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sabato 31 ottobre 2015

Torte e ricette salate con la zucca

A me la zucca piace tanto, e il mio orto ne produce sempre molte. In questo post vi propongo le ricette salate che solitamente preparo con questo ingrediente.

Comincio dai primi piatti:
  • Le lasagne al ragù di zucca: sono semplici, devo dirvelo: non ho voluto caricare i sapori per avere un'alternativa ai soliti condimenti giornalieri per la mia bimba, ma si difendono benissimo anche sulla tavola delle feste!

lasagne al ragù con zucca rossa

  • Il risotto rapido alla zucca e gorgonzola:
    potrei innamorarmi di questi colori in un solo istante. E di fatto me ne sono innamorata. Preparato senza tostatura, questo riso si cucina in poco tempo ed è molto gustoso.
IMG_7049

  •  La zucca speziata, un mix di consistenze e sapori davvero salutare per il nostro organismo:



zucca speziata con semi vari


E passiamo ai secondi:
Maiale alla salvia con zucca e mele

  • Le polpette sono sempre gradite, e fanno sia da fingerfood che da secondo piatto. Ve le propongo in due versioni.

    Le polpette con zucca e cumino:

    polpette con zucca e cumino
E le polpette di tonno e zucca in semi di sesamo:
Polpette di tonno e zucca in semi di sesamo

Infine gli sformati:
torta rovesciata di zucca (salata)

sformato di zucca e broccoli

  • ed infine, antipasto o piatto unico, torta di speck, zucca e scamorza: la più classica delle preparazioni nel campo delle torte salate, che non posso fare a meno di suggerirvi ;)
E se avete anche bisogno di ricette dolci, questa la mia raccolta:
Melazenzero, torte con la zucca o con la carota.

 
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© Melazenzero. Immagini e contenuti sono protetti da copyright. Si prega di non utilizzare le immagini senza previa autorizzazione. Se si vuole ripubblicare questa ricetta o i concetti espressi nella descrizione, si prega di ri-scrivere la ricetta con parole proprie, e porre sempre e comunque un link a questo post per la ricetta.

mercoledì 21 ottobre 2015

Torte con la zucca o con la carota, ricette di Melazenzero

Forse non tutti sanno che la zucca e la carota sono molto simili tra loro nel gusto e nella consistenza. Qualcuno storce il naso quando si parla di inserirli nei dolci, eppure il loro sapore è unico, non prevalente, e rende il dolce davvero buono.

Qui sotto una raccolta dei miei dolci con la zucca, di questa stagione, ed ugualmente con la carota, perché nella maggior parte dei casi ho scambiato i due ingredienti senza modifiche sostanziali nella riuscita o nel sapore.
Provatene qualcuna e fatemi sapere.
Se vi piace, condividete sui vostri social!



Torta di ricotta e zucca rossa, glassata al cioccolato fondente



torta di carote di Delia Smith

  • Un classico, il sapore della zucca non si sentirà nemmeno, ma donerà alla torta zucca e cioccolato una consistenza unica: guardate la foto!

  •  I miei preferiti: Muffin carote e amaretti! Sono delle tortine rapidissime da preparare: ho impiegato meno di 10 minuti ed erano già in forno. Sono anche rapide a cuocersi, quindi sono pronte in fretta. Tutta questa semplicità, tuttavia, non penalizza il gusto: sono un dolce davvero intenso e non banale. Provatelo!
Muffin carote e amaretti con cream-cheese frosting

  • Ancora scettici? Amanti del rustico? Provate con la farina di semola: torta di zucca e ricotta con semola di grano duro. E una bella glassa a coronare il tutto. (Notate cosa ho scritto in nota per me stessa: "non cambiare nulla, è buonissima!").
    Postilla: in questa ricetta potete eliminare il burro, sostituirlo con la ricotta e rendere la porzione meno calorica. Nell'insieme è un dolce leggero e nutriente!
Torta di zucca e ricotta con farina di semola di grano duro 

  • Non andate via, il meglio deve ancora venire: nella top-ten la mia adorata torta di carote e pistacchi, raffinata, elegante, facile e buonissima! 
torta di carote e pistacchi

  • Intramontabile la pumpkin-pie, la torta di Halloween, in una versione che conquista: crostata di zucca, venite a scoprirla.
pumpkin-pie

  • C'è qualcosa di estremamente coccoloso, per me, in un dolce impastato con la farina di mandorle: quella morbidezza umida, sabbiosa, avvolgente, e quell'aroma così speciale, così morbido. Torta con ricotta, mandorle e carote. Enjoy.
torta carote ricotta e mandorle
  • Infine, ultradatata questa frolla con le carote nell'impasto: pessima foto, ottimo il gusto. Oggi saprei disporre meglio in teglia (ah, l'esperienza...). Il connubio con la marmellata di arance è per-fe-tto! Fatemi sapere se siete d'accordo...
girandole

Ora non avete più dubbi, DEVE esserci la ricetta per voi!
Se la mia raccolta vi è piaciuta, condividetela. Vi ricordo che Melazenzero è anche su facebook, twitter, pinterest e instagram.

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sabato 17 ottobre 2015

Zucca, sicilia e festa dei Morti

I biscotti di San Martino, i biscotti dei morti, e tanti dolci tipici che si preparano con i frutti autunnali: questa piccola raccolta è la testimonianza di ricette che per me sono ormai collaudate e che ripeto, sempre uguali, tutti gli anni.

zucca di halloween

I biscotti di san Martino si preparano già in questo periodo, insieme ai primi vini liquorosi della stagione. Sono biscotti molto semplici che si inzuppano, infatti, proprio nei vini preferiti, a fine pasto, per un dolce conviviale, da conversazione.
Di seguito due versioni, una con lievito madre ed una con lievito di birra.
Possono essere biscottati per l'inzuppo, o farciti di crema come dessert. Imperdibili!


La frutta di martorana è un piccolo capolavoro di arte culinaria che si prepara con la maestria di mani pazienti. Farina di mandorle che diventa piccolo capolavoro, per la gioia dei grandi e dei piccoli golosi!
frutta di martorana


E in tema "halloween", ecco la famosa torta con la zucca, o almeno una delle sue versioni che a me piace moltissimo: la pumpkin-pie.

pumpkin-pie

Tra i "dolci dei morti" (ovvero i dolciumi che si preparano per la festa dei morti, tra ottobre e novembre) mi piace preparare anche i quaresimali, biscotti da inzuppo alle mandorle che in sicilia si ripropongono i vari periodi dell'anno.

quaresimali

Tra i dolci della festa dei morti si annoverano anche i taralli, in dialetto chiamate "taralle": sono dei biscottini friabilissimi  a forma di ciambella intrecciata. Il loro interno è morbido e spugnoso, molto aromatico e friabile.

taralli glassati al limone

Per le reginelle, o biscotti regina, mi manca la foto (provederò a prepararli di nuovo!) perché il file si è corrotto... ma non posso non inserirli: sono biscotti secchi ricoperti di sesamo e preparati con l'ammoniaca per dolci. Da provare!

Fatemi sapere se qualcuna di queste ricette vi è piaciuta. Vi aspetto alla prossima raccolta... enjoy!


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giovedì 23 ottobre 2014

Torta di zucca e ricotta con semola di grano duro

La semola di grano duro incontra la zucca e la ricotta. Il cioccolato le avvolge. La torta d'autunno è pronta ad incantare il nostro dopo-cena!

Torta di zucca e ricotta con farina di semola di grano duro


Le torte con la semola di grano duro mi incuriosiscono molto: pare abbiano una consistenza più rustica per la granulometria della farina. Allora, mi sono detta, andrà bene per un dolce che ha tra gli ingredienti la zucca cotta e la ricotta, dal momento che sono ingredienti umidi, e che la semola assorbe bene l'umidità.

Torta di zucca e ricotta con farina di semola di grano duro

E così, anche se non sono brava, ho provato a bilanciare la mia ricetta.
Il risultato è buono ma perfezionabile. Se vorrete provarlo mi farete contenta!

ingredienti


Per uno stampo da 33cm di lunghezza:
  • 160gr di uova pesate col guscio (3 medie)
  • 100gr di farina di semola di grano duro
  • 60gr di amido di mais
  • 160gr di zucca cotta e scolata
  • 160gr di ricotta di pecora scolata
  • 50gr di burro
  • 160gr di zucchero
  • 10gr di lievito per dolci
  • 1 tazzina di liquore amaretto
  • burro per lo stampo
Per la copertura:
  • 50gr di cioccolato fondente (o più, per i più golosi!)
  • 1 bicchierino di rum bianco
Torta di zucca e ricotta con farina di semola di grano duro
preparazione

Montate le uova intere con lo zucchero finché non sono spumose.
Aggiungete la ricotta ed il burro fuso freddo, quindi la zucca e il liquore.
Setacciate le farine con il lievito e aggiungetele all'impasto con una spatola.
Imburrate uno stampo e informate in forno preriscaldato a 200°, quindi abbassate a 160° e cuocete per 50 minuti. Il dolce non deve seccarsi troppo.

Una volta sfornato lasciate qualche minuto nello stampo, quindi sformate e fate raffreddare.

Nel frattempo preparate la glassa:
in un pentolino a bagnomaria fate sciogliere il cioccolato a scaglie con il rum e non surriscaldatelo troppo. Versatelo ancora liquido sulle fette di torta.


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martedì 12 novembre 2013

Biscotti di San Martino ripieni di crema di ricotta con lievito madre

Biscotti tipici del giorno di san Martino in Sicilia, questi dolcetti morbidi ripieni di crema di ricotta. Quest'anno in versione col lievito madre, per la versione con lievito di birra cliccate qui.

Biscotti di san martino ripieni con lievito madre

Come molte delle cose sicule, hanno due volti: semplici all'apparenza, questi dolcini nascondono al loro interno un tripudio di sapori. Aromi intensi come l'anice, la cannella, la scorza di limone, il profumo del moscato. Sapori che si sprigionano al meglio nel riposo, "conoscendosi" e mescolandosi tra loro.

Un morso è trasbordante di sofficità e di crema: io li adoro così.

Non li ho glassati né decorati, quest'anno (solo nei primi un po' di zucchero a velo, ma alla fine li abbiamo mangiati così come li vedete). Ho concentrato tutte le mie energie nell'attesa, quella importante che caratterizza le preparazioni con il lievito madre. Quest'anno son venuti morbidi come brioche!

Facilissima la preparazione, poi fanno tutto da soli: lievitano, inondano la casa di profumo, vi innamorano. Sapori senza mezze misure, non per tutti: come la sicilia, del resto.

ingredienti

Per 20 pezzi (circa)

  • farina 00, 380g
  • lievito madre, 120g (di un anno fa è la versione con lievito di birra)
  • acqua, q.b all'assorbimento(200-250gr circa, regolatevi ad occhio)
  • zucchero di canna, 120g (anche un pò di più se vi piacciono più dolci)
  • strutto, 60g
  • semi di anice, 1 cucchiaio
  • cannella in polvere, 1 cucchiaino
  • sale, q.b.
Per la bagna
  • acqua calda, 100g
  • zucchero, 60g
  • moscato, 30-40g
Per la crema di ricotta
  • ricotta di pecora, 400g
  • zucchero, 100g
  • scorza di limone bio grattugiata
preparazione 

Cominciate dalla crema di ricotta (la sera prima o anche più).

La farcitura necessita di tempo per riposare e solidificarsi.
La ricotta dev'essere rigorosamente di pecora, e dovete lasciarla scolare finché non risulta asciutta e soda. Se necessario, eliminate il siero di scolo più volte. Quest'operazione è molto importante soprattutto se usate una ricotta non industriale, più ricca di siero.
Unite lo zucchero e la scorza di un limone grattugiata.
Va mescolato con una forchetta o con una frusta in acciaio per mantenere una certa consistenza, oppure passato a setaccio (perfetto il passaverdura a fori larghi, come faceva la mia nonnina).
Fate riposare in frigo, coperta, per qualche ora o per tutta la notte.


Preparate i biscotti di san Martino.
In una planetaria o in una ciotola versate la farina e lo zucchero, versate al centro il lievito madre spezzettato ma non schiacciato, i semi di anice, la cannella e lo strutto a piccoli pezzi.
Impastate per qualche giro a bassa velocità aggiungendo acqua tiepida (ma non calda) a filo molto lentamente, aspettando che la assorba tutta prima di aggiungerne altra. Ne ho aggiunto un bicchiere scarso, ma la quantità varia in base al tipo di farina.
L'impasto deve risultare compatto ed elastico, liscio ed omogeneo, della consistenza di una pasta da pane.Ci vorranno 15-20 minuti ad incordarlo.
Ponete in un contenitore stretto e lungo, appena oliato, in luogo tiepido fino al raddoppio (io più di 12 ore).
Quindi rovesciate l'impasto sulla spianatoia, eseguite delle pieghe, arrotondate e coprite a campana per 10-15 minuti.

Dividete quindi a bastoncini, lunghi circa 8-10 centimetri, che ripiegherete su se stessi, ottenendo così delle chiocciole.
Io ho fatto così: ho preso il bastoncino e l'ho arrotolato su due dita (indice e medio) della mano sinistra mentre con la destra formavo la chiocciola.
Imburrate una placca da forno o rivestitela di cartaforno e disponetevi le "ciambelline" ben distanziate tra loro. Mettetele in un luogo tiepido, copritele con un canovaccio e lasciatele lievitare. Io le ho lasciate 6 ore abbondanti.
Fateli cuocere nel forno , precedentemente riscaldato a 200°, per 20-25 minuti circa, tirateli fuori quando saranno dorati e morbidi al tatto, (fate attenzione a non farli diventare scuri e quindi troppo cotti).
Metteteli su una gratella e lasciateli raffreddare.


Farcitura.

Prendete i biscotti, tagliate la calotta superiore, e con l’aiuto di un cucchiaino scavate leggermente all’interno del biscotto, con molta delicatezza in modo da formare una piccola cavità.
Versate il moscato in una ciotola, diluitelo con l’acqua calda e lo zucchero, e con un cucchiaino inzuppate generosamente i biscotti.
Ora prendete un pennello e bagnate la calotta superiore e la superficie esterna di ogni biscotto.
Riempite i biscotti con la crema di ricotta che avete preparato precedentemente (che ora sarà rassodata), posizionate sopra ogni biscotto la propria calotta, spolverizzate i raschi di zucchero a velo, metteteli su un piatto da portata.
Mettete della cannella in polvere in un piccolo cono ottenuto con la cartaforno, e fate una riga di decorazione su ogni calotta.
Fate riposare una notte intera e servite rigorosamente il giorno dopo, per permettere a tutti gli aromi di sprigionarsi al meglio.
Se volete ottenere la classica versione croccante:
invece di farcire i biscotti, dopo il raffreddamento ri-infornateli con lo sportello semiaperto, a 150° per 10/15 minuti, stando attenti che non diventino troppo scuri. 
 



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lunedì 4 novembre 2013

Polpette con zucca e cumino: ricetta rapidissima e dietetica

Come pranzare in modo gustoso in meno di trenta minuti? Con le polpette alla zucca e cumino, dal sapore intenso e genuino, e decisamente di stagione.

polpette con zucca e cumino

La foto non rende loro certamente onore, ma queste polpette sono stata preparate al volo, in una condizione davvero particolare. E ve la racconto per dimostrarvi che per mangiare bene ci vuole davvero poco.

Sono ispirate ad una ricetta di CosebuonediAle e io le ho trovate buonissime: le pensavo da giorni, quindi non mi sono fatta scappare l'occasione di impiattarle.

Da quasi un anno la famiglia Mela&Zenzero non andava in vacanza. Esclusa l'estate al mare, dove abbiamo casa (che per noi non è mai del tutto relax), non partivamo alla volta di una struttura alberghiera e di una vacanza on the road da un po' di mesi. Coincidenze, fatalità, insomma è successo. Ed ultimamente eravamo un po' stanchi e stressati dalla quotidianità.

Per questo weekend, dunque, ci siamo fatti un regalo: partire alla volta delle Madonie, per visitari i nostri magnifici boschi siculi.
Quando ero andata, altre volte, non ero stata in condizione di apprezzare davvero questi territori: troppo giovane, troppo incinta, troppo neo mammma, troppo distratta da altro.
Solo stavolta, dopo tanti anni, sono riuscita a fare un vero percorso montano e ad addentrarmi nella magia di un posto che è davvero un patrimonio dell'umanità.

La nostra piccola Brioscina, eroicamente allenata ad occasioni come questa, ci ha seguiti in un percorso di due ore e trenta, senza nemmeno lamentarsi: che brava la mia bambina!
Ci siamo addentrati nel bosco degli Agrifogli Giganti, sul sentiero degli Alberi Secolari, e sembrava di stare dentro ad una pagina del Signore Degli Anelli...
(Sono rimasta nella posizione della foto per almeno 15 minuti, in contemplazione mistica delle emozioni provate)

io e nonno Faggio

Non mi sono mai sentita così piccola e "insignificante" davanti all'eternità.
Io ero lì, davanti a Lui, e Lui era Vivo.
Potrà sentire che sono qui?
Se potesse parlarmi, cosa mi raccontaerebbe?
Ho passato 15 minuti in silenzio, facendomi tenere in braccio da lui.
L'ho respirato, Sentito, annusato, ho cercato di compenetrarmi nella sua energia.
E ho parlato con molti suoi fratelli e cugini, durante questa escursione...

I miei occhi ed il mio cuore traboccavano di intensità. 

Sto divagando? Ah, sì. Ovviamente devo parlarvi della ricetta: dovevamo raggiungere la nostra struttura per pranzo, ma, ovviamente presi da mille cose, abbiamo fatto troppo tardi e ce ne siamo resi conto solo dopo esserci seduti in macchina, pronti a partire.

"Non arriveremo mai in tempo per pranzo"
"Ok, torna indietro, si pranza a casa".
Cose alla Mela & Zenzero, và.
Così sono nate queste polpette!
ingredienti
  • 500g di macinato di manzo (o misto)
  • 200g di zucca pulita e tagliata a piccolissimi cubetti
  • 1 piccola cipolla fresca o 1/2 cucch.no di cipolla in polvere
  • 1 cucchiaino da caffè di cumino
  • sale, q.b.
preparazione

Prendete i cubetti di zucca (da me sempre tagliati, sbucciati e congelati per averli sempre a disposizione) e cuoceteli con coperchio in microonde al massimo della potenza per circa 5 minuti.
Se usate la cipolla fresca, cuocetela con la zucca.

Nel frattempo mescolate gli altri ingredienti.
Pronta la zucca, date una passata col mixer in modo da amalgamare i pezzetti con il macinato di carne condito.

Date la forma di piccole polpette, quindi cuocete in padella antiaderente rovente, per pochi minuti per lato.



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© Melazenzero. Immagini e contenuti sono protetti da copyright. Si prega di non utilizzare le immagini senza previa autorizzazione. Se si vuole ripubblicare questa ricetta o i concetti espressi nella descrizione, si prega di ri-scrivere la ricetta con parole proprie, e porre sempre e comunque un link a questo post per la ricetta.

lunedì 10 giugno 2013

Torta di carote semplice, di Delia Smith

Questa torta di carote, preparata anche con la sua classica glassa al formaggio, risale ad una ricetta degli anni '80. E' scura, compatta, molto semplice da preparare.

Torta di carote semplice, di Delia Smith

La torta di carote dovrebbe essere una torta invernale. Però le carote sono un ingrediente facilissimo da reperire, e le spezie in casa si trovano sempre, così come la frutta secca. Amo queste torte per la colazione, se pur la mia dieta in questo momento non mi permette di goderne.

Come procede?
Mi mancano gli ultimi giorni e gli ultimi pochi chili. Sono stanca, anche se soddisfatta, di una stanchezza che non riesco a valutare: se da una parte il desiderio di "libertà" e "normalità" è grande, dall'altro c'è la consapevolezza che una dieta dovrebbe far parte delle abitudini quotidiane, dello stile di vita, e quindi non mi spiego il mio pensiero riguardo al "non ne posso più".

Torta di carote semplice, di Delia Smith

Nel frattempo si prepara per me un momento dell'anno importante, che chi mi conosce bene già ha vissuto: l'estate ed il trasloco sulla mia isoletta. Io e Bry cambieremo radicalmente stile di vita per alcune settimane.
Lei non vede l'ora, ed io pure (ma in modo diverso). Se da un lato il mio amore viscerale per quel luogo mi fa sentire un forte desiderio di iniziare la consueta avventura, dall'altro il lasciare la mia casa, le mie abitudini, le mie certezze, la mia intimità domestica, mi fanno provare tutta l'ambivalenza del trasloco. Eppure ogni anno è dura partire, è uno strappo tornare.
Credo che sia l'ambivalenza degli isolani: la liquidità del mare che scorre nelle vene.
Chi ci segue... presto saprà delle nostre nuove avventure.

ingredienti

Per la base:
  • 75 g di carote sbucciate e grattugiate (circa 1 carota di medie dimensioni)
  • 110 g di farina integrale
  • ½ cucchiaino di bicarbonato di sodio
  • ½ cucchiaino di cannella
  • 75 ml di olio di semi  
  • 75 g di zucchero di canna morbido
  • 1 uovo grande, leggermente sbattuto
  • 50 g di noci tritate (o mandorle)
Per la glassa:
  • 50 g  di crema di formaggio spalmabile
  • 25 g burro (a temperatura ambiente)
  • 25 g di zucchero a velo, setacciato
  • 8 pezzi di noce (facoltativo)
preparazione

Preriscaldare il forno a 150 ° C (gas livello 2).

Grattugiare la carota direttamente in una terrina, poi setacciare gli ingredienti secchi per dare loro una buona aerazione e unire anche i chicchi di crusca che rimangono nel setaccio.

Aggiungere tutti gli altri ingredienti della torta e mescolare bene fino a quando tutto è veramente ben amalgamato, poi versare il composto nello stampo che avete preparato con della cartaforno o del burro (da plumcake, amorpolenta o anche rotondo).

Cuocere la torta nel centro del forno per 1 ora, o fino a che non sarà ben lievitata e uno stecchino ne uscirà asciutto. A cottura ultimata arriverà a circa due terzi della teglia e comincerà appena a stacarsi dai lati della teglia.

Quindi togliere dal forno e lasciare la teglia su una griglia a raffreddare per 5 minuti prima di capovolgere e sformare la torta togliendo la cartaforno.
Quando si è raffreddata, dopo 45 minuti o giù di lì, è possibile distribuire il topping.

Per il topping:
Unire gli ingredienti in una piccola ciotola e sbattere fino a ottenere un composto liscio.
Stendere abbondantemente sulla parte superiore della torta e decorare, magari con pezzi di noce.
Si conserva in un contenitore a chiusura ermetica.

giovedì 7 marzo 2013

Buccellati alla zucca

Il buccellato è un dolce siciliano di pastafrolla allo strutto, con un ripieno di conserva, frutta secca e tanto altro. E' un dolce molto ricco e opulento, che in forni e pasticcerie trovate per tutto l'anno, ma originariamente era tipico del periodo natalizio.

Buccellatini

Come ci è stato insegnato al corso in cui ho imparato a preparare i buccellati, "esiste una ricetta per ogni numero civico": espressione che significa che è una preparazione talmente diffusa che un tempo ogni famiglia aveva un suo modo di prepararlo. Questi sono in versione piccola, e con una farcia abbastanza sofisticata.

La preparazione del buccellato è lunga: non tanto per la frolla, che è semplice da fare, ma per la farcia e soprattutto per il "confezionamento". Ogni buccellato, infatti è una vera e propria opera d'arte che emula un ricamo di merletto fatto sulla pastafrolla. La vera abilità consiste in questo (io in questa versione ho "accorciato" realizzando dei fiori/dischetti sovrapposti).


Buccellatini


Lo strutto (insieme all'ammoniaca) dà una particolare friabilità a questo involucro, e la pasta che si ottiene è povera (di grassi) ma elastica. Io che non amo le classiche decorazioni con le "codette colorate", preferisco la velatura con miele e pistacchi, più bella ed elegante.

Buccellatini

ingredienti

Per la pastafrolla allo strutto:
  • 1kg di farina 00
  • 300 gr strutto
  • 300 zucchero 
  • 5 gr ammoniaca 
  • 150gr acqua
  • 100g di vino marsala
Per il ripieno
  • 450g di zucca sbucciata e tagliata a dadini
  • 450g di zucchero
  • 450g di acqua
  • 350g di mandorle tritate (o 200g di mandorle e 150g di nocciole)
  • cioccolato a pezzi
  • cannella, chiodi di garofano  
Per decorare
  • pistacchi tritati 
  • miele caldo 
preparazione

Preparare la pastafrolla.

Impastare in planetaria strutto e zucchero.
Aggiungere poi acqua e marsala e continuare a impastare per qualche minuto
Agiungere infine farina ed ammoniaca, impastare e porre in frigo a raffreddare.

Preparare il ripieno.

Tritare le mandorle.
Mettere in un tegame acqua, zucchero e zucca tagliata a pezzetti, e far cucinare finché non si otterrà una purea.

Aggiungere tutta la frutta secca e le spezie, e far cuocere a fuoco lento finché il composto non sarà denso e senza liquido.

Lasciare intiepidire, unire quindi la cioccolata a scaglie.

Farcitura.
 
Stendere la pastafrolla, usare un tagliapasta per ottenere dei dischetti e disporre un pò di ripieno freddo sulla metà di loro.

Chiudere con un dischetto sul ripieno e sigillare i bordi con un pò di albume o acqua spennellati.
 
Infornare a 180° finché non saranno dorati (circa 10-12 minuti).

Raffreddare completamente e decorare con miele caldo e granella di pistacchi.
 
Conservare in una scatola di latta (si conservano molto a lunghe, anche diverse settimane).

Letture consigliate:

venerdì 14 dicembre 2012

Taralli siciliani glassati al limone: la ricetta di nonna Annina

I taralli sono dei biscottini friabilissimi  a forma di ciambella intrecciata. Il loro interno è morbido e spugnoso, molto aromatico e friabile. Sono preparati con l'ammoniaca, quindi risultano molto croccanti in superficie, ma non duri. Se fatti bene sono un'opera d'arte, diversamente risultano un pò gommosi. La loro consistenza, insieme alla glassatura, li rendono unici.

taralli glassati al limone

Non potete immaginare da quanto tempo dovevo provare questa ricetta. Me l'aveva dettata la mia nonna, dopo il mio matrimonio, quando io ero giovanissima e lei ancora arzilla.
Non posso giurare che li avesse mai fatti, io i suoi non li avevo mai assaggiati, ma avevo trascritto una vecchia ricetta di famiglia (sorelle? amiche? vicine di casa? un tempo i segreti tra donne erano cose preziose), e sfogliando i suoi pizzini era venuta fuori una lista di cose imprecise che lei aveva provveduto a riordinare (a voce, naturalmente) per dettarmela.

taralli Collage

Il sapore dei taralli artigianali lo conosco bene: qui in sicilia li prepara chiunque, ma nella maggior parte dei casi il loro sapore è orribile, gommoso, stucchevole la glassatura e immasticabile la consistenza.
Quelli fatti a regola d'arte, invece... non si può dire.

taralli glassati al limone

Questa ricetta è rimasta per interminabili anni sulla mia agenda di cucina: scritta e trascritta, con qualche annotazione che si aggiungeva nel corso dei miei studi culinari, ma mai provata. Eppure, l'ho letta e riletta tante di quelle volte che mi sembra di averli fatti da sempre. Ed invece no.
Giorni fa chiacchieravo con Luna che era alla ricerca di questa ricetta. Mi sono offerta di girarle quella della mia nonnina, ma lei rispettosamente mi ha detto che sarebbe stata pronta ad aspettare la mia pubblicazione, per consentirmi -per così dire- l'anteprima.
Quindi non potevo aspettare ancora molto: la ricetta andava fatta, assaggiata, e fotografata. Non sono bellissimi? A me la loro forma, per quanto imperfetta, piace moltissimo.

taralli%20tris%20Collage

Sapete che vi dico? Sono anche buoni. Molto buoni! Occorre ripetere la ricetta un paio di volte per impratichirsi, per ottenere il risultato perfetto.
A me la manualità nel confezionarli è venuta molto naturale, e mi sono divertita molto, ma probabilmente occorre farci un pò la mano perché vengano proprio tondi e perfetti.
Nella glassatura mi sono stancata, e dato che ne avevo provati una decina o poco più, li mangiavamo foto dopo foto, senza finire la glassatura.
Non serve che vi dica che questa è una ricetta speciale, per me... Provatela, ma non dimenticatevi una parola per me e la mia nonnina (tradotto: linkatemi!), che oggi non c'è più: il suo ricordo vive in queste piccole cose, e spero che possiate aiutarmi a mantenerlo vivo.

taralli Collage

ingredienti
(per circa 60 pezzi)
  • 1kg di farina 00
  • 200 g. di zucchero 
  • scorza grattugiata di limone
  • 250 g. di strutto (io ho usato il burro, ma lo strutto dà più friabilità)
  • 25 g. di ammoniaca
  • 5 uova
  • latte per impastare.
  • facoltativo: semi di anice   
Per la glassatura:
  • 4 limoni
  • 800g di zucchero a velo
  • 1 po' d'acqua 
preparazione

Impasto con frusta a fili:
Sbattere le uova con lo zucchero fino a renderle spumose.
Aggiungere la farina poco alla volta mescolando lentamente.
Unire lo strutto ammorbidito a temperatura ambiente e tagliato a piccoli pezzi.
Aggiungere la scorza grattugiata del limone e l'ammoniaca sciolta in poco latte.

Per l'impasto a mano:
Disporre la farina a fontana, porvi al centro ammoniaca e strutto strofinati insieme come per la sabbiatura classica, poi zucchero, scorza di limone e uova.
Infine latte quanto basta ad ottenere un impasto morbido ma non appiccicoso.

Per dare la tipica forma a ciambella:
tagliare dei bastoncini piuttosto lunghi e sottili, formare un anello con una parte di questi, che si chiude circa a metà, lasciando le estremità piuttosto lunghe (come il taurus zodiacale capovolto).
Quindi intrecciare queste due lunghe estremità intorno all'anello, ambo i lati.

Si infornano a 180° per 20-30 minuti.

Si glassano un paio di volte:
Si scalda il succo dei limone e l'acqua insieme allo zucchero, fino ad ebollizione, e si lascia restringere fuori dal fuoco finché non si addensa diventando una glassa bianca.

Si passano velocemente i biscotti nella glassa facendo attenzione perché si rompono facilmente, si pongono ad asciugare su una gratella, quindi si glassano di nuovo e si fanno asciugare.

Ho fatto una prova con 1/5 della dose:
sono venuti 11 taralli = 200g di farina, 40g di zucchero, 50g di strutto, 5g di ammoniaca, 1 uovo, latte q.b.
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E' per questo che ogni tanto latitiamo...