E' possibile fare dei muffin compatibili con una dieta? Io ci ho provato. Ho sostituito lo zucchero con il dolcificante, ho eliminato i grassi, e al posto della farina ho usato una combinazione di crusche e amido di mais. Il sapore è stato sorprendente (per chi è a dieta, ovviamente).
Sto leggendo tante ricette dietetiche, ultimamente: cerco qualcosa che sia compatibile con il mio regime alimentare, vedo cosa inventano gli altri, che ingredienti usano, come li combinano tra loro.
Si fa presto a dire "dietetico": non sto parlando di tutte quelle soluzioni che io stessa ho adottato altre volte tagliando qualche caloria, sostituendo la tipologia di grassi, o diminuendo un pò le dosi. Parlo proprio di eliminare alcuni ingredienti: via, zero, niente di niente.
Il web è una risorsa pressocché infinita, se ci sai guardare dentro: puoi trovare cose orribili, ma anche idee, ispirazioni, e soprattutto risposte.
Si fa presto a dire "dietetico": non sto parlando di tutte quelle soluzioni che io stessa ho adottato altre volte tagliando qualche caloria, sostituendo la tipologia di grassi, o diminuendo un pò le dosi. Parlo proprio di eliminare alcuni ingredienti: via, zero, niente di niente.
Il web è una risorsa pressocché infinita, se ci sai guardare dentro: puoi trovare cose orribili, ma anche idee, ispirazioni, e soprattutto risposte.
Ad esempio, inizialmente usavo poco i social network. Poi ho scoperto che "le amiche sanno tutto". Ma davvero! Da una domanda, anche banale, vengono fuori bellissime conversazioni, per me molto stimolanti, e soprattutto istruttive. Un sacco di cose che riguardano la cucina le ho imparate così.
E quindi, in questo momento sto usando il web per imparare, ma anche per condividere, e non sto a raccontarvi quanto la "cerchia" (si dice così adesso, vero?) delle persone che mi conoscono mi sta incoraggiando e motivando ad andare avanti. Per qualcuno sarò anche monotona, ma non sono quelle le persone "cui mi rivolgo": altri partecipano, chiedono, mi scrivono, suggeriscono, e soprattutto mi incitano a non mollare. Il che aiuta.
Nel weekend, quindi, ho ormai l'obiettivo di regalarmi una coccola dietetica: il dolce, quel qualcosa in più che di settimana non faccio, ma che mi aiuta a rendere festoso il fine settimana. A volte ci riesco, come in questo caso, altre volte (lo sapete) finisce tutto nel secchio perché a fare i dolci-senza-dolci non sempre si indovina.
Quello che però mi riesce, è una goduria. Il percorso è lungo, e il diversivo aiuta.
Ho visto che molte diete povere di carboidrati utilizzano le crusche, che vengono utilizzate anche in alcune ricette cotte, e così mi sono armata di pazienza ed ho voluto fare la prova.
Ho visto che molte diete povere di carboidrati utilizzano le crusche, che vengono utilizzate anche in alcune ricette cotte, e così mi sono armata di pazienza ed ho voluto fare la prova.
L'uso delle crusche è legato al senso di sazietà, alla regolazione del colesterolo, oltre che ad un importante apporto di fibre che aiuta a depurare l'organismo.
Io non ne avevo mai utilizzato perché le avevo sempre trovate irritanti, ma ho scoperto che la loro macinatura può fare la differenza, così adesso guardo la "dimensione dei fiocchi" quando scelgo il pacco. Ho scoperto che la crusca d'avena ha dei fiocchi piccolissimi, e che la crusca di grano può avere macinature differenti. Proverò prossimamente anche le crusche di altri cereali (mi incuriosisce molto quella di farro), ma non subito, perché a consumarne un paccone ci metto un bel pò!
Essendo composte solo di fibre, non sono riuscita ad usarle in purezza: per intenderci, non sono stata capace di fare un muffin solo con le crusche (ancora). Tutti gli esperimenti sono finiti in un flop colossale. Quindi, per aiutarmi, stavolta le ho abbinate ad un pizzico di amido di mais, che mi da quel pò di consistenza che rende questi tortini più simili ai veri muffin.
Il risultato è un pò ruvido, perché le crusche si sentono, ma il sapore è molto gradevole. Ho aggiunto un pò di mirtilli rossi per dare un tocco di sapore in più, ma possono essere tranquillamente omessi. Quasi tutti gli ingredienti usati li ho acquistati al negozio bio della mia città.
Le dosi sono piccolissime, perché faccio esperimenti che potrebbero non riuscire (e non mi va di buttare troppa roba), e anche perché so che se ne preparassi di più li mangerei tutti in una volta, e non va bene. Ma voi regolatevi come è più facile.
Per tre pirottini
- 10g di crusca d'avena
- 5g di crusca di grano
- 7g di amido di mais
- 1 cucchiaio raso di dolcificante stevia eridania (anche 2 cucchiaini, tenetevi scarsi)
- 1 cucchiaino da te di lievito per dolci
- 1 uovo medio
- 2 cucchiai di latte scremato
- scorza d'arancia grattugiata, q.b.
- 1 cucchiaio di mirtilli rossi disidratati
Mettete a bagno in acqua calda i mirtilli.
Come per la preparazione di tutti i tipi di muffin, mescolate le polveri in una ciotola, setacciando -se necessario- il lievito, insieme alle crusche, al dolcificante e alla maizena.
In un'altra ciotola sbattete l'uovo intero con il latte, i mirtilli reidratati (scolati) e la scorza d'arancia grattugiata finemente.
Versate i liquidi nelle polveri, mescolate e versate nei pirottini usa-e-getta.
Infornate in forno già caldo, 160/170° per circa 20 minuti.
Fate raffreddare completamente prima di servire per avere una consistenza migliore.
2 commenti:
iSOTTA, iSOTTA, DAI CHE CE LA FAI! :D
Ma vedi che caso, la settimana scorsa ho fatto dei muffin senza zucchero, con succo d'arancia e cacao (però c'è uno yogurt e un po' d'olio). La consistenza non era il massimo, troppo pastosa (quindi non finiranno sul blog, i tuoi sono molto più belli ^_^). Però il sapore è buono, nonostante mi aspettassi un disastro, dopo aver visto la ricetta su un libro sui Muffin.
In bocca al lupo per la dieta!
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