Il tortino di alici è una ricetta siciliana, ma ugualmente nota in tutte le regioni di mare, che si prepara con pochi ingredienti semplici. Un condimento goloso e aromatico che si alterna a strati con le alici, e viene poi cotto al forno e mangiato in porzioni. Questa è la mia versione (e una mia storia).
Prendete una donna
che sembra non avere mai paura (sembra eh). Prendete un gruppo di sue
amiche foodies (no, lei le chiama fooddarole), e portatele, dietro suo invito, a cucinare in casa sua.
Sì, perché la suddetta detesta stare ai fornelli, ma adora il buon cibo,
la buona tavola e la compagnia. E così, la ricetta è fatta: un open-day-kitchen sotto il cielo (piovoso) di Roma (ma sotto il tetto di casa sua, che avete capito!).
Che vi devo dire di questa "matta"? E' una mia amica da tanto tempo, ma come sempre capita, la vita ci ha avvicinato, allontanato, unito e poi diviso. Insomma, una cosa normale, và.
Stare a casa sua equivale per me come andare in una beauty farm: mi rilasso, mi godo la sua compagnia, mi inebrio della sua bella famiglia (con marito-mago-della-brace che stavolta mi ha salvato la vita e la dieta!).
Se la conosci, ti rendi conto di quanto lei ci provi gusto, a volte, ad apparire più cattiva di quanto non sia. Non conosco del tutto le ragioni (nel senso che immagino ma non so) che la divertono a mettersi contro tutto e contro tutti, e contro alcuni in particolare. Per metà cow-boy e metà mamma-famiglia-cuore (ma si rifiuterà categoricamente di riconoscerlo, soprattutto se questo comporta per lei il dover preparare una torta), è una pantera nel mondo-là-fuori e poi ricopre i suoi figli di baci.
Lei dice che "ogni volta che una mamma (quindi anche io) prepara qualcosa home-made, lei perde un anno di vita". Io non so dirvi se è per differenziarsi, per marcare strettamente la sua identità, o semplicemente perché oggi voglio raccontarvi di lei in modo un pò ironico e leggero.
Ma non è questo il punto: sono sempre grata a chi mi ricorda che ci sono tanti modi di esistere, e di esprimere la propria femminilità, e so che le voglio un gran bene, anche se non sarò mai come lei.
Anzi, sapete qual è la cosa bella?
Che la vita non è mai solo bianco o solo nero: ciascuno di noi raggiunge la propria stabilità, il suo punto di salute, nell'equilibrio tra gli opposti, nell'integrazione tra le polarità.
E persino il sole e la luna, di tanto in tanto, si incontrano in un perfetto equilibrio, e combaciano alla perfezione.
Le chiamano eclissi.
E sono uno spettacolo davvero magico che tiene milioni di persone a naso in su.
Stare a casa sua equivale per me come andare in una beauty farm: mi rilasso, mi godo la sua compagnia, mi inebrio della sua bella famiglia (con marito-mago-della-brace che stavolta mi ha salvato la vita e la dieta!).
Se la conosci, ti rendi conto di quanto lei ci provi gusto, a volte, ad apparire più cattiva di quanto non sia. Non conosco del tutto le ragioni (nel senso che immagino ma non so) che la divertono a mettersi contro tutto e contro tutti, e contro alcuni in particolare. Per metà cow-boy e metà mamma-famiglia-cuore (ma si rifiuterà categoricamente di riconoscerlo, soprattutto se questo comporta per lei il dover preparare una torta), è una pantera nel mondo-là-fuori e poi ricopre i suoi figli di baci.
Lei dice che "ogni volta che una mamma (quindi anche io) prepara qualcosa home-made, lei perde un anno di vita". Io non so dirvi se è per differenziarsi, per marcare strettamente la sua identità, o semplicemente perché oggi voglio raccontarvi di lei in modo un pò ironico e leggero.
Ma non è questo il punto: sono sempre grata a chi mi ricorda che ci sono tanti modi di esistere, e di esprimere la propria femminilità, e so che le voglio un gran bene, anche se non sarò mai come lei.
Anzi, sapete qual è la cosa bella?
Che la vita non è mai solo bianco o solo nero: ciascuno di noi raggiunge la propria stabilità, il suo punto di salute, nell'equilibrio tra gli opposti, nell'integrazione tra le polarità.
E persino il sole e la luna, di tanto in tanto, si incontrano in un perfetto equilibrio, e combaciano alla perfezione.
Le chiamano eclissi.
E sono uno spettacolo davvero magico che tiene milioni di persone a naso in su.
Come dite? Ah, già! Quasi dimenticavo di parlarvi del tortino di alici (ma questa è casa mia, e lo stile del giorno lo decido io :-D). L'ho preparato a casa sua, e l'ho servito come finger-food in un pranzo davvero luculliano. Voi potete servirlo come vi va, perché è un'ottima cena, un gradito antipasto, ed un secondo davvero gustoso.
Ingredienti per 4 persone:
- 1 kg di alici (deliscate e aperte a libro)
- 3 o 4 cucchiai di pangrattato
2 pomodori grossi e sodi2 spicchi d’aglio- prezzemolo tritato abbondante
- origano q.b.
- 3 cucchiai di pecorino o parmigiano grattugiato
- olio e sale q.b.
- scorza di limone grattugiata
Mettete in una capiente ciotola il pangrattato, gli aromi (prezzemolo tritato, scorza di limone, origano), il formaggio grattugiato e mescolate per amalgamare.
In questo trito panate la alici lavate, deliscate e aperte a libro.
Tenetele da parte.
Aggiungete al trito rimasto un pò d'olio a filo in modo da ottenere un impasto morbido ma compattabile.
Ungete una teglia in ceramica o rivestitela di cartaforno, quindi disponete a strati il pangrattato e le alici, fino a completamento degli ingredienti, terminando col pangrattato.
Schiacciate un pò il tutto con le dita, un modo da uniformare e riempire gli spazi.
Schiacciate un pò il tutto con le dita, un modo da uniformare e riempire gli spazi.
Cuocete a 180-200°, forno statico preriscaldato, per 15 minuti circa.
Servite caldo o tiepido.
1 commento:
Ah questa amica! sospiro e occhi al cielo!). comunque due precisazioni: 1. ho detto che ogni manicaretto o lavoro home made che fate, è un nuovo ciuffo di capelli bianchi :D 2. lo spicchio di limone è un mio brillante suggerimento! praticamente il maggior contributo di tutta la giornata.
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