Un impasto lievitato e fritto a forma di palline o ciambelline: le sfinci di patate.
Vi ricordate delle sfinci di San Giuseppe? Ne avevo parlato nell'omonimo post, qualche mese fa, descrivendovene l'origine araba. Il nome deriva, per l'appunto, da sfang, che significa spugna, perché sono delle palline di pastella fritte nell'olio dalla consistenza spugnosa e morbida.
Ci sono diversi tipi di sfinci, che si preparano per ricorrenze particolari: queste sfinci di patate, ad esempio, si preparano per Natale, in alcune province anche per San Martino o per Carnevale.
Queste sono quelle senza uova, ed hanno una lievitazione molto lenta.
Il loro sapore, prima di ricoprirle di zucchero, è abbastanza neutro, possono quindi essere servite anche con qualcosa di salato o, in alternativa, con un ripieno di prosciutto o formaggio o wurstell o verdure.
Vi rimando anche ad una piacevole lettura sull'origine di questo dolce e sui significati che prende nella nostra cultura.
Questa è la ricetta di mia nonna, che le preparava in modo magistrale. Le dosi sono per una ciurma di persone: del resto, ai tempi antichi le famiglie erano numerose e più recentemente, quando io ero bambina, in occasione di queste preparazioni ci si riuniva raggruppando anche vicini di casa e parenti lontani. L'unico problema era, come sempre, che ogni volta andavano a ruba e finivano troppo presto.
Devo dire che questa ricetta è abbastanza comune tra i nostri parenti favignanesi, quindi il modo di prepararle sull'isoletta non differisce molto di famiglia in famiglia.
Solitamente le facciamo d'inverno, ecco perché trovate l'arancia tra gli ingredienti: io penso che dia un aroma particolare, ma in alternativa potete usare la scorza di un limone che fruttifica più volte durante l'anno, e del succo d'arancia al naturale che comprate in busta (magari concentrato).
La foto che ho scelto oggi è quella delle ciambelline, che Nonna Annina preparava con lo stesso impasto: mentre le sfinci infatti hanno forma di palline rotonde, le ciambelline sono le stesse palline che vengono bucate al centro con uno spiedino, appena buttate nell'olio bollente.
Diversamente da noi, nonna era bravissima a dare loro una forma perfetta, gonfia e regolare, nell'uno o nell'altro caso.
Il sapore dovrebbe essere lo stesso, dato che l'impasto è uguale, ed invece le ciabelline sono più buone perché, come dire... prendono più zucchero, assorbono meno olio e sembrano più asciutte. Opinione personale. E' per questo che Nonna Annina ne preparava in numero maggiore delle sfinci, e tutti volevamo quelle! Poi le ciambelline finivano, e si "ripiegava" sulle sfinci...
- farina 0, 500g
- farina 00, 500g
- patate lessate e sbucciate, 1kg
- margarina, 250g
- marsala dolce, 1 bicchierino
- vanillina, 1 busta
- lievito di birra, 50g
- lievito istantaneo per dolci, 1 bustina
- latte, 1 litro
- sale, q.b.
- arancia , 1 (anche un limone può andar bene)
- zucchero semolato, per la copertura
- olio di semi , per friggere
Lessate, sbucciate e schiacciate le patate con una forchetta o con lo schiacciapatate.
Versate la farina sul piano da lavoro, e strofinatela tra le mani insieme alla margarina (o allo strutto).
Sciogliete il lievito in un pò di latte tiepido e aspettate una decina di minuti.
Mescolate la farina, le patate, il succo e la scorza d'arancia grattuggiata, il lievito sciolto, un pizzico di sale, la vanillina ed il marsala. Impastate aggiungendo il latte tiepido a filo, e non utilizzatelo tutto se non necessario. Aggiungete per ultimo il lievito istantaneo.
Mescolate fino ad ottenere una pastella omogenea e consistente e mettetela in un recipiente (preferibilmente di terracotta) a lievitare, coperto, in luogo caldo, finché non avrà più che raddoppiato il suo volume. Il tempo è variabile, e possono trascorrere diverse ore.
Riscaldate in un tegame l'olio per friggere, e calate la pastella a cucchiaiate solo quando l'olio sarà bollentissimo (fare la prova stuzzicadenti), altrimenti le sfinci assorbiranno troppo olio.
Versatene poche per volta per non abbassare troppo la temperatura dell'olio.
Con l'aiuto di uno spiedino di legno o metallo, infilzate le "palline" appena sono in olio bollente, e girate in modo da formare un buco al centro: avrete così delle ciambelline.
Poggiatele su carta assorbente non appena dorate, e cospargete su zucchero semolate.
Ottime tiepide o a temperatura ambiente.
4 commenti:
Un golosissimo attentato alla dieta!Ma sì..trasgrediamo..brava!!
Golossissime tentatrici !!!!!!!
Ma sai che c'ho provato un sacco di volte, ma non mi sono mai venute bene? Troppo pesanti... devo provare la tua ricetta che mi convince moltissimo...
un baciuzzo!
con le patate non le ho mai fatte! le provo!!!
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