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lunedì 6 settembre 2010

Brisé rustica con verdure di montagna

Brisè rustica

In preparazione dell'autunno:
verdure di montagna, ricotta di pecora, e un pò di aromi, per rendere questa brisè un piatto leggero e gustoso.
Ottima per riciclare verdure avanzate e pezzetti di formaggio stagionato.
Puoi prepararla in anticipo e mangiarla fredda.
Con piccolissime modifiche va bene anche per proporre le verdure ai bambini.

Per 4 persone:
  • 500g di pasta brisè
  • 700g di verdura cicoria
  • un mazzetto di borragine
  • 150g di speck a cubetti (puoi sostituire con prosciutto)
  • 200g di ricotta di pecora
  • 2 uova
  • 50g di parmigiano grattugiato
  • 2 spicchi di aglio (facoltativo)
  • peperoncino (facoltativo)
  • un pizzico di semi di finocchio
  • olio e sale

Preparazione

Pulire e lavare la verdura, quindi sbollentarla in acqua salata per una decina di minuti.
Un metodo di cottura alternativo è quello di farle stufare co lcoperchio in poca acqua (mantengono le sostanze nutritive).
Scolarla bene, strizzarla e tagliarla grossolanamente.
Passare in padella con olio e aglio i cubetti di speck, quindi unire le verdure, gli aromi, e i semi di finocchio.
Sbattere le uova con il parmigiano e incorporare formaggio e ricotta.
Mescolare insieme alle verdure raffreddate e tolte dal fuoco.
Scaldare il forno a 200°.
Stendere la pasta (qui in uno stampo quadrato) pareggiando i bordi e bucherellando il fondo. Tenerne da parte una piccola quantità per decorare.
Riempire con il composto e creare delle striscioline con cui creare una griglia decorativa.
Cuocere in forno caldo per 40 minuti.

sabato 4 settembre 2010

Gelato al fico d'india

Alla ricerca di sapori particolari, che tengano alto il nome della nostra sicilia.
Ci sono zone dove questo è il periodo dei fichi d'india, e se ve ne regalano tanti... usateli così!
Nel titolo il link alla ricetta originale.


INGREDIENTI PER 4 PERSONE

• 500 g di fichi d’India, già sbucciati (preferibilmente delle varietà senza semi)
• 3 dl di latte
• 175 g di zucchero
• 3 dl di panna acida

PREPARAZIONE

Versate il latte in una casseruola, portate a ebollizione e fate cuocere per circa 1 minuto, quindi togliete dal fuoco, versatelo in una ciotola, aggiungete lo zucchero e la crème fraîche e mescolate bene fino a quando lo zucchero sarà sciolto e il composto risulterà perfettamente amalgamato.
Raccogliete i fichi d’India nel mixer e frullate fino a ottenere un purè omogeneo; aggiungetelo nella ciotola con il composto di latte e mescolate bene.
Trasferite il tutto nel freezer e lasciate raffreddare, rimestando il gelato ogni ora fino a ottenere la consistenza desiderata, oppure versatelo nella gelatiera e azionate l’apparecchio seguendo le istruzioni. A piacere, potete servire il gelato di fico d’India disponendolo nei gusci del frutto scavati, privati delle spine e sciacquati accuratamente.

Per la panna acida:
500ml di panna liquida fresca non zuccherata
1 vasetto di yogurt bianco non zuccherato
il succo di mezzo limone

Mescolare bene lo yogurt, la panna e il succo di limone e tenere il composto coperto dalla pellicola a riposo per 24 ore, a temperatura ambiente. Non appena si addensa mettetela in frigo.
Dopo il riposo troverete un composto denso e cremoso.
Se non la utilizzate subito conservatela chiusa in un vasetto, in frigorifero per circa 3-4 giorni.

venerdì 3 settembre 2010

Linguine alle mandorle e bottarga di tonno

bottarga di tonno

Facile e buono questo primo piatto estivo, e veloce da preparare in vacanza. L'idea è tratta da corriere.it, ed è adattata ad un ingrediente che noi amiamo molto: la bottarga favignanese. Acquistata in loco, è molto meno salata di quella sarda di muggine, ed è di colore molto più scuro.
La bottarga non è altro che uova di pesce essiccate.
Si ottiene dal tonno (più pregiata) come dalla muggine o da altri pesci.
In sicilia si produce a Marzamemi, Favignana e Trapani, mentre è possibile trovarla anche in Sardegna (Carloforte, Alghero, Stintino e Cabras), a Orbetello (nella Maremma grossetana) ed in Calabria.
L'origine del prodotto sembra essere stata fenicia, ma il termine deriva dall'arabo butarikh (بطارخ) ("uova di pesce salate").
Originariamente erano un pasto consumato dai tonnaroti, i pescatori di tonno, quando passavano molto tempo in mare (le uova di pesce spettavano di diritto ai pescatori).
Successivamente ha avuto la sua gloria come condimento per la pasta.
Oggi si è ormai diffusa come ingredienti per molti piatti, compresa la pizza.
Per il suo costo elevato, viene anche chiamata caviale del Mediterraneo.
E' conosciuta in tutti i paesi che si affacciano su questo mare, come Egitto e Spagna, dove si ottiene una bottarga fatta da altri tipi di pesce, meno pregiati, che le conferiscono un sapore meno intenso.
A Favignana, ed in sicilia in genere, la tecnica è antichissima: si prelevano dal tonno appena pescato le sacche con le uova facendo attenzione a non romperle, si lavano delicatamente, si essiccano al sole e sotto sale, cambiando periodicamente il sale e girandole giornalmente, per un periodo molto lungo. Si sottopongno poi a pressatura e stagionatura.
Il suo costo si aggira mediamente intorno a 160€ al chilo, ma essendo parecchio salata se ne usa pochissima. Ottima anche a fette, come antipasto. 


ingredienti

PER 2 PERSONE

• 180 g di linguine
• 40 g di mandorle, già sgusciate e sbucciate
• 1/2 spicchio di aglio
• 60 g di caciocavallo ragusano
olio extravergine di oliva
• 1 cucchiaio abbondante di bottarga di tonno grattugiata fresca
pepe
• qualche foglia di basilico

preparazione

Questo trito andrebbe preparato nel mortaio ma chi come me non ne ha voglia, può usare un buon mixer.
Pestate l’aglio sbucciato con le mandorle e il basilico e battete bene fino a frantumarle finemente; incorporate 4 cucchiai di olio a filo, il formaggio grattugiato, non salate perché la bottarga è molto sapida, pepate e mescolate bene.
Portate a ebollizione abbondante acqua in una pentola, salatela leggermente e cuocete le linguine.
Riscaldate un filo d'olio in padella e unite il trito e la bottarga.
Unite alla salsa di mandorle 2 cucchiai dell’acqua di cottura della pasta e mescolate.
Scolate le linguine al dente, saltatele in padella con le mandorle, tenendo da parte l'acqua di cottura della pasta per stemperare, perchè c'è il rischio che risulti molto asciutta.

Con la stessa procedura senza la bottarga si può preparare un pesto di mandorle
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E' per questo che ogni tanto latitiamo...