Ed è finita la quaresima, e con lei la mia raccolta sulla cucina di magro.
Ringrazio tutti i partecipanti, e spero che sia utile sul web a chi voglia cercare idee su questo periodo dell'anno.
Mancano molte ricette all'appello, non vuole certo essere esaustiva, ma testimonia l'impegno di chi ha partecipato. Pur avendo in mente molte ricette tipiche di alcuni territori nazionali, non ho voluto inserire ricette che non fossero da me (o da altri) provate e fotografate.
Al link sopra troverete tutte le ricette inserite in elenco.
Oggi vi propongo un piatto di pesce che corriponde a diverse categorie: cucina di famiglia, cucina siciliana, cucina di magro.
Oggi, pensando a lei che non c'è più, provo a rifarle uguali.
Non sono difficili, anzi, si preparano in pochi minuti, e la frittura, se eseguita correttamente, è molto asciutta e leggera, e non sporca per niente (niente schizzi).
Il gusto è garantito. L'unico neo? Per ora mia figlia rifiuta il pesce, e dopo tanta amorevole preparazione ha detto... "No". Io e il suo papà in questi casi siamo costretti a sacrificarci per finirle!
Un piccolo suggerimento: come piatto "di quaresima" le ho servite su un letto di insalata, ma diventano un piatto davvero sfizioso se accompagnate ad una salsetta (ci sto studiando su per trovare un abbinamento che mi gusta) o ad una caponata leggera. L'idea è di fare una specie di intingolo con cui accompagnare ogni polpetta, grande quanto un boccone. Io ho pensato alle melanzane, che ne dite?
Due parole sulla diliscatura: è molto semplice, e non richiede particolare fatica, a patto che le alici con cui preparate questa ricetta siano molto piccole. E' necessario infatti che le scegliate di piccolo taglio per ottenere la giusta consistenza per le polpette. Quelle medio-grandi utilizzatele per altre ricette.
Ringrazio tutti i partecipanti, e spero che sia utile sul web a chi voglia cercare idee su questo periodo dell'anno.
Mancano molte ricette all'appello, non vuole certo essere esaustiva, ma testimonia l'impegno di chi ha partecipato. Pur avendo in mente molte ricette tipiche di alcuni territori nazionali, non ho voluto inserire ricette che non fossero da me (o da altri) provate e fotografate.
Al link sopra troverete tutte le ricette inserite in elenco.
Oggi vi propongo un piatto di pesce che corriponde a diverse categorie: cucina di famiglia, cucina siciliana, cucina di magro.
E' una ricetta della mia nonna: quando entravo in casa sua e quell'odore di fritto mi invadeva le narici, al contrario di tante esperienze in cui ne resti nauseato, era un vero gaudio dei sensi. Puntualmente ci scappava l'assaggio: invitanti polpettine dorate che stavano sul piatto una-tira-l'altra. Impossibile resistere.
Un giorno le chiesi : "nonna, ma come le fai queste polpettine meravigliose?!"
Rispose: "Tu comu ì fai i purpetti ri carni? Chisti sunnu ù stissu."
[Tu come le fai le polpette di carne? Queste sono uguali.]
E' passato tantissimo tempo, ma io me lo ricordo come fosse ieri.
E' passato tantissimo tempo, ma io me lo ricordo come fosse ieri.
Oggi, pensando a lei che non c'è più, provo a rifarle uguali.
Non sono difficili, anzi, si preparano in pochi minuti, e la frittura, se eseguita correttamente, è molto asciutta e leggera, e non sporca per niente (niente schizzi).
Il gusto è garantito. L'unico neo? Per ora mia figlia rifiuta il pesce, e dopo tanta amorevole preparazione ha detto... "No". Io e il suo papà in questi casi siamo costretti a sacrificarci per finirle!
Un piccolo suggerimento: come piatto "di quaresima" le ho servite su un letto di insalata, ma diventano un piatto davvero sfizioso se accompagnate ad una salsetta (ci sto studiando su per trovare un abbinamento che mi gusta) o ad una caponata leggera. L'idea è di fare una specie di intingolo con cui accompagnare ogni polpetta, grande quanto un boccone. Io ho pensato alle melanzane, che ne dite?
Due parole sulla diliscatura: è molto semplice, e non richiede particolare fatica, a patto che le alici con cui preparate questa ricetta siano molto piccole. E' necessario infatti che le scegliate di piccolo taglio per ottenere la giusta consistenza per le polpette. Quelle medio-grandi utilizzatele per altre ricette.
Scegliendo le piccole sarà più semplice tirare via la testa a cui resteranno attaccate le interiora, senza troppo impegno.
La lisca e le code, essendo pesci davvero piccoli, non le percepirete nemmeno. Ma se avete il palato eccessivamente fine, togliete le code. Le lische, infatti, in pesci così piccoli sono difficili da togliere con prescisione, ma nulla vi vieta di cimentarvi nell'impresa. Io le ho lasciate.
Per 2-3 persone (dipende che ne facciate un antipasto o un secondo piatto)
- alici, 450g
- pangrattato, q.b.
- menta, 1 cucchiaino da tè (secca o fresca)
- scorza di limone grattuggiata, 1 cucchiaino da caffè
- noce moscata, un pizzico
- uovo, 1 piccolo (va bene anche il solo albume, se avete un tuorlo troppo grande che può coprire il sapore delle alici)
- olio per friggere
Pulite le alici come indicato sopra.
Frullatele (o tritatele al coltello) insieme agli aromi, l'uovo, e pangrattato quanto basta ad ottenere un composto con cui realizzare le polpette.
Alcuni utilizzano il pane raffermo o del pane in cassetta, io preferisco sempre il pangrattato (ce l'ho sempre in casa!)
Fate delle polpettine piccolissime, che friggerete rapidamente in olio profondo e di temperatura medio-calda (per non bruciarle troppo). Richiedono un paio di minuti di cottura.
Asciugate su carta assorbente e servite calde o tiepide.
4 commenti:
buonissime! questa ricetta è da segnare, grazie e buona Pasqua!
Francesca
Le polpette sono per me uno dei must della cucina.
Se poi ci metti le alici.....
auguri di cuore...
deliziose!
Buona Pasqua a te e famiglia!
Alice
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