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martedì 26 novembre 2013

Il Pandorlato di Paoletta

Un lievitato semplice ma goloso e profumato, il Pandorlato è presentato da Paoletta nel suo blog come una buona alternativa ai grandi lievitati, ispirato dalla ricetta del panbabà di Adriano.

pandorlato da 500g

Giovedì. Venerdì. Sabato e tutta Domenica.
Che weekend ragazzi... era da tanto che desideravo fermarmi e impastare no-stop.
Ci voleva la febbre: una bella influenzona di quelle che ti toglie ogni isteria, impazienza e velleità che mal si accordano con gli impasti e i lievitati. Quando si dice "non tutti i mali vengono per nuocere"...

Ho cominciato con due pandori. Due diverse versioni della stessa ricetta, da mettere a confronto (ma questa è un'altra storia e la scrivo dopo): catatonica per il mio status di malaticcia, procedevo con leggi-pesa-impasta-leggi-pesa-impasta. Nessuna emozione, nessuna distrazione (encefalogramma piatto): perfetto no?

Non è mancato qualche errore, ma non pandoravo da un anno... posso essere perdonata?
Nel frattempo ho anche sperimentato questa nuova ricetta. Comincio dalla fine e ve la presento.


pandorlato da 500g

Ecco cosa mi piace fare: impastare, raccontare e condividere.
Lui (il Pandorlato) esce fuori dal forno verso mezzanotte, nella sua imperfetta bellezza, ed io quasi mi commuovo. Lo guardo e sono felice, non riesco a smettere di guardarlo e non vedo l'ora di ricominciare. E' come una droga, non riesco a smettere di pensare agli impasti. Lo so che poteva venire meglio, ma io sono soddisfatta e divertita.

Ecco quel che avviene in questi giorni tra le mie ricette: per ora volo basso, ma il coraggio non mi manca! E voi? Vi state preparando per Natale? Avete meno di un mese!

pandorlato da 500g

Elogio dell'imperfezione. 

Penso che un lievitato, un'avventura, un'esperienza (metafora della Vita), dovrebbe fare esattamente questo: farti venire voglia di ricominciare. Perché ti piace. Perché ti sei divertito.
Dovresti avere voglia di non fermarti, di non arrenderti solo perché non ci sei riuscito. 

  
Le passioni nascono con amore e per amore... impastare è passione, e  l'amore non si divide (e non divide!) ma si moltiplica.

L'entusiasmo è il motore di tutto.
Enjoy!

ingredienti

Dose per  pirottino da panettone alto, 500g

187g di farina w350
54g di latte intero
64g di zucchero
74g di burro
2 uova
6g di lievito di birra
3g di sale
zeste di 1 arancia bio
2 cucchiai di cointreau
1 cucchiaino di miele d'acacia (abbondante)
mandorle una manciata (io amaretti)

preparazione

Vi riporto le parole di Paoletta che perfettamente descrivono il procedimento.

Nota: io ho iniziato al mattino e infornato la sera, ma è possibile il contrario ed io la prossima volta comincerò di sera, per non infornare troppo tardi l'indomani.

Verso le 8 p.m.

Mescoliamo il latte intiepidito con il lievito, il miele e 47gr di farina, copriamo.
Dopo una mezz’ora (deve gonfiare) uniamo gli albumi, il resto della farina (140g) e mescoliamo, con la foglia, a vel. 1 (kenwood).
Uniamo 3g di sale, il liquore e portiamo lentamente a vel. 2, incordiamo (ci vorranno 5 – 10 minuti).

Riduciamo a vel. 1,5 ed uniamo un tuorlo, e metà dello zucchero
alla ripresa dell’incordatura aggiungiamo un altro tuorlo e il resto dello zucchero.

Serriamo l’incordatura ed uniamo, un cucchiaino alla volta, 27gr di burro fuso freddo,
portiamo a 1,5, incordiamo ed aggiungiamo il burro rimanente morbido a pezzetti (47g)
insieme alla buccia di arancia, incordiamo.
Dovrà presentarsi lucido e ben legato.

note: se faticate un po' ad incordare, alla fine, dopo il burro morbido, aggiungete 15 gr di farina.

Poniamo in un recipiente da frigo, sigilliamo e, dopo 40/50 minuti (assicurarsi che parta la lievitazione), poniamo in frigo o in una zona sui 6 – 9° per circa 6/8 ore.

A questo punto potete andare a nanna, oppure uscire, insomma.... ciao.

Tiriamo fuori dal frigo e, dopo 30' minuti (acclimatiamo), rovesciamo sul tavolo infarinato e diamo le pieghe del tipo 2, dovremo ottenere una massa compatta.

Con la chiusura sotto arrotondiamo e trasferiamo in uno stampo da panettone da 500 gr.
Copriamo con pellicola e poniamo in forno spento, lampadina accesa fino a che non arriva ad un dito e mezzo sotto il bordo dello stampo (da tre a cinque ore, circa).

Pennelliamo delicatamente con albume leggermente battuto e spolveriamo prima con zucchero a granella, poi decoriamo delicatamente con le mandorle a piacere, infine spolveriamo con zucchero a velo.

Quando quest'ultimo sarà assorbito spolveriamo ancora con zucchero a velo, e inforniamo a 180° per circa 30 minuti, su placca del forno, posizionata su grata bassa, perchè cresce molto.
Controlliamo di frequente che lo zucchero non bruci, casomai copriamo con carta stagnola. Sforniamo e poniamo su una gratella fino al raffreddamento (io ho appeso agli spiedi a testa in giù per tutta la notte).

Consiglio vivamente l'inserimento di canditi o massa aromatica per caratterizzarlo come un panettone. Perfetto, ovviamente, anche a pasqua. Sbizzarritevi!

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© Melazenzero. Immagini e contenuti sono protetti da copyright. Si prega di non utilizzare le immagini senza previa autorizzazione. Se si vuole ripubblicare questa ricetta o i concetti espressi nella descrizione, si prega di ri-scrivere la ricetta con parole proprie, e porre sempre e comunque un link a questo post per la ricetta.

martedì 12 novembre 2013

Biscotti di San Martino ripieni di crema di ricotta con lievito madre

Biscotti tipici del giorno di san Martino in Sicilia, questi dolcetti morbidi ripieni di crema di ricotta. Quest'anno in versione col lievito madre, per la versione con lievito di birra cliccate qui.

Biscotti di san martino ripieni con lievito madre

Come molte delle cose sicule, hanno due volti: semplici all'apparenza, questi dolcini nascondono al loro interno un tripudio di sapori. Aromi intensi come l'anice, la cannella, la scorza di limone, il profumo del moscato. Sapori che si sprigionano al meglio nel riposo, "conoscendosi" e mescolandosi tra loro.

Un morso è trasbordante di sofficità e di crema: io li adoro così.

Non li ho glassati né decorati, quest'anno (solo nei primi un po' di zucchero a velo, ma alla fine li abbiamo mangiati così come li vedete). Ho concentrato tutte le mie energie nell'attesa, quella importante che caratterizza le preparazioni con il lievito madre. Quest'anno son venuti morbidi come brioche!

Facilissima la preparazione, poi fanno tutto da soli: lievitano, inondano la casa di profumo, vi innamorano. Sapori senza mezze misure, non per tutti: come la sicilia, del resto.

ingredienti

Per 20 pezzi (circa)

  • farina 00, 380g
  • lievito madre, 120g (di un anno fa è la versione con lievito di birra)
  • acqua, q.b all'assorbimento(200-250gr circa, regolatevi ad occhio)
  • zucchero di canna, 120g (anche un pò di più se vi piacciono più dolci)
  • strutto, 60g
  • semi di anice, 1 cucchiaio
  • cannella in polvere, 1 cucchiaino
  • sale, q.b.
Per la bagna
  • acqua calda, 100g
  • zucchero, 60g
  • moscato, 30-40g
Per la crema di ricotta
  • ricotta di pecora, 400g
  • zucchero, 100g
  • scorza di limone bio grattugiata
preparazione 

Cominciate dalla crema di ricotta (la sera prima o anche più).

La farcitura necessita di tempo per riposare e solidificarsi.
La ricotta dev'essere rigorosamente di pecora, e dovete lasciarla scolare finché non risulta asciutta e soda. Se necessario, eliminate il siero di scolo più volte. Quest'operazione è molto importante soprattutto se usate una ricotta non industriale, più ricca di siero.
Unite lo zucchero e la scorza di un limone grattugiata.
Va mescolato con una forchetta o con una frusta in acciaio per mantenere una certa consistenza, oppure passato a setaccio (perfetto il passaverdura a fori larghi, come faceva la mia nonnina).
Fate riposare in frigo, coperta, per qualche ora o per tutta la notte.


Preparate i biscotti di san Martino.
In una planetaria o in una ciotola versate la farina e lo zucchero, versate al centro il lievito madre spezzettato ma non schiacciato, i semi di anice, la cannella e lo strutto a piccoli pezzi.
Impastate per qualche giro a bassa velocità aggiungendo acqua tiepida (ma non calda) a filo molto lentamente, aspettando che la assorba tutta prima di aggiungerne altra. Ne ho aggiunto un bicchiere scarso, ma la quantità varia in base al tipo di farina.
L'impasto deve risultare compatto ed elastico, liscio ed omogeneo, della consistenza di una pasta da pane.Ci vorranno 15-20 minuti ad incordarlo.
Ponete in un contenitore stretto e lungo, appena oliato, in luogo tiepido fino al raddoppio (io più di 12 ore).
Quindi rovesciate l'impasto sulla spianatoia, eseguite delle pieghe, arrotondate e coprite a campana per 10-15 minuti.

Dividete quindi a bastoncini, lunghi circa 8-10 centimetri, che ripiegherete su se stessi, ottenendo così delle chiocciole.
Io ho fatto così: ho preso il bastoncino e l'ho arrotolato su due dita (indice e medio) della mano sinistra mentre con la destra formavo la chiocciola.
Imburrate una placca da forno o rivestitela di cartaforno e disponetevi le "ciambelline" ben distanziate tra loro. Mettetele in un luogo tiepido, copritele con un canovaccio e lasciatele lievitare. Io le ho lasciate 6 ore abbondanti.
Fateli cuocere nel forno , precedentemente riscaldato a 200°, per 20-25 minuti circa, tirateli fuori quando saranno dorati e morbidi al tatto, (fate attenzione a non farli diventare scuri e quindi troppo cotti).
Metteteli su una gratella e lasciateli raffreddare.


Farcitura.

Prendete i biscotti, tagliate la calotta superiore, e con l’aiuto di un cucchiaino scavate leggermente all’interno del biscotto, con molta delicatezza in modo da formare una piccola cavità.
Versate il moscato in una ciotola, diluitelo con l’acqua calda e lo zucchero, e con un cucchiaino inzuppate generosamente i biscotti.
Ora prendete un pennello e bagnate la calotta superiore e la superficie esterna di ogni biscotto.
Riempite i biscotti con la crema di ricotta che avete preparato precedentemente (che ora sarà rassodata), posizionate sopra ogni biscotto la propria calotta, spolverizzate i raschi di zucchero a velo, metteteli su un piatto da portata.
Mettete della cannella in polvere in un piccolo cono ottenuto con la cartaforno, e fate una riga di decorazione su ogni calotta.
Fate riposare una notte intera e servite rigorosamente il giorno dopo, per permettere a tutti gli aromi di sprigionarsi al meglio.
Se volete ottenere la classica versione croccante:
invece di farcire i biscotti, dopo il raffreddamento ri-infornateli con lo sportello semiaperto, a 150° per 10/15 minuti, stando attenti che non diventino troppo scuri. 
 



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© Melazenzero. Immagini e contenuti sono protetti da copyright. Si prega di non utilizzare le immagini senza previa autorizzazione. Se si vuole ripubblicare questa ricetta o i concetti espressi nella descrizione, si prega di ri-scrivere la ricetta con parole proprie, e porre sempre e comunque un link a questo post per la ricetta.

lunedì 4 novembre 2013

Polpette con zucca e cumino: ricetta rapidissima e dietetica

Come pranzare in modo gustoso in meno di trenta minuti? Con le polpette alla zucca e cumino, dal sapore intenso e genuino, e decisamente di stagione.

polpette con zucca e cumino

La foto non rende loro certamente onore, ma queste polpette sono stata preparate al volo, in una condizione davvero particolare. E ve la racconto per dimostrarvi che per mangiare bene ci vuole davvero poco.

Sono ispirate ad una ricetta di CosebuonediAle e io le ho trovate buonissime: le pensavo da giorni, quindi non mi sono fatta scappare l'occasione di impiattarle.

Da quasi un anno la famiglia Mela&Zenzero non andava in vacanza. Esclusa l'estate al mare, dove abbiamo casa (che per noi non è mai del tutto relax), non partivamo alla volta di una struttura alberghiera e di una vacanza on the road da un po' di mesi. Coincidenze, fatalità, insomma è successo. Ed ultimamente eravamo un po' stanchi e stressati dalla quotidianità.

Per questo weekend, dunque, ci siamo fatti un regalo: partire alla volta delle Madonie, per visitari i nostri magnifici boschi siculi.
Quando ero andata, altre volte, non ero stata in condizione di apprezzare davvero questi territori: troppo giovane, troppo incinta, troppo neo mammma, troppo distratta da altro.
Solo stavolta, dopo tanti anni, sono riuscita a fare un vero percorso montano e ad addentrarmi nella magia di un posto che è davvero un patrimonio dell'umanità.

La nostra piccola Brioscina, eroicamente allenata ad occasioni come questa, ci ha seguiti in un percorso di due ore e trenta, senza nemmeno lamentarsi: che brava la mia bambina!
Ci siamo addentrati nel bosco degli Agrifogli Giganti, sul sentiero degli Alberi Secolari, e sembrava di stare dentro ad una pagina del Signore Degli Anelli...
(Sono rimasta nella posizione della foto per almeno 15 minuti, in contemplazione mistica delle emozioni provate)

io e nonno Faggio

Non mi sono mai sentita così piccola e "insignificante" davanti all'eternità.
Io ero lì, davanti a Lui, e Lui era Vivo.
Potrà sentire che sono qui?
Se potesse parlarmi, cosa mi raccontaerebbe?
Ho passato 15 minuti in silenzio, facendomi tenere in braccio da lui.
L'ho respirato, Sentito, annusato, ho cercato di compenetrarmi nella sua energia.
E ho parlato con molti suoi fratelli e cugini, durante questa escursione...

I miei occhi ed il mio cuore traboccavano di intensità. 

Sto divagando? Ah, sì. Ovviamente devo parlarvi della ricetta: dovevamo raggiungere la nostra struttura per pranzo, ma, ovviamente presi da mille cose, abbiamo fatto troppo tardi e ce ne siamo resi conto solo dopo esserci seduti in macchina, pronti a partire.

"Non arriveremo mai in tempo per pranzo"
"Ok, torna indietro, si pranza a casa".
Cose alla Mela & Zenzero, và.
Così sono nate queste polpette!
ingredienti
  • 500g di macinato di manzo (o misto)
  • 200g di zucca pulita e tagliata a piccolissimi cubetti
  • 1 piccola cipolla fresca o 1/2 cucch.no di cipolla in polvere
  • 1 cucchiaino da caffè di cumino
  • sale, q.b.
preparazione

Prendete i cubetti di zucca (da me sempre tagliati, sbucciati e congelati per averli sempre a disposizione) e cuoceteli con coperchio in microonde al massimo della potenza per circa 5 minuti.
Se usate la cipolla fresca, cuocetela con la zucca.

Nel frattempo mescolate gli altri ingredienti.
Pronta la zucca, date una passata col mixer in modo da amalgamare i pezzetti con il macinato di carne condito.

Date la forma di piccole polpette, quindi cuocete in padella antiaderente rovente, per pochi minuti per lato.



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© Melazenzero. Immagini e contenuti sono protetti da copyright. Si prega di non utilizzare le immagini senza previa autorizzazione. Se si vuole ripubblicare questa ricetta o i concetti espressi nella descrizione, si prega di ri-scrivere la ricetta con parole proprie, e porre sempre e comunque un link a questo post per la ricetta.

giovedì 17 ottobre 2013

I burger buns, panini da hamburger, e la ricetta per un cheese-burger perfetto

Oggi vi presentiamo due ricette: a quattro mani e in due tempi.
Io e Zenzero abbiamo preparato gli hamburgers interamente home made (la carne non è macinata in casa), cotto alla griglia, condito con la cura ossessiva che segue una sola regola: semplicità.

Cheeseburger

Panini preparati da Mela, hamburgers cotti e assemblati da Zenzero.
Oggi si parla di cheeseburger: cibo che tutti ormai conosciamo ma di cui, come ogni ricetta famosa, abbiamo dimenticato i dettagli più significativi e importanti. Se vi va di farvi un po' di cultura su questo semplice piatto, leggete la sua storia breve ma affascinante.

Due ricette interamente replicabili: non avete scuse. A casa, o all'aperto, con un kettle o con una normale piastra in ghisa, fate voi. Come scrive Gianfranco Lo Cascio, ci vuole davvero poco a fare un hamburger perfetto.

Burger Buns

Il fatto è che ormai siamo troppo abituati a pagare cifre considerevoli per piatti davvero scadenti: ci danno i gadget, ci stordiscono con le mode, e il nostro gusto si anestetizza fino a non capire che quel che mangiamo davvero non fa per noi né per la nostra salute.

Avete dei bambini? Pensate che colori e bandierine possano contare molto per loro? Spenderete pochi euro per avere un pacco da almeno 100 decorazioni da mettere sul vostro hamburger genuino. E se il piacere è quello di andare fuori, scegliete un altro posto dove mangiare altro. Sarà più sano.

Io e Zenzero siamo sempre stati amanti del buon gusto, e la dieta (con il suo percorso di riscoperta dei sapori più autentici e di consapevolezza alimentare) ha sicuramente contribuito a cambiare le nostre abitudini ai fornelli.

Quando abbiamo pubblicato le foto di questi hanburgers su Facebook, appena pochi giorni fa, molti commenti sono stati "chissà quante calorie". Ci siamo astenuti dal commentare, perché lì non avremmo avuto spazio sufficiente per dimostrare il contrario, ma oggi possiamo raccontarvi che non è proprio vero: ingredienti di prima qualità vi permettono di avere pochi grassi. E' possibile mangiare questo panino pensando al McDonalds, ma questo rimarrà un labile ricordo non appena addenterete. Sì, perché sia il gusto che la genuinità di questo piatto non temeranno rivali. Ve ne accorgerete.

panini da hamburger

Ma ora vi lasciamo alle due ricette: siete pronti a replicarle?

Enjoy the Real Hamburgher,
da Mela & Zenzero!

ingredienti

Per 10 panini soffici da hamburger (Burger Buns)
ricetta di Alessandra Scollo

  • 500 gr di farina 0 (possibilmente macinata a pietra)
  • 120 gr di latte di soia (non sostituibile con latte normale, vedi nota sotto)
  • 130 gr di acqua
  • 16g di lievito naturale secco (lei suggerisce 20 gr di lievito di birra, ma prolungando i tempi se ne possono tranquillamente usare 10gr)
  • 2 tuorlo
  • 50 g di zucchero
  • 8 g di sale
  • 30 g di burro morbido a pezzetti
  • semi di sesamo integrale

per spennellare
  • 1 tuorlo
  • 2 cucchiai di latte
  • 1 pizzico di sale
BurgerBuns Collage

Per i 10 cheeseburger
ricetta di Gianfranco Lo Cascio
  • 1,3 kg -circa- di carne tritata a vostra scelta: manzo, maiale, salsiccia...
  • 10 fette di pancetta
  • 10 fette sottilissime di formaggio a pasta cotta (noi provolone piccante, ma anche emmenthal, toma, scamorza, provola, cheddar, etc.)
  • 10 foglie di lattuga
  • pomodori rossi e sodi
  • salsa worchester
  • maionese (noi allo yogurt per nostro gusto, ma anche salsa barbecue se vi piace, o ketchup)
  • consigliato: anelli di cipolla caramellata
 
preparazione

Preparate i panini soffici.
La consistenza e la forma di questi panini sono particolarmente indicate per "il morso perfetto": per addentare bene un hamburger, infatti, devono essere soffici e tondi, permettervi di tenerlo in mano con facilità e non scomporsi in vari strati.

(Io li ho preparati il giorno prima, si mantengono soffici per almeno due giorni, possono essere surgelati dopo il raffreddamento e scongelati a temperatura ambiente).

Mettete nella ciotola dell'impastatrice (o anche in una ciotola bassa e larga se impastate a mano) tutti gli ingredienti tranne il burro. Io in quest'ordine: farina setacciata, lievito, latte di soia e acqua; subito dopo zucchero e tuorli in sequenza e per ultimo il sale a pioggia. Azionate l'impastatrice, con il gancio K, a bassa velocità fino ad ottenere un composto omogeneo.

Nota sul latte di soia: procuratevelo. Sostituendolo con latte normale il risultato sarà buono ma non sarà lo stesso, poiché il latte di soia è un emulsionante naturale che dona ai lievitati una consistenza ed una fragranza particolare. In questo caso agisce sulla sofficità, sull'alveolatura e sul colore della crosta.

Aumentate gradualmente fino alla velocità 1, e cominciate ad aggiungere il burro a piccolissimi pezzi. Non aggiungetene fino a che il pezzetto precedente non è stato assorbito.

Impastate fino a che l’impasto si sarà staccato dalle pareti della ciotola.
Formate una palla e mettete in un contenitore stretto e lungo, coperto con pellicola trasparente, in luogo tiepido fino al raddoppio dell’impasto.

Quando l’impasto avrà raddoppiato, ricavate pezzetti di pasta da circa 90g (io ho pesato tutto l'impasto e l'ho diviso in dieci parti).

Dovrete ora creare delle palline: ogni pezzetto verrà arrotolato sui vostri pollici, dall'alto verso il basso, come mostrato nella foto qui sotto, o come indicato in fondo a questo post.

stringere coi pollici

Arrotondatele appena e disponetele su una leccarda con carta forno. Coprite con un pellicola e mettete nel forno con luce accesa fino al raddoppio. Saranno pronti quando imprimendo una fossetta in un punto nascosto, l'impasto tornerà indietro lentamente.

Quando i panini saranno cresciuti e pronti, tirateli fuori dal forno e accendetelo a 170-180°.

Nel frattempo togliete la pellicola e spennellate i panini con il composto di tuorlo e latte, ricoprite con i semi di sesamo, quindi infornate fino a completa doratura (15-20 minuti circa), controllando che siano dorati e non pesanti quando li prendete i mano.

Sfornate e appoggiate su una grata a raffreddare completamente.

Cheeseburger

Preparate i medaglioni di carne.

Procuratevi della carne tritata, nelle proporzioni che più vi piacciono, o se preferite acquistate il tocco intero e tritatelo al tritacarne o con un robot da cucina.

Mescolate almeno due tipi di carne, ad esempio tritato di vitello di prima scelta e tritato di maiale o salsiccia. Condite la carne secondo il vostro gusto, usando aromi, un po' di sale, qualche goccia di worcester. Consigliati i semi di finocchio.

Date alla carne la forma tipica degli hamburger. Siccome in cottura tenderanno a gonfiare, con un cucchiaino schiacciate una fossetta al centro.

Piastrateli secondo il metodo da voi preferito (sul grill a carbone su una piastra, etc) rigirandoli spesso in modo da avere entrambe le superfici perfettamente dorate e "cauterizzate".

Piastrate anche le fette di pancetta fino a renderle dorate e croccanti. 

Un attimo prima di farcire il panino disponete su ogni hamburger la fetta di formaggio in modo che il calore la sciolga appena, velando l'hamburgher come un vestito.


Assemblate il vostro hamburger.

Tagliate il panino a metà e piastrate appena entrambe le parti poggiandole dal lato interno.

Disponete gli ingredienti in quest'ordine:
  • sulla parte inferiore una fetta di lattuga, 
  • un cucchiaino di maionese o di salsa a vostra scelta, 
  • la carne con sopra il formaggio, 
  • il pomodoro appena salato, 
  • la fetta di pancetta croccante, 
  • la parte superiore del panino.

Buon appetito!


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lunedì 7 ottobre 2013

Pane integrale al formaggio con noci e olive

Un pane soffice con farina integrale e formaggio grattugiato, e un trito di noci e olive come ripieno. Un pane della domenica per la sua bella forma, un pane rustico e sano per il suo buon sapore.

Treccia di pane con noci olive e formaggio

Il nostro forno si è svegliato presto questa domenica. Ma per una volta, stavolta, non l'ho acceso io. Da alcune ore nell'aria di casa si diffondeva il profumo di un piatto caldo e amorevole, cucinato da Zenzero. Per lui la cucina è come per me i lievitati: le cose migliori richiedono lunghi tempi e tanta pazienza.

Pazienza, quella che mi scappa spesso, e che mi ferisce ad ogni sua fuga (perché, perché deve succedere?!), ma che io, instancabile, cerco sempre di riacciuffare.
E allora impasto. Sì, lo so, avevo detto che non lo avrei fatto, ma le mani si sono mosse da sole, e ne è venuto fuori...

treccia integrale al formaggio olive e noci

Sì, lo so: appena un articolo fa avevo scritto "non farò più pane". Ma è domenica, ed io da giorni avevo le mani in smània di impasti. La pizza l'avevamo mangiata venerdì sera, in pizzeria, e di brioche ne ho ancora parecchie. Un dolce, infine, è in lievitazione per un paio di giorni, e sarà pronto martedì. Cosa potevo impastare, dunque, se non un pane?

Vado di esperimenti: provo ad aggiungere qualcosa all'impasto, cosa che non avevo mai provato a fare, ed uso farine integrali per un sapore che a mio parere è più pieno e intenso. I prodotti da forno dovrebbero sempre essere integrali, non sapete quanto sono più sani rispetto ai prodotti fatti con farine raffinate...

E' domenica, in casa nostra. Una piccola parentesi di tranquillità, nel tentativo di riprendere fiato. Slow-food, pennelli e colori per giocare, profumi... that's all.

treccia soffice con formaggio olive e noci

ingredienti

  • 450g di farine miste (metà integrale bio, metà manitoba)
  • 16g di lievito naturale secco
    (oppure 4g di lievito di birra disidratato oppure 12g di lievito di birra fresco)
  • 250-300ml di acqua tiepida (dipende dall'assorbenza delle farine, io ne ho usato 300ml)
  • 50g di ricotta salata grattugiata al momento (sostituibile con parmigiano 18-24 mesi di stagionatura)
  • 6g di sale
  • 16g di olio e.v. d'oliva
  • 50g di prosciutto o salsiccia tritata (io ho sostituito con olive e noci)
  • farina per il piano di lavoro
  • uovo sbattuto latte per spennellare

Se volete utilizzare la pasta madre solida:
  • Sostituite il lievito con 150g di pasta madre rinfrescata due volte
  • Ricalcolate la farina a 345g e l'acqua a 250ml

preparazione

Nella vostra planetaria, io Kenwood, pesate le farine facendole cadere a pioggia attraverso un setaccio (servirà ad arieggiarle per un risultato migliore).
Pesate anche il lievito naturale secco mescolandolo direttamente alle farine (la pasta madre solida, invece, come al solito si scioglie in acqua e poi si unisce la farina).

Con il gancio K (la foglia) date un paio di giri per mescolare le farine, quindi unite 250ml di acqua tiepida a filo e valutate la consistenza dell'impasto, che non dovrà essere troppo duro. Io per questa ragione ho aggiunto acqua fino a 300ml.

Fate andare con velocità al minimo fino ad ottenere un impasto morbido, quindi unite il formaggio grattugiato ed il sale a pioggia.

Sempre al minimo della velocità, quando questi ingredienti saranno amalgamati unite l'olio a filo e fate incordare (l'impasto dovrà rimanere aggrappato alla foglia): non sarà necessario molto tempo.

Appena sentite che la foglia fa un po' di resistenza, sostituitela col gancio e fate incordare al minimo della velocità per circa 5 minuti (dovrebbero essere sufficienti ad avere l'impasto aggrappato al gancio e con la superficie liscia e omogenea).

Trasferite il vostro impasto sul piano di lavoro e allargatelo a quadrato, dando una serie di pieghe a tre (vedi foto in questo articolo) e arrotondate  con movimenti cicolari fino ad avere la superficie della palla tesa.

Disponete in contenitore stretto e lungo, precedentemente oliato, il luogo tiepido fino al suo raddoppio (tempi variabili a seconda della temperatura).

Trascorso questo tempo, infarinate il piano di lavoro con della semola e allargate l'impasto a rettangolo. Distribuitevi il ripieno (io noci e olive tritate), quindi avvolgete stretto a filone.

Dividete ora questo filone in tre, allungate ciascuna parte a salsicciotto e affiancateli l'uno attaccato all'altro. Partite dal centro, e intrecciate verso un'estremità. Terminata questa, girate la treccia ed intrecciate l'altro lato.

Disponete ora in uno stampo a ciambella (24-26cm di diametro) imburrato o rivestito di carta forno, avendo cura di sigillare i due capi. Coprite con un canovaccio e ponete in un luogo tiepido fino al raddoppio.

Preriscaldate il forno a 200°. Spennellate la treccia con uovo sbattuto o con una miscela di acqua e olio, o ancora con del latte.
Infornate per 30-40 minuti: bussando sul fondo del pane dovrà uscirne un rumore sordo e vuoto.

Attendete qualche minuto prima di togliere dallo stampo, quindi appoggiatelo su un fianco e non tagliatelo prima che si sia raffreddato: servirà a far uscire tutta l'umidità e ad amalgamare i sapori.


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E' per questo che ogni tanto latitiamo...