo nella vostra dieta, provate questo piatto come contorno.

ingredienti

Le spezie non sono quantificate perché potete usarle a vostro gusto, io ne ho usato appena un pizzico di ognuna.
  • tre-quattro grandi spicchi di zucca già cotta (al forno) e scolata
  • mezza cipolla appassita in un cucchiaino di olio d'oliva
  • pepe bianco
  • cannella
  • cumino
  • curry
  • zenzero macinato
  • un pizzico di chiodo di garofano in polvere
  • latte di mandorle (sostituibile con latte o brodo vegetale)
  • noce moscata
Per guarnire:
  • un cucchiaio di semi di zucca
  • un pizzico di sesamo nero
  • un pizzico semi di chia
preparazione

La zucca era precedentemente cotta al forno, quindi asciutta.
L'ho tagliata in pezzi tenendone un po' da parte, quindi messa nel boccale del mixer con la cipolla stufata, un pizzico di ogni spezia e il sale.
Non l'ho frullata moltissimo per mantenere una consistenza filamentosa e poco liscia.

Ho versato in ciotola e aggiunto del brodo caldo, non troppo.
Infine ho unito i semi e un po' di zucca a pezzi, per dare consistenza e croccantezza.
Ho guarnito con un filo d'olio nuovo e servita calda.

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mercoledì 29 ottobre 2014

Coscia di maiale alla salvia con zucca e mele: l'autunno.

Un secondo piatto autunnale molto elegante e saporito, ma anche ricco di buoni nutrienti. Zucca, mele e profumi dell'orto.

Maiale alla salvia con zucca e mele

Solitamente tengo le cose troppo personali lontano dal blog, e così farò anche questa volta. Ma è difficile non raccontare che questo autunno sarà un po' triste per noi.
La nostra famiglia (allargata) è diventata un po' più piccola. Sono cose della vita, e il tempo lenirà la tristezza, ma nel presente cerchiamo di curare il dispiacere per ciò che non c'è più.

Penso sempre all'autunno come alla stagione che ci insegna che le cose finiscono. Abbiamo bisogno di questa lezione per andare avanti e comprendere il senso del cerchio della vita.
Provo a riportare questo nella mia vita di ogni giorno, nel mio modo di mangiare, nel mio modo di pensare alla felicità. Abbiamo bisogno di finire, e poi ricominciare. E di avere fiducia nel tempo.

Maiale alla salvia con zucca e mele

ingredienti

Per tre persone
  • 500 g di coscia di maiale a fettine 
  • una cipolla grande 
  •  un mazzetto di salvia 
  • 2 mele non troppo dolci 
  • 200 g di polpa di zucca sbucciata 
  • olio e.v. d'oliva 
  • sale, pepe 
  • aceto balsamico
preparazione

Sbucciate la cipolla e tritatela molto sottilmente.

Scaldate un po' d'olio in una padella grande e alta, uite la cipolla e cominciate a farla ammorbidire.

Sbucciate le mele e tagliatele a tocchetti regolari; riducete la zucca a dadi di uguale misura.

Unite alla cipolla i dadi di zucca, le foglie di salvia e le mele; salate, coprite la padella con un coperchio (se rilascia troppo liquido potete togliere il coperchio), abbassate la fiamma al minimo e proseguite la cottura.

Quando la zucca  sarà a media cottura, prendete un'altra padella, asciugate le fette di carne con un tovagliolo e rosolatele velocemente senza alcun condimento.

Quindi, unite la carne al tegame di verdure, irrorate con l'aceto balsamico e lasciatelo evaporare leggermente.

Togliete la preparazione dal fuoco e insaporitela con una macinata abbondante di pepe.


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mercoledì 26 febbraio 2014

Kebab di tacchino fatto in casa, con salsa allo yogurt: ricetta dietetica

Per gli amanti del kebab proponiamo una versione da fare a casa, che forse non eguaglia la versione allo spiedo, ma accontenterà di certo il vostro gusto!

Kebab di tacchino con salsa allo yogurt

Ha poche calorie questo secondo di carne, e prendo due piccioni con una fava: faccio contenta mia moglie, e mi godo il piatto anche io. Questo è un tipico esempio di come una ricetta leggera possa essere preparata con (buon) gusto e accuratezza. Non ne convenite anche voi?
Provate, e fatemi sapere.

Enjoy, Zenzero.

Kebab di tacchino con salsa allo yogurt

ingredienti

Per due-tre persone:



Per la salsa allo yogurt:

  • 125 ml di yogurt compatto greco
  • tre o quattro cetriolini sottaceto sgocciolati e sciacquati
  • sei foglioline di menta fresca
  • un pizzico di aglio in polvere
  • sale
  • qualche goccia di tabasco


preparazione

Cuocete la coscia di tacchino, o al forno o in pentola a pressione (l'ideale sarebbe al barbecue, ma questa è una ricetta... casalinga).

Disossatela, privatela della pelle, e sfilacciate la sua carne.

In una padella antiaderente molto calda, versate il cumino o il ras el hanout in modo da farne uscire gli olii essenziali e renderli più aromatici.

Versate quindi gli sfilacci di carne, su fuoco vivace, fino a renderla un po' croccante e dorata.

Nel frattempo (ancora meglio se riposa qualche ora) preparate la salsa allo yogurt:
tritate i cetrioli e la menta, mescolando poi tutti gli ingredienti e mettendo in frigo.

Servite la carne con la salsa di accompagnamento e delle verdure fresche, come pomodoro, insalata verde, carote.


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lunedì 4 novembre 2013

Polpette con zucca e cumino: ricetta rapidissima e dietetica

Come pranzare in modo gustoso in meno di trenta minuti? Con le polpette alla zucca e cumino, dal sapore intenso e genuino, e decisamente di stagione.

polpette con zucca e cumino

La foto non rende loro certamente onore, ma queste polpette sono stata preparate al volo, in una condizione davvero particolare. E ve la racconto per dimostrarvi che per mangiare bene ci vuole davvero poco.

Sono ispirate ad una ricetta di CosebuonediAle e io le ho trovate buonissime: le pensavo da giorni, quindi non mi sono fatta scappare l'occasione di impiattarle.

Da quasi un anno la famiglia Mela&Zenzero non andava in vacanza. Esclusa l'estate al mare, dove abbiamo casa (che per noi non è mai del tutto relax), non partivamo alla volta di una struttura alberghiera e di una vacanza on the road da un po' di mesi. Coincidenze, fatalità, insomma è successo. Ed ultimamente eravamo un po' stanchi e stressati dalla quotidianità.

Per questo weekend, dunque, ci siamo fatti un regalo: partire alla volta delle Madonie, per visitari i nostri magnifici boschi siculi.
Quando ero andata, altre volte, non ero stata in condizione di apprezzare davvero questi territori: troppo giovane, troppo incinta, troppo neo mammma, troppo distratta da altro.
Solo stavolta, dopo tanti anni, sono riuscita a fare un vero percorso montano e ad addentrarmi nella magia di un posto che è davvero un patrimonio dell'umanità.

La nostra piccola Brioscina, eroicamente allenata ad occasioni come questa, ci ha seguiti in un percorso di due ore e trenta, senza nemmeno lamentarsi: che brava la mia bambina!
Ci siamo addentrati nel bosco degli Agrifogli Giganti, sul sentiero degli Alberi Secolari, e sembrava di stare dentro ad una pagina del Signore Degli Anelli...
(Sono rimasta nella posizione della foto per almeno 15 minuti, in contemplazione mistica delle emozioni provate)

io e nonno Faggio

Non mi sono mai sentita così piccola e "insignificante" davanti all'eternità.
Io ero lì, davanti a Lui, e Lui era Vivo.
Potrà sentire che sono qui?
Se potesse parlarmi, cosa mi raccontaerebbe?
Ho passato 15 minuti in silenzio, facendomi tenere in braccio da lui.
L'ho respirato, Sentito, annusato, ho cercato di compenetrarmi nella sua energia.
E ho parlato con molti suoi fratelli e cugini, durante questa escursione...

I miei occhi ed il mio cuore traboccavano di intensità. 

Sto divagando? Ah, sì. Ovviamente devo parlarvi della ricetta: dovevamo raggiungere la nostra struttura per pranzo, ma, ovviamente presi da mille cose, abbiamo fatto troppo tardi e ce ne siamo resi conto solo dopo esserci seduti in macchina, pronti a partire.

"Non arriveremo mai in tempo per pranzo"
"Ok, torna indietro, si pranza a casa".
Cose alla Mela & Zenzero, và.
Così sono nate queste polpette!
ingredienti
  • 500g di macinato di manzo (o misto)
  • 200g di zucca pulita e tagliata a piccolissimi cubetti
  • 1 piccola cipolla fresca o 1/2 cucch.no di cipolla in polvere
  • 1 cucchiaino da caffè di cumino
  • sale, q.b.
preparazione

Prendete i cubetti di zucca (da me sempre tagliati, sbucciati e congelati per averli sempre a disposizione) e cuoceteli con coperchio in microonde al massimo della potenza per circa 5 minuti.
Se usate la cipolla fresca, cuocetela con la zucca.

Nel frattempo mescolate gli altri ingredienti.
Pronta la zucca, date una passata col mixer in modo da amalgamare i pezzetti con il macinato di carne condito.

Date la forma di piccole polpette, quindi cuocete in padella antiaderente rovente, per pochi minuti per lato.



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venerdì 4 ottobre 2013

Salatini o crackers con lievito madre non rinfrescato, senza uova né burro (e la dieta di mantenimento)

Salatini rotondi da aperitivo, o piccoli crackers se volete, che mia figlia utilizza per gli spuntini: con un notevole risparmio di calorie e di grassi rispetto ai loro cugini da supermercato. 
I più friabili che io abbia mai ottenuto... hanno una sola controindicazione: sono un tremendo cibo-domino, e non riuscirete a fermarvi!

Salatini con lievito madre e strutto

Gente, qui finisce che vi giro più ricette di riciclo degli scarti dei rinfreschi che lievitati veri e propri! Ebbene sì, lo sapete, buttar via gli avanzi del rinfresco del lievito madre è davvero un peccato. Io sono sempre alla ricerca di un modo per non far finire nel secchio troppa farina. E oggi mi sono inventata i salatini.

Oggi però prendo la scusa di questa ricetta per raccontarvi un'altra cosa: oggi è il primo giorno del resto della mia dieta. Ebbene sì, la dieta di mantenimento progredisce, e si arricchisce di nuove concessioni.

Salatini con lievito madre e strutto

Come sono arrivata a questo punto? Sembrava lontanissimo. Appena qualche mese fa pensavo non sarebbe mai arrivato. Da quando sono entrata nella fase di mantenimento (che inizialmente era ancora piuttosto limitata) ho perso altri tre chili: inaspettati.
Avrei in teoria dovuto mantenere il peso di quel momento, ed invece, complice il mare, le nuotate, lo sport, ho perso ancora qualche chiletto, tanto da pensare che adesso vorrei proprio fermarmi qui... sono abbastanza soddisfatta.

Ve lo dico? E' una cosa che mi emoziona abbastanza. Penso allo scorso gennaio, a quando ho iniziato, a quanto è stata dura. Penso che vorrei non passarci mai più.
Penso talvolta di non ricordare com'era portarsi dietro un corpo tanto diverso da adesso, un corpo che tutto sommato non era il mio.
Ora mi riconosco: "prima" ero così, ora sono così. "Ciao", mi dico quando passo davanti ad uno specchio, "bentornata". E sorrido.

Ho sempre pensato della gente che entrava in dieta di mantenimento che potesse fare ciò che voleva: sbraco massimo, più o meno. Ed invece vi assicuro che non è così, la paura di dover ricominciare tutto da capo c'è e basta a farmi pensare che gli sgarri devono essere limitati.
Però, inutile che lo dica, non è più come prima, quando alimentarsi era uno slalom tra cibi proibiti e non, e tutto era davvero complicato. Ora persino fare la spesa è più semplice.

Ci sono sapori che mi emozionano. Ora sto davanti a certi cibi con una consapevolezza diversa. Mai più pane, ad esempio, mi sono detta. Perché? Semplice: non posso farlo perché è il mio punto debole! Appena me lo trovo davanti non resisto. Quindi mi sono detta che per un po' non farò più pane in casa (a tutto il resto riesco a resistere).

Mi sento ancora in cammino, al lavoro, sento che non è finita. Ogni giorno richiede una programmazione, una consapevolezza, abbastanza attenta, anche se le maglie sono adesso molto più larghe.
Non posso abbandonare lo sport, non voglio farlo: perché ormai non riesco a rinunciarci, e perché so che è una delle cose che ho imparato, un trucco -se vogliamo- per far sì che questo cambiamento non sia solo una parentesi accidentale, ma sia permanente.

Perché io voglio che lo sia davvero: voglio andare avanti, e mai più indietro. "Per sempre" è tanto tempo, ma il futuro non si aspetta... si prepara. Da oggi.

P.S.: ovviamente ho mangiato una porzione di questi salatini, e sono di-vi-ni!

Salatini con lievito madre e strutto


ingredienti

Vi riporto le dosi che ho scelto di utilizzare, ma vi spiego anche come calcolare le vostre, dal momento che gli scarti del lievito madre non hanno mai peso uguale.

  • Si parte dal Lievito Madre: io 230g
  • Metà del suo peso di farina 0: io 115g
  • Metà del peso della farina di acqua: io 58
  • Un terzo del peso dell'acqua di strutto: io 19g
  • un pizzico di bicarbonato se necessario
  • Sale, 4g
  • farina di semola q.b. a dare giusta consistenza all'impasto (io un piccolo pugno)
  • olio d'oliva e sale grosso per rifinire
preparazione

Ho impastato a mano con mia figlia!

Abbiamo messo in una ciotola l'acqua appena tiepida ed il lievito madre spezzettato.
Poi abbiamo aggiunto la farina setacciata (non nella seconda esecuzione, in cui l'abbiamo versata a pioggia), lo strutto, per ultimo il sale. Abbiamo unito tanta semola fino ad ottenere un impasto malleabile ma morbido, non duro e tenace.

Abbiamo impastato vigorosamente per una decina di minuti. Io ho eseguito una serie di pieghe dai lati verso il centro per portare in tensione la pasta.
L'impasto migliora se a questo punto lo lasciate risposare 15-20 minuti coperto a campana da una ciotola, sul piano di lavoro, a temperatura ambiente.

Poi abbiamo steso col mattarello e ricavato con uno stampino tanti dischetti, ma devo dire che con la macchinetta per sfogliare le tagliatelle è più semplice e anche più efficace. Con l'Imperia ho steso al numero 4 e 5, a seconda dell'uso che dovevo farne.
Potete infatti realizzare anche sfogliette per cremine da aperitivo, o crackers.

Disposti i dischetti su una leccarda rivestita di cartaforno, ciascuno è stato bucato con uno stuzzicadenti (importante se no gonfiano), spennellato d'olio e.v. d'oliva e ricoperto con qualche grano di sale grosso.

Vanno in forno caldo, 200° per 15-20 minuti.
Potete unire, prima di infornare, anche origano, rosmarino, paprica, per renderli più aromatici.



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E' per questo che ogni tanto latitiamo...