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mercoledì 30 maggio 2012

Insalata di bulgur e quinoa con salmone, rucola e limone: ricetta fresca e facile

insalata di bulgur e quinoa con salmone e rucola

Bulgur e quinoa sono due cereali gustosissimi: il primo è un grano integrale molto conosciuto in oriente, che si realizza dalla cottura a vapore dei chicchi di frumento, poi essiccati e macinati (infatti è noto come grano spezzato). 
La quinoa è invece originaria dell'america latina, è della stessa famiglia delle barbabietole o degli spinaci, è totalmente priva di glutine ed è molto nutriente, oltre che buonissima.

Da quando li ho scoperti, li adoro entrambi: hanno una consistenza simile al taboulè, e sebbene si possano cucinare in molti modi diversi (zuppa, polpette, etc), questa ricetta che somiglia ad un'insalata estiva  molto fresca e accattivante. Può essere un antipasto, o anche un primo piatto. Nel nostro caso, con una porzione abbondante e ben condita, ne abbiamo fatto piatto unico.

Sono facili da cucinare, e ancor più facili da condire: potete sbizzarrirvi. Io mi sono ispirata alla mia amica Alessandra (che mi ha fatto assaggiare la sua ricetta) e ho dato istruzioni al marito per preparare questo piatto in mia assenza: dite, non gli è venuto proprio bene? Era buonissimo e freschissimo!

insalata di bulgur e quinoa con salmone e rucola

ingredienti
Per 2 o 3 persone:
  • bulgur e quinoa misti, 250g
  • salmone affumicato sottovuoto, 300g
  • rucola
  • sale, olio, aceto balsamico
  • limone, 1
preparazione

Cuocete bulgur e quinoa seguendo le istruzioni sulla confezione. In genere si porta a bollire l'acqua, e poi si calano facendoli cuocere per 10-12 minuti in acqua e sale.

Trascorso questo tempo scolate, condite con un filo d'olio extra vergine d'oliva e fate raffreddare.

Intanto preparate un trito di salmone affumicato, lavate e tagliate la rucola e irrorate con succo di limone.

Condite bulgur e quinoa, aggiungendo dei piccoli pezzi di limone lavato e sbucciato.

Servite a temperatura ambiente o freddo.

lunedì 28 maggio 2012

Ciambellone all'olio e acqua (la torta più soffice del mondo): ricetta senza lattosio

la torta più soffice del mondo

La torta più soffice del mondo si chiama proprio così: la trovate in molte ricette in rete, che la trascrivono identicamente. E' una ricetta che usa l'olio al posto del burro e l'acqua al posto del latte. Praticamente senza lattosio, perfetta per le intolleranze.
E non avete scuse: si prepara in 5 minuti, con un robot da cucina, e non tradisce mai.

la torta più soffice del mondo

Una ricetta davvero spettacolare. E' rimasta in archivio per un sacco di tempo, fino a quando non mi è venuta la voglia di provarla, ed ho trovato anche l'occasione giusta: il compleanno di una collega.
Per l'occasione, invece di provare il ciambellone (così l'avevo trovata, e l'avevo destinata a tentare il ciambellone da sogno che si vede in molte foto), ho deciso di darle la forma di una torta, e di guarnirla in modo semplicissimo: colata di cioccolato e strisce di caramello, che inzuppandosi un pò nell'impasto lo hanno inumidito: wonderful.

la torta più soffice del mondo

Ho provato a farla più volte, ed il risultato è stato sempre ineccepibile. Ho persino provato a sostituire il burro fuso all'olio, ma non è la stessa cosa: credo che la sua sofficità sia data proprio dalla peculiarità di questi ingredienti e di questo procedimento.
Quindi vi suggerisco di provarla così com'è! 

Che dirvi? E' una base perfetta per qualsiasi farcitura, molto simile al pan di spagna, ma a mio parere meno stopposa. E' ottima nella sua semplicità, perfetta per la colazione o per una merenda, i bambini la ameranno. Ma rende decisamente meglio con una bagna ed una crema.
Ho sbagliato solo diametro della tortiera, la prima volta che l'ho fatta, dal momento che nessuna delle ricette (copiate pedissequamente) riportava il diametro degli stampi utilizzati.
Ho provato la 26cm ma è venuta un pò bassina: perfetta invece la 24cm o la 22 se la volete ancora più alta.
Ed ecco la fetta farcita e guarnita:

la torta più soffice del mondo

ingredienti

Per una tortiera da 22-24cm:
  • 250 grammi di zucchero (io 200g)
  • 250 grammi di farina 00
  • 130 grammi di acqua (se si mette il latte al posto dell'acqua il risultato non è lo stesso)  
  • 130 grammi di olio di semi (col burro non è altrettanto soffice)
  • 3 uova
  • una bustina di lievito
  • vanillina o aromi a piacere*  
  • 2 cucchiai di cacao (facoltativo)
*A scelta: - limone grattugiato - rum - gocce di cioccolato - uva passa - amaretto- cacao
preparazione

Mettete in un robot da cucina le uova (o sbatterle con le fruste ) con lo zucchero fino a farle diventare spumose.

Unite -con fruste accese- l'olio a filo , l'acqua, il rum (o altro liquore a vostra scelta), la farina poco alla volta ed infine il lievito setacciato.

Aggiungete anche l'uvetta o le gocce di cioccolato infarinate.
Il composto risulterà piuttosto liquido: è questo il segreto della sua morbidezza.

Imburrate* Ungete o rivestite con cartaforno uno stampo da 24 cm (anche a ciambella) e versatevi il composto.

Per la versione bicolore marmorizzata, invece, versate poco più di metà.
Nel rimanente composto mettete un cucchiaio di cacao amaro, mescolate bene e fate cadere nello stampo sul composto bianco. Fate dei cerchi concentrici con uno spiedino o con un coltello per ottenere l'effetto marmorizzato.

Cuocete in forno caldo (180°) per circa 45 minuti.
Lasciate nello stampo finché la torta non è fredda, quindi capovolgete e farcite a piacere.

Nota per me:
con le seguenti dosi si ottiene una torta del diametro di 24cm, fatta in tortiera apribile, che essendo più alta si può tagliare in tre dischi come un pan di spagna.
  • 300gr di farina
  • 300gr di zucchero
  • 155gr di olio
  • 155gr di acqua
  • 4 uova medie
  • 20gr di lievito per dolci
  • aromi a piacere

*[Correzione fatta per gentile osservazione di un lettore, che in quanto anonimo non ho possibilità di ringraziare personalmente] 



venerdì 25 maggio 2012

Crostata con frangipane ai pistacchi e marmellata di arance home-made

frangipane pistacchi

Ogni tanto l'MTC lascia degli strascichi, ed io volevo provare la frangipane con la ricetta di Ambra (come non avevo fatto nella mia prima frangipane).
Così ho preso la sua pagina , e mi sono messa d'impegno: ho sostituito i pistacchi alle mandorle, e per il resto ho seguito pedissequamente. Ingredienti e procedimento che trovate sotto sono i suoi.

frangipane ai pistacchi e marmellata di arance

Ho aggiunto la mia marmellata di arance perché è polposa e poco dolce, con i pezzettoni che si incontrano piacevolmente tra un boccone e l'altro.
E ho pensato di fare dono di questa torta ad un gruppo molto speciale: i miei nuovi colleghi (stanno spopolando qui sul blog, nevvero? :-D )

frangipane ai pistacchi e marmellata di arance

E per potevo preparare questa bella tortina? Per loro, ovviamente!
"Bontà loro", si sono mostrati disponibili a farmi da cavie, ed io ho dato sfogo alla mia voglia di sperimentare, avendo trovato chi in una sola volta mi fa fuori un'intera torta.
Ma non è solo questo: il cibo crea condivisione, è intimità, muove gli affetti, offre sempre un'occasione importante, quella di fare gruppo. Per loro è nata quest'idea: coi cuoricini!

ingredienti

Per la pasta frolla (24cm senza strisce):
  • 200g di farina 00
  • 100g di zucchero semolato
  • 100g di burro
  • 1 uovo
  • 1 pizzico di sale
  • la scorza grattugiata di mezza arancia

Per la crema frangipane:
  • 100g di farina di pistacchi
  • 100g di burro appena ammorbidito
  • 100g di zucchero semolato
  • 1 uovo
  • 30g di fecola di patate/maizena
  • 1 cucchiaio di acqua di fiori d'arancio (facoltativa)
  • marmellata di arance

preparazione

Preparare la frolla:

Lavorare il burro freddo a tocchetti con la farina, il sale e lo zucchero fino ad ottenere un composto sbriciolato, aggiungere l'uovo leggermente sbattuto ed incorporarlo velocemente al composto insieme alla scorzetta d'arancia grattugiata.
Formare una palla, metterla nella pellicola e riporla in frigorifero per un'ora circa.

Stendere la frolla in uno strato sottile e foderarvi una tortiera (meglio se col fondo amovibile) precedentemente imburrata ed infarinata.
Bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta e sistemarvici sopra un foglio di carta forno con dei fagioli a coprire tutta la superficie della tortiera.
Infornare a 180° per circa 10 minuti,
quindi rimuovere i fagioli e la carta e infornare nuovamente per altri 5 minuti circa.

Preparare la crema frangipane ai pistacchi:
Montare il burro con lo zucchero fino ad ottenere una crema spumosa, aggiungervi l'uovo leggermente sbattuto e l'acqua di fiori di arancio sempre lavorando con lo sbattitore.

Incorporare la farina di pistacchi (o i pistacchi precedentemente tritati finemente nel mixer con un paio di cucchiai di zucchero) poco per volta. Unire la fecola (o maizena), continuando a montare.

Distribuire la confettura sul fondo della torta a creare uno strato di circa mezzo centimetro, coprire con la crema frangipane livellandola bene con una spatola a coprire tutti gli spazi e a formare uno strato omogeneo.

Infornare a 180° per circa 30 minuti, finchè non sarà ben dorata e croccantina in superficie ma morbida al taglio. Lasciare raffreddare prima di servire e decorare a piacere (io zucchero a velo).

mercoledì 23 maggio 2012

Crema di ricotta, pera e rum: anche cheesecake, senza cottura

crema di ricotta pere e rum

E' arrivato il caldo, caldissimo, anche in cucina. Non mi vogio arrendere all'evidenza, ma le mie scelte culinarie si indirizzano a ricette più fresche. Capita  ormai spesso di raccontarvi che le mie ricette seguono prepotentemente uno dei miei sensi: olfatto, gusto, vista, o un'idea a loro suscitata.

Come questa crema dessert, che nasce dall'idea di usare due pere in un dolce senza però abbinarle a qualcosa di troppo ricco, ma al contrario ad un sapore leggero.

crema di ricotta pere e rum

Pera... pera e rum, rum e pera... questo mi girava per la testa. Poi ho pensato alla ricotta, ad una cheesecake semplicissima, senza troppi formaggi, monotipo: niente panna, niente uova....
Su questa idea sono andata verso il pacco dei frollini senza grassi, li ho guardati per bene, poi ho detto "ma anche senza": io amo la base delle cheesecake, forse più della crema, ma pensare di mangiare una base fatta col burro in un giorno di caldo non mi sembrava il massimo.

crema di ricotta pere e rum

L'idea era ormai chiara: ricotta, pera e rum. Ho dosato la colla di pesce sperando che fosse abbastanza, ho macerato appena i dadini di pera nel rum, e ho fatto il resto. Una notte di frigo, e la mia crema dessert è pronta.
Ovviamente si presta a mille varianti, ma questa è la più rapida, ed anche leggera: lo zucchero è pochissimo, il sapore delicato, si prepara anche senza nessun utensile (io ho usato solo un mixer) ed è praticamente senza grassi. Cosa chiedere di più ad un dolce?

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ingredienti
  • ricotta di pecora, 250g
  • zucchero, 80g
  • rum, 1 tappo + un pò
  • pere, 2
  • colla di pesce, 5g (2 fogli paneangeli)
  • cioccolato in scaglie, q.b.
preparazione

Mettete la colla di pesce in acqua fredda per 10 minuti.

Sbucciate e tagliate le pere a piccoli pezzi, aggiungete una spruzzata di rum e tenetele da parte.

Mescolate la ricotta e lo zucchero (potete usare un mixer), il rum e la metà delle pere, che saranno così frullate. Unite il resto a pezzetti.

Scolate e strizzate la colla di pesce, scioglietela in un tegame o nel microonde insieme ad un altro pò di rum, quindi aggiungete qualche cucchiaio del composto di ricotta alla colla di pesce (non viceversa).
Mescolate con cura, quindi unie a tutto il resto della crema, mescolando ancora accuratamente.

Mettete in coppette e decorate con cioccolato in scaglie.
Ponete in frigo a riposare per qualche ora.

Versione cheesecake
versate questa crema su una base biscotto ottenuta frullando biscotti secchi e burro.

Suggerimenti e consigli:
potete decorare anche con cacao amaro o con una glassa al cioccolato.

lunedì 21 maggio 2012

Torta al cioccolato bianco con crema chiboust al limone

Torta al cioccolato bianco con crema chiboust al limone

Avrò letto la ricetta di Stefania almeno cento volte, ammirandola ogni volta. Torta al cioccolato bianco, con crema chiboust: cos'era, com'era, come potevo non provarla? Ho tempestato Stefania di domande, confidando nella sua amichevole pazienza.
Ogni giorno cambiavo idea: volevo pastorizzare, meringare, provare anche io, ma non ne avevo il coraggio perché pensavo di non esserne capace. Troppo complicato, mi dicevo.
Eppure, per quanto mi riguarda, è sufficiente una buona dose di silenzio in giro per casa.

torta al cioccolato bianco con chiboust al limone

Purtroppo non ho trovato un'arancia bio, dato che la stagione sta per finire. Ho ripiegato sul limone.
E mi sono messa all'opera: la promessa di una torta sofficissima è stata mantenuta, anche se ho avuto qualche inconveniente col forno che ha deciso di abbandonarmi (non cuoce più!).
La crema è volutamente senza uova, anche se, per mio gusto, la prossima volta proverò una crema pasticciera.

Torta al cioccolato bianco con crema chiboust al limone

La chiboust è una crema alleggerita con albumi montati con zucchero cotto: è ottenuta aggiungendo alla crema classica una meringa italiana, ovvero pastorizzando gli albumi ed incorporandoli per darle un'ottima cremosità. Stefania precisa che è necessaria anche un aggiunta di gelatina (che io non ho messo).
E' leggera come panna, consistente ma soffice, e resiste anche fuori dal frigo senza colare, anzi, direi che l'intera torta è meglio quando è servita a temperatura ambiente.

Il problema, per me, è la decorazione: non sono per niente brava, e così i miei bordi sono sempre vergognosi. Come si dice? Perdersi per un nonnulla. Col tempo imparerò anche questo!

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ingredienti


Per la base al cioccolato bianco di Trish Desein
per una torta da 24cm Ø
  • 100 gr di cioccolato bianco
  • 200ml di panna liquida
  • 110 gr di burro ammorbidito
  • 175 gr di zucchero
  • 3 uova
  • 150 gr di farina 00
  • 75 gr. di amido (o fecola  o maizena)
  • 2 cucchiaini da tè di lievito
Per la crema chiboust:
(questa dose è doppia rispetto alla torta che ho preparato, ma non ho voluto dimezzare le dosi per tenermi comoda con le quantità)
  • 500 ml di latte intero fresco
  • 120 g di zucchero
  • 40 g di fecola
  • 30 g di maizena
  • 75 g di burro
  • qualche goccia di acqua di fiori d'arancio
  • la scorza di un limone

Per la meringa italiana:
  • 2 albumi (83g)
  • il doppio del loro peso di zucchero (160g) +
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • 30 ml di acqua
preparazione

Torta al cioccolato bianco.


Tritate grossolanamente il cioccolato bianco.
Fate scaldare la panna, quindi toglietela dal fuoco e versatela sul cioccolato per farlo sciogliere.

Nel frattempo sbattete il burro con lo zucchero finché non avrete un composto chiaro e spumoso.

Quindi aggiungete le uova intere, uno per volta, continuando a mescolare.

A questo punto cominciate a versare, alternando, le farine, mescolate con il lievito.

Unite il composto di panna e cioccolato fuso.

Versate in uno stampo rotondo da 24cm foderato con carta forno.
Fate cuocere in forno caldo a 170° C (se ventilato, o altrimenti a 180°C se statico) per circa 30/40 minuti (dipende dal vostro forno, il mio ci ha messo il doppio rispetto a Stefania).

Sfornate e fate raffreddare 10 minuti e poi mettete su una griglia a raffreddare.

Crema chiboust.

Sciogliete in un pentolino il burro con le fecole, unite quindi il latte a filo e lo zucchero.
Mescolate continuamente.
Unite l'aroma e la scorza di limone e mescolate con una frusta finché non si addensa.
Tenete da parte a raffreddare.

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Preparate intanto la meringa italiana.

Mettete in una planetaria gli albumi con un pizico di sale e fate andare alla massima velocità.
Unite il cucchiaio di zuchero.

Nel frattempo mettete in un pentolino lo zucchero con l'acqua e portate ad ebollizione.
Dal primo bollore devono trascorrere tre minuti esatti.

A questo punto versate lo sciroppo a filo nella planetaria ancora accesa, avendo cura di non versarlo sulle fruste. Continuate a montare fino a neve fermissima.
Avrete così gli albumi pastorizzati.

Una volta fredde, unite le due creme nella proporzione che più vi piace.

Assemblate il dolce.


Tagliate la torta in due dischi e versate sopra il primo uno strato di crema, tenendovi entro un centimetro dal bordo.


Coprite col secondo disco, e spalmatene la superficie con un altro strato di crema.
Schiacciate leggermente e decorate a vostro piacere (io ho usato la granella di pistacchi).

Fate riposare in frigo ma servite a temperatura ambiente.

venerdì 18 maggio 2012

Fettuccine alla carbonara di zucchine: ricetta semplice e cremosa

carbonara di zucchine

Conoscete la carbonara? Certamente. E' quel piatto tipico della cucina dell'italia centrale, preparato con uova e tanto pepe da farla sembrare color carbone.

Questa variante alle zucchine l'ho conosciuta, molti e molti anni fa, in un ristorante della provincia di Agrigento, a Caltabellotta. Si chiamava La Ferla, e aveva piatti incredibili, tra cui questa pasta condita con una gustosissima cremina  che avvolgeva la pasta e le zucchine a julienne.

carbonara di zucchine

Piatto semplicissimo, ma proprio per questo difficile da riprodurre con un risultato d'eccellenza.
Io lo faccio così: una preparazione rapida ma attenta, perché al minimo errore si rischia di farlo diventare un piatto qualsiasi. Sono certa che ciascuno di voi saprà riprodurlo, leccandosi i baffi!

Il suo vantaggio è quello che può essere preparato in pochi minuti, cuocendo pasta e condimento nello stesso tempo. Il segreto invece è nella cremina che si ottiene dosando il liquido di cottura delle zucchine con l'acqua di cottura della pasta. Provare per credere.

carbonara di zucchine

ingredienti
Per due persone:
  • 200g di tagliatelle
  • 1 zucchina genovese
  • 1 uovo intero
  • parmigiano grattuggiato
  • olio, sale e pepe
  • 1 spicchio d'aglio
preparazione

Lavate e mondate la zucchina, quindi tagliatela a julienne.

Private l'aglio della sua "anima", quindi ponetelo in una larga padella a rosolare con qualche cucchiaio di olio e.v.o.
Versate anche la zucchina, eliminate l'aglio e cuocete a fuoco medio.

Mettete sul fuoco la pentola con l'acqua per la pasta.

Calate le tagliatelle appena bolle, quindi sbattete l'uovo con sale, pepe e parmigiano.

Unite, durante la cottura delle zucchine, qualche cucchiaio dell'acqua di cottura della pasta, quindi fate asciugare tutto il liquido.

Alla cottura della pasta sarà pronta anche la zucchina, ormai ridotta di volume.
Scolate le tagliatelle (tenendo da parte un pò di liquido di cottura che potrebbe servirvi per regolare la cremosità del piatto), quindi versatele nella stessa padella della zucchina, saltate rapidamente.

Spegnete il fuoco, unite l'uovo sbattuto e condito, e saltate ancora.
Servite caldissimo.

giovedì 17 maggio 2012

Confettura di fragole: tanti auguri a me

confettura di fragole

Confettura di fragole: facile, preziosa, buona. Un pizzico di tempo da dedicare alla sua preparazione, per garantirsi il sapore genuino di questo frutto delicato e fugace un pò più a lungo.
Se dovessi scegliere cosa associo di più al mio compleanno, sceglierei  le fragoline, una crema delicata, forse il verde dei pistacchi.

Per questo motivo oggi mi concedo un post fuori-routine, con una ricetta semplicissima, così facile da lasciarmi spazio per qualche pensiero, qualche riflessione.

Il mio compleanno è per me un giorno tanto atteso, ma quando arriva è sempre un pò triste. Faccio parte di quella categoria di persone che per il compleanno diventa malinconica.
Quest'anno, dopo tanto tanto tempo che non mi capitava, sento il peso degli anni,  che non sono tanti, ma oggi li sento tutti.
Ogni sensazione non è mai assoluta, è sempre relativa, ed io sono ben consapevole del fatto che se quest'anno questi pensieri albergano nella mia mente, è perché c'è tutto intorno un contesto che li sollecita: quello che faccio, quello che non faccio, le persone che mi circondano, le aspettative che ho, i desideri realizzati o irrealizzabili.

Mi è chiaro, col passare del tempo, quello che voglio raggiungere e che è tanto difficile da concretizzare. Chiaro, ma non abbastanza a portata di mano da farmi pensare "ce la faccio".
Mi sto impegnando, sempre con più fatica, a non rimanere impantanata nelle mie sabbie mobili, e a smuovere qualsiasi risorsa per andare avanti.

Eppure ci sono momenti in cui sembra che non si muova niente. La quiete prima della tempesta? Non saprei, ma sinceramente me lo auguro. Mi auguro la tempesta, il turbamento, la lotta ed il sudore della fronte, ma mi auguro di andare avanti.
Ed invece faccio spesso i conti con  i ritorni, i colpi di coda, le reiterazioni di meccanismi inutili.

La vita a volte è complessa, tanto, troppo, e ci sono giorni in cui, più degli altri, si tirano le somme e si fa il punto della situazione: oggi, bilancio leggermente in negativo.
Dal lato positivo, però, un mare d'amore. Ed io me lo prendo, tutto, perché ho scoperto che a volte cerchiamo dal lato sbagliato delle cose, quando molti particolari interessanti sono proprio lì dove nessuno guarda. Troppo ermetica in questi pensieri? Può darsi, ma mi piace pensare che ciascuno di voi abbia capito perfettamente quello a cui mi riferisco.

Questa settimana ho preparato tante torte, tutte perfettamente riuscite, tranne quella del mio compleanno, che si è sfasciata miseramente. Tutto è iniziato con una sfiancante ricerca di fragoline, in giro per la città, che non sono riuscita a trovare: dovevo sospettare che qualcosa si stava mettendo per il verso sbagliato. Poi è proseguita con un flop inspiegabile nella lievitazione della torta. Come se non bastasse, al momento di tagliarla, si è rotta in tre pezzi: disastro.
E così del mio progetto iniziale è rimasto ben poco.

Ho passato tutto il pomeriggio di ieri a chiedermi il perché, lasciandomi trascinare dal malumore. Alla fine ho capito che per me è tanto semplice fare una torta per gli altri quanto complicato farla per me stessa, e per lo stesso motivo non riesco a trovare una canzone, un'immagine, qualcosa che mi rappresenti.

Mi sono persa d'animo? No. Ne ho fatto un'altra, diversa, lasciando perdere i progetti iniziali, ma raggiungendo un buon compromesso tra quello che volevo e quello che sono riuscita a realizzare. Oggi non vi parlo della torta (che troverete tra qualche giorno) ma... eccola.

buon compleanno a me

E so per certo che oggi il mondo mi sembrerà luminoso come solo una giornata di Maggio sa farlo sembrare, e, nonostante tutto, sarà una splendida giornata.
In questa ricetta, quindi, c'è tanta semplicità, un pizzico di novità (dato che è il primo anno che mi dedico alle conserve), ed il piccolo tesoro racchiuso in un barattolo, da aprire in un'occasione speciale, da usare per una torta o per qualsiasi altra ricetta.
Così si chiude un anno, un altro ne cominicia, ed io mi fermo a sentire il profumo delle piccole-grandi cose che scaldano il cuore.
That's all.

ingredienti
  • 600g di fragole
  • 250g di zucchero
  • 1 limone
  • 1/2 bicchiere d'acqua
preparazione

Lavare e tagliare le fragole
Irrorarle col succo di limone e tenerle da parte per un'ora.

Sciogliere sul fuoco zucchero e succo di fragole (aggiungendo un pò d'acqua se necessaria).
Unire questo sciroppo alle fragole col limone.
Frullare e tenere sul fuoco fino a che non raggiunge la consistenza desiderata.

Versare, ancora bollente, in barattoli sterilizzati (immergendoli per 10-15 minuti in acqua bollente insieme ai coperchi), tappare e capovolgere per creare il sottovuoto.

mercoledì 16 maggio 2012

Pastiera: pasta frolla con burro e strutto

pastiera con frolla burro e strutto

Pensavate di esservi liberati delle lezioni sulla pasta frolla?!? No!
Questa pastiera napoletana è una ricetta preparata da alcune settimane ed archiviata. Cerco oggi di ricostruirla e proporvela in base a quel che mi ricordo, facendovi presente, però, che per le dosi e le proporzioni potete trovare indicazioni in altre ricette da me eseguite, alla voce pastiera e nella categoria crostate.

pastiera con frolla burro &strutto

La particolarità di questa ricetta sta nella preparazione della pasta frolla, che è fatta sostituendo lo strutto a metà della dose di burro.
Come ricorderete, avevo già provato a fare la frolla allo strutto, ottenendo una consistenza molto gradevole e friabile, ma un sapore un pò insolito.
Per questo motivo ho provato ad usare entrambi gli ingredienti grassi, burro e strutto in parti uguali: devo dire che il sapore è tornato in un range più conosciuto, e gradevole, e la consistenza mi è sembrata buona.
(Postilla postuma: il sapore insolito è dovuto ad uno strutto che non è per pasticceria, è sufficiente comprarne uno di ottima qualità per risolvere il problema)

pastiera cn frolla burro e strutto

Per la pastiera, trovo questi  sapori molto azzeccati: con un ripieno così ricco la frolla di solo burro è anche fin troppo gustosa. E poi, volevo sperimentare anche con gli ingredienti originali, dato che in Campania si prepara con lo strutto.


pastiera con frolla burro &strutto

Ho portato questa torta a casa di amici, sottoponendoli al mio esperiemento: ho esitato un pò nella cottura, lasciandola un pò troppo candida per i miei gusti (l'avrei preferita più croccante), suggerisco quindi di trovare un buon compromesso anche con lo spessore del fondo-torta, perché possa cuocere bene.
Gradite anche le strisce di cacao amaro in polvere, che oltre ad essere esteticamente azzeccate, danno un bel contrasto di sapore.

ingredienti

Per la frolla (una tortiera da 27cm):
  • 200g. di farina 
  • 100g. di zucchero 
  • 50g. di burro 
  • 50g di strutto per pasticceria
  • 1 uovo intero 
  • Un grattata di scorza di limone
  • Un pizzico di sale
Per il ripieno:
  • grano cotto, 300g
  • latte, 175g
  • zucchero, 225g
  • acqua di fiori d'arancio, 1/2 di fialetta
  • 250g di ricotta
  • macedonia di frutta candita, 25g (io preferisco solo arancia)
  • gocce di cioccolato, 1 cucchiaio (facoltativo) 
  • uova, 3 medie
  • scorza d'arancia grattugiata
  • cannella, chiodi di garofano, vanillina
preparazione

Preparate la frolla.
Tenete il burro fuori da frigo ad ammorbidirsi finché non è freddo ma maneggevole e morbido.

Fate la sabbiatura con burro e strutto, strofinandolo tra le mani insieme alla farina. Dovrà venir fuori un risultato come dei granelli di sabbia.

Unite la scorza di limone e lo zucchero e sabbiate ancora.

Usate la planetaria per non maneggiare troppo l'impasto, e aggiungete le uova leggermente sbattute con il sale.

Avvolgete in pellicola o in un contenitore in pirex e conservate in frigo per un paio d'ore.

Stendete la frolla nello stampo, riponete in frigo a riposare, nel frattempo preparate la farcia.

Preparate il ripieno.
Versate il grano cotto con metà del latte in un tegame, unite 1 cucchiaio di zucchero dal totale,1/4 di fialetta di fiori d'arancio, una parte degli aromi in polvere e una grattata di scorza d'arancia.

Amalgamate e lasciate bollire a fuoco lentissimo per 10 minuti.

Mescolate la ricotta (lasciata a scolare per 24 ore in modo da perdere il siero e poi setacciata) con 100g di latte.

Montate gli albumi a neve e tenete da parte.

Montate quindi i tuorli con lo zucchero e la restante acqua di fiori d'arancio.

Unite al composto di uova la ricotta, la frutta candita, il cioccolato in gocce, gli aromi in polvere, il composto di grano cotto. Mescolate.

Unite infine gli albumi a neve incorporandoli delicatamente.


Versate il composto sulla frolla che avevate tenuto in frigo, e adagiate parte dei bordi verso l'interno, decorando a piacere.

Infornate in forno statico, 180° per circa 20 minuti (non accendete la parte superiore) e abbassate, successivamente, la temperatura a 150° lasciando cuocere il dolce per un’altra ora e venti, circa.

Quindi spegnete il forno e lasciate a riposare (se il colore è già abbastanza bruno aprite leggermente il forno per abbassare la temperatura).
Conservate in frigo, e servite a partire dal giorno successivo alla cottura.

lunedì 14 maggio 2012

Torta Quattro Quarti con marmellata di arance: ricetta facilissima

quatro quarti con marmellata di arance

La torta quattro quarti è un dolce antichissimo e molto semplice: si prepara pesando quattro ingredienti in parti uguali, e per questo ha questo nome (quattro parti uguali).
Farina, burro, zucchero, uova, a cui si aggiunge un aroma a proprio gusto, et voilà.

E' una base ideale per molti dolci: si può guarnire, farcire, arricchire, decorare, realizzare a strati, dando libero spazio alla fantasia.
E' un dolce soffice, molto burroso, che si conserva per alcuni giorni e che non ha particolare bisogno di essere imbevuto, anche se, contrariamente a quanto ho fatto stavolta, io lo preferisco con una bagna.

quattro quarti con marmellata di arance

Per una buona riuscita dovete concentrarvi sulla perfetta lavorazione degli ingredienti, per questo consiglio di usare un robot da cucina: per ogni fase gli ingredienti devono montare bene tra di loro, dal momento che la sofficità non sarà per aggiunta di lievito ma grazie all'aria che incorporate.

quattro quarti con marmellata di arance

Ho provato questo dolce con un consistente strato di marmellata di arance fatta in casa, al centro e sulla superficie, sulla quale ho poi cosparso una coloratissima granella di pistacchi di Bronte.
Ho così ottenuto un dolce perfetto per la colazione o per la merenda, che accompagna bene una tazza di tè, di latte, o una tisana.

quattro quarti con marmellata di arance

L'ho preparata in una dorata domenica mattina, approfittando di un attimo di pausa dal tran-tran quotidiano, ma anche di qualche prezioso raggio di sole che mi è stato complice nel scattare qualche foto.
E come spesso accade in questo periodo, ce la siamo portati ad una scampagnata, dove ha fatto bella mostra di sé nel "cestino da pic-nic".
Ricetta facile e d'effetto, che ricorda tanto una coccola festiva, e che con i suoi colori stupisce sempre.

ingredienti
  • uova, 3 (pesate con il guscio)
  • farina 00, stesso peso delle uova
  • burro, stesso peso delle uova
  • zucchero, stesso peso delle uova
  • liquore amaretto, 1 tappo 
Per guarnire:
  • marmellata di arance, circa mezzo barattolo
  • granella di pistacchi, 2 cucchiai
  • liquore all'arancia  (preparato con la stessa procedura del limoncello), per la bagna
    preparazione

    Cominciate col pesare le uova intere, col guscio.
    Preparate quindi 3 ciotole con lo stesso peso di farina, burro e zucchero.

    Separate i tuorli dagli albumi.

    Montate i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso, aggiungete quindi il burro e montate ancora.

    Unite infine la farina, il tappo di amaretto, gli albumi montati a neve fermissima.

    Imburrate uno stampo (io da 18cm di diametro) ed infornate a 180-200° per 30-40 minuti (finché non appare dorato).

    Una volta freddo, capovolgete il dolce su un piatto da portata, tagliatelo a metà e farcitelo con marmellata (eventualmente scaldata con un pò di liquore o d'acqua).
    Riunite i due dischi, quindi versate altra marmellata sulla superficie e ricoprite con granella di pistacchio.

    venerdì 11 maggio 2012

    Torta di mele "al burro": gli incorreggibili errori

    torta di mele burrosa

    So che il mondo è pieno di ricette di torta di mele, e questa è solo l'ennesima: non riesco ad immaginare piatto che non abbia tante variante e tante tradizioni di famiglia.
    Sono tutte buone, ma io resto legata a quella della mia nonnina (eccerto, come ciascuno di voi, naturalmente). Da tempo provo a ripeterla, ma, non ci credereste, questa ricetta è legata ad una "maledizione".
    Quando ero piccola studiavo il pianoforte: mio padre passava tanto tempo seduto accanto a me che faticavo, e mi diceva sempre: "quando fai un errore, non ripeterlo all'infinito: fermati e correggilo".
    Con questa ricetta succede la stessa cosa: da un numero imprecisato di anni ripeto sempre lo stesso errore.

    torta di mele burrosa

    Vorrei tanto scrivervi "ecco, questa torta meravigliosa è quella che faceva la mia nonna!", ma mentirei. Ho la sua ricetta, dettata proprio dalla sua voce, e penso sempre a quale preziosità sia aver trascritto quelle preparazioni che le riuscivano in modo assolutamente perfetto.
    Eppure, continuo a sbagliare.
    E quindi, questa non è la torta di mele della nonna, che da quando lei non è più con noi è rimasta solo un meraviglioso ricordo.

    Forse dovrei prendere quella pagina di agenda e riscrivere tutto: c'è sicuramente qualcosa nel modo in cui l'ho scritta che mi fa cadere sempre nello stesso fraintendimento della procedura (eppure è scritto chiaramente!) e che mi fa accorgere dello sbaglio solo dopo aver infilato tutto in forno.
    Mentre trascrivo questa ricetta, medito come fare per modificare il corso dei miei storici errori, anche perché mi paicerebbe tanto regalare al nonnino quasi centenario un pò della torta che ha amato per una vita.

    torta di mele burrosa

    L'ho chiamata "al burro" perché è molto burrosa: non dovrebbe esserlo, nella versione originale che presto pubblicherò (ormai è una questione di principio!), ma da anni il risultato che mi viene fuori quando uso questa ricetta è così.  Come potete intuire dalle foto, ha un impasto morbido e poco lievitato, che si scioglie in bocca, dal sapore intenso, come una crema che con le mele fa un tutt'uno creando una torta quasi al cucchiaio. La copertura superiore di zucchero crea una crosticina croccante davvero adorabile.
    La pubblico perché a qualcuno potrebbe piacere. Non è male, ma mi pare di vedere la faccia di mia nonna quando non voleva sottolineare un errore con le parole, e lo faceva con la sua espressione benevola. Nonna, la prossima volta mi metto di impegno, giuro.


    E quale migliore banner se non quello che raffigura una mela, per un post con la torta di mele??
    Questo è un augurio ad Erica che festeggia con questo blog-candy il suo blog-compleanno!

    ingredienti
    • uova, 3
    • burro, 150g
    • farina, 200g
    • zucchero, 150g
    • mele, 800g
    • vanillina o aroma vaniglia
    • la scorza di 1 limone
    • 1/2 busta di lievito per dolci 
    preparazione

    Montare burro e zucchero.

    Unire la farina, la vanillina, le uova intere uno alla volta, continuando a montare.

    Unire la scorza di limone ed il lievito e versare in teglia da 26-28cm, imburrata e infarinata.

    Tagliare ed affettare le mele, ed affondarle nell'impasto.

    Cospargere di zucchero semolato e cuocere a 180° per 45 minuti.

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    E' per questo che ogni tanto latitiamo...