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domenica 23 gennaio 2011

Pasta "gemelli" all'aragosta e gambero rosso

IMG_6201La ricetta di gemelli all'aragosta e gamberoni che vi racconto oggi ha richiesto alcuni giorni di preparazione: è frutto di un lungo lavoro di ricerca nei meandri delle mie origini familiari, e delle mie ricerche all'interno delle tradizioni culinarie  favignanesi. Innanzitutto perché questo formato di pasta l'ho scoperto casualmente proprio nella mia isola (i miei nonni hanno natali isolani), e poi perché l'aragosta fresca l'ho mangiata solo lì. La ricetta si ispira anche al libro "Frascatole" di Maria e Giovanna Guccione.
Sarò sincera: io non ce la faccio proprio a prendere un'aragosta viva e ad infilarla in pentola. Credo proprio che sia una di quelle cose che nella vita non farò mai. Se mai mi dovesse capitare di ritrovarmi con un'aragosta viva in una busta, penso che la libererei nella mia vasca da bagno e la alleverei con amore! Detto questo, e non per sembrarvi ipocrita né per aprire una polemica animalista, ma perché davvero non ce la faccio ad uccidere qualcosa di vivo, vi confesso che non ho mai comprato l'aragosta, perché mi sembra un animale bellissimo, e va cucinato vivo. Non ce la posso fare.
Allora, a dover scegliere, mi affido a chi la cucina per me, oppure la compro surgelata. Lo so, non ha lo stesso sapore (in realtà finora ho mangiato l'aragosta solo al ristorante), ma le mie ragioni le ho esposte qui sopra. Credo che per i piatti che prevedono l'aragosta "in purezza" quella surgelata sia improponibile, ma per fare un primo piatto, come in questo caso, in cui ho usato un formato che si chiama "gemelli", va benissimo l'aragosta pre-cotta o surgelata.

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ingredienti

Per 4 persone:

  • 1 aragosta da circa 500-800g 
  • 500g di gamberoni 
  • 350g di pasta formato gemelli
  • 20-25 pomodorini ciliegia
  • 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
  • 1 cipolla
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1 mazzetto di odori (alloro, prezzemolo, timo)
  • 1/2 bicchiere di vino bianco secco (vanno bene anche rhum o brandy)
  • 1 cucchiai da tavola di panna fresca da montare
  • sale q.b.
IMG_6202 preparazione

Se utilizzate l'aragosta surgelata, o fresca:

fatela scongelare a temperatura ambiente, preferibilmente immersa nel vino bianco.
Lessatela in un brodo ristretto (court bouillon) di cipolla, sedano e carota* che si ottiene partendo dal liquido freddo e facendo sobbollire lentamente fino a raggiungere la densità desiderata.
Fatela raffreddare, tenendo da parte il liquido di cottura, quindi separate la testa dal corpo, rompete il carapace ed estraete la polpa. Tenetela da parte.

Se utilizzate la polpa già cotta, acquistabile in un banco gastronomia, saltate questi passaggi.

Private i gamberoni della testa, e fateli rosolare in un tegame, in un fondo d'olio, con la cipolla affettata a velo e l'aglio in camicia che poi rimuoverete, il vino bianco e il mazzetto di odori. Potete aggiungere, se volete, anche il carapace dell'aragosta (che toglierete a fine cottura).

Aggiungete il concentrato di pomodoro ed i pomodorini tagliati a metà, allungando poi gradualmente col fondo di cottura dell'aragosta, e lasciando sobbollire a lungo finché il tutto non si restringe.
Questo sughetto, frullato o filtrato, che dovrà risultare piuttosto denso, sarà il condimento per la pasta, (che avrete nel frattempo lessato al dente): dovete aggiungere a questo sugo la polpa dell'aragosta sminuzzata e quella dei gamberi tagliate grossolanamente. Se necessario addensare, usate la panna fresca, in moderata quantità, per mantecare.
Saltate la pasta nel tegame con questo sugo e usate le teste dei gamberoni per decorare il piatto.

* 2 litri d'acqua, 2 decilitri di vino bianco secco, una piccola cipolla bianca tagliata, un rametto di prezzemolo, una carota, mezzo gambo di sedano, una piccola foglia di alloro, un rametto di timo e 40g di sale grosso. Far sobbollire per circa 40 minuti, aggiungere circa 5 grani di pepe nero e completare la preparazione con 15 minuti circa di cottura (fonte: wikipedia)
Tiratela fuori dal brodo, e lasciatela raffreddare.


10 commenti:

Gianni ha detto...

Una meraviglia questa pasta!!! Me ne mangerei 2 piatti senza fiatare!!! Ciao Gianni

Federica ha detto...

Sono anch'io come te. AMO il pesce tutto ma l'aragosta viva proprio non avrei cuore di tuffarla nell'acqua bollente. Forse è anche per questo che non l'ho ancora mai assaggiata. Il tuo primo è a dir poco favoloso, mi sta facendo una gola...
Baci, buona serata

P.S. mi dispiace che non riesci a visualizzare la pagina per scaricare i pdf. Io ho appena riprovato e sembra funzionare. Finora la tua è l'unica segnalazione. Ripreva in un altro momento e se ci sono sempre problemi fammi sapere che te li mando per e-mail

Mela ha detto...

Grazie Gianni!

Federica, riproverò. TI farò sapere perché ci tengo.

Federica ha detto...

Ciao cara, prova a cliccare su questi link e vedi se riesci
frittate
uova sode
Un bacio

Erica Ferreri ha detto...

Bellissima questa ricetta, ma ancora di più l'introduzione.
Sono anche io esattamente come te, proprio non ci riuscirei... l'ho visto e sentito soprattutto fare alla mamma una volta e mi sono messa a piangere.
va bèh che piango un pò per tutto, sono di lacrima facile io eheh, ma quel momento meritava davvero.

Detto questo quasi mi dimenticavo di dirti che sono felice di aver scoperto il tuo blog e che mi aggiungo ai tuoi lettri con molto piacere quindi ci vedremo molto spesso ^_^

Una cucina a pois ha detto...

Ottima ricetta!!! E così ho scoperto anche i gemelli... ora mi costringi a vagare ovunque disperata alla folle ricerca di questo formato così intrigante... grrr!!! :-D
Per quel che riguarda l'aragosta... ho assistito alla cottura da vive una volta da bambina e ne sono rimasta impietrita... le poverine emettono un suono fortissimo quindi... mi trovi pro al prodotto surgelato o già cucinato da altri!!
un abbraccio e complimenti per il blog!!

Luciana ha detto...

Buonissima questa pasta, abbastanza elaborata ma ottima nell'aspetto finale e sicuramente anche nel gusto..un abbraccio ;)

Mela ha detto...

Benvenute alle nuove amiche Erica, e Valentina e/o Carlotta... grazie per il vostro apprezzamento!

Vorrei suggerirvi che il formato della pasta è possibile farlo in casa con un accessorio della macchina per la pasta "Imperia Pastamatic", è possibile anche acquistarlo nei pastifici, oppure, in alternativa, si può acquistare secca: Tomasello n.44 "verrine", o n.79 "gemelli". Questa è la marca da me preferita.
Li produce anche la Barilla, ma credo siano un pò più piccoli.
Ci sono anche dei negozi tipici che li vendono in confezioni artigianali, ma ovviamente non so indicarvi dove trovarli nelle vostre città. Li vedo spesso nelle fiere di Natale, busta trasparente da 500g.
Spero di avervi aiutato!

Mela ha detto...

Ciao Luciana, so che può sembrare elaborata, in realtà non è così difficile come mi sono espressa io!

Federica, ancora niente da fare :-(

Leda ha detto...

Ecco io per questo piatto farei carte false.... se ne potrebbe avere una porzione per cena? Facciamo due và altrimenti il maritino mi rimane a bocca asciutta. :)

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