I Nucatoli sono dolcetti diffusi in tutte le zone della Sicilia, conosciuti sin dal Trecento. Si dice che la loro origine sia palermitana, e tutti concordano sul fatto che a inventarli siano state le suore del Monastero di S. Elisabetta. A seconda dei luoghi, però, prendono nomi diversi, anche se gli ingredienti restano grossomodo gli stessi: un involucro di pastafrolla aromatizzata con scorza di agrumi e malvasia, ed un ripieno di farina di mandorle e scorza d'arancia.
In alcune zone della sicilia questi dolci si realizzano diversamente, impastando tutti gli ingredienti insieme, ottenendo un biscotto di frolla morbida glassato. In altre zone, invece, il ripieno è realizzato con farina di ceci e cacao (in questo caso prende il nome di Cassatella di Agira).
Scrive Giuseppe Coria in questo libro:
"Questo dolce sembra essere nato nel Monastero di S. Elisabetta in Palermo, ed era tipico delle feste natalizie. Diffusosi in tutta la Sicilia, prese nomi diversi, tra cui bifulìddi, nocàtole, nucàtole, nucàtuli, e addirittura mucàtuli nel ragusano. L'origine del nome lo si fa erroneamente risalire dall'arabo naqal, ossia frutta secca, ma è più certo derivi dal tardo latino nucatus ossia nociato, con noci, successivamente sostituite con mandorle" [La cucina della Sicilia Orientale, pag.70]
I profumi di questa ricetta mi piacciono particolarmente, e trovo la consistenza del ripieno molto morbida e avvolgente.
Io ho scelto questa ricetta, che mi piace molto sia nel gusto che per il fatto di unire ingredienti "tipici" di alcuni luoghi della mia terra: la Malvasia delle Lipari, gli agrumi, le mandorle di Avola, il limoncello.
Gli ingredienti ed il procedimento li ho trovati sul libro, ma cercando in rete mi sono fatta ispirare dalle indicazioni tratte da qui.
Possono sembrare laboriosi, ma non lo sono: fra aromi e profumi, il risultato vi ricompenserà come un piccolo scrigno che racchiude preziosi tesori siciliani.
In alcune zone della sicilia questi dolci si realizzano diversamente, impastando tutti gli ingredienti insieme, ottenendo un biscotto di frolla morbida glassato. In altre zone, invece, il ripieno è realizzato con farina di ceci e cacao (in questo caso prende il nome di Cassatella di Agira).
Scrive Giuseppe Coria in questo libro:
"Questo dolce sembra essere nato nel Monastero di S. Elisabetta in Palermo, ed era tipico delle feste natalizie. Diffusosi in tutta la Sicilia, prese nomi diversi, tra cui bifulìddi, nocàtole, nucàtole, nucàtuli, e addirittura mucàtuli nel ragusano. L'origine del nome lo si fa erroneamente risalire dall'arabo naqal, ossia frutta secca, ma è più certo derivi dal tardo latino nucatus ossia nociato, con noci, successivamente sostituite con mandorle" [La cucina della Sicilia Orientale, pag.70]
I profumi di questa ricetta mi piacciono particolarmente, e trovo la consistenza del ripieno molto morbida e avvolgente.
Io ho scelto questa ricetta, che mi piace molto sia nel gusto che per il fatto di unire ingredienti "tipici" di alcuni luoghi della mia terra: la Malvasia delle Lipari, gli agrumi, le mandorle di Avola, il limoncello.
Gli ingredienti ed il procedimento li ho trovati sul libro, ma cercando in rete mi sono fatta ispirare dalle indicazioni tratte da qui.
Possono sembrare laboriosi, ma non lo sono: fra aromi e profumi, il risultato vi ricompenserà come un piccolo scrigno che racchiude preziosi tesori siciliani.
Per la frolla
- farina, 250g
- malvasia, 1/4 di bicchiere da vino
- zucchero, 150g
- tuorli, 1 piccolo
- strutto, 40g (o margarina)
- scrorza di agrumi, a gusto
- vaniglia e cannella, un pizzico
- farina di mandorle, 200g
- scorza d'arancia grattuggiata
- limoncello o liquore al manderino
- acqua, q.b.
- vaniglia e cannella, un pizzico
- zucchero a velo
- albume, 1
- gocce di limone
- palline di zucchero colorate
Preparazione della frolla
Setacciate la farina e amalgamatela con lo strutto, strofinando con le mani fino a completo assorbimento.
Aggiungete all'impasto lo zucchero, la malvasia, il tuorlo, e lavorate fino ad ottenere un impasto consistente ed omogeneo.
Aggiungete della scorza d'arancia (o anche di limone) grattuggiata, e solo alla fine un pizzico di cannella e di vaniglia.
Lasciate riposare per 1 ora.
Preparazione del ripieno
Unite alla farina di mandorle lo zucchero, la scorza grattuggiata dell'arancia, un pizzico di cannella e passate tutto al mixer.
Unite il limoncello e dell'acqua a filo, fino ad ottenere un composto sodo e umido ma non molliccio
(proporzioni a vostra scelta).
Assemblaggio
Stendete la pasta in una sfoglia di circa mezzo centimetro e ricavatene delle forme: dischetti, quadrati, o anche delle formine. Devono essere di numero pari.
Distribuite sulla metà di queste il ripieno, e ricoprite con le altre, sigillando i bordi con i rebbi di una forchetta.
Per dare la forma a fazzoletto (come in foto) ricavate dei grandi quadrati (10-12cm per lato) e ripiegate i quattro angoli sul ripieno, verso il centro. Pizzicate poi gli angoli per sigillarli.
Preriscaldate il forno a 200° e cuocete i dolcetti su un foglio di cartaforno per 20 minuti.
Preparazione della glassa
Unire lo zucchero a velo con l'albume e le gocce di limone, e montate fino ad ottenere un glassa bianca e consistente. Pennellate abbondantemente con questa i dolcetti ormai freddi, e ricoprite con decorazioni colorate di zucchero.
7 commenti:
Mai assaggiati, in verità non ne conoscevo neanche l'esistenza ma avrei tanta voglia di assaggiarli sembrano deliziosi!
Ciao e buona setimana
Alice
non li conoscevo ma sembrano proprio deliziosi!!baci!
sono buonissimi, uno tira l'altro e tutti alzano la glicemia :) ..ma anche l'umore!
una bella interpretazione...
Alice, buona settimana anche a te!
Federica, è sempre un piacere trovarti.
mammadifretta, mi hai fatto fare 'na risata!
Fabiola, grazie, sempre eleganti i tuoi commenti...
Che belli, mi sembra di non averli mai visti, oppure li ho assaggiati diversi anni fa quando sono stata a Catania e Taormina, non ricordo.
Secondo me sono fantastici, devo provarli.
Baci e buona giornata
Adoro la Sicilia e la sua cucina!
questo blog è bellissimo, complimenti!
le ricette sono raccontate benissimo!
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