Una cheesecake dietetica e senza base (praticamente un flan), che utilizza alcuni degli ingredienti della cheesecake classica e li riadatta alle diete povere di zuccheri e di grassi. Una ricetta "estrema", se volete, che serve a concedersi un sapore dolce quando la dieta non permette altro.
Mi sono finora cimentata in molti "senza", ma un dolce senza niente non l'ho mai fatto. Oggi ci ho provato, e non voglio crearvi false aspettative dicendovi che farete un dolce uguale a quello di sempre, tagliando le calorie, i grassi e tutto il resto. Se così fosse diventerei ricca e famosa.
Vi dirò: non sono certa che questo possa davvero chiamarsi "un dolce" (di certo non se paragonato a grandi preparazioni di pasticceria), ma vi assicuro che il suo lavoro sul benessere psicologico lo fa. E questo per una dieta è molto importante, è quello che può fare la differenza tra mollare o non mollare (ed io -che sono alla TERZA SETTIMANA- non voglio mollare!).
Abbiate pazienza (più di quanta ne abbia io). In questa fase in passato ci sono già stata, e per quanto me la fossi quasi dimenticata, oggi la riattraverso con tutta la fatica e la difficoltà di cambiare rotta ed abituarmi necessariamente a strade nuove.
Sono in una fase della vita in cui il bivio è molto chiaro: sperimentare l'alternatività, e quindi darmi da fare, muovere gli ingranaggi del cervello, inventare, oppure dire addio alla creatività in cucina, rinunciare a qualunque tentativo e arrendermi all'evidenza che triste e sconsolata dev'essere la vita (fettina ai ferri forever).
Io vorrei potervi raccontare che si può cucinare anche SENZA: ed in alcuni casi si può (il mio blog ne è testimone in alcune pagine), ma ci sono delle condizioni di salute in cui le restrizioni, temporanee o permanenti che siano, non lasciano via di scampo.
Tenete in conto, quindi, che questa ricetta è un tentativo, perché a stare tanti (e tanti, e tanti) giorni senza gratificazioni alimentari non è facile (ma come si fa, mannaggia!??). Ho usato pochissimi ingredienti consentiti e li ho combinati insieme cercando di fare quel che potevo.
Mi sono finora cimentata in molti "senza", ma un dolce senza niente non l'ho mai fatto. Oggi ci ho provato, e non voglio crearvi false aspettative dicendovi che farete un dolce uguale a quello di sempre, tagliando le calorie, i grassi e tutto il resto. Se così fosse diventerei ricca e famosa.
Vi dirò: non sono certa che questo possa davvero chiamarsi "un dolce" (di certo non se paragonato a grandi preparazioni di pasticceria), ma vi assicuro che il suo lavoro sul benessere psicologico lo fa. E questo per una dieta è molto importante, è quello che può fare la differenza tra mollare o non mollare (ed io -che sono alla TERZA SETTIMANA- non voglio mollare!).
Abbiate pazienza (più di quanta ne abbia io). In questa fase in passato ci sono già stata, e per quanto me la fossi quasi dimenticata, oggi la riattraverso con tutta la fatica e la difficoltà di cambiare rotta ed abituarmi necessariamente a strade nuove.
Sono in una fase della vita in cui il bivio è molto chiaro: sperimentare l'alternatività, e quindi darmi da fare, muovere gli ingranaggi del cervello, inventare, oppure dire addio alla creatività in cucina, rinunciare a qualunque tentativo e arrendermi all'evidenza che triste e sconsolata dev'essere la vita (fettina ai ferri forever).
Io vorrei potervi raccontare che si può cucinare anche SENZA: ed in alcuni casi si può (il mio blog ne è testimone in alcune pagine), ma ci sono delle condizioni di salute in cui le restrizioni, temporanee o permanenti che siano, non lasciano via di scampo.
Tenete in conto, quindi, che questa ricetta è un tentativo, perché a stare tanti (e tanti, e tanti) giorni senza gratificazioni alimentari non è facile (ma come si fa, mannaggia!??). Ho usato pochissimi ingredienti consentiti e li ho combinati insieme cercando di fare quel che potevo.
Certo, se come me siete abituati agli ingredienti genuini, allo yogurt intero fatto in casa, allo zucchero di canna bio, sarà dura arrendervi ai dolcificanti. Ma se lo dice il dottore c'è poco da fare.
In buona sostanza, se siete disperatamente a dieta come me, provateci. Potreste rimanerne sorpresi, ed esserne appagati.
Per 4 porzioni (teglia da 18cm, o anche meno)
- 800 g di formaggio spalmabile 0,2% o ricotta magra (consigliata la seconda)
- 1/2 yogurt magro bianco
- 2 uova medie
- 3 cucchiai di dolcificante (io Stevia bio 100% naturale, e ne ho usato solo 1 cucchiaio raso)
1 fialetta di aroma alla vanigliai semi di mezza bacca di vaniglia- scorza di limone, se gradita
Preriscaldare il forno a 160-170°.
Montare con la frusta elettrica il formaggio spalmabile con le uova, gli aromi e il dolcificante.
Rivestire una teglia di cartaforno (e già 'sta cosa non la sopporto) o usarne una in silicone, e versarvi il composto spumoso.
Coprire con un foglio di alluminio o cartaforno per non far brunire troppo la superficie e infornare per 40-50 minuti. Raffreddare e riporre in frigo a rassodare per 2-3 ore.
4 commenti:
Anche se è molto semplice...Mi sembra delizioso!!!
qualcosa mi dice che stai facendo la dukan...sia per le ricette che proponi sia per i vocaboli che usi...
Melù mi hai fatta sviscerare dalle risate.....Scusa non sono crudele e che ci passiamo tutte o quasi e per la verità mentre tu sei alla tua terza settimana io sono al terzo giorno....O_O
Purtroppo difettiamo in partenza...siamo delle buone forchette e non amiamo le mezze misure, o tutto o niente. Io vado nel pallone e non so più cucinare....Che tristezza. Ma spegnere i neuroni e gli ormoni, per quanto sia possibile, o concentrarsi sull'obiettivo, puo essere d'aiuto...bah speriamo di cavarcela va...Credo fermamente nel cambio di stile Melù....non si può andare avanti così...e non si cambia dall'oggi al domani....L'attività fisica è fondamentale....ficcatelo in testa Ale..parlo con me. ^_^
Un grande abbraccio, Ale.
Scopro ora il tuo blog meraviglioso!
Cara la mia MelaZ anche tu segui la dukan?
Sarei felicissima di seguire le tue ricette passo passo perchè come te voglio fortissimamente voglio dimagrire!!! Intanto complimenti per questo dolce che davvero aiuta...
gabri
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