Le seppie in umido (sicci 'nto niru) sono una ricetta della tradizione siciliana rivisitata in molti modi. Mi sono ispirata a questa ricetta per preparare una cena che fosse compatibile con la mia dieta ma anche gustosa. Una versione più tradizionale la trovate qui.
Io ho aggiunto le zucchine per "dare volume" al piatto, e le patate per contrastare in consistenza (ma io, ahimé, non le ho mangiate). Perfette sarebbero coi piselli, ma che ve lo dico a ffà: non potevo mangiarli.
Non ho sfumato col vino perché non ne avevo (bugia, nella mia dieta non è permesso il vino), ma volendo lo si può aggiungere prima del concentrato di pomodoro.
Se avete a disposizione del pomodoro da sugo, si può ridurre la quantità di concentrato ed aggiungere del pomodoro pelato, ma io non userei quello in scatola, troppo acidulo e poco gustoso.
La preparazione non è complessa, ma richiede il giusto tempo di cottura.
Più difficile è invece pulire le seppie, ma io ho la fortuna di portarle a casa già pulite, dal momento che in pescheria le preparano come le chiedo.
La prossima volta vorrei provare a farle ripiene, ché il sugo è buono, ma quando non puoi fare "la scarpetta" è anche un pò sprecato. Non pensate anche voi?
Io ho aggiunto le zucchine per "dare volume" al piatto, e le patate per contrastare in consistenza (ma io, ahimé, non le ho mangiate). Perfette sarebbero coi piselli, ma che ve lo dico a ffà: non potevo mangiarli.
Non ho sfumato col vino perché non ne avevo (bugia, nella mia dieta non è permesso il vino), ma volendo lo si può aggiungere prima del concentrato di pomodoro.
Se avete a disposizione del pomodoro da sugo, si può ridurre la quantità di concentrato ed aggiungere del pomodoro pelato, ma io non userei quello in scatola, troppo acidulo e poco gustoso.
La preparazione non è complessa, ma richiede il giusto tempo di cottura.
Più difficile è invece pulire le seppie, ma io ho la fortuna di portarle a casa già pulite, dal momento che in pescheria le preparano come le chiedo.
La prossima volta vorrei provare a farle ripiene, ché il sugo è buono, ma quando non puoi fare "la scarpetta" è anche un pò sprecato. Non pensate anche voi?
- seppie, 600-700g al netto degli scarti
- doppio concentrato di pomodoro, 75g
- cipolla, una media
- capperi, una manciata
- vino bianco, mezzo bicchiere (io non l'ho usato)
- zucchine napoletane, un paio piccole
- patate, due o tre
- olio e.v.o., q.b.
- sale, q.b.
La mia era una seppia grande già pulita dal pescivendolo, priva cioè di tutte le parti non edibili e della pelle. Le seppie grandi, contrariamente a quanto si possa pensare, hanno la carne più tenera.
Il pescivendolo mi ha consegnato la seppia tagliata in piccoli pezzi, e, a parte, le vescichette col nero di seppia.
Tritare finemente la cipolla al mixer e rosolarla in qualche cucchiaio d'olio.
Aggiungere i pezzi di seppia e i capperi, e rosolarli per qualche minuto.
Unire il concentrato di pomodoro , mescolare, aggiungere l'acqua desiderata a formare un sughino.
Sbucciare e tagliare le zucchine a julienne.
Lessare le patate al dente e sbucciarle.
Unire a metà cottura le zucchine e le patate tagliate in piccoli pezzi (termineranno la loro cottura assorbendo i profumi).
Cuocere in tutto circa trenta minuti. Prima della fine, unire il nero rompendo le vescichette nel tegame.
Servire con la salsa a specchio.
2 commenti:
mmmmmmmmmm....che delizia!
Adoro le seppie e queste sono così invitanti!!
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