Sono bruttine, lo so. Il punto è che non c'è proprio verso, io e la pastafrolla non andiamo per niente d'accordo. Ogni volta è "un disastro", ed io mi ripropongo di fare un corso per imparare.
Non è che sia immangiabile, anzi, al contrario: il sapore della mia pastafrolla è buonissimo! Diciamo che ho passato anni a sentirmi elogiata per le mie crostate, soprattutto quelle con la crema di ricotta.
Il problema è l'estetica: non sono per niente capace di sfornare delle crostate che siano degne di questo nome, ovvero "pulite", dorate, regolari. Per non parlare delle "strisce" che dovrebbero fare la ghiera: ci rinuncio in partenza.
Non è che sia immangiabile, anzi, al contrario: il sapore della mia pastafrolla è buonissimo! Diciamo che ho passato anni a sentirmi elogiata per le mie crostate, soprattutto quelle con la crema di ricotta.
Il problema è l'estetica: non sono per niente capace di sfornare delle crostate che siano degne di questo nome, ovvero "pulite", dorate, regolari. Per non parlare delle "strisce" che dovrebbero fare la ghiera: ci rinuncio in partenza.
Al di là di quelli che sono i miei limiti personali (che prima o poi supererò), questa volta mi sono affidata a materiali di qualità (la speranza è l'ultima a morire!): sono gli stampini Gardenia, anche questi omaggio della Guardini, che mi ha chiesto di testarli ed esprimere la mia opinione.
Nonostante la premessa, sono rimasta parecchio soddisfatta. Sono leggeri, robusti, esteticamente gradevoli. Sono realizzati in teflon, e la loro antiaderenza è notevole.
Non avevo mai provato, fino a questo momento, a mettere la pastafrolla nello stampo senza cartaforno (l'unica volta che l'avevo fatto il risultato era stato pessimo), ed invece ho sformato queste crostatine, ancora calde, con l'aiuto di una palettina in nylon, senza che si rompessero. La cosa mi ha entusiasmato non poco.
Come si può vedere in foto, ho utilizzato gli stessi stampini come tagliapasta, schiacciando poi la frolla con le dita in modo da ottenere un pò di bordo.
Ho cucinato per alcuni minuti la frolla vuota, ma non avendo né legumi né sassi da forno, ne ho compromesso un pò la riuscita (lo so, lo so, scema io: e poi mi lamento...). Necessario quindi, se provate, non cuocerle vuote, o mettere sin dall'inizio la marmellata.
Le confetture sono quelle che ho realizzato in questi mesi (due sono fatte in casa da mia cognata), e sono la chicca di questa ricetta: il sapore è decisamente diverso dalle marmellate industriali, più intenso e genuino.
Con queste dosi ne sono venute 4 grandi e 3 piccole (ho usato anche un altro stampo per cuocerle in contemporanea), e sono finite in giornata!
La preparazione è davvero rapida e facilissima. Nonostante sia necessario migliorare l'estetica, continuano ad andare a ruba...
- pastafrolla, 220g (usate la ricetta che preferite: la mia era surgelata, e la ricetta è questa)
- confettura, arance, prugne, fichi e mandorle, ciliegie
Preparate con un giorno di anticipo la pastafrolla e ponetela in frigo a riposare per una notte.
Stendetela dello spessore di mezzo centimetro, su un piano infarinato (io ho usato anche la cartaforno), quindi ritagliate la forma delle crostatine.
Mettete negli stampini, e riempite prima di infornare, o con dei legumi o con la marmellata.
Cuocete a 180° per 20 minuti.
Sfornate, lasciate raffreddare. Sono più buone dopo un riposo di alcune ore (una volta fredde potete anche metterle in frigo).
2 commenti:
Ti comprendo al 100% a me quelle maledette strisce non vengono mai uguali, dritte e precise ...facciamo il corso insieme ?
Esme
Assolutamente sì!
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