Questa panna cotta bicolore è una ricetta di semplice esecuzione e di basso costo, ma la sfida è stata quella di utilizzare uno stampo particolare per renderla esteticamente affascinante.
Io e la mia amica Cinzia ultimamente ci siamo date alle follie. Follie per il portafogli che langue, e per il fatto che siamo andate a spulciare i cataloghi ed i prodotti "tecnici", quelli da professionisti. Ma anche per chi, come noi, è semplicemente appassionato. Anche un pò malato, diciamolo.
Spalleggiandoci l'un l'altra nelle follie, sono tornata a casa dopo un pomeriggio (uno intero!) di full immersion tra prodotti da sogno, i suoi consigli ed i miei desideri più sfrenati.
Tra le tante cose che adesso mi ritrovo, uno stampo in policarbonato riutilizzabile per semifreddi. Mi è costato una fortuna.
La speranza era che funzionasse anche con la panna cotta ed i dolci al cucchiaio, perché la forma era davvero bellissima (ed era solo una delle tante tra le quali far luccicare gli occhi).
E così, pian pianino, mi sono messa a sperimentare.
Il primo step era la mia già collaudata panna cotta alle mandorle: era sufficiente che si sformasse, dopo 12 ore di frigo.
Ma non mi bastava, volevo di più: nell'attesa che lei si rassodasse, ho pensato ad una panna cotta al cioccolato fondente che la rendesse bicolore.
Il problema è stato che con quest'ultima ho avuto i miei guai, perché non voleva saperne di rassodare. Alla fine, però, ho vinto io! [Consiglio di aumentare un pò le dosi di addensante]
Onestamente, stavo per buttare via tutto demoralizzata. Per fortuna Cinzia mi ha sostenuto più e più volte, online, per 48h, e mi ha convinta a non demordere.
E ce l'ho fatta! Lo stampo ha fatto il suo dovere, le panne cotte si sono sformate alla perfezione, e la decorazione è venuta niente male. Il sapore, divino.
Per prepararla serve pazienza e tempo. Io ci ho messo due giorni, dal momento che tra una panna cotta e l'altra bisogna aspettare che la prima sia completamente rassodata, prima di versarvi sopra l'altra, e per sformarla si deve avere tatto e perseveranza.
Un unico appunto: la panna cotta al cioccolato è fantastica, ma troppo decisa rispetto a quella alle mandorle, più delicata. Suggerirei di prepararle separatamente, perché insieme fanno un pò a pugni, e vince la nera.
La prossima volta provo con una alla frutta, per avere un effetto bicolore dal gusto più delicato.
Voi avete suggerimenti?
Io e la mia amica Cinzia ultimamente ci siamo date alle follie. Follie per il portafogli che langue, e per il fatto che siamo andate a spulciare i cataloghi ed i prodotti "tecnici", quelli da professionisti. Ma anche per chi, come noi, è semplicemente appassionato. Anche un pò malato, diciamolo.
Spalleggiandoci l'un l'altra nelle follie, sono tornata a casa dopo un pomeriggio (uno intero!) di full immersion tra prodotti da sogno, i suoi consigli ed i miei desideri più sfrenati.
Tra le tante cose che adesso mi ritrovo, uno stampo in policarbonato riutilizzabile per semifreddi. Mi è costato una fortuna.
La speranza era che funzionasse anche con la panna cotta ed i dolci al cucchiaio, perché la forma era davvero bellissima (ed era solo una delle tante tra le quali far luccicare gli occhi).
E così, pian pianino, mi sono messa a sperimentare.
Il primo step era la mia già collaudata panna cotta alle mandorle: era sufficiente che si sformasse, dopo 12 ore di frigo.
Ma non mi bastava, volevo di più: nell'attesa che lei si rassodasse, ho pensato ad una panna cotta al cioccolato fondente che la rendesse bicolore.
Il problema è stato che con quest'ultima ho avuto i miei guai, perché non voleva saperne di rassodare. Alla fine, però, ho vinto io! [Consiglio di aumentare un pò le dosi di addensante]
Onestamente, stavo per buttare via tutto demoralizzata. Per fortuna Cinzia mi ha sostenuto più e più volte, online, per 48h, e mi ha convinta a non demordere.
E ce l'ho fatta! Lo stampo ha fatto il suo dovere, le panne cotte si sono sformate alla perfezione, e la decorazione è venuta niente male. Il sapore, divino.
Per prepararla serve pazienza e tempo. Io ci ho messo due giorni, dal momento che tra una panna cotta e l'altra bisogna aspettare che la prima sia completamente rassodata, prima di versarvi sopra l'altra, e per sformarla si deve avere tatto e perseveranza.
Un unico appunto: la panna cotta al cioccolato è fantastica, ma troppo decisa rispetto a quella alle mandorle, più delicata. Suggerirei di prepararle separatamente, perché insieme fanno un pò a pugni, e vince la nera.
La prossima volta provo con una alla frutta, per avere un effetto bicolore dal gusto più delicato.
Voi avete suggerimenti?
Per la panna cotta alle mandorle
- 500 ml di panna fresca (ho usato anche quella a lunga conservazione ma il risultato non è altrettanto buono)
- 125 latte di mandorle
- 100 zucchero semolato
- 9 gr colla di pesce
- aroma vaniglia (una bacca, preferibilmente, o una bustina)
- liquore amaretto, 1 tappo
- aroma mandorla, 5 gocce
- 500 ml di panna fresca
- 125 latte p.s.
- 100 zucchero semolato
- 100g di cioccolato fondente al 70% di cacao
- 18 gr colla di pesce (ma aumenterei fino a 20g)
- aroma vaniglia (una bacca, preferibilmente, o una bustina)
- liquore amaretto, 1 tappo
Per decorare
- fragole fresche
Panna cotta alle mandorle:
Reidratare la colla di pesce in acqua fredda per 10-15 minuti.
Imburrare uno stampo per budini (io ho usato uno stampo tecnico in policarbonato che non va unto), quindi riporre in frigo (se utilizzate altri stampi, ad esempio in silicone, questa procedura è facoltativa).
Nel frattempo portare a bollore il latte di mandorle con la panna, e lo zucchero.
Mescolare bene, inserire la vaniglia, il liquore all'amaretto e qualche goccia di aroma mandorla.
Mettere la colla di pesce scolata e strizzata in una ciotola, versarvi sopra una parte del liquido caldo, scioglierla perfettamente.
Quindi unire il tutto al composto intero e mescolare con una frusta per qualche istante.
Lasciate raffreddare.
Versare il composto freddo nello stampo, e porre in frigo a solidificare per 24 ore.
Panna cotta al cioccolato fondente:
Reidratare la colla di pesce in acqua fredda per 10-15 minuti.
Nel frattempo portare a bollore il latte con la panna e lo zucchero.
Mescolare bene, inserire la vaniglia e il liquore all'amaretto.
A parte sciogliere il cioccolato fondente (io al microonde, ma va bene anche a bagnomaria).
Unire una parte del liquido caldo (panna) al cioccolato, mescolare bene, quindi unire al resto del liquido.
Mettere la colla di pesce scolata e strizzata in una ciotola, versarvi sopra una parte del liquido caldo, scioglierla perfettamente.
Quindi unire il tutto al composto intero e mescolare con una frusta molto a lungo.
Lasciate raffreddare. Versare il composto completamente freddo nello stampo con la panna cotta alla mandorla, che nel frattempo avete tenuto in frigo per 24h, e porre di nuovo in frigo a solidificare per altre 24 ore.
Per sformare la panna cotta è necessario immergere a lungo lo stampo in acqua calda, e avere molta pazienza: occorrono diversi minuti perché cominci a staccarsi, e si devono muovere delicatamente i bordi dello stampo perché un pò d'aria penetri e faccia staccare la panna cotta.
Capovolgete quindi su un piatto, e decorate con le fragole a fette, o a vostro gusto.
10 commenti:
bellissima!
(per la cronaca, io mi perdo già solo col catalogo silikomart, che comprerei tutto)
Farla alle fragole, visto che poi le fragole stanno pure sopra, è troppo fragolosa?
Claudia, ci avevo pensato. E' una delle possibilità, anche molto primaverile ^.^
A me l'unione cioccolato-mandorle non dispiace, anzi ^__^! Ma se pensi le mandorle non si sentano troppo, potresti fare come dice Claudia. Oppure una panna cotta alla vaniglia, sempre se non ti sembra banale ;)!
A proposito, trovi un premio nel mio blog :D! Comunque, se non ti va di giocare, ignoralo senza problemi ;)!
complimenti è stupenda.
complimenti!!! E' bellissima.....una cosa che io non potrei fare perchè non so aspettare e poi per le mie capacità mi sa che è troppo difficile...:-(
ma com'è questo stampo???sono curiosissima, non so se l'ho vito! comunque la tua panna cotta è molta bella..e mi chiedo come hai fatto a trovare le fragole! che meraviglia!
grazie del consiglio un gran risultato piacevole e goloso
Caris, lo stampo è così come l'ho chiamato, e ha la forma che vedi nel dolce.
Le fragole sono state una "botta di fortuna": camminavo per strada (a Palermo) e sono stata letteralmente rapita da un profumo delizioso, che mi ha portato fino al venditore ambulante.
Non volevo comprarle (anche perché fuori stagione non hanno sapore) ma erano troppo invitanti... non mi sbagliavo. Sono dolcissime (ne sono rimaste pochissime).
Non le ho più trovate, anche perché dopo qualche giorno la temperatura è scesa di botto.
Fantastica composition! Ottima la scelta dell'accostamento gusto-colori. Ogni soldo vale d'esser speso in cucina se per delle opere del genere. La vera sfida in cucina è quella di cercare e ricreare il nuovo, partendo dalle semplici cose. Un abbraccio.
Caro "anonimo della composition", grazie!
Ti ringrazierei più volentieri se sapessi il tuo nome...
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