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venerdì 10 luglio 2015

Gelato ai gelsi neri facilissimo con brioche siciliana: tutto homemade

Una granita sempre morbida come un gelato in appena un minuto. Il gusto dei gelsi di sicilia e l'immancabile brioche. Ed è subito estate.

Gelato ai gelsi neri

Non riesco a crederci che sia così facile.
Sapete quanti gelsi produce un albero? Tantissimi, tanti da non riuscire a consumarli. E quando sono così buoni, sani, genuini e privi di qualsiasi inquinante, è un crimine buttarli via.
Ma sono anche così deperibili!

E così, qualche giorno fa, ho lanciato una domanda su facebook per trovare idee... tra le tante quella di Alessandra mi è sembrata geniale, ma soprattutto la più semplice: congelarli!

Appena 24 ore e il gelato è fatto, tre soli ingredienti e un buon frullatore.
E da allora non faccio che frullare: se è così semplice, perché non farlo con tutta la frutta del mondo??

Ve ne sarete accorti che per ora sono presa da altro che non dalla cucina... se il caldo distrugge anche voi ma non riuscite a resistere alla tentazione dell'homemade, dovete provarlo, è troppo facile, troppo buono!

P.S. Irresistibile se accompagnato con una pallina di gelato al limone!

ingredienti

Per una vaschetta di gelato dimensioni 500ml:
  • 450gr di gelsi neri
  • 2 cucchiai di zucchero di canna integrale + 1 cucchiaio raso di amido precedentemente frullati fino ad ottenere la consistenza velo
oppure
  • 2 cucchiai colmi di zucchero a velo 
Per le brioche vedi questa ricetta.


preparazione

Lavare la frutta e privarla del picciolo.
Metterla in un contenitore e lasciare in freezer per una notte o 24 ore.

Mettere i frutti nel vaso del frullatore insieme allo zucchero precedentemente frullato con l'amido fino ad ottenere la consistenza dello zucchero a velo.

Azionare alla massima potenza, rigirando di tanto in tanto per ottenere una consistenza omogenea.

Si conserva morbido senza ghiacciare.

Servire con una brioche homemade, la cui ricetta è qui (quella in foto è impastata con metà farina 0 biologica e metà farina tumminia).

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© Melazenzero. Immagini e contenuti sono protetti da copyright. Si prega di non utilizzare le immagini senza previa autorizzazione. Se si vuole ripubblicare questa ricetta o i concetti espressi nella descrizione, si prega di ri-scrivere la ricetta con parole proprie, e porre sempre e comunque un link a questo post per la ricetta.

lunedì 8 luglio 2013

Gelato-frappè casalingo, rapido e genuino (e la fine della dieta dimagrante)

Un modo veloce per preparare un fresco dessert, un frappè-sorbetto che è anche il modo più goloso per far mangiare la frutta ai bambini. Per chi vuole tenere sotto controllo le calorie, questa ricetta ha un ridotto contenuto di grassi e zuccheri, e sfrutta la dolcezza della frutta.


Questo post è palesemente un pretesto. Un pretesto per parlarvi di me, e per fare il punto della situazione. La ricetta è semplicissima (ma golosa), e le foto sono pure fatte male e troppo in fretta! Ma... (clicca qualche riga più in basso e leggerai la mia storia).

lunedì 25 febbraio 2013

NewYork cheesecake con base al cioccolato, glassa alle fragoline di bosco e cioccolato bianco: san valentino 2013

NewYork Cheesecake con glassa alle fragoline di bosco e cioccolato bianco

L'amore è una cosa meravigliosa. O meglio, l'innamoramento lo è. L'amore, invece, è un'altra storia: è fatto di alti, bassi, salite, curve, soste piacevoli e panoramiche, compromessi, capacità di tollerare, di entusiasmarsi, e tanto altro ancora.

L'amore, quello "a lunga scadenza" (forse anche a nessuna) è fatto di imperfezioni. E tutto questo è "silenziosamente costruire".

NewYork Cheesecake con glassa alle fragoline di bosco e cioccolato bianco 

Per questa ragione, la mia cheesecake di san valentino non è un dolce perfetto. Non vuole esserlo, in onore di una relazione che col tempo diventa comoda come delle scarpe che prendono la forma del piede. Lo so, non è un paragone esteticamente lusinghiero ma è efficace. Perché quel che penso è che ad un certo punto ti fermi, ti guardi intorno, e ti rendi conto che ci sono cose che ti appartengono così indissolubilmente da non poterne più fare a meno per andare avanti.
Love a tutti!


ingredienti
 
NewYork Cheesecake con glassa alle fragoline di bosco e cioccolato bianco 
Per la base:

  • biscotti secchi (tipo oro saiwa), 125g
  • cacao zuccherato in polvere, 2 cucchiai abbondanti
  • burro, 150g
  • mandorle non pelate, 60g

Per la crema:
  • cream cheese (formaggio bianco cremoso), 400g
  • ricotta, 200g
  • panna da montare, 200ml
  • uova, 3 intere
  • scorza di limone o vaniglia
  • zucchero di canna, 150g

Per il topping
  • sciroppo alle fragoline di bosco, 2 o 3 cucchiai
  • cioccolato bianco, 200g
  • codine di cioccolato rosa, un paio di cucchiaio

preparazione

Preparare la base. Mettere i biscotti al mixer (o in una busta di plastica, usando il mattarello), e sbriciolarli unendoli al cacao e alle mandorle.
Fare fondere completamente il burro, e unirlo alla polvere di biscotti, mandorle e cacao.
Schiacciare il tutto sul bordo di uno stampo (18 cm di diametro e 8-10cm di altezza), e riporre in frigo per il tempo necessario a preparare la crema.

Preparare la crema. Mescolare i formaggi e la panna, le uova intere, lo zucchero ed un pò di scorza di limone grattuggiata.
Montare con una frusta elettrica finché non si ottiene un impasto setoso (5 o 6 minuti).
Versare sulla base della torta.

Cottura (attenzione, questi passaggi sono molto importanti). 
Preriscaldare il forno a 200° (il mio è un forno ventilato) .
Cuocere a questa temperatura per 10 minuti, abbassare poi, senza aprire il forno, a 150° e cuocere per altri 50 minuti o più, finché tutta la crema non apparirà soda e leggermente dorata. 
Aprire il forno e lasciare raffreddare il dolce senza uscirlo
Uscire quindi dal forno, e portarlo a temperatura ambiente.
Quando è totalmente raffreddato, riporre il frigo e lasciare a rassodare per una notte intera.

Topping e decorazione.
Sciogliere il cioccolato a bagnomaria e versarlo sul dolce freddo fino a completa copertura.
Versare lo sciroppo alle fragoline sulla superficie e decorare con le codette rosa.

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lunedì 18 febbraio 2013

Cheesecake ultra light senza base: ricetta lowcarb, priva di grassi, facilissima

Vi propongo in questa ricetta dietetica la versione ultra-light della NewYork cheesecake. Il gusto mancherà -ovviamente- della componente grassa data dalla panna, ma con spezie e aromi si possono fare miracoli. E' un dolce velocissimo da preparare, e appaga abbastanza.
Mini cheesecake ultra-light all'arancia

Fatta e rifatta più volte, da quando ho cominciato questa dieta, ho preparato questa cheesecake in stampini monoporzione o in uno stampo grande, per poi porzionarla.
L'unica noia che mi dà è il tempo di cottura e di raffreddamento in frigo, ché se ho voglia di un dolce subito devo per forza aspettare tanto. E' quindi, per me, un dolce da preparare in anticipo, cosa che non sempre riesco a organizzare.

new york cheesecake light al cacao

In foto vi propongo le monoporzioni, all'inizio, e la torta intera, nella fetta proprio qui sopra. Velata con del cacao magro, è davvero gustosa. Potete accompagnarla anche con frutta, se consentita, e con tutto quello che voi potete. Manca ovviamente della base-biscotto, perché a me non è consentito né il biscotto né il burro per amalgamarlo.
 
ingredienti
  • cream cheese 0,1% (formaggio bianco cremoso magro), 400g
  • yogurt compatto magro 0,1% (Fage o simili), 200g
  • ricotta 6% (marche consigliate: Lago Maggiore, Granarolo, PrimoPrezzo Auchan...) 200g
  • uova, 3 intere medie
  • scorza di limone o arancia o vaniglia
  • dolcificante Stevia, secondo il gusto (o 15 gocce di Tic)
preparazione

Montate tutti gli ingredienti con una frusta elettrica fino ad ottenere un composto spumoso.
Versate in stampi di silicone o rivestiti di cartaforno ed infornate in forno preriscaldato,
200° per 50 minuti.
Far raffreddare in frigo per due o tre ore prima di servire.

Suggerimento: potete sostituire con aromi di vostro gusto, spezie, scorza d'arancia, etc.




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mercoledì 13 febbraio 2013

Budini di tofu speziato: ricetta vegan, dietetica, lowcarb, senza grassi

Questi budini dolci sono una ricetta priva di grassi e di carboidrati. Come addensante (per limitare il consumo eccessivo di uova) ho utilizzato della colla di pesce, ed il tofu sostituisce totalmente panna, formaggio e farine. Il risultato: un dolce proteico, leggero, dietetico. E molto semplice da preparare.


Nelle diete protal, o nei regimi che tengono sotto controllo l'assunzione di carboidrati e grassi, il consumo di uova è normalmente consentito. Con alcuni accorgimenti.
L'uovo, lo sappiamo, è un alimento sano e ricco (soprattutto se biologico), ma nel tuorlo si nasconde qualche insidia per il nostro colesterolo: abusarne non è mai un bene.

L'uovo però un ottimo potere legante: il suo utilizzo nelle ricette di cucina serve ad emulsionare (soprattutto il tuorlo) creme e salse, l'albume aiuta la lievitazione e rende soffici le preparazioni.
Se in alcuni casi di allergie o regime controllato è sostituibile con altri ingredienti (ad esempio le fecole, o i lieviti per dolci), in altri resta poca possibilità di scelta.

Questa ricetta, quindi, nasce dal fatto che nel mio regime dietetico utilizzo l'uovo (dando preferenza al solo albume) in tutte quelle ricette in cui non posso farne a meno, e per tenere sotto controllo altri valori che rischierebbero di sbilanciarsi, cerco di limitarne il consumo in altre preparazioni.

Per fare un dolce ho pensato ad un budino in cui utilizzare la colla di pesce (perfettamente sostituibile con l'agar agar)  e di limitare al minimo gli ingredienti usati, giocando con le spezie per rendere il sapore quanto più gradevole possibile.

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Il tofu lo avevo in casa: quello al naturale non mi piace particolarmente (almeno, finora, quello in panetto; resta da provare quello vellutato), ed avendone già comprato un pò, volevo riutilizzarlo rendendolo un pò più gradevole. Le spezie devono necessariamente coprire il suo sapore marcato, che si sentirà nonostante tutto.

Il mio commento? E' buono. Le porzioni che vedete in foto, però, per me sono eccessive: alla metà ero già stufa del sapore. Ho poi provato a spalmarlo su una fetta di torta (fatta con questi ingredienti) ed il risultato è stato davvero notevole. Vi suggerisco quindi di provarlo come farcitura.

ingredienti

Per 4 formine
  • 360g di tofu al naturale in panetto
  • 1 cucchiaino di sale (raso, da caffè)
  • 100ml di latte scremato (sostituibile con latte di soia, se preferite)
  • 1 cucchiaio di dolcificante stevia (eridania)
  • 5g di colla di pesce (2 fogli e mezzo)
  • cannella
  • semi di cardamomo (circa 6)
  • chiodi di garofano in polvere (non troppo)
  • zenzero in polvere
  • scorza d'arancia grattugiata
  • liquore amaretto
preparazione

Mettete la colla di pesce ad ammollare in acqua fredda per 10 minuti.

Nel frattempo versate in un frullatore il latte, il sale, il tofu e frullate alla massima potenza.

Unite gli altri ingredienti (del cardamommo ho aperto i baccelli ed utilizzato solo i semini) e mescolate a lungo fino ad ottenere una crema spessa.

Scolate e strizzate la colla di pesce, quindi scaldatela con un tappo di amaretto (io al microonde massima potenza per 15-20 secondi) quindi girate con un frusta per mescolare.
A questa unite un paio di cucchiai di crema, e mescolate con la frusta per amargamare bene.

Quindi versate il tutto nuovamente nel frullatore, e mescolate per amalgamare alla perfezione.

Ponete negli stampi in silicone, e in frigo per 3 ore circa.



lunedì 21 gennaio 2013

Flan dolce dietetico: senza zucchero, senza farina, senza grassi. Il dolce senza niente.

Una cheesecake dietetica e senza base (praticamente un flan), che utilizza alcuni degli ingredienti della cheesecake classica e li riadatta alle diete povere di zuccheri e di grassi. Una ricetta "estrema", se volete, che serve a concedersi un sapore dolce quando la dieta non permette altro.

Flan dolce dietetico: senza zucchero, senza farina, senza grassi

Mi sono finora cimentata in molti "senza", ma un dolce senza niente non l'ho mai fatto. Oggi ci ho provato, e non voglio crearvi false aspettative dicendovi che farete un dolce uguale a quello di sempre, tagliando le calorie, i grassi e tutto il resto. Se così fosse diventerei ricca e famosa.

Vi dirò: non sono certa che questo possa davvero chiamarsi "un dolce" (di certo non se paragonato a grandi preparazioni di pasticceria), ma vi assicuro che il suo lavoro sul benessere psicologico lo fa. E questo per una dieta è molto importante, è quello che può fare la differenza tra mollare o non mollare (ed io -che sono alla TERZA SETTIMANA- non voglio mollare!).

Abbiate pazienza (più di quanta ne abbia io). In questa fase in passato ci sono già stata, e per quanto me la fossi quasi dimenticata, oggi la riattraverso con tutta la fatica e la difficoltà di cambiare rotta ed abituarmi necessariamente a strade nuove.

Flan dolce dietetico: senza zucchero, senza farina, senza grassi

Sono in una fase della vita in cui il bivio è molto chiaro: sperimentare l'alternatività, e quindi darmi da fare, muovere gli ingranaggi del cervello, inventare, oppure dire addio alla creatività in cucina, rinunciare a qualunque tentativo e arrendermi all'evidenza che triste e sconsolata dev'essere la vita (fettina ai ferri forever).

Io vorrei potervi raccontare che si può cucinare anche SENZA: ed in alcuni casi si può (il mio blog ne è testimone in alcune pagine), ma ci sono delle condizioni di salute in cui le restrizioni, temporanee o permanenti che siano, non lasciano via di scampo.

Tenete in conto, quindi,  che questa ricetta è un tentativo, perché a stare tanti (e tanti, e tanti) giorni senza gratificazioni alimentari non è facile (ma come si fa, mannaggia!??). Ho usato pochissimi ingredienti consentiti e li ho combinati insieme cercando di fare quel che potevo.

Certo, se come me siete abituati agli ingredienti genuini, allo yogurt intero fatto in casa, allo zucchero di canna bio, sarà dura arrendervi ai dolcificanti. Ma se lo dice il dottore c'è poco da fare.
In buona sostanza, se siete disperatamente a dieta come me, provateci. Potreste rimanerne sorpresi, ed esserne appagati.

ingredienti

Per 4 porzioni (teglia da 18cm, o anche meno)
  • 800 g di formaggio spalmabile 0,2% o ricotta magra (consigliata la seconda)
  • 1/2 yogurt magro bianco
  • 2 uova medie
  • 3 cucchiai di dolcificante (io Stevia bio 100% naturale, e ne ho usato solo 1 cucchiaio raso)
  • 1 fialetta di aroma alla vaniglia i semi di mezza bacca di vaniglia
  • scorza di limone, se gradita
preparazione

Preriscaldare il forno a 160-170°.
Montare con la frusta elettrica il formaggio spalmabile con le uova, gli aromi e il dolcificante.
Rivestire una teglia di cartaforno (e già 'sta cosa non la sopporto) o usarne una in silicone, e versarvi il composto spumoso.
Coprire con un foglio di alluminio o cartaforno per non far brunire troppo la superficie e infornare per 40-50 minuti. Raffreddare e riporre in frigo a rassodare per 2-3 ore.

venerdì 4 gennaio 2013

Parfait alle mandorle con salsa al cioccolato fondente: ricetta con albumi pastorizzati (meringa italiana)

Nonostante il nome straniero, il parfait di mandorle  è un semifreddo siciliano  a base di panna e mandorle caramellate. Si serve con una salsa calda e amara al cioccolato fondente, che contrasta col parfait sia nella consistenza, che nel sapore, che nella temperatura.

parfait di mandorle con soli albumi (pastorizzati)

Qui lo vedete in versione natalizia, ma è un dolce adatto a tutte le stagioni: d'estate per la sua freschezza, d'inverno ottimo come fine pasto (nei pranzi sontuosi è gradito, frequentemente, un dolce cremoso o al cucchiaio per rinfrescare il palato).

parfait di mandorle con soli albumi (pastorizzati)

Questa versione è con soli albumi: li ho pastorizzati per maggiore garanzia di igiene e conservazione (ha così una durata più lunga che nella ricetta con uova crude).
Nella ricetta tradizionale si usano le uova intere, ma in questa il risultato ha una consistenza più soffice ed un sapore più delicato (cosa, quest'ultima, che potrebbe non essere un pregio rispetto ad un gusto più intenso).

ingredienti

Per 10-15 persone
  • 500 ml di panna fresca
  • 300g di mandorle con la pelle
  • 100g di zucchero semolato
  • 1 tazzina di Amaretto
Per la meringa italiana:
  • 5 albumi
  • il doppio del loro peso di zucchero + 1 cucchiaio
  • 75ml di acqua
Per la salsa al cioccolato amaro di Cinzia:
  • 50 g di cacao amaro in polvere
  • 50 g di miele
  • 50 g di burro
  • 510 ml di latte
  • aroma di vaniglia
oppure
  • cioccolata fondente (60%) sciolta a bagnomaria con un pò di latte
preparazione

Tostate le mandorle in padella con 100g di zucchero semolato e 1 cucchiaio di acqua fino a che non si ricoprono di una patina biancastra. Lasciate raffreddare e frullate grossolanamente.

Preparate la meringa italiana.

Mettete in una planetaria gli albumi con un pizico di sale e fate andare alla massima velocità.
Unite il cucchiaio di zuchero.

Nel frattempo mettete in un pentolino lo zucchero con l'acqua e portate ad ebollizione.
Dal primo bollore devono trascorrere tre minuti esatti (o misurate fino alla temperatura di 121°).

A questo punto versate lo sciroppo a filo nella planetaria ancora accesa, avendo cura di non versarlo sulle fruste. Continuate a montare fino a neve fermissima (almeno altri 3 minuti). Avrete così gli albumi pastorizzati.

Mettete da parte.

Montate la panna con 1 cucchiaio di zucchero semolato.

Mescolate con movimenti delicati le mandorle tritate e l'Amaretto agli albumi pastorizzati.

Unite  la panna montata facendo attenzione a non smontare il composto.

Versare nello stampo imburrato o rivestito di pellicola trasparente e mettere in congelatore.

Preparare la salsa al cioccolato.

Mettete cacao, miele e burro in un pentolino, scaldate finchè gli ingredienti sono amalgamati.
Incorporate, mescolando, il latte e la vaniglia e portate lentamente a bollore, proseguite per 3 minuti.




mercoledì 12 dicembre 2012

Torta alle mandorle e arance caramellate: ricetta senza olio né burro né latte

Questa torta alle mandorle e arance è davvero impossibile da farsi sfuggire. Senza burro, senza latte, la parte grassa è data solo dalla farina di mandorle*. La torta si presenta bassa, leggera e molto profumata.

Torta di mandorle e arance caramellate

L'ho adocchiata almeno un paio di anni fa, ma era finita nel dimenticatoio: è ispirata da cucinacorriere.it e da me leggermente modificata, e desideravo provarla da tanto. Ho aggiunto un pò di lievito (pochissimo, perché deve rimanere bassa) per dare leggerezza, ma mi incuriosisce anche la sua versione originale, che non lo prevede.


Torta di mandorle e arance caramellate

Occorre un pò di tempo per caramellare le arance (io ho impiegato circa un'ora), e lo sciroppo deve inumidire bene nel dolce.  Come potete vedere dalla foto, penetra nella torta rendendola più soffice e buona.


mandorle e arance caramellate Collage

La torta è perfetta il giorno dopo, quando lo sciroppo l'ha inumidita e i sapori si sono amalgamati bene. Suggerisco vivamente di prepararla in anticipo e di abbondare con lo sciroppo:
preparatene un pò in più, potrebbe servirvi.


ingredienti

Per uno stampo da 27cm di diametro

• 200 g di farina tipo 00
• 100 g di mandorle in polvere*
• 150 g di zucchero

• 7g di baking powder o lievito per dolci (meno ma non di più)
• 4 uova 
• la buccia grattugiata di 1 arancia

1 cucchiaino di cannella in polvere
• burro per lo stampo (in sostituzione, cartaforno)
• farina per lo stampo

 Per lo sciroppo:
• 3 dl di succo di arancia
• 100 g di zucchero integrale di canna bio

Per le arance caramellate: 
• 2 arance non trattate
• 200 g di zucchero

*Se non trovate la farina di mandorle, provate a frullarle in un robot da cucina a impulsi insieme allo zucchero semolato. L'azione non dev'essere continua ma ad intermittenza, così che le mandorle non tireranno fuori olio ma si polverizzeranno alla perfezione. 

preparazione

La torta.
Sgusciate le uova e separate i tuorli dagli albumi.
In una terrina sbattete i primi con lo zucchero, quindi amalgamatevi la farina setacciata col lievito,
la cannella, le mandorle in polvere e la buccia d’arancia grattugiata.

Montate a neve gli albumi con un pizzico di sale e incorporateli al composto, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto per non smontarli.

Imburrate e infarinate una pirofila rettangolare (io rotonda da 27cm) e versatevi il composto, stendendolo uniformemente con l’aiuto di una spatola.
(Se siete intolleranti, ovviamente, usate della cartaforno)
Infornate a 180 °C per circa 1 ora, quindi estraete la torta dal forno e lasciatela raffreddare.

Lo sciroppo.

Sciogliete in un pentolino il succo di arancia e lo zucchero, lasciando sobbollire a fiamma dolce per 10 minuti, continuando a mescolare.

Le arance sciroppate.
Lavate e asciugate con cura le arance, quindi tagliatele a spicchietti sottili.
Ponete sul fuoco un pentolino con 1 dl di acqua, versatevi lo zucchero e, appena si sarà sciolto, immergetevi gli spicchi di arancia.
Lasciate sobbollire a fuoco basso fino a quando le arance saranno sciroppate (un'ora circa).

Assemblare.

Con i rebbi di una forchetta, o meglio uno stuzzicadenti, bucherellate abbondantemente la superficie della torta e irroratela copiosamente con lo sciroppo, distribuitevi sopra le arance caramellate e versate sopra ancora dello sciroppo, in modo da inumidirla bene.
Lasciate riposare per almeno 30 minuti 
24 ore.
Tagliate la torta a quadratini e servitela in piattini da dessert, guarnendo con le arance sciroppate.

venerdì 23 novembre 2012

Clafoutis all'uva (o altra frutta): ricetta facilissima, rapida e leggera

Il clafoutis (si pronuncia clafutì) è un dolce leggero e davvero rapido da preparare: si impastano quasi tutti gli ingredienti con un minipimer fino ad ottenere una pastella, poi si inforna con la frutta a vostra scelta. Ha pochi grassi, specialmente se preparato con lo yogurt, pochi zuccheri, ed è soffice e goloso.

Clafoutis all'uva

Io non avevo mai mangiato un Clafoutis: lo vedevo in foto, trascrivevo ricette, ma non mi ero mai cimentata. L'ultima volta, in primavera, MammaPapera mi aveva fatto innamorare con il suo clafoutis alle ciliegie. Io amo le ciliegie, ma adesso è autunno... che fare?

Clafoutis all'uva

La mia memoria ricordava un "clafoutis all'uva"  su qualche libro di ricette, e così ho sostituito il frutto, e ho provato. La sua consistenza è morbida, da mangiare al cucchiaio e un pò compatto. Quasi una crema, ma un pò più sodo. Volete provare anche voi? E' facilissimo! L'unica cosa che vi raccomando è di fare attenzione alla cottura, perché se cuoce troppo diventa gommoso, e se troppo poco invece resta crudo.

Clafoutis all'uva


ingredienti
  • 100g di farina  
  • 250g di yogurt compatto dolce (in alternativa, panna da montare)
  • 120g di zucchero 
  • 3 uova piccole
  • ca. 600g di uva  
  • brandy
  • sale
  • baccello di vaniglia 
preparazione

Imburrate leggermente una teglia da crostata cm 24 di diametro, e cospargetela di zucchero.

In un boccale in vetro mettere tutti gli ingredienti e lavorate con una frusta elettrica fino a formare una pastella spumosa. 

Mettete in frigo a riposare per circa mezzora.

In questo tempo preriscaldate il forno a 180°, quindi lavate, tagliate e togliete i semi dagli acini di uva (o della frutta che avete scelto) e distribuiteli uniformemente (io a raggiera) sul fondo dello stampo.

Riprendete la pastella, aggiungete il liquore e la vaniglia e mescolate ancora con la frusta elettrica finché non è ancora gonfia e spumosa, versatela quindi sugli acini nello stampo che avrete precedentemente cosparso appena di zucchero semolato.

Infornate per 30/40 minuti, finché il clafoutis diventerà soffice e dorato. In cottura si gonfierà e fuori dal forno si abbasserà lievemente lasciando i contorni più alti rispetto al centro.  

Spolverizzate con lo zucchero a velo e servite tiepido.

Per le fette avanzate: dal momento che freddo il clafoutis non è per niente buono, provate a scaldarle sotto il grill, dopo averle cosparse di zucchero di canna morbido.

lunedì 12 novembre 2012

Yogurt compatto dolce fatto in casa: come fare lo yogurt buonissimo, economico ed ecologico, con e senza yogurtiera

Come fare lo yogurt compatto dolce in casa, risparmiando e godendo di un risultato sorprendente. Metodo semplicissimo. Questa è una non-ricetta: è un procedimento.

vanilla yogurt homemade

Sembrava una cosa complicata, ed invece è facilissimo, basta avere gli ingredienti giusti e qualche "segreto". Avete presente quello yogurt triste, acidulo, pieno di "siero"? E' stato la causa dell'abbandono della mia produzione di yogurt fatto in casa. Non mi piaceva il sapore, era impossibile da zuccherare dopo la preparazione, o da condire con altri ingredienti senza che l'acidulo rimanesse il sapore prevalente. E poi non era compatto né profumato e non dava soddisfazione.

vanilla yogurt homemade

Grazie a questa scoperta (legata a due ricette: quella di Paoletta e quella di  Claudio Calligaris) ho riesumato la vecchia yogurtiera (avrà almeno 15 anni!), anche se il suo utilizzo non è indispensabile: vi dirò come fare anche se non l'avete. Io la trovo molto comoda perché metto tutto lì e mi ritrovo lo yogurt già porzionato.

E poi mi chiedo: come facevo a non utilizzare questi adorabili vasetti, candidi, pacioccosi, quando ai tempi utilizzavo al loro posto i vasetti da omogeneizzato?? Io sono sempre stata strana.
Voi, però, se non avete la yogurtiera, potete usare anche altri barattoli in vetro, previa sterilizzazione.

yogurt al bacio

Vi indicherò delle marche che ho utilizzato: non è una sponsorizzazione, ma l'indicazione di una particolare tipologia di prodotto. Lo yogurt è fatto solo da due ingredienti, cambiarli può fare la differenza (in meglio ma anche in peggio).

ingredienti

Per 7 vasetti da 150g cad. (circa 900-950g)
(il mezzo vasetto può essere riutilizzato per riprodurre lo yogurt)

  • 1 lt di latte intero fresco coop (va bene anche un'altra marca, persino il latte crudo)
  • 1 vasetto di yogurt intero bianco non zuccherato coop -confezione rosa- o Kyr (indispensabili)
  • 4 cucchiai di zucchero Bio integrale di canna (io equosolidale al profumo di caramello acquistato da Lidl)
  • 2 cm di baccello di vaniglia Bio del Madagascar

preparazione

Mettere tutto il latte in una pentola di acciaio e portarlo lentamente ad ebollizione.
Quanto comincia a bollire (prima che “salga”) inserire il pezzo di vaniglia aperto raschiando i semini e lo zucchero.

Mescolare, abbassare la fiamma e fare sobbollire dolcemente. Se avete del latte crudo consideratene una quantità maggiore (ve ne servirà quasi 1,5lt) e lasciatelo per circa ½ ora – 1 ora, fino a che il livello del latte è sceso di circa ¼ mescolando ogni tanto per evitare che si attacchi sul fondo.

Se invece avete del latte fresco, dopo una decina di minuti, quando comincerà ad alzare il bollore, scrematelo togliendo eventuali velature e spegnete il fuoco.

Ora riempite un lavello o una pentola più grande con dell'acqua fredda e immergete la pentola del latte coperta dal coperchio o da un piatto. Lasciatela raffreddare fino alla temperatura di 38° o meno. Se non avete un termometro da cucina utilizzate il metodo che si usa per il biberon: la temperatura deve sembrarci al tatto vicina a quella corporea.
E' importante che la temperatura sia né troppo calda né troppo fredda.

Adesso versate in un recipiente capiente lo yogurt (ne bastano 2 cucchiai ma io l'ho usato tutto) e il latte a filo attraverso un colino per filtrarlo. Meglio sarebbe una boulle di vetro sterilizzata.

A questo punto potete versare nei vasetti in vetro precedentemente sterilizzati ed utilizzare il programma della vostra yogurtiera, se l'avete (la mia Girmi chiede circa 8 ore) oppure, in alternativa, utilizzate il forno: portatelo ad una temperatura inferiore a 50° (accendetelo solo per un solo minuto e poi spegnete). Anche in questo caso lo yogurt va versato in un contenitore in vetro, ermetico, sterile e avvolto in una copertina in pile.

Quel che vi raccomando è di "dimenticare" il vostro yogurt per 6-8 ore, nel senso che per questo periodo di tempo non andrà né scoperto né fatto "vibrare": dev'essere lì, immobile.

Il tempo necessario può variare da 6 a 12 ore: controllate -delicatamente- ed eventualmente lasciate ancora finché non vi sembra compatto.

Il mio yogurt, fatto con le indicazioni di cui sopra, non ha fatto siero: quando ho tirato fuori i vasetti erano così come li vedete in foto.
Vanno messi subito in frigo e consumati freddi dopo un paio d'ore (io tutta la notte).

A questo punto potete aggiungere tutti gli ingredienti che volete (noi abbiamo sbriciolato i bacetti perugina) : avrete quasi un chilo di yogurt meraviglioso, dolce, profumato, sodo, compatto, buonissimo, economico, ecologico e... fatto da voi!

venerdì 1 giugno 2012

Frosting cheesecake: ricetta rapida senza cottura

frosting cheesecake

La bella stagione. Tempo di fritturine di melanzane, di tende allegramente svolazzanti e di cheesecake. Ho passato la giornata a cucinare per il maritino, preparando quei piatti semplici ma che lui ama, e con l'occasione mi sono data anche ad un esperimento: la crema frosting.

Che è? E' una crema a base di formaggio spalmabile che rimane consistente e può essere usata per decorare, ad esempio, i muffin e i cupcakes.
Oppure potete usarla come una crema per ricoprire la superficie di un dolce.
Per fare queste operazioni vi serve una buona tasca per pasticceria, che io ho evitato come la peste, e l'ho semplicemente usata come farcitura.

frosting cheesecake

E' ispirata ad alcune ricette del sito joyofbaking.com. E' buona, ma apporterei delle modifiche.
Innanzitutto è troppo dolce: penso la quantità di zucchero possa essere ridotta a due terzi.
Poi è troppo cremosa, poco consistente: probabilmente perché non ho aggiunto burro o altri formaggi grassi, che danno struttura. Quindi, se la volete più "in forma", e netta al coltello, usate un pò di colla di pesce (un o o due fogli, credo).
Per il resto, è fantastica: fresca, gradevole e leggera, e si prepara in un attimo.

frosting cheesecake

ingredienti

Per la base (16cm)
  • biscotti secchi, 130g
  • burro, 68g
  • cacao zuccherato, 1 cucchaio
  • cannella in polvere, q.b.
 Per il ripieno:
  • cream cheese, 150g
  • zucchero a velo, 120g
  • cannella, q.b.
  • vanillina, 1 busta
preparazione

Riducete in polvere finissima i biscotti, quindi unitevi il cacao e la cannella.
Fondete il burro e amalgamatelo alla polvere, quindi mettetelo nello stampo (preferibilmente a cerniera) dando la forma desiderata all'impasto.
Mette in frigo a riposare.

Montate il formaggio con lo zucchero e gli aromi per 3 o 4 minuti, quindi versate nello stampo e ponete nuovamente in frigo per qualche ora.

Decorate a vostro piacere.
Io ho usato una glassa al cioccolato fatta fondendo qualche pezzo di cioccolato con un pò di burro.
Ho unito poi granella di pistacchi al naturale.

mercoledì 23 maggio 2012

Crema di ricotta, pera e rum: anche cheesecake, senza cottura

crema di ricotta pere e rum

E' arrivato il caldo, caldissimo, anche in cucina. Non mi vogio arrendere all'evidenza, ma le mie scelte culinarie si indirizzano a ricette più fresche. Capita  ormai spesso di raccontarvi che le mie ricette seguono prepotentemente uno dei miei sensi: olfatto, gusto, vista, o un'idea a loro suscitata.

Come questa crema dessert, che nasce dall'idea di usare due pere in un dolce senza però abbinarle a qualcosa di troppo ricco, ma al contrario ad un sapore leggero.

crema di ricotta pere e rum

Pera... pera e rum, rum e pera... questo mi girava per la testa. Poi ho pensato alla ricotta, ad una cheesecake semplicissima, senza troppi formaggi, monotipo: niente panna, niente uova....
Su questa idea sono andata verso il pacco dei frollini senza grassi, li ho guardati per bene, poi ho detto "ma anche senza": io amo la base delle cheesecake, forse più della crema, ma pensare di mangiare una base fatta col burro in un giorno di caldo non mi sembrava il massimo.

crema di ricotta pere e rum

L'idea era ormai chiara: ricotta, pera e rum. Ho dosato la colla di pesce sperando che fosse abbastanza, ho macerato appena i dadini di pera nel rum, e ho fatto il resto. Una notte di frigo, e la mia crema dessert è pronta.
Ovviamente si presta a mille varianti, ma questa è la più rapida, ed anche leggera: lo zucchero è pochissimo, il sapore delicato, si prepara anche senza nessun utensile (io ho usato solo un mixer) ed è praticamente senza grassi. Cosa chiedere di più ad un dolce?

crema%20di%20ricotta%20pera%20e%20rum

ingredienti
  • ricotta di pecora, 250g
  • zucchero, 80g
  • rum, 1 tappo + un pò
  • pere, 2
  • colla di pesce, 5g (2 fogli paneangeli)
  • cioccolato in scaglie, q.b.
preparazione

Mettete la colla di pesce in acqua fredda per 10 minuti.

Sbucciate e tagliate le pere a piccoli pezzi, aggiungete una spruzzata di rum e tenetele da parte.

Mescolate la ricotta e lo zucchero (potete usare un mixer), il rum e la metà delle pere, che saranno così frullate. Unite il resto a pezzetti.

Scolate e strizzate la colla di pesce, scioglietela in un tegame o nel microonde insieme ad un altro pò di rum, quindi aggiungete qualche cucchiaio del composto di ricotta alla colla di pesce (non viceversa).
Mescolate con cura, quindi unie a tutto il resto della crema, mescolando ancora accuratamente.

Mettete in coppette e decorate con cioccolato in scaglie.
Ponete in frigo a riposare per qualche ora.

Versione cheesecake
versate questa crema su una base biscotto ottenuta frullando biscotti secchi e burro.

Suggerimenti e consigli:
potete decorare anche con cacao amaro o con una glassa al cioccolato.
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E' per questo che ogni tanto latitiamo...