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mercoledì 30 luglio 2014

Polpette di melanzana speziate alla cannella e noce moscata : ricettasiciliana

Un antipasto tutto siculo, quello delle polpette di melanzane speziate, ma anche un finger food e un ottima scelta per un aperitivo rinforzato, come quelli che facciamo sull'isoletta, mentre siamo in vacanza, in attesa che il Kettle cuocia la cena!



Benvenuti al tempo delle brutte foto fatte col cellulare, quando i piatti vanno a ruba e non ti danno il tempo di metterli in posa! Fa niente, sono troppo buone per non condividerle, e sono una delle tante varianti (che potrebbe non rimanere la sola su questo blog, dato che intendo rifarle!) delle polpette di melanzana, che non solo adoro, ma che sto cercando di perfezionare.

La versione classica non prevede le spezie e include invece aglio e menta.

Quella di oggi ha l'aria di una ricetta molto moderna ed esotica, e al contrario ha origini antiche: appartiene a vecchi ricettari di cucina siciliana. Sono polpettine una-tira-l'altra davvero irresistibili, soprattutto per chi come me ama il sapore delle spezie.

E' incredibile come la cannella si sposi bene con un piatto salato, la noce moscata dà profondità al gusto mentre la menta lo rinfresca. Insomma, queste polpettine mi piacciono molto!

ingredienti
  • 2 melanzane
  • 3 uova medie
  • sale e pepe, q.b.
  • un pizzico di cannella
  • un pizzico di noce moscata
  • menta tritata, qualche foglia
  • pangrattato q.b. per ottenere una giusta consistenza
  • olio per friggere
preparazione

Infornare le melanzane intere per circa 20 minuti: dovranno essere morbide ma non troppo cotte.

Tagliarle a pezzi e metterle a scolare in uno scolapasta con un peso sopra (un coperchio e qualcosa che le schiacci) in modo che perdano tutta l'acqua. Se necessario lasciarle a scolare per un'intera notte.

Una volta scolate, tagliare le melanzane al coltello, in purea finissima, e mescolarle alle uova sbattute e agli altri ingredienti.
Con le spezie non è necessario abbondare, ne basterà pochissimo per sprigionare un profumo gradevole.

Friggere quindi in olio caldissimo e profondo, per pochi minuti, e porre su carta assorbente.
Servire calde.

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© Melazenzero. Immagini e contenuti sono protetti da copyright. Si prega di non utilizzare le immagini senza previa autorizzazione. Se si vuole ripubblicare questa ricetta o i concetti espressi nella descrizione, si prega di ri-scrivere la ricetta con parole proprie, e porre sempre e comunque un link a questo post per la ricetta.

lunedì 21 luglio 2014

Saluto al sole

Isoletta, giorno due. Saluto al sole.

Finite -si fa per dire- tutte le incombenze che hanno completato il mio trasloco qui, cerco di riappropriarmi di un allenamento non cittadino.
Il corpo rattrappito sembra estraneo. Eppure è mio.

Centrata sul punto di arrivo ho indossato le scarpe da running pensando di correre, ma mi sono presto ricordata che un cammino si inizia concentrandosi solo sul passo presente. Uno per volta.
Ho così cominciato la respirazione del "solo questo".
Chi sono io?

L'isoletta mi sta scomoda come un paio di scarpe che non indosso da un anno, un abito nel quale devo riprendere la mia dimensione.

L'isola è piena di pigolii di cuccioli di gabbiano e di corone di fiori di capperi.
Oggi 21 luglio, stento a crederci, vuole piovere: sarà per questo che cerco musiche lente e vagamente malinconiche, ma mai tristi.

Non sono triste: penso al significato della parola "mio". Mio è il respiro, l'aria che non mi appartiene ma entra dentro di me per tornare un attimo dopo ad uscire e non appartenermi più.
Mio è il cuore che batte.
Mio è il potere di cambiare le cose.
Mio è il presente e l'aver bisogno di così poco.

Credo che in questo lungo soggiorno mi aspetti un intenso lavoro su me stessa.
Io ho due abiti, io sono due anime: un'anima dagli spazi piccoli che si misurano passo a passo, circondata dal mare in ogni punto, dove tutto è a portata di mano per questo confonde; un'altra anima dagli spazi sconfinati, dove ogni passo è un granello di sabbia, dove ogni confine è segnato da immense montagne, dove l'infinitamente grande e ti fa percepire quanto ciascuno di noi sia infinitamente piccolo.

Questi due luoghi non sono metafore, ma veri scenari della mia esistenza, i luoghi in cui ho messo le mie radici.
Sono trascorsi decenni e non ho ancora imparato come farli convivere senza tempeste del cuore.
Quando guardo l'uno mi manca l'altro, quando mi allontano da uno ne ho nostalgia.
Io, intera e divisa.
Chi sono io?

Oggi io sono il vuoto fertile che non ha risposte. E che per questo è il campo di tutte le possibilità.



giovedì 17 luglio 2014

Involtini di melanzana ai tre pepi: ricetta siciliana

La melanzana è un meraviglioso frutto di stagione molto versatile: oggi ve lo propongo in versione "secondo piatto" (ma anche "aperitivo rinforzato" o "piatto unico"), degli involtini al forno dal sapore ricco e gustoso!


Confesso il mio spiccato amore per la melanzana: la mangerei tutti i giorni, anzi, la mangio quasi tutti i giorni. Si può cucinare in mille modi diversi ed ha un sapore sempre nuovo.
Le mie preferite sono le melanzane tunisine, una varietà palermitana della melanzana violetta. Sono dolci e non necessitano di essere spurgate.

Questa ricetta si ispira alle "bistecche" di tritato ai tre pepi, e anche se il titolo promette che sia molto "hot", se non esagerate nella dose riuscite ad ottenere l'aroma del pepe senza un eccessivo gusto piccante (scegliete il peperoncino fresco, mi raccomando).

involtini di melanzane ai tre pepi

Curiosità:

Il piccante viene solitamente da olii essenziali che sono antiossidanti naturali. La loro capacità di contrastare il decadimento dei radicali liberi spiega il perché le spezie fossero (nella cucina araba e siciliana in particolare) utilizzate per contrastare la decomposizione dei cibo prima che fosse inventata la refrigerazione.  Alcune sostanze naturali cotenute nel pepe sono infatti ritenute antibatteriche.

Le diverse varietà di pepe, che si differenziano nel colore, appartengono alla stessa famiglia ma a specie diverse. Come i nostri nonni sapevano bene, ciascun colore è associato con proprietà fitochimiche diverse, i cui benefici per l'organismo vanno dal benessere per gli occhi a quello per i neurotrasmettitori (pare che incidano positivamente sul rischio di altzheimer!). 
Il pepe contiene molte vitamine, beta-carotene, e influisce positivamente sul metabolismo e sul senso di fame.

ingredienti


  • tritato di manzo, 300g
  • peperoncino rosso Super Shepherd
  • peperoncino verde Kenyan
  • pepe nero 
  • pane raffermo, q.b.
  • latte, q.b.
  • sale e olio
  • 1 melanzana grande
  • formaggio grana grattugiato
  • prezzemolo 
  • pangrattato
  • preparazione

    Ammollate la mollica del pane raffermo in un po' di latte per ammorbidirla.

    Condite il tritato con i vari tipi di pepe, sale, formaggio grattugiato e impastatelo con il pane ammollato. Fatene delle polpette allungate.

    Tagliate la melanzana a fette molto sottili e regolari (se necessario tenete in acqua e sale per spurgare l'acqua di vegetazione che le rende amarostiche), e avvolgetevi dentro le polpette.

    Rosolate questi involtini prima in olio e poi in un mix di pangrattato e formaggio grattugiato.

    Disponete in teglia unta, chiudendo ciascuno con uno stuzzicadenti, e infornate con grill, a 200° per circa 15 minuti (fino a doratura e finché non saranno morbidi).

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    E' per questo che ogni tanto latitiamo...