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domenica 30 novembre 2008

Biscotto coperchio

Lo trovo entusiasmante, commovente, dolcissimo, tremendamente caloroso, un'idea troppo tenera per un regalo, o per servire il tè o il caffè. Insomma, mi ha fatto letteralmente impazzire, e se oggi sono troppo stanca per cimentarmi, voglio assolutamente farlo al più presto. Grazie a kimberlyn per questa tenerissima idea, a lei tutto il merito, anche per la foto.



Piccola postilla del 2 dicembre: dato che il mio intento non è mai quello di rubare, e questo credo si sia abbondantemente compreso (è per questo che fatico tanto a citare la paternità di tutto, tutte le volte che posso, anzi vi invito sempre a segnalarmi il modo di essere più precisa), oggi, gironzolando per il web, mi sono accorta che questa stessa ricetta è apparsa sul sito di Donna Moderna (colgo anzi l'occasione per suggerirvelo, dal momento che mi sembra davvero completo). Consapevole del fatto che riguardo a ricette di cucina è davvero difficile non ripetersi, mi pare oltremodo doveroso citare l'origine di questa pagina, foto compresa. Resta il fatto che io ho scoperto la ricetta grazie a kimberlyn, e a lei resto grata per avermela fatta conoscere.

Ingredienti:
  • 280 g di farina 00
  • 50 g di nocciole tostate tritate
  • 140 g di burro a pezzetti
  • 130 g di zucchero
  • 70 g di cioccolato fondente
  • 1 uovo
  • 2 tuorli d'uovo
  • scorza di 1 limone non trattato
  • 1 bustina di vanillina
  • 1 pizzico di sale

Procedimento:
Setaccia la farina sulla spianatoia, forma al centro un incavo e in questo metti i 2 tuorli e 1 uovo intero, lo zucchero, il burro ammorbidito, 1 pizzico di sale e la scorza grattugiata di 1 limone non trattato. Lavora velocemente gli ingredienti fino a ottenere una pasta omogenea; forma una palla, avvolgila nella pellicola e falla riposare in frigo per 1/2 ora.

Stendi la pasta con il matterello a uno spessore di circa 1/2 cm e ritaglia piccoli cerchi dello stesso diametro delle tazze da tè. Con i ritagli di pasta avanzata forma 1 rotolino sottile e taglialo ogni 4-5 cm per confezionare i manici. Attacca i rotolini al centro del disco di pasta per sostenere il manico al centro aiutati, formando un cilindretto di alluminio, che lascerai anche durante la cottura.

Cuoci in forno già caldo a 180 °C per circa 10/15 minuti, finché i biscottini saranno dorati. Lasciali raffreddare, intanto sciogli a bagnomaria il cioccolato fondente, poi utilizzalo per spennellare il bordo dei biscottini. Infine, fai aderire la granella di nocciole.

Il tocco in più
Il biscotto diventa un delizioso coperchio per una tazza fumante di tè, di cappuccino o cioccolata, da togliere e gustare. Ma può essere anche un regalo di Natale confezionato in modo carino.

giovedì 27 novembre 2008

Crumble di mela

Questo è il mio primo crumble di mele. Per essere una prima volta devo dire che non è male, ma voglio riprovarci per renderlo migliore.
"To crumble" in inglese significa "sbriciolare", ed è questo l'effetto del dolce: sabbioso impasto che avvolge una crema morbida di mela.
E stasera casa nostra profuma di dolcezza...

Ingredienti
:

  • 4 mele
  • 100g di farina
  • 50g di zucchero
  • 75g di burro (ne userei di meno perchè viene col sapore molto burroso)
  • 100g di mandorle non pelate
  • 1 cucchiaino abbondante di cannella
  • zucchero di canna
Procedimento:
Se decidete di servirlo con la salsa allo yogurt* cominciate col prepararla.
Affettare sottilmente le mele sbucciate.
Mettere nel robot da cucina farina, zucchero, burro ben freddo a pezzetti, cannella e mandorle.
Frullare alla velocità massima per 30" (si deve ottenere un composto in briciole).

Distribuire metà dell'impasto sul fondo della pirofila e disporvi sopra le mele, poi l'altra metà del composto senza livellare ma schiacciando bene (qualcuno decora la superficie del dolce con i rebbi della forchetta).
Trovo che sia d'obbligo usare dei pirottini monoporzione o una teglia a cerniera, altrimenti (come è successo a me) sarà difficile sformare il dolce che ha una consistenza molto morbida.
Cospargere la superficie del dolce con un pò di zucchero di canna per far formare una crosticina
Infornare a 230° per 30 minuti.
Servire caldo (ma non bollente) con una pallina di gelato alla vaniglia o con una salsa di yogurt.

*Salsa allo yogurt:

  • 150 gr. di yogurt bianco dolce
  • 150 gr. di panna liquida per dolci
  • succo di limone.
Mescolare bene gli ingredienti, coprire con la pellicola e tenere in frigo (meglio se preparata con un giorno di anticipo).




martedì 25 novembre 2008

Girandole di frolla alla carota con marmellata di arance amare

Ispirata a un'idea di Furfecchia questa è la mia ricetta di oggi: è il terzo tentativo per cercare di ottenere il risultato immaginato, ma purtroppo è poco "croccante". Ho apportato progressivamente delle modifiche alla ricetta originale. Il risultato è gradevole, (un pò bruttina forse...) ma perfezionabile. E' una torta che ha decisamente bisogno di aspettare: che si frolli un pò, che il burro si ricompatti dopo la cottura. Deve riposare almeno un giorno, se non volete metterla in frigo.



Ingredienti:
  • 200g di farina (più altra per impastare)
  • 100g di zucchero
  • 75g di burro
  • 150g di carote
  • 1 uovo
  • 1 cucchiano raso di bicarbonato
  • marmellata di arance fatta in casa
Procedimento:
Mettete nel mixer il burro con l'uovo e lo zucchero, fate andare per un minuto.
Dopo aggiungete le carote e impastate per 2 minuti.
Per ultimi la farina e il bicarbonato.
Fate riposare in frigo per almeno tre ore (io l'ho fatto riposare anche di più).
Stendete l'impasto sul piano molto infarinato, dello spessore di mezzo cm e ricavate un rettangolo.
Spennellate la superficie della torta con la marmellata.
Avvolgete su se stessa in modo da ottenere un filoncino, che taglierete a rondelle dello spessore di circa 2cm.
Disporre in una teglia (io l'ho usata quadrata) della forma che preferite, ottenendo svariate forme dalla sovrapposizione delle "girandole".
Infornate, con forno già caldo, a 200° per 30 minuti.
Cospargere di zucchero a velo e servire.




Le frolle: robuchon, bretone e friabile

Citazione d'elite per alcuni preziosi suggerimenti dati dal grande chef Maurizio Santin. Un post entusiasmante (il suo) per imparare tanto sulle tecniche e sul giusto utilizzo di tre must della pasticceria: la Robuchon, la Bretone e la Friabile.
Spero che questi preziosi consigli rendano finalmente bella, e adeguata alla ricetta, la mia già buona pastafrolla: c'è sempre tempo per migliorarsi!




Pasta frolla “Robuchon”
Ingredienti:

  • 1 kg di farina OO
  • 420 gr di burro morbido
  • 390 gr di zucchero semolato
  • 17 tuorli d’uovo
Esecuzione:

  1. Lavorare il burro con la farina
  2. Mescolare le uova con lo zucchero (l'aggiunta dello zucchero nei tuorli va effettuato solo dopo aver precedentemente rotto i tuorli d'uovo per evitare che si "brucino" con lo zucchero; altrimenti si assisterebbe alla formazione di sgradevoli grumi, dati dall'amalgama tra la pellicola esterna del tuorlo e lo zucchero; quest'ultimo cristallizzerebbe anzitempo le proteine presenti)
  3. Aggiungerle alla farina con il burro; lavorare lentamente e delicatamente.
  4. Quando l’impasto è omogeneo riporlo in frigorifero per almeno 6 ore prima dell’utilizzo.
La presenza di un così elevato numero di tuorli conferisce alla pasta un colore giallo vivo e un grado di elasticità elevato, ciò rende possibile stendere la pasta molto sottile. E’ particolarmente indicata per tutte le preparazioni che prevedono l’aggiunta di un corpo liquido o come contenitore per bavaresi, visto che richiedono una cottura a bassa temperatura, e mousse che devono solidificare.

Pasta frolla bretone
Ingredienti:

  • 465 gr di burro
  • 150 gr di zucchero a velo
  • 2 gr di fior di sale o di sale Maldon
  • 1 tuorlo d’uovo sodo
  • 425 gr di farina OO
  • 85 gr di fecola
Esecuzione:

  1. impastare lentamente nello sbattitore, utilizzando l’apposita paletta, lo zucchero, il burro, l’uovo, la fecola e metà della farina.
  2. Quando l’impasto inizia ad essere omogeneo aggiungere la restante farina.
  3. Lasciar riposare almeno 1 giorno prima dell’utilizzo.
L’elevata percentuale di parte grassa di questa pasta, in proporzione alle uova, dona un’eccezionale friabilità a questa preparazione. Trova applicazione ideale nei biscotti o come base per dessert gelati, in quanto non risulta compatta al taglio e ben si accompagna con la morbidità.

Pasta frolla friabile
Ingredienti:

  • 500 gr di farina
  • 250 gr di burro morbido
  • 140 gr di zucchero semolato
  • 3 tuorli d’uovo
  • 1 uovo intero
  • la buccia di un limone grattugiata
Esecuzione:

  1. impastare lentamente nello sbattitore, utilizzando l’apposita paletta, lo zucchero, il burro, la buccia del limone, le uova e metà della farina.
  2. Quando l’impasto inizia ad essere omogeneo aggiungere la restante farina, continuando ad impastare.
  3. Lasciar riposare almeno 1 giorno prima dell’utilizzo.
Questa pasta si addice alla preparazione di crostate con marmellata e alla cottura in bianco, se previsto l’inserimento nella crosta di frutta e creme.

Biscottini per la sparabiscotti

E' necessario, di tanto in tanto, che io faccia qualche copia-incolla per tenere memoria degli appunti che mi servono, altrimenti lo scopo di riuscire ad avere il nostro database personalizzato delle ricette risulta essere assolutamente vano, quanto quello di riuscire poi a ritrovare quello che abbiamo letto in giro quando vogliamo provare la ricetta.
Ecco allora che la citazione di oggi dà tutto il merito a Cuochina Bea che su questo post suggerisce il giusto impasto per la "sparabiscotti", utensile meraviglioso ma difficilissimo da usare con l'impasto del relativo ricettario, a meno che non si è energumeni dalla forza sovraumana (è durissimo estrudere i biscotti). Io e Zenzero infatti le abbiamo riservato un posto in cantina, e speriamo che prima possibile possa riemergere dallo scaffale degli innumerevoli attrezzi per avere degni onori.
Importante: numerosi forumi di cucina suggeriscono di non sparare direttamente sulla cartaforno, che non aiuta a farli staccare dall'attrezzo, ma di usare gli stampi in silicone o "sparare" direttamente sulla placca da forno.
In quest'altro post, invece, ho trovato alcune varianti molto dettagliate che mi piacerebbe provare.


www.marcato.net
Ingredienti
  • 230 g farina 00
  • 150 g farina di mais fioretto
  • 180 g burro
  • 1 uovo
  • 90 g zucchero finissimo (Zefiro) o a velo
  • 1 bustina lievito per dolci

Procedimento
Montare burro e uovo nel robot, aggiungere lo zucchero e in seguito le 2 farine e il lievito. Mettere il tutto nello sparabiscotti e date forma ai biscottini.
Cuocere in forno a 180° x 15 min.

lunedì 24 novembre 2008

Baccalà mantecato con crostini di polenta

Mela e Zenzero sono di ritorno da un viaggio a Venezia.
Le cose da dire sarebbero tantissime, e ovviamente non si fermano alla parte gastronomica del viaggio. Solo adesso cominciamo a capire perché tutti ci hanno sempre detto che Venezia è una citta "da vedere": la sensazione era quella di stare all'estero, in una parte del mondo così diversa dal resto dell'Italia, dove le strade sono fatte di acqua e non ci sono macchine.
Il nostro soggiorno, per necessità, si è limitato all'isolotto di San Marco.
Ci rammarichiamo di esserci subito dovuti confrontare con qualche episodio si velata antipatia verso la nostra palese sicilianità, ma lungi da noi fare di tutta l'erba un fascio: ringraziamo tutti i veneziani che con noi sono stati disponibili e calorosi (a dispetto della temperatura bassissima a cui non siamo abituati!)
Ringraziamo in particolare il ristorante Aciugheta, il suo staff al completo e il suo pizzaiolo palermitano!, che ci ha scaldato, nutrito e rifocillato rendendoci confortevole il riposo tra un impegno e l'altro.
Innamorati dal baccalà mantecato alla veneziana, mai assaggiato prima, non abbiamo resistito alla tentazione di indagare su come poterlo ripetere tra i nostri fornelli siciliani.
Le foto qui in basso, in attesa di produrre una foto mia.



Ingredienti per 4 persone:
  • 500 g. di baccalà già ammollato e lessato (baccalà o stoccafisso o merluzzo essiccato sottosale)
  • 2 spicchi di aglio e un pò di cipolla tritata
  • 1 bicchiere di olio
  • latte q.b. (facoltativo, alcuni lo fanno anche senza)
  • sale q.b
Procedimento:
Lavate accuratamente sotto l’acqua corrente il baccalà (se è sottosale occorre prima tenerlo in ammollo per due o tre giorni, cambiando frequentemente l'acqua).
Lessatelo in acqua già bollente per 20 minuti, spegnete, salate l’acqua solo se necessario (assaggiatelo!) e lasciate riposare per 20/30 minuti.
Poi pulitelo, eliminando la pelle e le lische, e tagliatelo a piccoli pezzi.

A questo punto la ricetta può proseguire secondo due metodi: uno tradizionale, mantecandolo in pentola, ed uno più moderno, con il robot da cucina.

In pentola:
scaldate 2 cucchiai d'olio e lasciatevi appassire la cipolla e l'aglio intero, poi unite il baccalà.
Con un cucchiaio di legno lavorate sbattendo con energia (come se si dovesse montare a neve le uova o fare la maionese) facendovi cadere a filo l'olio, sino a quando il baccalà sarà cremoso e bianco come la panna. Alcuni aggiungono un pò di latte a filo. In questa fase tenete il fuoco molto basso,
Aggiungete prezzemolo tritato molto finemente e pepate non eccessivamente.

Col robot da cucina:
si ottiene lo stesso risultato se il procedimento viene fatto fuori dal fuoco, mescolando gli aromi appassiti in olio mescolati nel robot insieme agli altri ingredienti.
Evitate di usare il mixer, o le lame di acciaio (si potrebbe provare con quelle di plastica o di ceramica, ma non garantisco sul risultato), altrimenti otterrete il "frullato di baccalà"!
L'effetto mantecato invece si ottiene usando il gancio per impastare.
Il mio è questo (l'immagine è presa dal sito della Braun, modello Multisistem 3-in-1):


Suggerimenti di presentazione
si serve a freddo, con crostoni di polenta molto soda, bianca o gialla, piastrata velocemente su padella antiaderente caldissima, o meglio ancora sulla piastra di ghisa.

Suggerisco inoltre la consultazione di questo sito, trovato dopo aver scritto tutto questo: mi sembra carinissimo e con foto molto belle!


giovedì 20 novembre 2008

Crostata pere e cioccolato

La  crostata di pere e cioccolato ha una base di pastafrolla ripiena della cremosità delle pere, arricchite da amaretti sbriciolati e cioccolato fondente a scaglie.

crostata pere e cioccolato

E' una ricetta di Anna Moroni, presa dal sito della Prova del Cuoco.
Da provare subito, sono certa che è strepitosa!
Ottima anche con le mele.
foto da www.veganblog.it


ingredienti

Per la frolla:

  • 300 gr di farina
  • 150 gr di zucchero
  • 1 cucchiaino raso di lievito
  • 3 tuorli
  • 150 gr di burro
  • Limone grattuggiato
Per la farcia:
  • 2 pere kaiser
  • 10 amaretti sbriciolati a mano
  • 100 gr di cioccolato fondente spezzettato.
preparazione

In una ciotola mescolare la farina con il burro a cubetti, versare tutto sulla spianatoia e impastare con gli altri ingredienti.


Mettere a riposare per 30 minuti in frigorifero avvolto in pellicola.


Stendere la pasta frolla e per 2/3 foderare uno stampo da crostata imburrato infarinato.


Tagliare le pere a fettine molto sottili e appoggiarle sulla pasta, sopra disponete gli amaretti e degli gnocchetti ottenuti con la pasta rimanente.


Ancora sopra aggiungere cioccolato spezzettato a scaglie.


Infornare a 180° per 30 minuti. Appena sfornata spolverare di zucchero a velo.





© Melazenzero. Immagini e contenuti sono protetti da copyright. Si prega di non utilizzare le immagini senza previa autorizzazione. Se si vuole ripubblicare questa ricetta o i concetti espressi nella descrizione, si prega di ri-scrivere la ricetta con parole proprie, e porre sempre e comunque un link a questo post per la ricetta.

Torta Barozzi

Questo post è un riferimento all'omonima torta che io non ho mai avuto il piacere di assaggiare, ma che solo a pensarla mi pare di sentirne il profumo.
L'idea è quella di far circolare le buone idee e un pò di informazione.
So che l'originale ha una ricetta segreta, e che le ricette che ci sono in giro sono soltanto tentativi di imitazione. Se anche ne uscisse solo un pomeriggio di profumi per casa, ed una buona torta fatta da voi, credo che ne varrebbe già la pena.
Mi limito semplicemente a copiare la ricetta da un sito su cui l'ho trovata (linkato qua sotto), ed inserisco le foto dal sito della Pasticceria Gollini di Vignola.





PASTICCERIA GOLLINI - Piazza Garibaldi 1/N - Vignola (Mo)


Ingredienti (4 persone)
  • 80 g di burro
  • 250 g di cioccolato fondente
  • 100 g di mandorle spellate
  • 4 uova
  • 150 g di zucchero
  • 3 cucchiai di caffè
  • un bicchierino di rum
Difficoltà Media
Tempo 50 min


Preparazione
Sciogliere il cioccolato con il burro a bagnomaria.
A parte montare i tuorli con lo zucchero e aggiungere le mandorle tritate molto finemente, il rum, il caffè e solo alla fine il cioccolato e il burro precedentemente sciolti.
Gli albumi vanno montati a neve e uniti al resto.
Quando tutti gli ingredienti saranno ben amalgamati, mettere in una teglia da forno imburrata e infarinata e cuocere a 180° per circa 30 minuti.


Seconda ricetta
Torta Barozzi, versione B&B La Meridiana
(link al blog di ComidaDeMama)


foto: ComidaDeMama

Ingredienti per uno stampo da torte da 26 cm di diametro

100 gr di fecola di patate
200 gr di cioccolato amaro
150 gr di burro a temperatura ambiente
150 gr di zucchero
1 bustina di lievito
1 cucchiaino di caffe' macinato fine
4 uova intere

Preriscaldare il forno a 180°C.
Spezzare grossolanamente i quadri di cioccolato, aiutandosi eventualmente con un coltello.
Riunire tutti gli ingredienti in un robot da cucina con accessorio lame e frullare fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo. Versare in uno stampo da torta coperto precedentemente da carta da forno. Cuocere a 180°C, forno già caldo, per 40 minuti. Verificare che la torta sia ben cotta, diversamente prolungare di qualche minuto la cottura.

Variante: aggiungere una manciatina di nocciole o mandorle tritate finemente. Le ritroverete al fondo della torta, cosi' come gli eventuali pezzi piu' grossi di cioccolato.


Polpettone di verdure con uova e formaggio (varianti e consigli)


Gli ingredienti del polpettone vegetariano possono variare secondo il vostro gusto o gli avanzi che avete in frigo.
Suggeriamo di mantenere una proporzione tra verdure cotte e morbide, come spinaci o erbette, e un pò di patate, che danno consistenza perché contengono amido. Potete poi aggiungere carote e cipolle per dare profumo, rimanenze di pane ammorbidito nel latte o pangrattato da aggiungere in corso d'opera se è necessario compattare l'impasto (caldamente consigliato).

Se volete usare le uova (se la ricetta dev'essere a basso contenuto di colesterolo o vegano, in realtà non si può! Nel primo caso usate solo gli albumi a neve) potete frullare i tuorli con un pò di pangrattato e un pò di formaggio grattugiato, e poi aggiungere gli albumi montati a neve.
Se aumentate la quantità di verdura unite altre patate. 
Se invece volete renderlo vegetariano, e non usate le uova, unite altre patate o un po' di fecola.


Delle dosi orientative sono:

* 300g di spinaci
* 500g di patate
* 2 carote
* 1 cipolla
* 2 uova piccole
* formaggio grattugiato q.b.
* sale, pepe, pangrattato q.b.

Si impastano insieme tutte le verdure cotte e strizzate, con patate schiacciate e pangrattato.
Si unisce a scelta il composto di uova e formaggio, o in alternativa i soli albumi.
(aggiungete funghi, peperoni, asparagi, fagiolini...)
Carote e cipolla possono essere aggiunte a crudo ma frullate molto finemente.
Salare e pepare.
Si maneggia l'impasto in modo da dare la forma del polpettone, e si passa in una padella caldissima in modo da ottenere una crosticina su tutti i lati.
Si avvolge in carta di alluminio e si passa in forno a 200°.

Suggerimenti:
servire a fette come secondo, o farne delle polpettine come antipasto.

Alternative per la cottura:
1) riporlo in uno stampo da plumcake e cuocerlo finché non è dorato
2) compattarlo in carta d'alluminio e passarlo in forno, poi togliere l'alluminio e farlo dorare.



Merluzzo e gamberi gratinati in teglia


Per 4 persone:
  • 800g di polpa di merluzzo a tocchetti
  • 300g di gamberetti già sgusciati
  • 300g di funghi a fette
  • 2 patate sbucciate e affettate molto sottilmente (altrimenti restano crude)
  • un litro di brodo (preferibilmente di pesce)
  • pancarrè imburrato e tagliato a triangolo

Procedimento:
Facilissimo: mettere in una teglia unta , a strati, pesce, gamberi, funghi e patate.
Versare il brodo (aggiungetelo in due o tre volte, se necessario, durante la cottura, altrimenti viene una zuppetta), e infornare a 180° per 15/20 minuti.
Se il pesce è surgelato non sarà necessario usare molto brodo, perché rilascera la sua acqua in cottura.
Disporre il pancarrè come nella foto e rimettete in forno finché la superficie non appare dorata, quindi servire caldo.

(Natura Amica)


martedì 18 novembre 2008

Momenti di dolcezza: ogni dolce ha la sua ora



In questi giorni penso spesso ai dolci, così intensamente da sentirne quasi il profumo. Se potessi abbandonarmi al piacere che la mia mente mi suggerisce in senso "allucinatorio", sicuramente mi concederei diversi peccati di gola. Non potendo, per ragioni di linea, mi dedico alla lettura di "cose dolci".
Questo promemoria, ispirato da letture di vecchi libri della nonna, vuole offrire spunti su come servire i diversi dolci nelle varie occasioni della giornata, magari con l'indicazione della bevanda giusta. Resta fermo un solo proposito: potete leggere, e alla fine fare come volete!

I dolci da colazione sono i classici frollini, tutti i biscotti che preferite, serviti in cestini (di vimini, in ceramica, o d'argento) disposti su un tovagliolo. Ottime anche le crostate, o torte lievitate, mentre le marmellate vanno servite in coppette.
Le fette biscottate possono essere servite insieme a riccioli di burro in un piattino.
Oltre al latte e al tè, si possono offrire spremute di arancia o di succhi di frutta.
Se la colazione è servita in tarda mattinata, e si avvicina più all'aperitivo, le torte possono essere salate, e possono essere accompagnate da tartine variamente decorate, e in questo caso da un vino bianco leggero, magari frizzante.

I dessert a fine pranzo sono di consistenza cremosa (gelati, spume, bavaresi, soufflè), o torte non troppo secche. E' bene però apparecchiare la tavola con entrambe le posate da dessert, forchettina e cucchiaino. Il dolce precede la frutta, e si accompagna con dei vini Moscato o uno spumante.

Con il tè o per la merenda si offrono dolcetti, torte e pasticcini di consistenza friabile. Non accompagnano bene il tè le torte troppo farcite o alla panna. Il tè può essere sostituito dalla cioccolata, o da una tisana.

Per un dopocena, biscottini di pastafrolla, dolcetti alla frutta e cioccolatini accompagnano liquori secchi e aromatici.

Tramezzini dolci



Quante volte è capitato di dover preparare un dolce in tutta fretta per una visita improvvisa o semplicemente perché non c'è tempo se si deve gestire un intero pranzo? A me tantissime. Ed ogni volta non so come organizzarmi, anche perché spesso lavoro per la maggior parte della giornata e quando torno sono stanca e con poco tempo per organizzarmi.
Ho scoperto che il pan di spagna già pronto che vendono al supermercato e che è confezionato qui da noi è molto profumato, morbido e gustoso: davvero buono.
Spesso ho cercato qualche idea per utilizzarlo che non fosse la classica torta (anche perché spesso non so tirarlo fuori con delicatezza dalla confezione e mi capita di romperlo!)
Queste idee mi servono come promemoria quando mi si presenta la prospettiva di una visita improvvisa, o per tutte le volte che non c'è tempo per dedicarsi al dolce.
Oppure basta avere soltanto tanta fame e poca voglia di aspettare!

TRAMEZZINI ALL'ANANAS
Ingredienti per 4 persone:
* 300g di pan di spagna (fatto da voi o comprato)
* una confezione di ananas sciroppato (io ho scoperto che quello di marca Coop è al naturale: poche calorie e un sapore strepitoso!)
* 3 cucchiai di marmellata di arance
* facoltativa: panna montata per guarnire

Procedimento:
Tagliate il pan di spagna in parti rettangolari
Tagliate a pezzettini regolari l'ananas
Mettete in un pentolino lo sciroppo (o il succo al naturale), incorporate la marmellata e lasciate sobbollire qualche minuto a fuoco dolce.
Spalmate con questo composto metà dei pezzetti di torta, e usate l'altra metà per chiuderli come fossero dei tramezzini.
Decorate con panna fresca e pezzetti di frutta.

TRAMEZZINI DI RICOTTA
Ingredienti per 4 persone:

* 300g di ricotta
* 2 tuorli
* 3 cucchiai di zucchero
* frutta candita a pezzetti
* pan di spagna
* un pò di liquore a vostro gusto

Procedimento:
Sbattere i tuorli con lo zucchero e incorporarvi la ricotta, un pò di liquore, canditi a pezzetti, mescolando.
Inumidire il pan di spagna con un pò di acqua mescolata al liquore, e farcitelo con la crema, richiudendolo a tramezzino.
La stessa cosa si può fare usando dei biscotti tipo oro saiwa.
Decorate con frutta candita e mettete in frigo fino al momento di servire.
Se usate i biscotti, dopo qualche ora si ammorbidiscono con l'umido della crema: ed è meglio.

(Natura Amica)

lunedì 17 novembre 2008

Frittata di nunnata


Quando ero piccola e mia nonna cucinava 'a nunnata, la trovavo una cosa sconcertante. La casa si riempiva di un odore fortissimo di pesce e di frittura, e lei gongolava felice di quel sapore intenso e unico, che si poteva gustare solo in alcuni periodi dell'anno. Del tutto ignara di quanto quel sapore, nel giro di qualche decennio, sarebbe cambiato radicalmente, pensavo che avesse un odore troppo forte, ed una consistenza molliccia. Eppure, questa è la cena di stasera (la foto è un pò scura perché l'ho scattata sul momento, e non era il caso di attendere la luce del giorno...).
Ho scoperto che la "neonata", ovvero i piccoli pesci (altrimenti detta "pesce ghiaccio" o "bianchetti" per via del colore), è facile da trovare già surgelata, anche se non c'è paragone con quella fresca. E' un piatto facilissimo da preparare, e viene fuori una cena gustosa, che piace persino a Zenzero (!!!)
Il cruccio che mi faccio è quello che un consumo spropositato di questo pesce è un'attentato al già precario equilibrio delle risorse del nostro mare. Vi raccomando di non comprarlo nel periodo del fermo ecologico, e di non farne comunque abuso. Diffidate dai pescatori improvvisati e cercatela solo dai pescivendoli con la licenza (ma queste sono regole che valgono in generale per tutto l'acquisto del pesce).
Il procedimento è semplice ed intuitivo, per questo classico della tradizione siciliana. Fate in modo che le uova non coprano il sapore del pesce, quindi non usate troppe, in proporzione.


Procedimento:
  • Sbattete due uova piccole con un pò di sale e un pizzico di pepe.
  • Aggiungete circa 500g di nunnata e mescolate delicatamente.
  • Qualcuno aggiunge qualche cucchiaio di farina, io no.
  • Unite del prezzemolo tritato e cucinate in padella antiaderente già calda, con un filo di olio. Una variante si ottiene immergendo cucchiaiate del composto in olio bollente per ottenerne delle frittelle.
Nella foto, sullo sfondo, potete vedere l'insalata di fagiolini descritta qui

domenica 16 novembre 2008

Soufflè di prosciutto

Consistenza morbidissima e sapore delicato per un antipasto da servire con un patè di olive, pomodori secchi o del formaggio...



Ingredienti:
  • 250ml di latte
  • 40g di burro (io l'ho omesso)
  • 60g di farina
  • sale, pepe
  • noce moscata
  • 60g di parmigiano
  • 300g di prosciutto cotto in una sola fetta
  • 3 uova (io ho usato solo gli albumi a neve fermissima)
Procedimento:
Preparate una besciamella soda secondo il procedimento classico.
Una volta fuori dal fuoco, un pò raffreddata, unire i tuorli ed il formaggio grattugiato, poi il prosciutto frullato al mixer e gli albumi montati a neve.
Versare in uno stampo a bordi alti e cuocere in forno caldo per circa 30 minuti).

Variante:
Lo stesso composto può essere fritto a cucchiaiate in olio bollente: in questo caso usate due uova intere e un tuorlo, e montate a neve un solo albume.

Crocchette di latte

Le crocchette di latte, a Palermo, sono famosissime almeno quanto le crocché di patate ("i cazzilli"). Fanno parte di quella categoria che in inglese si chiama street-food, cibo da strada, ovvero quel cibo che si può mangiare passeggiando.
crocchette di latte



La tradizione gastronomica siciliana ne è piena, ed ognuna di queste pietanze ha una storia da raccontare.
Arancine, sfincione, pane e panelle, pane con la milza, crocché o cazzilli, e la famosa "rosticcerìa". Non tutti lo sanno, ma queste crocchette (croquet, in francese) sono state importate in sicilia dai monsù, ovvero i cuochi francesi a sevizio degli aristocratici siciliani (il periodo è circa il Seicento). IN realtà, dunque, non nascono come cibo da strada, povero, ma cibo per i nobili.
La particolarità di questa ricetta è che, a differenza di quelle di patate, sono panate. L'abilità sta tutta nel dare la giusta consistenza all'impasto, di modo che non si aprano in frittura.
Conosco un posto in città dove le preparano divinamente...


ingredienti

* latte, 1litro 
* burro, 50g
* farina, 500g

* uova, 2
* sale
* pepe
* noce moscata
* parmigiano,
4 cucchiai
* pangrattato, 500g


Per friggere: olio d'oliva

preparazione

Far sciogliere il burro in una pentola ed unirvi 5 cucchiai di farina, mescolare per qualche minuto, come se preparaste la besciamella, ed unire il latte a poco a poco.


 Salare e mescolare continuamente fino a bollore.


Quando la besciamella sarà molto densa, togliere il pentolino dal fuoco, e condire con sale, pepe, parmigiano grattuggiato e abbondante noce moscata.


 Lasciare raffreddare, quindi unire un uovo sbattuto, mescolando per farlo amalgamare bene.
 

Versare il composto su una superficie fredda ed unta, preferibilmente marmo, ma va bene quasiasi superficie inumidita (ad esempio un piatto). Lo spessore dev'essere circa un centimetro.

Tagliare quindi in rettangoli e lavorateli con le mani unte o umide per dare la forma della crocchetta.


Passare le crocchette prima nella farina, poi nell'uovo sbattuto e per ultimo nel pane grattuggiato e friggere in olio caldissimo. Servire tiepide.


Questa ricetta partecipa alla raccolta Sfizi in tavola


Biscotti con faccine

Faccette dolci

Questi biscotti a forma di faccina sono un'idea carina per ogni periodo dell'anno: li ho preparati a carnevale, o per le feste per bambini ma sono perfetti anche a Natale, come decorazione per l'albero.
Si realizzano con la pastafrolla già pronta, oppure potete prepararla voi con la ricetta che preferite.

Vi spiegherò semplicemente il procedimento.
  • Stendete la pastafrolla piuttosto alta, ritagliate le faccette con un bicchiere, ricavate il buchetto per appenderle (io ho usato una cannuccia e poi ho allargato di più il foro).
  • Spennellatele con rosso d'uovo e cuocetele in forno (temperatura alta, almeno 200°, forno già caldo).
  • Una volta cotti e fatti raffreddare, possono essere decorati con nastrini, pasta di mandorle colorata, glassa pronta, smarties, confetti colorati, e quasiasi tipo di decorazione per dolci possiate trovare.
Hanno un unico inconveniente: vicino alle luci, ed ingenerale essendo esposti all'aria, tendono ad "ammollare", e quindi potrebbe capitare che una volta appesi... cadano giù!
Quindi dovrete fare il "sacrificio" di mangiarli in fretta...

La foto è tratta da una rivista degli anni '80, Natura Amica.

Fagiolini al sapore di mare



Per una fanatica delle insalate come me questa è una valida alternativa alla verdura mista, e nello stesso tempo è un piatto leggero che consente anche di riutilizzare gli avanzi di pesce.

Per 400g di fagiolini si aggiungono 8 bastoncini di surimi surgelato oppure gamberetti, e eventuali avanzi di pesce (potete anche usare anche dei filetti di merluzzo cotti ad hoc).
Condite con un'emulsione di olio, aceto e sale e guarnite con prezzemolo tritato.

Potete aggiungere del mais o qualche patata lessa.

Un modo di servire il bollito

Un taglio di carne molto economico, in realtà anche parecchio gustoso, ma che compro difficilmente, a meno che non abbia intenzione di fare il brodo; eppure ho trovato un modo di servirlo che mi piace, e che mi ha fatto pensare non solo ad un secondo di carne, ma anche ad un'idea per l'antipasto di un pranzo o una cena diversi dal solito, oppure una portata per un buffet. E avvicinandosi le feste...

Comprate 400g di carne di manzo in un solo pezzo (vanno bene anche le carni miste) e cucinatelo con tutti gli odori che gradite.
Una volta lesso, tagliate la carne a fettine sottili, privandole della parti grasse e di eventuali parti d'osso.
Prendete un piatto da portata, e sporcatelo con mezzo spicchio d'aglio, che sfregherete e poi toglierete via.
Disponete poi le fettine di carne, 2 pomodori affettati sottilmente, sale, pepe, capperi (io uso i meravigliosi capperi di Favignana), olive e prezzemolo tritati, ed in realtà potete sbizzarrirvi con tutte le verdure che preferite (peperoni, funghi freschi, e così via).
Irrorate con olio e lasciate a insaporire alcune ore in frigo.
Servire a temperatura ambiente.
Se vi è gradito, potete decorare con spicchi di uova sode.
Coloratissima e particolare è la guarnizione con chicchi di melograno.
Diventa un piatto unico se aggiungere un contorno di patate.

Questa ricetta è particolarmente indicata anche se vi è avanzata della carne di qualsiasi tipo e volete riutilizzarla in modo diverso.


Corona di semifreddo alla panna e ricotta, con pezzi di frutta



La corona di semifreddo alla frutta è una versione light della bavarese: alleggerito nei grassi, si può preparare in anticipo ed è un'ottima idea per servire la frutta di fine pasto.

ingredienti
  • ricotta fresca di pecora, ben scolata e asciutta, 500g
  • panna per dolci già zuccherata, 250g
  • frutti di bosco o frutta a vostra scelta, 250g
  • zucchero, 6-8 cucchiai
  • limone
  • maraschino o limoncello

preparazione

Si prepara mescolando la ricotta fresca, zuccherata a vostro piacere, con frutta a pezzetti (o al naturale, oppure lasciata a macerare per 10 minuti con poco zucchero e un pò di limone, o volendo anche un pò di maraschino, o del buon limoncello).
Si aggiunge la panna montata a neve fermissima, amalgamando delicatamente per non smontarla.
Si versa in uno stampo a ciambella e si mette in freezer finché non si è rassodato. Si serve poi con la frutta al centro della corona.
Io ho anche usato la colla di pesce ammollata in acqua fredda e poi sciolta in qualche cucchiaio di marsala: in questo modo si ottiene una specie di budino e l'effetto è meno ghiacciato (lo preferisco).

Ovviamente potete usare la frutta che volete: qui è proposta con i frutti di bosco, a me piace molto col ribes, si può usare frutta surgelata, sciroppata, o al naturale, che è sempre la migliore.

Bavarese di arance: ricetta di dolce al cucchiaio

La bavarese di arance è un dolce adatto a questa stagione, dal sapore fresco, che a mio parere chiude bene un pasto. Con questa facile disposizione della frutta diventa coreograficamente molto gradevole.

bavarese di arance


ingredienti

Per 6/8 persone:
  • 400g di latte
  • 300g di panna
  • 100gr di succo di arance
  • 80g di zucchero
  • 50g di farina amido
  • 4 fogli di colla di pesce
  • vanillina mezza bacca di vaniglia (i semi)
  • 3 uova
  • 1 arancia
  • qualche chicco d'uva
  • olio di mandorle

preparazione

Mettere a bagno la colla di pesce in acqua fredda.

Preparare una crema inglese:

Sbattere con le fruste due uova e un tuorlo con lo zucchero, l'amido e un pizzico di sale.

A parte portare a bollore il latte con i semi di vaniglia, la scorza grattuggiata di un'arancia e il suo succo filtrato.

Quando la crema di tuorli è chiara e spumosa versarla nel latte e metterla sul fuoco dolce, mescolando continuamente.

Toglierla dal fuoco, aggiungere la colla di pesce strizzata e sciolta in un po' di liquido caldo che si aggiungerà poi a tutta la crema, mescolare bene a lasciare raffreddare.

Quando è quasi freddo incorporare la panna motata ben soda, poi versare il composto in uno stampo da budino ben oliato (l'olio di mandorle ha un sapore neutro, ma va bene anche l'olio di semi) sul fondo del quale avrete disposto alcuni spicchi di arancia e qualche chicco d'uva.

Fate raffreddare in frigorifero finché non si rassoda.

Guarnire il piatto a servire con della frutta.

Dolci "Five o' clock"



Tre ricette per una merenda, o una colazione all'inglese.
Per tutti i gusti e facili da realizzare.

SCONES
Ingredienti per 6 persone
  • 250g di farina 00
  • 70g di burro
  • 15g di lievito in polvere
  • latte, sale
  • 2 tuorli

Setacciate la farina con il lievito e il sale, riunitela a fontana e nel pozzetto mettete il burro ammorbidito.
Impastate aggiungendo latte quanto basta per ottenere un impasto morbido ma consistente.
Fatene una palla che lascerete lievitare in un luogo tiepido per qualche ora.
Dopo questo tempo stendete la palla con il mattarello ad uno spessore di circa 2 cm, con un bicchiere o uno stapino ricavate tanti cerchi che inciderete a croce e lascerete lievitare ancora 15 minuti.
Mettere in forno già caldo a 180° per 15 minuti circa.
Serviteli caldi: si mangiano tagliati a metà, farciti di marmellata o miele o burro.

BISCOTTONE AL CIOCCOLATO
Ingredienti per 6 persone:
  • 100g di cacao in polvere
  • 100g di biscotti secchi
  • 100g di zucchero
  • 80g di burro
  • 2 tuorli
  • poco latte, marsala

Battete i tuorli con lo zucchero fino a che diventano spumosi, aggiungete il cacao sciolto con pochissimo latte.
Quando l'impasto è uniforme aggiungete i biscotti sbriciolati, un bicchierino di marsala e amalgamate bene.
Bagnate con marsala o brandy un foglio di carta di alluminio e versate sopra il composto, che avvolgerete dandogli la forma di un salame.
Richiudete ben stretto e ponete in frigo fino all'indomani.

RAVIOLI DOLCI
Ingredienti
  • 1 rotolo di pasta sfoglia
  • 100g di zucchero
  • 200g di ricotta
  • 50g di madorle
  • 2 uova
  • poco rum

Stendete la sfoglia, ricavatene dei dischi.
Mescolate gli altri ingredienti per ottenere il ripieno.
Farcite ogni disco e ripiegatelo a mezzaluna.
Premete bene sui bordi, splennellate con uovo sbattuto (potete usare gli albumi inutilizzati) e passate in forno già caldo (200°) finché non sono dorati.

(Da Naura Amica, Luglio 1989)

martedì 11 novembre 2008

Patate e merluzzo al salmone in gratin



Un modo per provare a rendere appetitoso il pesce che a Zenzero non piace tanto.

Ingredienti:
  • 6 patate medie
  • 700g circa di filetto di merluzzo congelato (va bene qualsiasi altro pesce che preferite, anche fresco)
  • 250g di ritagli di salmone
  • sale e pepe

Cuocere le patate, pelarle e tagliarle a fette.
Disporle sul fondo di una pirofila unta
Salare e pepare
Sitemare sopra i filetti di merluzzo, salare e adagiare sopra i ritagli di salmone.
Cuocere in forno per 15/15 min a tempratura media (io ho usato la funzione crisp del microonde).

sabato 8 novembre 2008

Torta arancione



E' la torta che ho inventato oggi per abbinare tono su tono gli ingredienti che avevo in frigo.

Ingredienti:
  • 300g di farina 00
  • 120g di burro
  • 1 uovo
  • 150g di zuchero
  • 1 bustina di lievito
  • 250g di carote
  • 1 bicchierino di Amaretto di Saronno
  • marmellata di arance

Impastare tutti gli ingredienti nel robot da cucina, inserendo il burro ammorbidito, e le carote sbucciate e tagliate in piccoli pezzi.
Aggiungere l'amaretto versandolo a filo.
Lasciare che si amalgami il tutto per qualche minuto alla massima potenza.
Infornare a 200° per 30 minuti, e servire guarnita con marmellata di arance.

Agrodolce di zucchine

Un antipasto che apprezzo particolarmente perché accompagna bene sia i formaggi e salumi che altre verdure. Perfetto insieme ad aperitivi.
agrodolce di zucchine

Questa è la ricetta della mamma.
Sperimentata oggi per la prima volta, devo dire che mi è riuscita niente male.
Rispetto a quello che lei mi ha detto ho dovuto adattare le dosi, ma lei me lo aveva detto che "senza assaggiare non si può fare".
E così ho fatto.
Ho cotto utilizzando il wok.

ingredienti

  • 500g di zucchine bianche
  • 2 grosse cipolle bianche
  • sale
  • olio
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • 1 cucchiaio di aceto
  • peperoncino rosso (facoltativo)

preparazione

Mettere a scaldare qualche cucchiaio d'olio, nel frattempo tagliare le cipolle a grossi pezzi. Farle ammorbidire nell'olio per un pò.
Nel frattempo sbucciare le ziucchine e tagliarle a rondelle o a cubetti, purché abbiano la stessa dimensione per ottenere cottura omogenea, e non siano troppo grosse.
Far cuocere anche le zucchine, per il tempo necessario ad ottenere una consistenza morbida ma non sfatta, a fuoco basso.
Salare e pepare.
Aggiungere lo zucchero: suggerisco di farlo un cucchiaino per volta, per non eccedere.
Aggiungere l'aceto, alzare la fiamma e lasciare evaporare.
A questo punto ASSAGGIARE, e correggere di sale, zucchero o aceto.
Servire freddo.

zucchine_bianche

giovedì 6 novembre 2008

L'ora del tè




Se c'è una bevanda che si presta ad essere bevuta in ogni ora della giornata, questa è il tè. Anche per noi occidentali è ormai diventato un piacevole rito a scopo sociale, bevanda che offre un ottimo spunto per fare quattro chiacchiere. Ormai esistono infiniti tipi di tè, ma fondamentalmente distinguiamo il tè verde, più delicato, adatto anche ad accompagnare piatti salati, ed il tè nero, raffinato e e meno ricco di tannino. Esiste poi una qualità della tè imperiale, ovvero il tè della prima raccolta, fatto con foglie più piccole e più tenere.
Il tè può essre corredato da vari pezzi per servirlo, e pur non avendo una grande cultura, credo che un buon tè vada oltre la semplice bustina tuffata in acqua bollente.
E' possibile ad esempio acquistare del tè sfudo, e aromatizzarlo in casa con alcuni ingredienti.
  • Ai frutti di bosco: un litro di tè verde, zuccherato mentre è caldo, un pò di vaniglia e qualche fragolina p qualche lampone (un paio di tazze), anche secchi.
  • Alla rosa: un litro di tè verde, zuccherato, freddato, servito con due cucchiai di rosolio e fettine di pesca.
  • Alle spezie: un litro di tè nero, zuccherato, con 5 o 6 chiodi di garofano, cannella, scorza di arancia, lasciati in infusione due o tre ore. Filtrare, o lasciare le spezie in infusione legate in un saccherttino di garza.
  • Alla panna e rum: servire il consueto tè con un bicchierino di rum in ogni bicchiere alto, aggiungere tè fino a due cm dal bordo, guarnire con panna montata.

mercoledì 5 novembre 2008

La tavola dei piccoli piaceri



Le nostre nonne, quando dovevano ricevere qualche ospite, tiravano fuori dal cassettone o dall'armadio una tovaglia "delle feste": sempre pulitissima e profumata. E ogni volta era un bucato da fare, a mano, e una fatica per stirare e riporre la preziosa tovaglia per la prossima occasione.
Oggi invece le occasioni si presentano tutti i giorni.
Qualche consiglio utile...

  • Non formalizziamoci sulla forma della tovaglia: rotonda veste benissimo anche il tavolo quadrato, e viceversa. Si può mettere sotto un'altra tovaglia lunga fino a terra.
  • La frutta, come centro tavola, è un'idea utile per decorare e risparmiare spazio, e permette agli ospiti che lo desiderano di iniziare il pasto dieteticamente.
  • Usiamo per centrotavola frutta di stagione: ottimi "i ricci" della castagne, foglie di vite, rami di agrifoglio o di agrumi...
  • Se la tavola è piccola, al posto del centrotavola usate dei piccoli fiori su un tovagliolo, magari accompagnati da un nastro colorato (margherite, fresie, mughetti).
  • Se non sapete decorare il tovagliolo con complicate forme ad origami, basta metterlo sul piatto o alla sua destra, arrotolato a pergamena, legato con un nastrino dal colore contrastante.
  • Se i piatti solo un pò anonimi, diamo spazio alla fantasia della tovaglia: oggi ne esistono di bellissime e facili da stirare!
  • Il sistema più rapido per eliminare la macchie è usare il classico smacchiatore, e poi la si lava normalmente. Se le macchie sono di vino, cospargetele di sale e poi lavatele in lavatrice.
  • Se non è prarticolarmente ricoperta di macchie la si può ripiegare più volte perché la centrifuga la strapazzi di meno. E' poi il caso di appenderla ben stesa in modo da renderne più facile la stiratura.
  • Se stirate una tovaglia ricamata, stiratela dal rovescio, per non schiacciare il ricamo, e ripiegandola non passate il ferro sulle pieghe, per non lasciare i segni, ma spianatela con le mani.
(Da Natura Amica, Settembre '90)



martedì 4 novembre 2008

Spezzatino di tacchino al curry

Spezzatino di tacchino al curry

Lo spezzatino è uno i quei piatti che preparo quasi settimanalmente. Ci piace molto, soprattutto d'inverno, e, pur facendolo spesso, ha delle caratteristiche sempre diverse, sia che lo faccia io, sia che a prepararlo sia Zenzero.
Oggi l'ho cucinato così: un modo molto leggero ma ricco di colore e di sapore.
Lo zenzero impreziosisce sicuramente il gusto del piatto, e lo sgrassa un pò. Il curry ha sempre per me qull'irresistibile gusto asian-style.
Un consiglio: lasciate le verdure un pò croccanti, per apprezzarle meglio.


Ingredienti:
  • 1kg di bocconcini di tacchino
  • 4 carote
  • 1 cipolla
  • un pezzetto di zenzero fresco
  • sale
  • 1 cucchiaino abbondante di curry
  • 1/2 bicchiere di latte
  • un pò di farina (facoltativa)
  • 100g di mandorle tritate o pistacchi (che ho omesso per ragioni dietetiche)
Procedimento:
Tritare col robot da cucina cipolla carote e zenzero.
Oliare una padella (io ho usato il piatto crisp del microoonde) quel tanto che basta a non attaccare le verdure
Disporre i bocconcini di tacchino salati e passati (facoltativamente) nella farina.
Sciogliere il curry nel latte e irrorare la carne.
Cuocere a microonde per 15 minuti circa, o in padella finché la carne non è ben croccante (se cuocete in padella eventualmente allungate in cottura con un altro pò di latte, se necessario).
Prima della fine della cottura aggiungerle mandorle tritate e saltare ancora due minuti.

Suggerimenti:
In alternativa al latte si può usare del vino bianco.
Servire con un contorno di patate o di riso basmati in bianco.

Briciole di galateo

Il pane è un alimento che ha origini "sacre": serviamolo nel modo giusto.
  • Nei pranzi più eleganti, se la tavola è apparecchiata con molti accessori, un piattino in argento o in ceramica, messo alla sinistra del piatto, servirà per una piccola porzione individiale (un piccolo panino farà anche da segnaposto).
  • Se la tavolata è lunga, può anche essere disposto come centro tavola in un piatto più grande, magari un cestino, anche di ceramica o in argento, e quando i commensali sono numerosi anche in due o più punti della tavola.
  • Il pane da affettare si porta in tavola già tagliato, calcolando un paio di fette per persona. Una certa quantità va tenuta da parte, su un carrello di servizio o su un piano d'appoggio, dentro as un cestino, coperto con un tovagliolo (di lino o di pizzo), in un punto visibile agli ospiti.
  • Il pane tostato va ugualmente tenuto avvolto in un tovagliolo, su un piatto da portata, per mantenerlo caldo.
  • Non si dovrebbe mai cominciare a mangiucchiare il pane, anche se la fame incalza, prima dell'arrivo delle pietanze.
  • Le briciole di fine pasto vanno rimosse prima del dessert.
(Da Natura Amica, Gennaio 1990)


lunedì 3 novembre 2008

Involtini di lattuga imbottita



Ecco un suggerimento per un piatto adatto a tutte le stagioni ma anche economico e sano. Di questa ricetta ci sono due versioni: usare il cespo intero (sia di lattuga che di verza che di quasiasi altra verdura a cespo) o le foglie più esterne con cui ottenere degli involtini. Quest'ultima versione consente di utilizzare le foglie più esterne, meno tenere e più scure, ma proprio per questo più ricche in vitamine e sali minerali.

Ingredienti per 4 persone:
  • 1 lattuga
  • 1 cipolla
  • 200g di salsiccia
  • 200g di tritato di maiale
  • 2 tuorli
  • 2 bicchieri di latte
  • 2 cucchiai di prezzemolo tritato
  • 3 cucchiai di capperi sottosale
  • 60g di burro
  • 4 cucchiai di parmigiano grattugiato
  • sale e pepe

Preparazione
Immergere le foglie di lattuga nell'acqua a bollore leggermente salata e cuocerle per qualche minuto.
Scolarle e metterle ad ascigare in un canovaccio.
Mescolare la salsiccia sbudellata e il tritato facendoli rosolare per qualche minuto con un pò di burro , i capperi e la cipolla tritata.
Aggiungere i tuorli, prezzemolo e parmigiano, regolare di sale e pepe.
inserire un pò di farcitura al centro di ogni foglia ed arrotolarla su se stessa, disporre i fagottini in una teglia imburrata, cospargere con un pò di pamigiano e burro a fiocchetti ed infornare per qualche minuto per farla gratinare.

Suggerimenti:
si può aggiungere un pò di formaggio a dadini o 100g di riso.

Patate Gran Gourmet



Ricetta da provare subito: le patate cotte così al forno hanno profumo e sapore molto invitanti e si presentano benissimo.

Ingredienti per 6 persone:
  • 12 patate di media grandezza tutte della stessa misura
  • alloro sbriciolato
  • una bottiglia di vino bianco secco
  • scroza di limone grattugiata
  • sale, pepe, burro

Procedimento:
Lessare le patate intere nel vino bianco insieme all'alloro e alla scorza di limone.
Una vola cotte spellatele, mettetele in carta da forno con poco burro e cuocete a temperatura moderata per 10 minuti.
Servire come contorno di arrosti o pesce al sale, oppure come portata di mezzo.


Che tenerezza!


Non potevo fare a meno di scrivere qui qualcosa che mi ha emozionato. Io colleziono ricette da quando ero bambina. Non so perché ma è sempre stata una mia passione: ai tempi non c'era internet, non c'era nemmeno il computer, e man mano che il numero dei volumi e dei quaderni cresceva, la fatica di tenere le ricette in ordine aumentava. E allora indici scritti a penna, pazientemente stilati nei pomeriggi d'inverno...
Ricette di altri tempi, che ora forse non rispecchierebbero più il nostro modo di cucinare.
Eppure oggi non ho resistito, e sono andata in cantina a prendere i due più vecchi quaderni ad anelli (risalgono agli anni '80, periodo in cui facevo le scuole elementari) in cui ho raccolto le mie ricette. Forse i primi. Odorano un pò di muffa, e sono pieni di ricordi emozionanti. I colori, le immagini, per me tutto è come se venisse da una fiaba.
C'è persino una collezione di riviste del Mulino Bianco a cui ero abbonata, e che mi arrivavano per posta: pochi fogli in color giallo paglia, pieni di consigli e di pubblicità; ma di quella bella però, dove le idee erano impaginate al punto giusto, per cui tu leggevi la ricetta e pensavi di andare a comprare quel prodotto per provarla. E poi erano ricette dove tu potevi ancora creare qualcosa, e non dovevi usare una serie di prodotti già pronti da mettere solo in pentola o in forno, che ti davano solo l'illusione di aver cucinato.
Ai tempi cucinavi davvero. E "mangia sano, torna alla natura", era una cosa che poteva anche essere vera.
Vorrei recuperare un pò di queste ricette. Vorrei metterle su questo blog, magari riuscendo a fare quello per cui mi sono ammattita per milioni e milioni di ore, ovvero trovare un modo di avere a portata di mano tutte le mie ricette.



La polenta


La polenta è nata come impasto di fave sminuzzate condite con cipolla, olio e salvia. Col tempo le fave furono sostiuite da altri cereali, fino ad utilizzare il granturco (mais) che le dà il colore ed il sapore di oggi. E' molto diffusa un pò in tutta italia, ma ha una consistenza più soda in Lombardia e Piemonte, e più morbida in Veneto ed in altre zone d'Italia.
A me piace meno soda, da accompagnare a sapori decisi (ottima coi formaggi e col gorgonzola!).
La tradizione di casa mia la vuole cucinata per il giorno di Santa Lucia (13 Dicembre) giorno in cui a Palermo, per devozione, non si mangiano pasta e pane (dettagli sulla tradizione li riservo al giorno di Santa Lucia!). Mia nonna la ama con una specie di ragù, ottenuto con macinato di carne e pezzetti di salsiccia cotta nel sugo (talvolta accompagnato con piselli). L'apoteosi della sua gioia, così come quella di mia madre, è poi mangiarla il giorno dopo, scaldata in padella con un filo d'olio, rendendola così croccante. Ecco perché quel giorno le donne di casa mia si danno da fare a cucinare quintali di polenta da poter riutilizzare (regalare o semplicemente mangiare a volontà), anche nei giorni successivi.
A me così non piace.
E per questo che mi dò sempre da fare per cercare nuovi condimenti che la rendano più gustosa. So che il segreto è condire bene la base (che è buona anche solo con pezzettini di formaggio tuffati nella polenta ancora bollente, ma in questo non limitate la vostra fantasia!) perché il suo sapore neutro la rende abbastanza "sciàpa", e per apprezzarla dev'essere degnamente accompagnata.

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Polenta con pancetta e scamorza affumicate

Ingredienti per 4 persone:
  • 700g di polenta già cotta e soda
  • 2 pomodori
  • 200g di pancetta affumicata a cubetti
  • 300g di scamorza affumicata a fette
  • un bicchiere di latte
  • 2 cucchiai di grana
  • sale e pepe
Questa è un'ottima idea per una cena diversa con gli amici. Costituisce piatto unico.

Preparazione
Sbucciare i pomodori e privarli dei semi.
Tagliare la polenta a fette e ricoprire il fondo di una pirofila.
Sovrapporre le fette di scamorza, una parte di pancetta, un pò di pomodoro, sale e pepe.
Completare con un altro strato di polenta, scamorza, pancetta, pomodoro, sale e pepe.
Aggiungere il latte, poi spolverizzare con grana grattugiato.
Infornare a 200° per 20 minuti (con grill per gratinare).

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Nidi di polenta con funghi

In realtà questa seconda ricetta può ssere utilizzata con qualsiasi tipo di condimento, sia a base di carne che di verdure. Io ve la propongo con i funghi, che amo, e che sono di stagione.

Ingredienti per 4 persone
  • Una confezione di farina precotta per polenta
  • 400g di funghi misti (pioppino, porcini, finferli)
  • prezzemolo e aglio
  • olio, sale e pepe
Preparazione
Pulire e cuocere i funghi tagliati a piccoli pezzi, facendoli soffriggere il padella con un pò di aglio e un filo d'olio. Cuocere il tutto per pochi minuti, evitando di cuocerli troppo.
A fine cottura aggiungere il prezzemolo tritato molto finemente.
Preparare la polenta secondo le istruzioni della confezione.
Ottenere una consistenza media, in modo da poter creare, prelevandola con un grosso cucchiaio, delle palline, che, una volta sul piatto, schiaccerete al centro per ottenere i "nidi".
Riempire ogni nido con il sugo di funghi trifolati.

Suggerimenti:
Si possono servire i nidi in sostituzione del primo piatto o (facendoli più piccoli) come antipasti, seguiti da un secondo a base di carne o di pesce.



domenica 2 novembre 2008

Flan di cioccolato caldo, salsa al cioccolato bianco

Questa ricettina l'ho trovata un pò nascosta tra i commenti del primo post del blog di Santin (il titolo di questo mio post è un link alla pagina da cui ho preso la ricetta), e siccome mi sembra niente male, la copio qui per darle un pò di visibilità.
La foto è presa dal sito www.viaggiatoregourmet.com.



Ingredienti per il flan (per 12 stampini):
  • gr. 100 burro
  • gr.100 cioccolato al 55%
  • gr.50 farina bianca
  • gr.150 zucchero semolato
  • 3 uova intere+2 tuorli

Esecuzione:
Mettere in una ciotola capiente il burro a piccoli pezzi e il cioccolato amaro; farlo sciogliere a bagnomaria mescolando sempre delicatamente.
Battere le uova fino a farle diventare bianche;
aggiungere a queste la farina e lo zucchero miscelati bene;
continuare a battere le uova con la farina e lo zucchero fino ad averli ben gonfi.
Aggiungere delicatamente, sempre girando il preparato, il cioccolato e il burro fuso, ad una
temperatura di 30° circa.
Dividere il preparato in 12 stampi di alluminio, della misura di cm.7 di diametro e cm.6 di profondità, imburrati e spolverati di farina bianca e cuocere in forno a 200° per 10 minuti.

Ingredienti per la salsa al cioccolato bianco:
  • gr. 350 cioccolato bianco
  • 1/4 di panna
  • 1/4 di latte.

Esecuzione:
Nel frattempo portare ad ebollizione il latte e la panna insieme, lasciar bollire 2 minuti, poi versarlo sopra al cioccolato bianco precedentemente tritato; coprire e attendere qualche minuto, poi mescolare bene il tutto fino a completo scioglimento del cioccolato.

Montaggio del dolce sul piatto:
Sfornare dopo il tempo previsto i flan, rovesciarli su di un piatto con un gesto deciso(deve risultare molto morbido all'interno, quasi cremoso)e contornare di salsa al cioccolato bianco e servire.

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