Ricetta davvero "tipica", buona buona... made in sicily!
Le "sarde a beccafico" si chiamano così perché un tempo erano la rivisitazione di un piatto nobile fatto a base di volatili, appunto, i beccafichi. Questi uccelletti costituivano un piatto da "finger-food", ovvero da sbocconcellare comodamente con le mani, e la loro disposizione nella teglia favoriva la possibilità di prenderli dalla coda rivolta verso l'alto. La stessa cosa viene fatta con le sarde, che come potete vedere nella foto sono disposte con le code all'insù. Da qui il nome.
La presenza di frutta secca (in questo caso i pinoli e l'uvetta), in un tempo in cui il pesce non era sempre conservato alla perfezione, costituiva un rimedio contro le intossicazioni alimentari: ecco perché spesso se ne usava in abbondanza, insieme alle spezie. Oggi invece ce ne godiamo semplicemente il buon sapore!
Le "sarde a beccafico" si chiamano così perché un tempo erano la rivisitazione di un piatto nobile fatto a base di volatili, appunto, i beccafichi. Questi uccelletti costituivano un piatto da "finger-food", ovvero da sbocconcellare comodamente con le mani, e la loro disposizione nella teglia favoriva la possibilità di prenderli dalla coda rivolta verso l'alto. La stessa cosa viene fatta con le sarde, che come potete vedere nella foto sono disposte con le code all'insù. Da qui il nome.
La presenza di frutta secca (in questo caso i pinoli e l'uvetta), in un tempo in cui il pesce non era sempre conservato alla perfezione, costituiva un rimedio contro le intossicazioni alimentari: ecco perché spesso se ne usava in abbondanza, insieme alle spezie. Oggi invece ce ne godiamo semplicemente il buon sapore!
Ingredienti:
- 1kg di sarde
- 150g di pangrattato
- 2 acciughe sotto sale
- prezzemolo
- 50g di uvetta e pinoli (io abbondo coi pinoli e uso meno uvetta)
- alloro
- sale, pepe, olio
- qualche fettina di limone
Scaldate 2 cucchiai di olio in padella e fate dorare il pangrattato con uva passa e pinoli, prezzemolo tritato molto finemente, le acciughe, sale e pepe.
Squamate e pulite le sarde, eliminando teste e lische. Apritele a libro.
Distribuite su ciascuna un pò del pangrattato condito, e arrotolatele formando degli involtini.
Disponetele in una teglia unta, alternandoli con foglie di alloro e qualche pezzettino di limone tagliato a triangolino (se vi piace). Non dimenticate di lasciare le code verso l'alto!
Alla fine cospargete con un pò di pangrattato e informate a 200° per 15 minuti.
3 commenti:
I sardi a beccaficu .....mhhhh e pensare che ieri al mercato del pesce c'erano e non le ho comprate perchè non mi veniva in mente nessuna ricetta ...peccato sarà per la prossima volta.
Grazie per essere passata e se non ti dispiace mi aggiungo ai tuoi lettori e naturalmente mi farebbe piacere ad averti fra i miei amici, un abbraccio, Mela.
Carissima, accetto la tua presenza tra i miei lettori con grande felicità, ho già linkato il tuo blog per restare aggiornata con le tue ricette!
Per quanto riguarda le sarde, sappi che io le trovo un pesce fantastico: al mercato me le danno già pulite (ma non sono difficili da pulire) ed a questo punto ti puoi sbizzarrire: pasta con le sarde, sarde a polpetta, sarde al forno, o semplicemente passate nella farina o nel pangrattato e fritte (o infornate). Insomma, sono facili e versatili, se ti servono suggerimenti chiedi pure, ché oltretutto sono un alimento che fa tanto bene alla salute!
Baci.
Grazie tesoro per i suggerimenti....domani ho intenzione di comprare un po' di pesce e l'idea mi stuzzica per quanto riguarda le sarde alla beccafico
mmmmmmmhhhhhhh .......che fame.
Ciao amica e buona serata io corro a preparare la cena se no il mio amoruccio mi chiede il divorzio ^____^
Posta un commento