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lunedì 28 febbraio 2011

Calamari ripieni di patate e provola

calamari ripieni di patate

Da un'antica ricetta di Anna Moroni, trascritta da una puntata della Prova del Cuoco, tanti e tanti anni fa imparai (passati più di due lustri, conviene usare il passato remoto) a fare questi calamari ripieni di patate. Sulla mia agenda troneggia tra le ricette che vale la pena di ripetere.
Questi calamari possono essere serviti interi, come secondo piatto, oppure ad anelli, accompagnati da un'insalata fresca. Possono anche fare da finger-food, o da antipasto per un pranzo a base di pesce.
Io li ho fatti interi perché la preparazione è più rapida, e va in forno.
Le patate danno al ripieno una particolare compattezza.
Potete sostituire la provola con delle  acciughe sott'olio, se non gradite l'abbinamento del pesce col formaggio.
Ricetta perfetta per i bambini, che di solito amano molto le patate, si incuriosiscono a mangiare le rotelline, e gradiscono il fritto che è più goloso. E per di più, questi anelli "filano"!

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ingredienti 
  • calamari, 6 di media dimensione 
  • patate, 1kg
  • parmigiano, 2 cucchiai
  • uova, 1 intero + 2 o 3 tuorli
  • provola, 200g
Per la panatura:
  • olio  
  • pagrattato
  • formaggio grattugiato
  • sale, pepe, prezzemolo tritato
preparazione 

Bollite le patate in acqua e sale, sbucciatele e schiacciatele con l'apposito attrezzo. Lasciate a raffreddare.

Bolite i tentacoli dei calamari, se troppo grossi, per qualche minuto, quindi tritateli al coltello per inserirli nel ripieno.

Unite alle patate il parmigiano,  la provola a dadini, le uova (i tuorli uno alla volta: se non è necessario non aggiungeteli tutti), sale e pepe, ed infine i tentacoli tritati. Dovete ottenenere un composto denso ma non troppo liquido.

Riempite i calamari già eviscerati, lasciando un margine alla fine della sacca, da chiudere con uno stuzzicadenti, considerando che il ripieno in cottura gonfia un pò (cottura al forno).

Panate ogni calamaro: potete panarlo intero, o tagliarli a rondelle e panarli ad anelli. 
Nel primo caso, passateli prima nell'olio, e poi in una mistura di pangrattato condito con  sale, pepe, prezzemolo tritato e formaggio grattugiato. Nel secondo caso passateli nell'uovo sbattuto (come per la milanese) invece che nell'olio: otterrete una panatura più compatta.

Friggeteli in olio bollente. 
Io ho cotto due calamari giganti interi in forno a 175° per 20 minuti.

Suggerimenti e consigli:
servite gli anelli di calamaro accompagnati da una salsa ai carciofi.
Si prepara passando al mixer dei carciofini cotti in acqua e sale, conditi con aglio, sale, olio, limone, con acqua di cottura sufficiente a forma una salsa. 
  

domenica 27 febbraio 2011

Arista con salsa alla crescenza

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L'arista con salsa alla crescenza è una ricetta molto delicata, ma assolutamente dimenticata negli archivi recenti, e ora ne comprendo anche il motivo: la foto non mi era piaciuta. Ma la ricetta sì, e merita di essere ricordata.
E molto semplice da preparare: la cottura è in pentola a pressione, il metodo che preferisco per i grandi tagli di carne, perché cuoce in fretta mantenendo la carne umida.
Il tipo di carne potete sceglierlo in base ai vostri gusti: anche il manzo o il vitello, o persino il tacchino, legati con spago, potrebbero andar bene, anche se a mio parere il maiale è il tipo di carne che rende meglio, per la compattezza della carne e la delicatezza del sapore.
E' diversa dalle precedenti ricette di arista che ho inserito, per il fatto che non ha la senape, e la salsa non è agre, ma dolce e vellutata. Io preferisco la prima versione, ma questa è perfetta per chi non ha l'ardire di provare l'agrodolce, che a mio parere con l'arista si sposa alla perfezione. De gustibus. Ad ogni modo, i miei commensali talvolta preferiscono questa. Ed io eseguo!
ingredienti
  • arista, 800g
  • cipolla, una grande
  • sedano, una costa grande
  • carota, una grande
  • crescenza 250g
  • olio, q.b.
  • rosmarino, un rametto
preparazione

Tritate finemente sedano carota e cipolla e fateli rosolare dolcemente in 2 cucchiai abbondanti di olio.
Rosolate il tocco di carne in tutte le sue parti, facendo "sigillare" la parte esterna.
Tritate finemente il rosmarino, o, se preferite, ponetelo intero nella pentola (poi lo leverete),e aggiungetelo al fondo di cottura.
Aggiungete mezzo bicchiere scarso di acqua (sarebbe meglio del brodo vegetale, se lo avete) e chiudete la pentola a pressione.
Cuocete per i tempi indicati dalla vostra pentola, che sono circa 30 minuti per i tagli di carne più grandi.
Una volta cotto, tirate fuori il pezzo di carne e lasciatelo raffreddare completamente.
Intanto preparate la salsa:
Frullate il fondo di cottura alla perfezione per ottenere un salsa liscia, a cui unirete, tenendolo su fuoco molto lento, la crescenza.
Mescolate rapidamente, finché non si è amalgamata al sugo, e spegnete il fuoco (tenendola troppo il formaggio si addensa eccessivamente).
Affettate l'arista, e servitela, calda, accompagnata dalla salsa a specchio sul piatto.

Suggerimenti e consigli:
Perché non provarla sostituendo alla crescenza un altro formaggio molle? Pensavo, ad esempio, al gorgonzola dolce, quello con la goccia!  

venerdì 25 febbraio 2011

Torta agrumata con glassa al limone

torta all'arancia

Di un pomeriggio alla ricerca della torta giusta per la merenda. Di quello scambio di chiacchiere e ricette che tanto mi piace perché sa di condivisione di esperienze. Di prime volte, di suggerimenti, di tentativi indovinati. Questa torta all'arancia con glassa al limone sa di questo e di molto altro.
Descriverla è arduo: è  morbida, umida, soffice, alta al punto giusto, cremosa ma asciutta, e molto molto aromatica. Devo ammetterlo: se l'avessi solo trovata sul web, forse non l'avrei fatta, mi sarebbe sfuggita, e comunque non ne avrei parlato con questo entusiasmo.
E' che condividere mi piace: mi piacciono i suggerimenti, mi piacciono le opionioni, e tutto quel parlare che la cucina sa mettere in moto. "E se facessi...", "e se provassi...", "e se con questo..."
Ecco, per me la Cucina è anche Relazione.
Ecco perché quando lei mi ha gentilmente offerto un suggerimento per la mia torta della merenda, ho accettato. Incontrava i miei gusti e le mie necessità, ovvero, qualcosa di morbido, sano, goloso, nutriente e leggero per la merenda della mia bimba (sembra uno spot!).
Insomma, secondo me è molto bella: sarà quel colore dorato, sarà il profumo che spriogiona... peccato che la dieta  non mi permetta di annegarci dentro, ma in questo momento è esattamente quello che farei!

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Una parentesi a parte merita la copertura: anche qui devo un ringraziamento, ad Acquolina che in questa ricetta mi ha fatto innamorare della sua glassa. Per l'ennesima volta mi sono fermata a sognare davanti a quella foto, e lei, molto gentilmente, mi ha svelato il trucco.
Io, lo confesso, non ho mai saputo fare le glasse. In un tempo lontano ricordo di averne fatta una spettacolare su una torta enorme, che ha pure vinto un premio, ma tolta questa arcaica esperienza non ci sono più riuscita.  So che per molti di voi sarà facilissimo, ma io senza i consigli che ho ricevuto non ci sarei riuscita.
Bene, la prima volta ho sbagliato alla grande: ho fatto una specie di sciroppo che la torta ha assorbito all'istante. Allora ho riprovato, aggiungendo una goccia d'acqua per volta, e ho visto che cominciava a funzionare. A quel punto l'ho rifatta (tre volte!) e sono riuscita ad avere la consistenza desiderata, Però ne ho fatta poca: eh, va beh, per questa volta mi accontento. L'importante è aver indovinato finalmente la strada giusta. Ora voglio fare tante torte con la glassa!

La ricetta, fatta eccezione per la glassa, è tratta da qui.

arancia

ingredienti
  • burro, 80g.
  • zucchero, 100g.
  • uova, 2
  • scorza d'arancia, 1
  • succo di arance, 2
  • farina,  200g
  • lievito per dolci, 1 bustina
  • cioccolato bianco, 100g
Per la glassa:
  • zucchero a velo, 4 cucchiai
  • acqua, q.b.
  • limone, 1
preparazione


Ho cominciato grattuggiando la scorza d'arancia molto finemente. L'ho messa da parte.
Ho mescolato lo zucchero, il burro ammorbidito e i tuorli, passandoli con la frusta del mixer, e poi ho aggiunto il succo delle arance.
Ho incorporato gradualmente la farina e il lievito. 
Alla fine ho aggiunto la scorza d'arancia, il cioccolato tritato al coltello grossolanamente, e ho mescolato.
Ho montato gli albumi a neve fermissima con un pizzico di sale, e poi li ho uniti all’impasto delicatamente.
Ho imburrato una tortiera da 24cm di diametro e ho versato il composto. 
Il forno era preriscaldato a 175 C° e l'ho tenuta per 35 minuti.
E' rimasta a riposare in forno 10 minuti o poco più, poi l'ho sformata su una gratella a raffreddare per una mezzoretta.
L'ho lasciata a riposare tutta la notte, il giorno dopo ho preparato la glassa.

Glassa:
Ho versato in una tazza 4 cucchiai di zucchero a velo (comprato, non fatto in casa, perché contiene amido che agevola la glassatura).
In un'altra ho fatto scaldare un pò d'acqua in cui ho spremuto un piccolo limone biologico. Ho lasciato la scorza durante la bollitura. 
Ho aggiunto l'acqua calda allo zucchero un cucchiaino alla volta: ne sono sufficienti pochissimi, forse un paio. Ho versato sulla torta e ho lasciato raffreddare per solidificare.

giovedì 24 febbraio 2011

Insalata di gamberi, mele e fagioli corona

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Se c'è una cosa che, nonostante le difficoltà, sto apprezzando molto di questa dieta, è che mi fa sperimentare nuovi sapori. Non nel senso di originali, ma di insoliti, fuori dalle più recenti abitudini, il che non guasta e rende meno monotono il regime alimentare controllato.
Gli abbinamenti sono molto gradevoli, soprattutto nelle insalate: sarà perché io le amo molto, ma quando "mi tocca" l'insalatona sono molto felice.
Ultimamente mi ero appiattitta sulla stessa solita insalata, che, per quanto buona, mi era decisamente venuta a noia. Ora invece sto sperimentando un'alternanza di sapori che rendono questo piatto di apertura di ogni pasto sempre diverso e sempre gradevole.
Questo mi fa riflettere sull'importanza dell'alternare i sapori a tavola, che influisce non solo sulla psiche, ma anche sulla linea. La mia insalatona storica era poco calorica, buona, ma ormai non mi andava più di mangiarla, e ripiegavo su altre cose meno dietetiche. Ora invece preparo le insalate con molta curiosità, e mi viene voglia di proporle anche ad altri.
C'è anche il fatto, molto stimolante, di ricominciare a comprare prodotti che per lungo tempo avevo considerato "banditi": le noci, i fagioli, e qualche altro ingrediente, che invece, in misura controllata, rendono i piatti molto gradevoli, senza contare poi il fatto che contengono anche elementi nutrizionali molto importanti.
Ecco l'insalata di oggi: insalata mon amour.
Le quantità della mia dieta sono libere, fatta eccezione per i fagioli e i gamberi, che sono pesati.

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ingredienti
  • indivia riccia
  • scarola
  • radicchio
  • carote a julienne
  • fagioli corona, 70g
  • 1 mela verde
  • sale e olio
  • gamberi indiani, 200g
preparazione

Lavare e tagliare le verdure.
Pesare i fagioli lessi dopo la cottura, scolati dall'acqua di cottura.
Lessare o cuocere a vapore i gamberetti surgelati per pochissimi minuti, scolarli e lasciarli raffreddare.
Tagliare la mela a piccoli pezzi.
Mescolare e condire.

lunedì 21 febbraio 2011

Spezzatino di manzo ai piselli in pentola a pressione

spezzatino ai piselli


Questo spezzatino di manzo ai piselli è una di quelle ricette di cucina casalinga che ricorda tanto i vecchi tempi, l'infanzia, le nonne.
Lo spezzatino è molto tenero da far mangiare ai bambini, e riscalda le serate invernali.
In questo caso non avevo voglia della solita ricetta in brodo con le patate, ed ho cercato una variante dal sapore diverso, dato dai pomodorini che creano nel fondo di cottura una salsina, che si unisce agli umori della carne e crea un effetto "in umido".
La cottura in pentola a pressione lo rende molto tenero e accorcia notevolmente i tempi di preparazione.
"E' buonissimo, scrivi esattamente come lo hai fatto".
Non l'ho scritto, ma spero di ricordarlo, perché sono passati ormai diversi giorni.
Ma ci tornerò mai a questa pagina del blog per ricordare questo piatto semplice ma di successo per i menù giornalieri? Credo che nella pratica della vita quotidiana non succederà.
Però, che non si dica che non ho appuntato "un pizzino".

ingredienti
  • cipolla, 1 grande
  • carota, 1 media
  • sedano, 1 costa
  • pomodori pachino, 100g
  • spezzatino di manzo, 700g circa
  • olio e.v.o., q.b.
  • brandy, q.b.
  • piselli surgelati, 3 o 4 manciate
  • sale
  • alloro, 3 o 4 foglie
preparazione
 

Tagliare un trito finissimo di carota sedano e cipolla.
Porre in pentola a pressione qualche cucchiaio di olio, e far rosolare il trito.
Nel frattempo tagliare a metà o quarti i pomodori pachino, e metterli in pentola.
Lasciarli scottare, quindi aggiungere la carne.
Irrorare col brandy, e lasciare evaporare l'alcool.
Aggiungere mezzo bicchiere scarso di acqua, qualche foglia di alloro intera (che poi toglierete a fine cottura), salate a vostro gusto.
Infinte aggiungere alcune manciate di piselli surgelati (non piselli fini o finissimi), e chiudete la pentola a pressione. Lasciate cuocere dal finschio per 20-30 minuti, a fuoco bassissimo, in modo che la carni diventi molto tenera.
Servire caldo.

sabato 19 febbraio 2011

Involtini di bresaola e tonno affumicato, con ripieno di formaggio condito

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La mia fortuna, "bloggisticamente" parlando, è che, quando preparo una cena per gli ospiti, faccio tante di quelle cose da avere ricette e foto per un bel pò di tempo. E così, nonostante la routine quotidiana, mi ritrovo qualche ricettina da poter inserire con calma.
E' il caso di questi involtini, alcuni di bresaola e formaggio alle erbe, altri di tonno affumicato e formaggio al salmone, serviti come antipasto nella cena di sabato scorso, che hanno riscosso parecchio successo, e sono molto facili e veloci da preparare.
Si possono scegliere due versioni: la prima è quella che utilizza dei formaggi già conditi, acquistabili così come sono, al banco frigo. L'altra è quella di condire il vostro formaggio, e poi utilizzarlo: non sono certa, tuttavia, che la soluzione più sbrigativa sia la meno gustosa.

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ingredienti 

Involtini di bresaola, per 4 persone:
  • 12 fette di bresaola
  • 200g di formaggio alle erbe (tipo philadelphia)
  • 6 gherigli di noci
  • 8 fili di erba cipollina
  • olio e.v.o
  • sale e pepe
 Involtini di tonno affumicato, per 4 persone:
  • 12 fette di tonno affumicato
  • 200g di formaggio al salmone oppure 4 caprini dolci + un pezzetto di salmone affumicato
  • 2 cucchiaini di pistacchi tritati
  • olio e.v.o.
  • sale e pepe
preparazione

Involtini di bresaola
IMG_6592Lavorare il formaggio  in una scodella, con del pepe macinato al momento, i gherigli di noce e l'erba cipollina tritati.
Formare delle palline e lasciare riposare nel freezer per 10 minuti.
Allineate le fette di bresaola su un tagliere, collocare al centro di ognuna una pallina, e avvolgere su se stessa, schiacciandone un pò il ripieno per equidistribuirlo. Se necessario, appoggiarla sul piatto da portata dal lato "finale", di modo che non si apra.



Involtini di tonno affumicato
IMG_6591Lavorare i formaggi caprini, nel caso in cui non si scelga il formaggio già condito, con il salmone tritato, i pistacchi, sale e pepe.
Formare delle palline e porle a riposare nel freezer per 10 minuti.
Allineare le fette di tonno affumicato su un tagliere, collocare al centro di ognuna una pallina, e avvolgere su se stessa. Se necessario appoggiarla sul piatto da portata sul lato "finale", di modo che non si apra.




Tenere in frigo fino al momento di servire.
Presentare entrambi su un letto di insalata e carote a julienne, con qualche goccia di limone ed un filo d'olio, con una macinata di pepe grattugiato al momento.
Suggerimenti e consigli:
si possono usare i triti di frutta secca per guarnire le due parti esterne di ogni "cannolicchio".

venerdì 18 febbraio 2011

Insalata di rucola, pere e noci

rucola noci e pere



Anche questa è una ricetta della mia dieta. Mi piace inserire queste ricette non perché io le trovi novità assolute, o particolarmente originali, ma perché le trovo buone, e riproponibili anche al di fuori del contesto dietetico. Sarà perché non mi concedo spesso le noci, ma il loro sapore mi rimane piacevolmente in bocca per tanto tempo, e nonostante siano in piccolissima quantità, mi sembra di aver mangiato una cosa buonissima.
L'insalata di rucola pere e noci ha un abbinamento di sapori abbastanza noto, e ritengo trovi la sua massima espressione con un formaggio salato, o a pasta morbida, come lo stracchino, o il gorgonzola dolce, o a pasta soda come il parmigiano. La mia dieta non lo prevede, ma vi assicuro che anche con questi soli tre ingredienti i sapori si sposano alla perfezione. Le pere sono croccanti e non troppo dolci, le noci danno un sapore ricco, oleoso, e con un ottimo retrogusto, e la rucola è la verdura ideale, così croccante ed amarostica, per contrastare gli altri sapori. L'aceto balsamico impreziosisce il tutto.


ingredienti
    rucola pere e noci
  • 200g di rucola
  • 1 pera Conference o Kaiser (sode e acidule)
  • 2-3 gherigli di noci
  • sale
  • olio e.v.o.
  • aceto balsamico
preparazione

Lavate, sgocciolate, asciugate la rucola.
Spezzatela grossolanamente in due, se riuscite con le mani, altrimenti al coltello.
Sbucciate e tagliate la pera a pezzetti piccoli e uguali tra loro.
Tritate con le mani i gherigli di noci.
Mescolate il tutto, condite con sale e olio, e cospargete di aceto balsamico.

giovedì 17 febbraio 2011

Cake di banane

torta di bananeQuando tua madre ti ricopre di banane senza che tu lo abbia richiesto, e non sai come lottare contro il tempo prima che vadano a male, la soluzione è solo una: cercare nel web una ricetta di torta di banane che renda piacevole lo smaltimento. E quello che cercavo, tuttavia, era qualcosa di veramente bello, che rendesse il dolce gradevole, semplice, ma nello stesso tempo "caldo".
Tutto questo l'ho trovato qui, quasi per caso, dopo aver scartato molte ricette del web che non mi dicevano niente, sfogliando questa meravigliosa creatura (chiamarla in altro modo sarebbe impossibile, perché vive di passioni e di emozioni proprie!). Guardate e ammirate, le ragazze sono davvero brave, anzi di più.
Io e Brioscina abbiamo fatto questa torta insieme (immaginate la cucina...), per far passare il tempo in una giornata di influenza. Lei si è divertita, ed ha fatto quasi tutto, tranne i passaggi finali.

La ricetta, di Silvia Luppi (avete presente il meraviglioso blog Basilico&Pinoli? Ecco, lei!), si trova a pag.22 del numero 1 di Gtwokitchen.
La trovate seguendo i link sopra.

Se qualcuno potesse anche spiegarmi la strana alchimia per la quale le banane hanno preso questo colore violaceo (sembrano quasi cipolle!), ne sarei davvero felice.

Riflessione postuma: probabilmente il contatto con la teglia imburrata e l'alta temperatura hanno fatto "imbrunire" le fette di banana. Con altri cibi sarebbe venuto fuori un colorito diverso?

ingredienti
  • 80g di burro
  • 100g di zucchero
  • 2 uova
  • 200g di farina
  • 2 manciate di cereali
  • 1 cucchiaino di lievito
  • latte q.b. per rendere il composto denso
  • 2 banane

Torta di banane

preparazione

Ho infilato nel robot da cucina lo zucchero, le uova e il burro ammorbidito, e ho fatto andare a velocità media finché non è diventato di colore chiaro e spumoso.
Ho poi aggiunto la farina, e ho fatto andare ancora un pò.
Ho poi tolto le lame, e ho aggiunto le banane a fette, tenendone da parte un pò per la decorazione. Ho aggiunto anche i cereali, il lievito, ed ho mescolato con un cucchiaio.
Il mio tocco personale: un pizzico di polvere di scorza d'arancia.

Ho versato tutto in uno stampo da plumcake imburrato, dopo aver rivestito il fondo con le fette di banana tenute da parte.
Ho infornato a 175° per 45 minuti, forno ventilato.

torta di banane
torta di banane
torta di banane

mercoledì 16 febbraio 2011

Medaglioni di merluzzo al forno, con capperi, e trito di noci e mandorle

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Crederci o no, questi medaglioni di merluzzo al forno con capperi e trito di noci e mandorle sono una ricetta della mia dieta. Chi mi segue su Facebbok sa quant'è dura per me in questi giorni, ma non potevo mai immaginare che fossero così buoni.
La cottura è molto semplice, direi quasi tradizionale, ma la consistenza morbido-croccante è davvero gradevole, e le noci danno al piatto un aroma particolare che io non avevo mai provato. La ricetta originale prevede anche l'uso dei pinoli, ma non avendoli ho sostituito con le mandorle pelate.
Le dosi che vi indico sono da dieta, così come io le ho preparate: vi assicuro che sono più che sufficienti! Le ho moltiplicate per tre e abbiamo mangiato tutti, avanzandone anche un pò.
Potete sostituire il merluzzo con altri tranci di pesce, o grossi filetti, come il pesce persico o simili.
Io ho usato la cottura al microonde con piatto crisp (10 minuti) ma indicherò i tempi per la cottura tradizionale. Suppongo vada bene anche sui fuochi, in tegame coperto.

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ingredienti
Per ogni porzione:

  • 2 cuori di merluzzo (o altro tipo di pesce)
  • 15g di noci sgusciate e tritate
  • 10g di pinoli o mandorle pelate e tritate (o entrambi)
  • 125ml di passata di pomodoro o pomodorini pachino
  • una manciata di capperi (io uso capperi favignanesi)
  • 1 porro
  • sale e pepe


Medaglioni di merluzzo con capperi e trito di noci e mandorle

preparazione
 

Pulite e affettate il porro a rondelle molto sottili, rosolatelo in qualche cucchiaio di olio, date qualche minuto di cottura alla passata di pomodoro.
Disponetela poi in una teglia unta in cui cucinerete il pesce.
Adagiate i medaglioni di pesce, il trito di capperi (o se preferite interi) ed il trito di frutta secca, non troppo piccola.
Salate, pepate, e infornate a 200° per meno di dieci minuti (dipende dalla dimensione del pesce).
Servite con la salsina sopra ogni medaglione.

lunedì 14 febbraio 2011

Torta salata ai porri

IMG_6612Era da tanto che avevo voglia di provare questa ricetta di quiche ai porri, e non avevo mai trovato l'occasione giusta per farla. Alcune persone alla mia tavola avrebbero storto il naso davanti a qualcosa che "sa di cipolla". Io trovo, invece, che sia molto buona, ed a suo modo anche delicata.
Ho usato dei porri molto piccoli, della varietà più tenera e di diametro inferiore. L'idea era di ottenere qualcosa di cremoso come ripieno per la mia brisé (che ormai trionfa indiscussa tra i miei piatti), ma nello stesso tempo dal sapore deciso: il formaggio risponde perfettamente allo scopo, ed il porro gioca il suo ruolo da protagonista.
Forse, a giudicare dalle tante varianti che ho a disposizione per questa ricetta, si poteva aggiungere qualche cucchiaio di panna da cucina, o della pancetta a cubetti, ma ho optato per una versione semplice, così come l'ho trascritta tantissimi anni fa (2002, credo) da una trasmissione della Prova del Cuoco.
Sono molto soddisfatta del risultato, che nonostante mi appassioni così com'è, si può ripetere con altre verdure (zucchine o carciofi). Magari per quelli che davanti alle agliacee storcono il naso. De gustibus non disputandum est.

ingredienti




  • 200g di porri
  • 200g di farina
  • 2 uova
  • 2 cucchiai di formaggio grattuggiato misto
  • sale e pepe
  • pasta brisè

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preparazione


IMG_6519Pulite i porri, usate solo la parte chiaro-violacea e quella verde chiaro, eliminando le punte e le fogli più scure ed esterne. Affettarli molto sottilmente, separando le rondelle tra di loro. 

Rosolateli in qualche cucchiaio abbondante di olio, a scelta potete usare anche del burro; teneteli su fiamma bassa, in modo che diventino trasparenti senza bruciacchiarsi.



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Mescolate farina, uova, formaggio, sale e pepe.
Unite a questa "crema" i porri sgocciolati e leggermente raffreddati.

Foderare con la pasta brisè una teglia rivestita di carta forno. Versare il condimento sopra la brisè, e ripiegare leggermente i bordi, di modo che il condimento ne resti all'interno.

Passare in forno a 200° per 35 minuti circa.

Suggerimenti e consigli:
si può servire sia in teglia grande, che, molto carini, in stampini individuali da pasticceria (muffin o simili). In questo caso però il tempo di cottura sarà leggermente inferiore: teneteli in forno finché non sono dorati.
Io ho prefrito optare per la forma grande, quadrata, tagliandola poi in piccoli quadratini.

domenica 13 febbraio 2011

Formine di ricotta in scrigno di crudo e letto di rucola e radicchio

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Considerata la luce al tungsteno delle foto, ed il tempo che ho impiegato a "confezionare" questi tomini, che dovevano essere molto semplici ed invece mi hanno fatto un pò penare,  di questa ricetta sono abbastanza soddisfatta.
La formina di ricotta dà la giusta porzione, il prosciutto crudo contrasta in sapore e consistenza, e la rucola è croccante al punto giusto. Io ho aggiunto anche il radicchio.
La riduzione di aceto balsamico, invece, decora e condisce il piatto.
Quest'antipasto è molto gradito, semplice, e nello stesso tempo particolare. Consiglio di servirlo in piatti individuali perché fa tutt'altro effetto: bisogna prepararli in anticipo, e comporre il piatto all'ultimo minuto.

La ricetta è tratta da un quaderno degli Spiralotti, La cucina Leggera, Fabbri editore.


ingredienti
Per 4 persone:

  • 200g di ricotta
  • 8dl di panna fresca
  • 200g di prosciutto tagliato fine
  • 1 grosso mazzetto di rucola
  • olio
  • riduzione di aceto balsamico
  • sale e pepe macinato fresco
preparazione
 

Mettete la panna in freezer per 10 minuti circa. Nel frattempo lavorate la ricotta con la frusta, in modo da ottenere una crema omogenea.  Montate quindi leggermente la panna in modo che sia spumosa ma ancora fluida.

Incorporate la panna alla ricotta, quindi trasferite il composto in quattro ramequin bagnati e ricoperti con le fette di crudo. Mettete i cremini in frigorifero per qualche ora in modo che si rassodino.

Al momento di servire, disponete sui singoli piatti la rucola. Sformate delicatamente ogni cremino al centro di ogni piatto, decorate con pepe macinato al momento, sale, aceto balsamico a giro.

Suggerimenti e consigli:
mescolate 2 cucchiai di pasta di olive nere con il succo filtrato di mezzo limone, poi aggiungete 3 cucchiai di olio e un pizzico di pepe macinato al momento. Distribuite la salsina sul piatto.

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E' per questo che ogni tanto latitiamo...