Le chiacchiere di carnevale (o bugie, o frappe), con la ricetta della mia nonnina: che meravigliosa scoperta ritrovare la ricetta dettata proprio da lei, e quei profumi che mi ricordano l'infanzia.
Marsala all'uovo, strutto, e olio buono. L'impasto è molto semplice, ed il segreto è proprio nel liquore, così siciliano.
Non è molto diverso dalle altre ricette, in giro nel web e tra i blog delle mie amiche, ma questa ha per me qualcosa di speciale proprio perché la fonte è proprio la voce della nonna.
Mia nonna amava friggere: al contrario di me, non si perdeva d'animo, e non si lasciava scappare l'occasione di dare ai suoi piatti il gusto ricco della frittura.
Io lo faccio a stento, un pò malvolentieri, poche volte l'anno.
Stavolta ci voleva: non c'è niente di meglio che impastare per giocare coi propri figli, stimolando i sensi, la manualità, e condividendo il tempo divertendosi. Fare la pasta, da questo punto di vista, è decisamente meglio che preparare una torta.
E così ho dedicato il pomeriggio alla mia bimba che da un pò mi chiedeva "mamma, facciamo un dolce?", ed ho giocato con lei che nel frattempo è diventata molto brava e non impiastriccia troppo: si può fare.
Un matterello ciascuno, uno piccolo e colorato lei, uno grande e di legno io, e tante strisce da ritagliare insieme. Come me con la nonna.
E ogni volta che le insegno qualcosa che appartiene alla mia storia familiare, mi pare di tessere un ricamo più grande di me, che mi attraversa ma va oltre, sulla tela del tempo.
Marsala all'uovo, strutto, e olio buono. L'impasto è molto semplice, ed il segreto è proprio nel liquore, così siciliano.
Non è molto diverso dalle altre ricette, in giro nel web e tra i blog delle mie amiche, ma questa ha per me qualcosa di speciale proprio perché la fonte è proprio la voce della nonna.
Mia nonna amava friggere: al contrario di me, non si perdeva d'animo, e non si lasciava scappare l'occasione di dare ai suoi piatti il gusto ricco della frittura.
Io lo faccio a stento, un pò malvolentieri, poche volte l'anno.
Stavolta ci voleva: non c'è niente di meglio che impastare per giocare coi propri figli, stimolando i sensi, la manualità, e condividendo il tempo divertendosi. Fare la pasta, da questo punto di vista, è decisamente meglio che preparare una torta.
E così ho dedicato il pomeriggio alla mia bimba che da un pò mi chiedeva "mamma, facciamo un dolce?", ed ho giocato con lei che nel frattempo è diventata molto brava e non impiastriccia troppo: si può fare.
Un matterello ciascuno, uno piccolo e colorato lei, uno grande e di legno io, e tante strisce da ritagliare insieme. Come me con la nonna.
E ogni volta che le insegno qualcosa che appartiene alla mia storia familiare, mi pare di tessere un ricamo più grande di me, che mi attraversa ma va oltre, sulla tela del tempo.
- farina 00, 250g
- strutto, 30g
- zucchero semolato, 2 cucchiai
- uova, 1 + 1tuorlo
- marsala all'uovo, q.b.
- scorza di limone, q.b.
- latte, 1 cucchiaio
- sale
- zucchero a velo per decorare
Sciogliere a bagnomaria lo strutto con lo zucchero e il latte.
Disporre la farina a fontana, porre al centro le uova leggermente sbattute e lo strutto sciolto.
Unire gli altri ingredienti ed impastare, incorporando la farina ai liquidi, poi procedendo come per la pasta fatta in casa.
Fare riposare la palla sotto una tazza capovolta per almeno un'ora.
Tirare la sfoglia sottilissima, e tagliare a strisce corte e larghe.
Praticare al centro una fessura, quindi "annodare" un lembo di striscia dentro la fessura.
Friggere in olio profondo e caldo per qualche istante.
Servire cosparse da abbondante e finissimo zucchero a velo.
2 commenti:
Anche io ho cominciato così un mattarello grande per me ed uno piccolo per lei, è bellissimo insegnare alle nostre bambine a cucinare sono momenti magici che rimarrano pre sempre nella nostra e nella loro memoria.Godiamoceli!
Io intanto mi godo queste deliziose chiacchiere !!!!
baci
Alice
Già solo a vedere queste chiacchiere si capisce subito che sono sicuramente buonissime ^__^!
La tua bimba sarà stata felicissima immagino :D!
Un bacione!
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