Il desiderio di fare i lievitati natalizi quest'anno è molto forte. Quel che mi manca è il tempo, l'organizzazione, la pazienza. Non mi manca però la voglia di sognare, così passo di tanto in tanto un pò di tempo a leggere pagine e ricette di panettone o pandoro.
Nel mio girovagare mi sono imbattuta in alcune ricette molto semplici, come quella del Panettone Marietta: Marietta Sabatino, come ho imparato qui, era la badante dell'Artusi dalla quale lui talvolta prendeva spunto. Lei preparava questo simil-panettone, che di fatto è più un dolce rustico, ma il sapore è molto intenso e decisamente più buono di una semplice torta.
Mancano l'alveolatura e la sofficità del panettone tradizionale, ma come piccolo regalo è molto più semplice da realizzare quando non si hanno giorni interi per seguire la lievitazione. La tentazione di prepararlo è stata fortissima, e ho provato.
Il mio errore è stato quello di metterlo in uno stampo da pandoro (furba io: se si chiama Pandoro, e non Panettone, un motivo ci sarà!): ha cotto troppo e si è biscottato all'esterno. E siccome non era lo stampo giusto, la cupoletta non era esteticamente gradevole, quindi l'ho capovolto.
Il secondo tentativo è con stampini da panettoncino da 100g l'uno, che ho trovato solo di recente, ed è riuscito decisamente meglio. Non disponendo di un forno statico, ho optato per una cottura lenta e graduale.
Letture consigliate:
Nel mio girovagare mi sono imbattuta in alcune ricette molto semplici, come quella del Panettone Marietta: Marietta Sabatino, come ho imparato qui, era la badante dell'Artusi dalla quale lui talvolta prendeva spunto. Lei preparava questo simil-panettone, che di fatto è più un dolce rustico, ma il sapore è molto intenso e decisamente più buono di una semplice torta.
Mancano l'alveolatura e la sofficità del panettone tradizionale, ma come piccolo regalo è molto più semplice da realizzare quando non si hanno giorni interi per seguire la lievitazione. La tentazione di prepararlo è stata fortissima, e ho provato.
Il mio errore è stato quello di metterlo in uno stampo da pandoro (furba io: se si chiama Pandoro, e non Panettone, un motivo ci sarà!): ha cotto troppo e si è biscottato all'esterno. E siccome non era lo stampo giusto, la cupoletta non era esteticamente gradevole, quindi l'ho capovolto.
Il secondo tentativo è con stampini da panettoncino da 100g l'uno, che ho trovato solo di recente, ed è riuscito decisamente meglio. Non disponendo di un forno statico, ho optato per una cottura lenta e graduale.
Letture consigliate:
- panettone marietta con lievito madre
- il panettone di Ada Boni (piccolo talismano della felicità)
- panettone con chiare d'uovo
Scrive l’Artusi:
- Farina finissima gr 300 (ho usato manitoba commerciale)
- Burro gr 100
- Zucchero gr 80 (ho aumentato fino a 150g)
- Uva sultanina gr 80 (ho sostituito con gocce di cioccolato fondente e un pugno di mandorle intere non pelate)
- Uova 1 intero e due rossi
- Sale 1 presa
- Cremor di tartaro gr 10 + Bicarbonato di soda un cucchiaino, ossia 5 gr scarsi (ho sostituito con 1 busta di lievito per dolci + un pizzico)
- Candito a pezzettini gr 20
- Odore di scorza di limone (io acqua di fiori d'arancio)
- Latte, circa 2 decilitri
Dividete il burro a pezzetti e lasciatelo ammorbidire.
Lavoratelo con le fruste elettriche (accessorio per montare) finché non è spumoso.
Unite i 3 tuorli, uno alla volta (aggiungete ogni tuorlo non prima che sia stato assorbito il precedente), alla fine l’albume di quello intero
Aggiungete lo zucchero e lavorate ancora per qualche minuto .
Unite i 3 tuorli, uno alla volta (aggiungete ogni tuorlo non prima che sia stato assorbito il precedente), alla fine l’albume di quello intero
Aggiungete lo zucchero e lavorate ancora per qualche minuto .
Incorporate poco per volta la farina setacciata , alternandola al latte a filo, amalgamate ed unite il sale, la scorza del limone e la vanillina.
Lavorate per dieci minuti alla massima velocità con il gancio per impastare, unite infine il lievito e il bicarbonato setacciati, la vanillina, le gocce di cioccolato infarinate insieme ai canditi.
Imburrate e spolverizzate lo stampo con zucchero a velo. Distribuite le mandorle nell'impasto.
Infornate a 190° non ventilato per circa 30’, proseguite poi la cottura con forno “ventilato” per altri 30 minuti controllando con un lungo spiedino.
(Io ho il forno ventilato e ho provato così:
La prima volta, in uno stampo da pandoro 200° per 15 minuti - 175° per 15 minuti - 150° per 15 minuti. Suggerirei Forno statico, 180° – circa 40 minuti
La seconda volta ho riempito 8 stampini da panettoncino, da 100g, e ho cotto a 175° per 55 minuti).
Lasciate riposare fuori dal forno per una decina di minuti e capovolgere lo stampo (si può preparare 2 giorni prima e conservare ben sigillato da pellicola e poi da alluminio)
Qualche ora prima dell’utilizzo, spolverizzarlo di zucchero a velo o glassarlo a piacere.
4 commenti:
Ma che bello con la forma a stella :) E' buonissimo questo panettone, l'ho fatto l'anno scorso ed è stato apprezzatissimo da tutti. Un bacio, tantissimi auguri di buone feste
Auguri di un sereno Natale in famiglia.
Ne approfitto per copiarmi la ricetta di questo panettone.
Questo panettone deve essere delizioso.Potresti partecipare al mio contest http://pannacioccolatoefantasia.blogspot.com/2011/11/contest-e-tu-natale-che-dolce-fai.html
Tantissimi auguri di buone feste
Cara Mela, deve essere soffice e dolce come il messaggio che mi hai lasciato.
Il valore di una gemma è negli occhi di chi la guarda, grazie per avermi fatto sentire preziosa.
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