Invenzione salva-cena delle ore 18: il timballo di pesce che mi aiuta anche a svuotare il frigo.
Si presenta in modo altisonante, ma è un piatto rapido e facilissimo: l'ho preparato con mia figlia!
Se avete delle porzioni avanzate e qualche verdura che non sapete come combinare per farne una cena, questa è un'idea.
Ad un pò di pesce persico avanzato dalla cena di ieri (la cucina del riciclo!), ho unito una ratatouille rapida di verdure e patate, legando poi il tutto con un salsa bechamel molto soda e senza formaggio.
E' un ottimo modo per servire il pesce in modo diverso, rendendolo gustoso ed appetibile anche agli storci-naso. La salsa lo rende delicato, la crosta è croccante e avvolgente, le verdure, non troppo cotte, danno la giusta consistenza agli altri ingredienti più morbidi.
Riguardo alla scelta: io avevo del pesce avanzato, ma potete scegliere il filetto che preferite, o del pesce a trancio, e cucinarlo in modo semplice, senza farlo seccare troppo. Non dev'essere troppo sottile, quindi vanno bene tutti i tranci di un certo spessore, altrimenti si scuoce o si perde nel pasticcio.
Le verdure che ho scelto sono ortaggi: una melanzana triste e sola che cercava compagnia, delle zucchinette genovesi molto tenere, delle patate sempre gradite.
Noi abbiamo usato questa ricetta come piatto unico per la cena, ma potete sceglierlo come èntree in un pranzo a base di pesce, o come accompagnamento ad una portata principale in un pranzo rustico.
Insomma, è molto versatile: personalizzatelo, o provatelo così, non ne resterete delusi.
Scegliere il nome non è stato semplice: cosa fa la differenza tra sformato, timballo, torta salata e pasticcio?
Non lo chiamo sformato perché sono solita chiamare così quelle preparazioni con ingredienti tritati che si pongono in teglia inburrata e si "sformano" dopo la cottura, uscendone con una consistenza morbida e gonfia.
Non è nemmeno una vera e propria torta salata, perché è un piatto molto ricco che richiama più il pasticcio, rispetto al quale, però, è cotto in crosta.
Ricorda quei piatti delle feste natalizie (ottimo quindi anche per il menù di pasqua, giusto?) fatti da una pasta (sfoglia o brisè, o altro) ripiena e cotta in forma. Direi che ci siamo, è lui: che ne dite?
Si presenta in modo altisonante, ma è un piatto rapido e facilissimo: l'ho preparato con mia figlia!
Se avete delle porzioni avanzate e qualche verdura che non sapete come combinare per farne una cena, questa è un'idea.
Ad un pò di pesce persico avanzato dalla cena di ieri (la cucina del riciclo!), ho unito una ratatouille rapida di verdure e patate, legando poi il tutto con un salsa bechamel molto soda e senza formaggio.
E' un ottimo modo per servire il pesce in modo diverso, rendendolo gustoso ed appetibile anche agli storci-naso. La salsa lo rende delicato, la crosta è croccante e avvolgente, le verdure, non troppo cotte, danno la giusta consistenza agli altri ingredienti più morbidi.
Riguardo alla scelta: io avevo del pesce avanzato, ma potete scegliere il filetto che preferite, o del pesce a trancio, e cucinarlo in modo semplice, senza farlo seccare troppo. Non dev'essere troppo sottile, quindi vanno bene tutti i tranci di un certo spessore, altrimenti si scuoce o si perde nel pasticcio.
Le verdure che ho scelto sono ortaggi: una melanzana triste e sola che cercava compagnia, delle zucchinette genovesi molto tenere, delle patate sempre gradite.
Noi abbiamo usato questa ricetta come piatto unico per la cena, ma potete sceglierlo come èntree in un pranzo a base di pesce, o come accompagnamento ad una portata principale in un pranzo rustico.
Insomma, è molto versatile: personalizzatelo, o provatelo così, non ne resterete delusi.
Scegliere il nome non è stato semplice: cosa fa la differenza tra sformato, timballo, torta salata e pasticcio?
Non lo chiamo sformato perché sono solita chiamare così quelle preparazioni con ingredienti tritati che si pongono in teglia inburrata e si "sformano" dopo la cottura, uscendone con una consistenza morbida e gonfia.
Non è nemmeno una vera e propria torta salata, perché è un piatto molto ricco che richiama più il pasticcio, rispetto al quale, però, è cotto in crosta.
Ricorda quei piatti delle feste natalizie (ottimo quindi anche per il menù di pasqua, giusto?) fatti da una pasta (sfoglia o brisè, o altro) ripiena e cotta in forma. Direi che ci siamo, è lui: che ne dite?
- pesce persico cotto, 200g
- patate, 2
- zucchine, 2 piccole
- melanzana tonda "violetta di Firenze", 1 media
- cipolla bionda, 1 piccola
- bechamel densa, 200g
- olio e sale q.b.
- pasta brisè, 1 rotolo
Preparate la ratatouille:
Lavate e sbucciate le patate, lavate la melanzana e le zucchine.
Riducete tutto in piccolissimi pezzetti (così cuoceranno molto rapidamente), insieme alla cipolla, tagliata a velo, e rosolateli in un tegame con sufficiente olio d'oliva.
Salate, e cuocete al dente (il resto della cottura va in forno).
Formate il ripieno:
Togliete dal fuoco, ponete in un largo recipiente la ratatouille, aggiungete la bechamel e il pesce sbriciolato grossolanamente.
Assemblate:
Ricoprite una teglia da 26cm con cartaforno, adagiatevi il disco di pasta brisè.
Versate il ripieno su tutta la superficie e ripiegate i bordi in modo che un pò del ripieno ne resti dentro.
Infornate a 200° per 50 minuti o poco meno.
Servite tiepido.
4 commenti:
Una splendida creazione pieno di gusto e colori :)
questa ricetta è proprio da provare. mi stuzzica un sacco.
Sono di passaggio solo per augurare a te e famiglia una Buona Pasqua!
Molto interessante questa ricetta di grande effetto ed ho visto anche altri piatti da provare sul tuo bel blog!!!
Ti seguo e se ti fa piacere passa a trovarmi.
Buona giornata.
Posta un commento