Piove.
Siamo in pieno inserimento scolastico al nido (o per meglio dire, nella classe chiamata Primavera della scuola dell'infanzia): ogni mamma sa che il primo mese (o giù di lì) il cuore va sotto i piedi e si seppellisce come se non dovesse rivivere mai più. Malgrado le ottime convinzioni, non è sempre facile.
Sono una studentessa alla scuola della vita, e sto faticando il mio titolo studiando ogni singolo giorno, sulla mia pelle. Dopo tante pagine di libri, niente mi sta formando più che vivere questa vita.
E così Bry e io viviamo con rinnovata intensità i momenti insieme: quelli di ritorno dalla scuola, in cui lei mi dice mamma, ho bisogno di 'con te' ed io mi sciolgo come burro sul fuoco.
In un pomeriggio di pioggia, il primo dopo la torrida e lunga estate, prepariamo la nostra marmellata fatta in casa: fatta coi fichi del nostro albero, ed un limone che vi dimora accanto. Qualche chiodo di garofano, per dare un alone di mistero, ed in pochi minuti la casa profuma di dolce. Un dolce che tutti continuano a mangiare a cucchiaiate, una dietro l'altra, e temo che non arriverà ad essere usato per le torte.
Siamo in pieno inserimento scolastico al nido (o per meglio dire, nella classe chiamata Primavera della scuola dell'infanzia): ogni mamma sa che il primo mese (o giù di lì) il cuore va sotto i piedi e si seppellisce come se non dovesse rivivere mai più. Malgrado le ottime convinzioni, non è sempre facile.
Sono una studentessa alla scuola della vita, e sto faticando il mio titolo studiando ogni singolo giorno, sulla mia pelle. Dopo tante pagine di libri, niente mi sta formando più che vivere questa vita.
E così Bry e io viviamo con rinnovata intensità i momenti insieme: quelli di ritorno dalla scuola, in cui lei mi dice mamma, ho bisogno di 'con te' ed io mi sciolgo come burro sul fuoco.
In un pomeriggio di pioggia, il primo dopo la torrida e lunga estate, prepariamo la nostra marmellata fatta in casa: fatta coi fichi del nostro albero, ed un limone che vi dimora accanto. Qualche chiodo di garofano, per dare un alone di mistero, ed in pochi minuti la casa profuma di dolce. Un dolce che tutti continuano a mangiare a cucchiaiate, una dietro l'altra, e temo che non arriverà ad essere usato per le torte.
- fichi bianchi molto maturi, 1kg circa
- zucchero, 300g
- limone bio, 1
- chiodi di garofano, 1 cucchiaino
- cannella, 1 pizzico
- fruttapec 2:1, 1 busta
Lavare, mondare, privare i fichi del picciolo e di quella parte della buccia che è possibile levare.
Dare una prima schiacciata con le mani.
Unire i chiodi di garofano e la cannella.
Mescolare il fruttapec con lo zucchero e tenere da parte.
Tagliare il limone lavato in piccolissimi pezzi e unirlo ai fichi (se volete che il sapore si senta meno, non usate la buccia ma solo il succo).
Unite il composto fruttapec-zucchero e frullate energicamente fino ad ottenere la consistenza desiderata.
Far bolllire a fiamma molto forte per circa 3 minuti, mescolando continuamente (io ho usato fiamma bassa per circa 10 minuti, ma ho alzato alla fine perché sembrava non addensarsi).
Versate la composta, ancora bollente, nei vasetti appena sterilizzati (anche stavolta ho fatto così: 15 minuti per i vasetti, 15 per i coperchi.), chiudete con i coperchi già "bolliti", avvitate, capovolgete per creare il sottovuoto.
Lasciate raffreddare a temperatura ambiente.
4 commenti:
e' la vita che giorno per giorno ci insegna!adoro la marmellata di fichi lìho fatta anche io e la posterò a breve
Come ti capisco....!!! Ho portato entrambi i miei figli al nido... e all'inizio non è facile! Ora, uno all'ultimo anno di materna, l'altro in quarta, mi sembra passato un secolo!
ottima questa marmellatina, mi sa che provo ^__*
Franci
Ciao carissima è da molto che non ci sentiamo.Che dolci le manine della tua bimba!!!!
Hai letto quanto ho scritto del nostro incontro favignanese?So che è presto per pensarci(anzi prestissimo) ma sarebbe bello organizzare io,te e qualche altra un bel raduno di blogger a Favignana per la prossima estate.Che te ne pare?
Complimenti per la marmellata.
Maria, ho letto!
L'idea "se pò ffà" sicuramente, ma dobbiamo organizzare dalla prossima primavera, prima mi sembra prematuro!
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